Non mi piace il cazzo, mi piace la figa

Non mi piace il cazzo, mi piace la figa

Nella mia vita ho avuto pochi ragazzi, ho 28 anni e penso di essere stata con due o tre, ho provato quando ero al liceo con Matteo, dopo due mesi di frequentazione abbiamo fatto sesso, non mi è piaciuto molto ma ho pensato che forse era lui a non piacermi abbastanza.
Il primo anno di università ho conosciuto Andrea, un ragazzo molto carino che mi ha fatto una corte spietata, ho ceduto dopo sei mesi, quando abbiamo fatto sesso, non ero molto soddisfatta, a dire il vero, prenderlo in bocca un po’ mi disgustava, insomma, di nuovo qualcosa non andava.
Ciò nonostante ci sono stata insieme un anno, poi l’ho lasciato spiegandogli che per lui non provavo le stesse cose provava per me, non la prese benissimo ma dopo un po’ l’ha accettato.
Il mio ultimo ragazzo è stato tre anni fa, Alessandro, molto dolce e premuroso, penso che sia il fidanzato che tutte vorrebbero ma anche con lui il sesso era più un peso che un piacere.
A quel punto i miei dubbi sulle mie preferenze erano molto forti, i ragazzi non mi piacevano ed era chiaro ma le ragazze? Non ero mai stata con un’altra donna, non sapevo se effettivamente il sesso al femminile mi sarebbe piaciuto, decisi di fare qualcosa per scoprirlo.
Entrai in una chat, cercai la stanza dedicata alle lesbiche e iniziai a parlare con una della mia città, le spiegai i miei dubbi e le mie perplessità, le raccontai le mie esperienze andate male con i ragazzi e la mia voglia di conoscere qualcuna disposta a farmi provare.
Lei si mostrò disponibile, era single, era uscita da una relazione da poco e voleva qualcuno per divertirsi senza impegno, sembrava perfetto, così ci scambiammo i numeri di telefono, parlammo qualche giorno e alla fine la invitai nel mio appartamento.
Era bellissima, alta, mora, occhi verde, aveva indosso un jeans attillata e un top scollatissimo, non mi aspettavo così tanta bellezza, ero un po’ impacciata e lei l’aveva notato, cercò di smorzare l’imbarazzo facendo qualche battuta e parlando del più e del meno.
Dopo mezz’ora di chiacchiere mi sentivo più a mio agio, era una persona molto piacevole e soprattutto, sentivo che mi attirava di brutto, la guardavo e facevo pensieri, la immaginavo a gambe aperte sul letto pronta a farsi leccare e mi bagnavo.
Sentire la mia fica umida al solo pensiero di quella donna nuda mi fece capire che stavo facendo la cosa giusta, l’eccitazione era ogni minuto più forte, finalmente lei si decise a fare una prima mossa.
Posò la sua mano sulla mia coscia, mi sorrise e si avvicinò alle mie labbra, ci baciammo lentamente, mi infilò la lingua in bocca e in quel momento provai un brivido lungo la schiena.
Allargai istintivamente le gambe, la sua mano si fece spazio nei miei jeans, l’aiutai a sbottonarli, sentii le sue dita sfiorarmi il clitoride da sopra la stoffa delle mutandine.
Mi alzai dal divano e mi sfilai i vestiti, lei mi invitò a toglierli tutti, si spogliò davanti a me, non sembrava per niente imbarazzata, si sedette a cavalcioni su di me, la sua fica toccava la mia, si mosse avanti e indietro col corpo, sfregando i nostri sessi mentre non ci staccavamo l’una dalle labbra dell’altra.
Le sue mani si stringevano i seni, la sua lingua e la sua bocca succhiavano i miei capezzoli duri, io la tenevo per il culo e la guidavo nei movimenti, era pazzesco, ero eccitatissima e il piacere che sentivo con il solo sfregare, era intenso.
Lentamente scese dal mio corpo, tracciando con la lingua un percorso partendo dal collo fino alla mia fica, allargai per bene le gambe e l’accolsi dentro di me, la sua lingua mi leccava le grandi e piccole labbra, poi mi stimolava il clitoride, sentivo un forte piacere, la presi per i capelli e la guidai nei movimenti.
La stanza si riempì dei miei gemiti, finalmente stavo godendo davvero, alla lingua aggiunse le dita, se le leccò e mi penetrò inserendone tre, una volta dentro iniziò a muoverle veloce, mi scopava con forza mentre non smetteva un attimo di leccarmela e succhiarmela.
Raggiunsi tre volte l’orgasmo, lei non smise un attimo di stimolarmi così, più mi scopava e più volevo che continuasse, non ne avevo mai abbastanza.
Ma ero anche curiosa di sentire il sapore della sua fica e tutte le sensazioni che scopare un’altra donna era in grado di dare, la feci stendere sul divano, le divaricai le gambe e misi il mio corpo in mezzo. Presi un capezzolo tra i denti e lo succhiai forte, lo stuzzicai la punta della lingua, sentirla gemere mi fece bagnare di nuovo.
Scesi velocemente tra le sue gambe, volevo il suo sapore, lo volevo nella bocca, leccai la sua fica, la mia lingua si mosse su e giù diverse volte, la penetrai e la stuzzicai, le mi teneva i capelli e mi incitava a continuare.
Mi dedicai al suo clitoride, lo leccai con movimenti circolatori, lo succhiavo, lo tenevo in bocca, ne rubavo il sapore, era duro e ogni colpo di lingua era un gemito, iniziai a colpire sempre più veloce, lei gemette a ripetizione fino ad esplodere in un potente orgasmo nella mia bocca.
Accolsi i suoi umori e li ingoiai, aveva un sapore dolce, mi piaceva molto, era stata una gran bella scopata, finalmente avevo capito che quella era la mia strada.
Ci rilassammo sul divano, stemmo un po’ abbracciate, lei non mi chiese nemmeno se avessi capito perché era evidente, continuammo a parlare per un’altra ora e poi se ne andò.
Ci eravamo ripromesse che sarebbe stato solo sesso, i giorni successivi venne altre volte a casa per scopare, ma ogni volta ci fermavamo a parlare per ore e alla fine ci siamo innamorate, adesso è la mia ragazza, ci vediamo tutti i giorni e lo facciamo continuamente.
Per anni mi sono persa un mondo e i piaceri che il sesso poteva darmi, adesso grazie a lei sto godendo di ogni cosa.

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