l’album

l’album

Ormai avevamo molti album di foto sexy e pornografiche e solo due di ricordi e piccole vacanze.
24 settembre.
Eugenio mi chiede, con una certa morbosità e sorrisetti vari, a che punto fossi con il mio erotismo, soprattutto, se mostrarmi nuda, in pose oscene e con il cazzo in bocca, mi creasse ancora quella titubanza iniziale.
-No, mi diverto anch’io, mi piace parecchio e poi vederti su di giri come adesso, mi inorgoglisce!-
-Vorrei fare foto quando ti infilo zucchine e melanzane davanti e di dietro. Cosa dici, le possiamo fare?-
-Se capita certo!-
Mi eccitavo parecchio, solo a parlarne, figuratevi!
Mi porta sul divano e mi fa appoggiare con le gambe sulla seduta, appoggiata alla spalliera, ma girata verso di lui. Mi abbassa le mutandine ed inizia a baciarmi il culo, accarezzandomi la fica. Già ero tutta bagnata.
Si ferma e mi dice di aspettare; torna con due zucchine e una melanzana tipo lungo.
MI bacia ancora e prova ad infilare la melanzana nel culo, ma sento una certa resistenza. Poi entra e la spinge abbastanza dentro direi. MI fa male e poi è fredda.
Si alza prende la macchinetta e scatta foto; mi dice di scostare con la mano destra la chiappa, per far vedere meglio la melanzana nel culo.
Va a prendere qualcosa in cucina e torna. Sfila la melanzana e mi dice che la spalma di maionese, per farla scivolare. Lui era un gran cultore della maionese: la voleva usare sempre quando mi apriva il culo. E funzionava.
Ora la melanzana scivola molto bene.
Mi dice che vorrebbe provare anche con una zucchina.
-Dai facciamolo!- Scatta due foto.
Mette della maionese in corrispondenza del buco del culo e prova a spingere la zucchina. Non avevo capito che voleva farlo con la melanzana già dentro. Non dico nulla. Spinge, ma non riesce, evidentemente e mi fa anche male. Sento che spinge con un dito per fare spazio nel culo, tira il muscolo in fuori ed appoggia la zucchina, che si fa strada. Sento che spinge e ruota la zucchina che sta entrando a fatica e con un dolore crescente. Lo sollecito e sento una fitta molto forte, mentre E. ora mi da i bacini sul collo e mi chiede di resistere.
Io ci provo, ma il dolore è davvero forte, quasi una scossa continua.
-dai adesso!- e da una spinta forte e la zucchina entra, del tutto, mi sembra.
-Toglila toglila mi fa male!-
-Resisti solo una foto!- e scatta.
Per tutta risposta E. mi gira a sé e mi bacia con molta foga.
Il mio povero culetto aperto e sfondato. Ora ero pure appoggiata e seduta sul divano, con zucchina e melanzana che premevano ancora di più.
Eugenio si decide a sfilarle via e finalmente riprendo fiato.
-Sai che mi piaci molto con quella smorfia di dolore sul viso!-
-Volevo vedere te, con due attrezzi nel culo!- rispondo sorridendogli.
Se ricordo bene questa è stata la prima volta, che mi ha aperto il culo: lo ha fatto un sacco di volte e tuttora lo fa, sempre con grossi vegetali o attrezzi vari: ora mi diverto anch’io e mi piace parecchio!

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