La cabina di Ostia

La cabina di Ostia

Ci siamo conosciuti in una gelateria di periferia, ed erano i primi giorni di luglio con il caldo che, a Roma, diventava impetuoso. Due giorni dopo decidiamo di andare al mare, ad Ostia, dove tu hai una cabina affittata per la stagione. Appena arrivati entriamo e chiudiamo la porta, la cabina è insolitamente spaziosa, uno specchio, una mensola con prodotti solari e sotto un bello sgabello. Ci guardiamo negli occhi, quelli di Cristina sono color grigio cenere, bellissimi. Per romper il ghiaccio tiro fuori il costume nuovo e le dico, guarda, ti piace, è blu. Che idiota pensai. Lei mi risponde, si molto carino, ti starà benissimo, ed aggiunge, ma dovremmo cambiarci. A quelle parole io mi tolgo la maglietta e gli shorts restando in slip. Lei subito dice, ma ci siamo conosciuti due giorni fa… Io mi sfilo gli slip e noto il suo sguardo abbassarsi. Mi avvicino e con garbo le tolgo la maglietta, è senza reggiseno, non le serve, i seni sono tondi e sodi, con areole grosse, scure e capezzoli prominenti. Abbozzo un sorrisetto, io mi inginocchio, sfilo la minigonna, e con due dita le abbasso le mutandine. Davanti ai miei occhi un pube incorniciato da una peluria nerissima, morbida e setosa, la sfioro con una guancia, mi rialzo e ci abbracciamo. La sento un po’ tremare, la faccio accomodare sullo sgabello, mi rimetto in ginocchio e con garbo le allargo le cosce. Si, vedo la sua bella figa, le labbra sono piccoline, appena divaricate, come una farfalla, ed incastonato come un diamante il clitoride. La mia lingua impazzisce, comincia a leccare l’interno delle cosce, si sofferma sulle labbra e vorticosamente si si fa strada nella vagina, è già bagnata e succosa, mi sposto sul clitorile, lo lecco, lo bacio, lo succhio piano. Lei comincia fremere e le mie dita si fanno strada nella fica sempre più palpitante e bagnata. Con una mossa repentina si alza un po’, mi preme le spalle per terra, mi da un bacio incredibile e girandosi appoggia la fica alle mia bocca e sento che impugna il mi cazzo durissimo. Lo stringe forte, lo scappella ed un attimo dopo sento un calore umido che avvolge tutta la cappella e comincia a succhiare e frullare con la lingua. Io spalanco la bocca ed accolgo tutta la sua figa, che lecco in ogni angolo, sento se mi sta succhiando le palle, comincio a fremere anch’io. La mia lingua si insinua nel suo culo che lei istintivamente stringe, per poi rilassarlo completamente. Infilo mezzo dito nel buchino e continuo a roteare la lingua tra le labbra interne ed il clitoride, ora la sento schiacciarsi sulla mia bocca con forza e contemporaneamente succhia il cazzo, siamo eccitatissimi, lei gronda i suoi succhi magici che io lecco avidamente, e nel mentre io esplodo riempendole la bocca di sperma, lei lo trattiene, si gira, mi guarda dritto negli occhi e mi bacia con una passione incredibile. Il mio sapore ed il suo si mischiano nelle bocche dandoci un’ultima sensazione bellissima. Rimaniamo così abbracciati a farci delle coccole e baciarci. Per oggi niente bagno.

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