Dolce tortura col solletico e non solo

Dolce tortura col solletico e non solo

Sono Michela, una ragazza di 25 anni molto disinibita. Ho tanti amici e sono solita frequentare un gruppo di amici (e amiche) molto disinibiti anche loro, qualche volta organizziamo feste o giochi particolari.
Mi telefona Antonio e mi dice “Ciao Michi, sei libera venerdì? Giochetto nuovo, fossi in te non me lo perderei!”
Io “Ciao, si sono libera, di cosa si tratta?”. Già mi stavo eccitando…
Antonio “eh no, sorpresa”
Io “Ma Antonio, siamo appena lunedì!!”
Antonio “sarà a casa mia alle 21. Ciao!” e riaggancia.
Per i giorni che seguirono sono rimasta con la curiosità e giorno dopo giorno aumentava in me l’eccitazione perché so che Antonio è sempre artefice di giochi molto belli e… goduriosi!
Arriva venerdì, arrivo da Antoio con un quarto d’ora di anticipo, ero troppo curiosa! Mi accoglie in casa e mi dice che dobbiamo attendere ancora un paio di amici, il gioco si sarebbe svolto in cantina. Intanto offre da bere a me ed Marta che era arrivata anche lei in anticipo.
Dopo circa 20 minuti arrivarono anche gli altri e ci condusse in cantina dove trovammo il tavolone messo in centro della stanza con un materassino morbido sopra. Tutti ci guardiamo con aria interrogativa.
Antonio “ho pensato che la prima a sottoporsi a questo gioco sarà Michi”
Io lo guardo e gli dico “io? Ma non so nemmeno di cosa si tratti…”
Antonio “fidati di me, ti ho mai dato motivo per non fidarti?”
Era vero, si era sempre comportato molto correttamente.
Io “va bene, mi fido, cosa devo fare?”
Antonio “adesso ci spogliamo tutti completamente e tu Michi ti stendi sopra il tavolo con la pancia all’insù, le gambe e le braccia aperte”
Tutti ci spogliamo, Antonio ce l’aveva già duro, deve trattarsi di qualcosa di eccitante… Salgo sul tavolo usando una sedia come gradino intermedio e mi stendo come indicatomi.
Antonio estrae da un mobiletto 4 corde, una la tiene lui e le altre le distribuisce e dice “adesso le leghiamo caviglie e polsi alle 4 gambe che sono negli angoli del tavolo.”
Io, sempre per il discorso fiducia, lascio fare. Ero a gambe completamente spalancate, la cosa mi eccitava un po’ perché avevo visto come Antonio e Mauro stavano guardando la mia fighetta depilata.
Antonio estrae da un cassetto un vibratore clitorideo e delle piume. Cazzo! Le piume! Io soffro terribilmente il solletico!
Io “no Antonio! Non azzardarti! Metti via quelle piume!”
Antonio “Michi, ti fidi di me? Credimi che non farei mai qualcosa che ti possa dare fastidio o peggio”
Antonio distribuisce le piume e spiega il gioco agli altri “bene, questo gioco si farà a turno, ho fatto sdraiare Michi per prima perché so che soffre terribilmente il solletico e non avrebbe mai accettato di sdraiarsi dopo aver visto le piume, MA… non è scopo del gioco farla morir dal ridere, perciò Michi tranquillizzati. Dovremo utilizzare le piume per stimolare delicatamente i capezzoli e la vagina. Io ogni tanto mi servirò di questo vibratore clitorideo per aumentare il livello di eccitazione di Michi ed ogni tanto passerò la piuma per un paio di secondi su posti in cui teme il solletico per smorzare il livello di eccitazione. Lo scopo del gioco è vedere chi riusciamo a trattenere per più tempo senza che arrivi all’orgasmo! Attenzione però, nessuno può toccarla con le mani o altro, solo con le piume!”
Dunque adesso avrei ricevuto una lunga e lenta tortura sessuale! Solo al pensiero mi stavo eccitando.
Marta e Mauro si mettono alla mia destra, Claudio e Simona alla mia sinistra, Antonio sale sul tavolo e si inginocchia tra le mie gambe davanti alla mia fighetta e da inizo alla tortura.
Marta, Mauro, Claudia e Simona mi passavano le piume delicatamente sui capezzoli e sull’area dei seni vicina ai capezzoli. Già così era molto eccitante, Antonio poi iniziò a passarmi la piuma su e giù lungo lo spacco della figa. Quella piuma era incredibilmente eccitante ed iniziai subito a bagnarmi ed a mugolare.
Andavano avanti inesorabili e mi stavo eccitando sempre più. Poi antonio mi posizionò il vibratore sul clitoride e lo accese, una scarica elettrica mi attraversò il corpo, l’eccitazione stava arrivando a livelli molto alti. Ad un tratto lo spense e mi passò la piuma su un fianco per un paio di secondi. Da uno stato di grande eccitazione passai al solletico, poi fermò la piuma e riaccese il vibratore per un paio di secondi, lo spesne e continuarono con le piume.
Mi piaceva, era eccitante ma allo stesso tempo avevo una gran voglia di venire. Mi stavo eccitando alla grande di nuovo, accese ancora il vibratore, ormai i miei umori erano colati abbondanti sul materassino, volevo venire. Lo spense, disse agli altri di fermarsi e mi passò la piuma sotto i piedi. Che gran bastando! Il livello della mia eccitazione calo di nuovo, disse agli altri di riprendere e riprese anche lui con la piuma.
Ormai ero eccitata tantissimo, saranno stati 20-30 minuti che andavano avanti, non ce la facevo più.
Io “uuhhmmm si… dai vi prego uhmmm… fatemi venire… dai…”
Antonio iniziò ad accendere e spegnere il vibratore ad intervalli di 2 secondi. La cosa mi stava facendo andar via di testa. L’orgasmo stava montando, lo guardai con occhi imploranti e gli chiesi “ti prego non lo spegnere più”
Antonio “bene ragazzi, credo che con Michi abbiamo finito, continuate con le penne sui seni”. Lui continuò con la penna sulla mia fighetta ed accese anche il vibratore.
Sentivo l’orgasmo che stava arrivando, lo sentivo arrivare prepotente. Pochi secondi ed arrivò, fu una cosa desiderata e devastante. Tutto il mio corpo vibrava e si contorceva.
Appena ripresa dall’orgasmo mi slegarono e sceci, guardai il tapettino e vidi una pozza grandissima, avevo perso una quantità assurda di umori.
Antoni “tutto bene Michi, ti è piaciuto?”
Io “si è stato bellissimo, ma adesso tocca a te!”
Con lui che è un uomo il gioco fu un po’ diverso, le due ragazze gli passavano le piume a destra e sinistra del cazzo, i due ragazzi gliele passavano sui testicoli ed io, posizionata tra le sue gambe, gliela passavo tutt’attorno al glande e sulla punta. Il suo cazzo era durissimo e lui mugolava di continuo. Ho preso il vibratore ed ogni tanto lo accendevo e glielo appoggiavo sul prepuzio. Quando vedevo che stava per venire interrompevamo tutto e gli passavamo le piume sotto i piedi. Questo per almeno un quarto d’ora, poi quando ci ha implorato di farlo venire gli passavo senza sosta la piuma sul prepuzio e quando ho capito che era proprio in procinto di eiaculare ho sostituito la piuma col vibratore e mi sono posizionata a pochi centimetri dal glande con la bocca aperta. Cinque potenti fiotti di sperma sono partiti dal suo cazzo e mi sono arrivati direttamente in bocca. Ho sentito una mano che mi tirava dolcemente a se, era Marta ed avevo capito cosa voleva, abbiamo iniziato a baciarci ed a scambiarci di bocca in bocca lo sperma di Antonio per poi deglutirlo.
La serata è andata avanti così con tutti i partecipanti che a turno si sono posizionati sul tapettino.
Quella che è durata più di tutti è stata Marta che è venuta con vere e proprie grida di piacere e letteralmente spruzzando dalla figa.

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