a letto con mamma racconti vietati
Mi chiamo Mimmo, sono un giovane di Napoli di 22 anni, e oggi ho deciso di condividere con voi un racconto vietato, una parte della mia storia che ho custodito nell’ombra della mia intimità. So che parlare di ciò che sto per dire è scomodo, quasi imbarazzante, ma sento il bisogno di liberare questa confessione che ha gettato un’ombra sulla mia giovinezza.
Mia mamma, una donna di 40 anni, è stata una presenza costante nella mia vita. Mi ha dato alla luce quando aveva appena 18 anni, ed è cresciuta insieme a me, affrontando le sfide della vita con determinazione. È diventata una donna straordinaria, ammirata da tutti per la sua bellezza e il suo spirito giovanile. I complimenti che riceve sono un costante richiamo all’aura affascinante che la circonda.
La mia confessione inizia in un periodo turbolento della mia adolescenza, quando ho iniziato ad esplorare la sessualità attraverso i primi approcci alla masturbazione. In modo del tutto inaspettato, mia madre è diventata la mia fonte di ispirazione. Le sue immagini, la sua figura, la sua risata contagiosa sono diventate elementi centrali nelle fantasie segrete che si sono sviluppate nella mia mente in crescita.
Ciò che rende tutto più complicato è la consapevolezza della sacralità del ruolo materno e della moralità che si scontra con i desideri umani. Le notti silenziose si trasformavano in viaggi mentali in mondi proibiti, dove la linea tra la realtà e il desiderio si offuscava.
Riconosco la complessità e le implicazioni morali di ciò che sto confessando, ma sento che esprimere queste parole è un modo di affrontare l’oscurità che si è insinuata nella mia mente. Le barriere tra il giusto e lo sbagliato diventano sfumate, e cerco comprensione, non solo da voi, ma anche da me stesso.
Tuttavia nel corso della mia adolescenza fino al fatto che è successo di recente, mi era sembrato sempre che anche mia madre avesse un atteggiamento morboso e spregiudicato con me. Spesso mi aveva beccato a masturbarmi e mi aveva fatto battutine del tipo” Amore però come ce l’hai grande, non vergognarti”, oppure ” Con quell’aggeggio, faresti un sacco di donne felici sai”. Insomma non lo nego mia madre è sempre stata una donna diretta ed esplicita ed ho capito sin da ragazzo che il cazzo le piaceva, ma non avrei mai pensato di finirci a letto.
L’anno scorso, rientrando in casa, entrai senza bussare in camera sua, e vidi mia padre, a gambe aperte, con tutta la figa complementi depilata, che si stava penetrando con un vibratore.. Chiusi subito la porta, pensando di averla combinata grossa, ma dopo pochi secondi, che avevo chiuso, mia madre mi chiamò. ” Mimmo non aver paura entra in camera.”
Ero imbarazzato e titubante, ma avevo già il cazzo duro nell’aver visto quella figona di madre a gambe larghe e quindi entrai.
“Vieni qui a letto con me Mimmo, non aver paura”. Mi tolsi le scarpe , ma mia madre mi disse di togliermi tutto ed io obbedii rimanendo completamente nudo con il cazzo già duro.
” Madre santa che arnese che hai figlio mio, viene qui accanto a me”: MIa madre mi fece distendere accanto a letto, io ero quasi tremante dall”imbarazzo ma anche super eccitato. Mamme prese ad abbracciami dolcemente e ad accarezzarmi al viso e mi sussurrava: ” non c’è niente di male Mimmo, ci pensa mamma”. Le sue carezze si spostarono dal mio viso sul mio corpo e lentamente scivolarono sul mio cazzo . Le sue mani delicatamente e lentamente presero a segarmi in un primo momento e poi la sua bocca calda avvolse il mio cazzo.. Mamma era davvero brava, muoveva la lingua e insaliva bene il cazzo, nessuna ragazza mi aveva fatto un pompino così bello fino ad allora. Poi mamma, si mise a gambe larghe e mi invitò a prenderla. Io entrai dentro dei lei , che era bagnatissima e la senti godere, dopo pochi colpi: “Che bello Mimmo, hai un cazzo bellissimo, mi hai già fatto godere, continua”. Continuai per qualche minuto e poi mamma si mise sopra di me , godendo e cavalcando il mio cazzo fin quando non gli sborrai dentro la sua figa e lei a quel punto venne nuovamente. Da quel giorno di tanto in tanto ci concediamo delle bellissime scopate, che appagano entrambi e che non hanno rovinato il nostro rapporto madre figlio e quindi meglio così..


io sono stato cresciuto in tutti i sensi da auna zia, ero piccolissimo tre anni e mi portarono da lei perché mia madre non mi voleva, una stronza ma questa è un altra storia, mi accolse come fossi suo figlio, mi voleva bene mi amava incondizionatamente, spesso dormivo nel suo letto in assenza del marito marinaio, crescevo bene e fino ai 11 anni a volte dormivo con lei, ma mostravo già le prime curiosità sessuali, mi avvicinava a lei per toccarla fingendo di dormire, e la mattina specialmente d’estate mi svegliavo con il pisello dritto e tosto bene in vista, mia zia non diceva nulla, io poi mi scusavo, capivo d’aver esagerato, ma lei mi diceva non preoccuparti non mi dai nessun fastidio, capisco sei un ragazzo ed tutto naturale quel mostri, però da da stasera dormirai in camera tua, ci rimasi malissimo scusandomi che non lo avrei più fatto, era irremovibile, passarono anni compii 16 e quel giorno dopo che mi padre adottivo si imbarcò ancora per un mese di navigazione, vidi mia zia corrucciata in viso, il marito le aveva detto che non avrebbe fatto più tratte marittime lunghe, ma sarebbe stata l’ultima per motivi economici, ma mia zia come tutte la donne la sapeva lunga la storia, aveva capito che il marito la tradiva probabilmente con una argentina, visto che la tratta era sempre la stessa, e aveva ragione da anni si trombava una ragazza di Buenos Aires, si salutarono freddamente e partì, finita la feste del mio compleanno mia zia/madre mi disse, hai capito tuo padre quello stronzo mi tradisce con una più giovane di me in Argentina, chiesi come fai a saperlo? Conosco mio marito e quando disfo le sue valige ho trovato appunti su una cartolina, incuriosita di nascosto ho curiosato nel suo cellulare e nascoste bene sotto altre cartelle di nome diversi ho trovato foto con quella zoccola argentina! Però come vedi torna sempre da te, si si ma è sempre un marito infedele, io non l’ho mai tradito capito? E sono stanca di essere cornificata o trattata come una seconda scelta! Volevo tranquillizzarla confortarla in qualche modo ma non mi aspettavo che mi dicesse di non lasciarla sola e di andare a dormire con lei, capii la situazione e mi immaginavo tutto, mi ero già eccitato nei pantaloni, mi disse, prima di venire a letto fatti una doccia perché quell’odore di fumo del barbecue hai addosso e nei capelli impregnerebbe federe e lenzuola, così feci e andai a letto con lei, si avverò quel che avevo sempre sognato, fare sesso con lei, avevo poca esperienza ma tanta energia da scoparla tre volte in un ora, mi addormentai contento ma stravolto, la mattina mi sveglia senza di lei, la sentivo in cucina, andai ed era seminuda a preparare la colazione, non sapevo cosa dire, e lei mi guardò con uno sguardo strano ma intrigante, mi fece sedere e guardandomi negli mi disse, adesso ascoltami bene, non ti distrarre ho da dirti una cosa molto seria, da stamattina le cose tra noi sono cambiate se in peggio o in meglio dipenderà da te, comprendi cosa sto dicendo? Non proprio! Abbiamo fatto una cosa che non dovevamo fare, perché la nostra cultura condanna moralmente queste relazioni anche se non sei mio figlio biologico, capisci ora? Si ma cosa dovrei fare? Non devi fare nulla nel senso che nessuno dovrà sapere cosa è successo tra noi, tutto rimanga tra le mura di questa casa, non ti vantare con gli amici, non dire che hai avuto rapporti sessuali con una donna, non inventarti nulla per soddisfare il tuo ego maschilista o finiamo in dei casini che nemmeno immagini, capisci ora? E si che capivo, ero minorenne e lei mia madre adottiva se si fosse saputo, scoppiava un casino famigliare, lei finiva in galera, io chissà che fine facevo, la paura non mi fece dormire quella notte nella mia camera e lei nella sua, poi la mattina seguente ci furono altri chiarimenti, su come dovevamo continuare la nostra routine quotidiana, se continuare come se non fosse successo nulla o relazionarci come due amanti, mi disse, abbiamo tempo per riflettere, quasi un mese prima che torni tuo padre, e nel frattempo io cosa faccio non pensa altro che a te! Ecco vedi è questa la prova che ti chiedo, resisti come resisto io che ti voglio ancora ma per capire e non fare errori che ci costerebbero per il resto della nostra vita è necessario ripristinare quella normalità di prima, lo so è difficile anche per me, ma dobbiamo farlo per il nostro bene, dimmi che sei d’accordo e convinto, ok dissi per l’amore che ho per te rispetterò il tuo volere,