Io, Moira e gli amici

Io, Moira e gli amici

è il mio primo racconto, spero la prima parte non sia troppo noiosa 🙂 se vi piace contattatemi.
Andrea
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CAP.1

Quanto segue è davvero accaduto a fine luglio di una decina di anni fa. Mi ero liberato degli esami di Stato e finalmente potevo dedicarmi agli amici e soprattutto alla mia ragazza Moira… Stavamo insieme da due anni ma provenendo da famiglie molto osservanti di testimoni di Geova i nostri “contatti” si erano sempre limitati a baci e a qualche abbraccio un po’ più forte e sostenuto del normale.
Moira aveva al tempo sedici anni, era una bella moretta riccia e scura con due occhioni grandi e dolci, aveva un fisico da piccola amazzone, ma quell’anno era cambiata un po’ , le era cresciuto un po’il seno ed aveva messo qualche chiletto sulle cosce, tanto che alcune amiche la sfottevano palpandole il sedere ogni volta che la incontravano in giro. Da me però non voleva farsi proprio toccare! La madre era eccessivamente rigida, le raccomandava di “stare attenta” tutte le volte che uscivamo insieme, e Moira ne era terrorizzata in quanto ricordava dei “controlli” che la sorella Francesca subì mensilmente fino quasi al giorno del matrimonio. Da parte mia comunque c’era serenità,almeno i primi tempi, perché ero cosciente del suo amore, e fortunatamente quando attraversavo periodi di forte desiderio capitava sempre qualche stupida rogna che almeno mi distraeva.
Le cose però si erano un po’ complicate nel secondo anno, soprattutto a causa del mio amico Luca. Con i compagni di classe non andavo molto d’accordo,anzi diciamo che quasi ogni giorno c’era uno sfottò o un litigio, ma non me ne fregava niente perché tanto c’erano Luca e gli altri amici della comunità. Luca era un anno più grande,ed un pomeriggio prima che partisse per andare a studiare a Milano finimmo a parlare di me e Moira. Guardavamo un film horror al PC in camera sua, e se ne uscì dicendo che l’attrice somigliava molto a Francesca ,e mi chiese come andava con Moira dicendomi che ero fortunato e che sicuramente crescendo sarebbe diventata ancora più bella di Francesca …MA… Luca sapeva bene come andavano le cose, e disse “chissà se quando tornerò dall’Università sarai ancora un bravo ragazzo, magari nel frattempo la Signora(così chiamavano tutti la madre di Moira) ti avrà tagliato il pisello!”. Sul finire delle sue parole intanto la bellissima attrice si era spogliata ed aveva preso a toccarsi e ad ansimare, inconsapevole del mostro che da lì a poco l’avrebbe divorata. Luca esclamò “cazzo quanto è bona!”,si alzò dalla sua poltrona, abbassò la tuta ed i boxer e prese a toccarsi guardando il monitor come un drogato. “Dai , sfogati un po’ ,pensa che è Moira e goditela…” …come in trans sbottonai i jeans ,il mio pisello non era mai stato così duro,faceva quasi male. Luca continuava a dire porcate, a dire cosa potevo fare con Moira, ed ogni volta che ripeteva il suo nome mi guardava,poi prese a guardarmi il pene eretto e nel farlo tirò giù tutta la pelle del suo,che fino a quel momento era lungo esattamente quanto il mio,facendo emergere un glande violaceo ed incrementando un po’la misura di tutto il suo pisello… Ero eccitatissimo,ma mi turbò il suo sguardo,mi ricomposi,gli dissi “ci vediamo sabato,devo scappare” e scappai via davvero.
Sabato non si fece parola dell’accaduto,c’erano anche gli altri ,ci salutammo e gli augurai di divertirsi a Milano,che saremmo stati in contatto via Facebook e ci saremmo sentiti spesso. Quel sabato sera lo passai con Moira, solita pomiciata di due ore, la mascella mi faceva male, e tornato a casa misi il pigiama, poi nel letto lo tirai giù e ripensai a quello che avevo visto da Luca …provai a tirare giù la pelle ma sembrava bloccarsi senza arrivare neanche ad un quarto della cappella. Faceva male e non voleva saperne, era come se l’apertura della pelle fosse più stretta del normale,sentii come il colore di una debole pallonata nelle palle ,si ammosció,tirai su il pantalone e con fatica mi addormentai.

I mesi passarono , Luca sembrava divertirsi molto a quanto si vedeva dal suo profilo,ma dopo un paio di mesi si cancellò,mi disse che i parenti gli rompevano le palle ,che lì aveva stretto amicizia con due suoi coetanei della nostra stessa città che fino ad allora però non aveva mai frequentato, e presto dalle telefonate eravamo passati a messaggi rarefatti e poi neanche quelli. Ci stetti molto male, lo avevo sempre considerato il mio migliore amico,ma evidentemente le cose erano cambiate .
L’inaspettato accadde però circa una settimana dopo gli esami di maturità… Moira aveva avuto il ciclo e così avevamo aspettato qualche giorno prima di andare finalmente al mare insieme. Volevamo stare tranquilli e così optammo per un pezzetto di spiaggia libera poco affollata… Quando Moira rimase in costume smisi di respirare,per poi riprendere come se fossi arrivato lì correndo…”cucciolo ti senti male?” Disse. Io negai ,ma non riuscivo neanche a guardarla negli occhi…guardavo un po’ la spiaggia un po’ le sue cosce bellissime,sode e sempre più tonde man mano che si fondevano con il suo fondoschiena,sovrastato da un vitino da modella e dal solito top rosso,che quest’anno però era finalmente un po’ più pieno. Si mise a ridere ed iniziò a correre verso il mare come una bambina, ma quelle curve vibranti a causa della corsa insicura sulle pietre attirarono lo sguardo dei pochi uomini di mezza età che fino a qualche minuto fa sembravano in letargo.
Col passare delle ore andarono via quasi tutti,così potei godere della visione del suo corpo,quel fantastico sedere che mi faceva sentire un toro… Quella carne perfetta ricoperta da un filino di grasso che la rendeva ancora più eccitante, era una calamita, e che scompariva quando a quattro zampe sistemava l’asciugamano rendendo l’esterno dei glutei ancora più tondo, il costume veniva un po’ tirato dentro e lei prontamente con un dito lo rimetteva a posto,mostrandomi involontariamente per una frazione di secondo la nuda separazione dei suoi glutei…inutile dire che avevo il pisello letteralmente conficcato nel telo e nella sabbia. Stavo impazzendo,capii in quei momenti che se per miracolo Moira fosse riuscita a rimanere vergine fino ad un nostro sperato matrimonio io di sicuro avrei commesso il peccato di masturbarmi. Il mio corpo era guidato verso una sensazione sconosciuta, non sapevo come sarebbe stato, ma mi ritrovavo a guardarla mentre dormiva prona ed a muovermi pianissimo per strofinare il pene a terra,come se fosse il corpo di lei.
All’improvviso un pallone rotolò vicino a noi fino ad urtarle alla testa,mi alzai coprendomi il costume alla meno peggio ,e vidi da lontano tre ragazzi sgangherati. Quello al centro alzò la mano per chiedere scusa dicendo “palla!” Poi sembrò sorpreso ,si tolse gli occhiali da sole e mi chiamò per nome… Non sentivo quella voce da mesi,era Luca ! I tre si avvicinarono, Moira ancora intontita dalla dormita sotto al sole venne accanto a me e salutammo Luca che ci presentò i suoi amici nonché colleghi universitari, Mario e Vittorio. Parlammo un po’,dissero che ogni sera andavano a ballare facendo mattina e che quindi andavano al mare quasi al calar del sole, che a pranzo facevano colazione ed altre cavolate varie per fare i ganzi. Moira si vergognava un po’,al ché Mario ,il più alto e fisicato si rivolse a lei dicendole ” Hey ma io già ti conosco ! Sei la sorella di Francesca vero? Sapevo di aver visto questi bei riccioli da qualche parte !” Moira si mise a ridere ed arrossì, i due parlarono un po’ di Francesca e del marito mentre io Luca e Vittorio cazzeggiavamo. Vedevo che Vittorio stava facendo quello che avevo fatto io poche ore prima, guardava un po’ la spiaggia e un po’ Moira ,a ripetizione,e quando doveva dire qualcosa sembrava quasi bloccato dalla timidezza. Luca lo sfotteva dicendo apertamente “Andrè perdonalo,come se non ne vedesse mai belle ragazze sto rincoglionito!” . La conversazione andò avanti qualche altro minuto,finché Luca ricevette un messaggio che gli fece assumere un’espressione compiaciuta. “Hey perché domani non andiamo a fare colazione ehm pranzo tutti insieme da me qua al mare? Ci facciamo una bella mangiata e stiamo all’ombra ah ah!” Ridendo prese da un pacchetto di sigarette quella che sembrava essere una canna,la accese ed i tre si allontanarono salutandoci e raccomandandoci di non portare nulla da mangiare,che avrebbero pensato loro a tutto.

CAP.2
La notte andò meglio del previsto, aver ritrovato Luca deviò i miei pensieri dalle visioni avute alla spiaggia e riuscii a dormire senza problemi… Verso mezzogiorno passai a prendere Moira in motorino e ci dirigemmo verso la villetta dei genitori di Luca, luogo dove gli anni precendenti io e lui avevamo trascorso tantissime giornate a leggere fumetti e giocare ai videogames. Era una delle tante villette a schiera disposte lungo la strada che conduceva ad una spiaggia frequentata quasi esclusivamente da famiglie. Osservai bene Moira quando scese le scale di casa, era bellissima… I suoi lunghi riccioli neri scendevano corposi sulle sue spalle, era come sempre struccata ma si vedeva che aveva perso tempo a sistemare per bene i capelli, con la stessa cura e pazienza che usava quando andavamo a qualche compleanno o evento. Aveva un vestitino lungo molto comodo, bianco con decorazioni floreali arancioni, che le copriva le forme senza stringere.
Al nostro arrivo era tutto pronto, Luca fumava su un divanetto mentre Mario e Vittorio stavano finendo di arrostire carne al barbecue.
Scherzammo un po’, poi Luca mi chiese di salire un attimo con lui al secondo piano, voleva farmi vedere la nostra vecchia tana.
Beh della tana non era rimasto nulla, la piccola stanzetta era ora occupata da un letto matrimoniale,e la parte vivibile della stanza era pari alle dimensioni del letto, non c’era neanche più la tv con le console da gioco. “Eh Andrè che ci vuoi fare, da quest’anno questa è diventata la tana di mio fratello, ma lo stronzo non lo sa quante seghe mi tiro in questa stanza…guarda qua!” E così dicendo mi mostrò lo smartphone con sopra la preview di un video porno “Guarda quanto è bona sta Noemilk, me la sego di continuo!” ed in effetti quella pornostar era davvero bella, ed incredibilmente somigliate a Moira, era praticamente una sua fotocopia mulatta. Mentre osservavo rapito quella immagine fui riportato alla realtà dalla voce di Moira, che ci chiamava dicendoci che in tavola era pronto. Pranzammo e passammo un bellissimo pomeriggio, gli amici di Luca erano molto simpatici, ma qualcosa negli occhi dei tre ragazzi cambiò dopo aver bevuto tutti una birra fatta in casa dal padre di Luca… si guardavano spesso tra loro come in attesa di qualcosa.
Moira inizio a sbadigliare ripetutamente, disse che non era abituata a bere birra e forse le aveva dato un po’ alla testa, così si mise sul divanetto per appisolarsi un po’. Pochi minuti dopo anche io e gli altri ci sentivamo molto stanchi,così Luca disse “ragà perchè non ci tiriamo una mezzora di sonno? ieri notte abbiamo fatto tardi e la stanchezza è arrivata adesso tutta ad una botta”… Mario e Vittorio annuirono ed andarono dentro casa a buttarsi su un divano, Moira dormiva beata fuori e Luca mi diede una mano a salire fino alla nostra ex tana per riposare… Man mano che salivamo gli scalini però mi sentivo sempre più sul punto di svenire…Luca stranamente sembrava essersi ripreso al 100%, e sostenendomi mi condusse fino al letto e mi disse di riposare.

Riaprii gli occhi con uno sforzo incredibile un paio di ore dopo, credo, ed alternavo momenti di dormiveglia a momenti di sonno più totale…ero paralizzato. Vedevo Luca masturbarsi sulla sua Noemilk accanto a me, prima vestito, poi sempre più nudo “Guarda che bona che è!” diceva…e negli occhi lo stesso sguardo di quasi un anno prima… Io riuscii a farfugliare solo qualcosa su quanto mi piacessero i sederi, quello della pornostar e quello di Moira, e Luca ancora più eccitato mi disse di rilassarmi, che di lì a poco avrei provato davvero cosa significa vivere, che sarei uscito finalmente dalla prigione in cui avevo sempre vissuto. Il porco iniziò a spogliarmi, sentivo tutto il corpo la stessa sensazione che si ha quando la notte un braccio si addormenta, sentivo che c’era ma non avevo quasi sensibilità e soprattutto non riuscivo a muovermi. Cercavo di dire a Luca di smettere, che era impazzito e che era diventato frocio a Milano, ma dalla bocca mi uscivano solo parole confuse e tantissima bava.
Dopo avermi spogliato completamente mi mise prono sul letto, infilò a forza un cuscino sotto il mio bacino, mi unì le gambe e si mise sopra di me in ginocchio… Prese del gel dal comodino e me ne fece colare tantissimo tra le natiche…poi mi mise lo smartphone sulla schiena, e continuando ad invocare la pornostar iniziò a strusciarlo sempre con più convinzione in mezzo al mio sedere, dicendomi che durante la notte si era masturbato di continuo venendo molte vole, e che ancora non era sazio…strusciava e nominava Noemilk, me, Moira, mi diceva di lasciarmi andare, che avremmo goduto da morire e non lo avrebbe mai saputo nessuno… poi prese lo smartphone ed inviò un messaggio, lo lasciò cadere sul letto e continuò a strusciarsi sdraiandosi completamente su di me, dicendomi porcate su Moira nell’orecchio… era sbagliato, era tutto sbagliato, ma la cosa mi stava piacendo. Ero ormai ammutolito, e mi concentravo a recuperare man mano sempre più sensibilità dove Luca strusciava il suo cazzo.
Iniziavo a godere ed a rilassarmi davvero, perché seppur bloccato ero tutto tranne che rilassato…

La porta della stanza si aprì all’improvviso…erano Mario e Vittorio, accorsi al messaggio di Luca, che sorreggevano Moira praticamente svenuta/addormentata… mi agitai tantissimo, stavo impazzendo, chissà cosa volevano fare e chissà cosa avrebbe pensato se mi avesse visto in quella condizione. Luca sembrò leggermi nel pensiero, non che ci volesse tanto, e mi disse “tranquillo, a lei abbiamo dato una dose da cavallo, non ci capirà nulla, e non vi creeremo nessun problema con gli altri” riferendosi alla comunità… Mi infilò la lingua in un orecchio, strusciò con più forza e poi si alzò, prendendomi di peso e mettendomi a terra davanti al lettone mentre Mario Vittorio e Moira prendevano il nostro posto.
I due giocavano col corpo di Moira come fosse una bambola, commentando quanto fosse bella…Vittorio diceva “che bona che è cazzo! è perfetta! ha il viso di un angelo ed il corpo di una macchina da sesso, peccato per le tette..questa a Milano sarebbe ricca e ci avrebbe fatto diventare tutti poveri, tutti tranne te Lù ahah visto che a quanto pare ti piace il culo del tuo amico!”. Luca ne frattempo mi avevo messo a pecorina, mentre i due avevo spogliato Moira in due secondi, la palpeggiavano e commentavano pesantemente, mostrandomi tutta la sua carne a meno di un metro di distanza… la mettevano in possa e se la segavano, Vittorio aveva un pene più piccolo del mio e di quello di Luca, Mario invece aveva un pisello enorme,proporzionato al resto.
Ad un certo punto Vittorio disse a Luca “guarda qua cazzo!” prima soppesando e poi allargando da davanti le natiche di Moira, facendo emergere una bellissima figa soda da teenager, ed il suo buchetto irreale, leggermente aperto per il rilassamento e per la trazione delle natiche… Luca disse solo “cazzo che culone da troiaaaa!” e dicendo l’ultima parola inizio a spingermi solo la punta della cappella dentro e fuori. Non sentivo alcun dolore, non sentivo quasi niente in verità. Vittorio girò Moira mettendola nella mia stessa posizione, rivolta con il viso verso di me, la bava che colava dalla bocca e gli occhi fissi appena appena aperti… iniziò a leccarla dietro, poi prese il gel ,infilò il beccuccio dentro di lei e spruzzò dentro un sacco di quella roba, mentre Mario cercava invano di mettere il suo cazzone in bocca di Moira per scoparla in quel modo…
Notai Vittorio sollevarsi leggermente e posizionare il cazzo contro di lei…sgranai gli occhi ed un brivido mi percorse la schiena…stava per essere sverginata da un altro, sarebbe stata rovinata… Ma Vittorio mi rassicurò “Tranquillo Andrè, la sua figa la lasciamo a te…con un culone così chi se ne frega!” ed iniziò a spingere mentre contemporaneamente Luca affondò il suo cazzo dentro di me. Sentii le palle di Luca premere contro le mie, era tutto dentro, e vidi le cosce di Vittorio premere su quelle di Moira comprimendole la carne… non ce la feci più ed iniziai a godere, il mio cazzo si era indurito ed iniziavo a sentire sempre più sensazioni anali, venendo scopato mi sembrava di essere io a scopare Moira nel suo bellissimo sedere. Mi persi nei movimenti del suo culo, nella carne che mi scorreva dentro infuocandomi, Luca mi teneva i fianchi e pompava, pompava…mentre Vittorio pompava lentissimo nel culo di Moira assaporando quella strettoia come se fosse l’ultima scopata della sua vita… Il pisello mi si indurì sempre di più, persi la ragione, faceva male da morire, come un crampo sempre più forte, avevo paura, mi piaceva da morire ed allo stesso tempo mi terrorizzava…poi arrivò un dolore lancinante, iniziai a mugolare e lamentarmi, il cazzo si contrasse fortissimo,sempre più forte come se non avesse un limite, il tempo rallentò, e ad un certo punto quando Luca mi afferò le spalle alzando un po’ il busto mentre continuava a spingere sentii il cazzo iniziare a pulsare, e ne uscirono tantissimi fiotti bianchi mentre Luca iniziava a urlare “vengo, vengooo ahhhhhh”… Ero in estasi, con la testa piegata indietro verso Luca e gli occhi rigirati….ancora affannatto piegai la testa in avanti, stavo riprendendo il controllo del mio corpo grazie alla botta di adrenalina…e la vidi…Moira era sveglia e mi guardava incredula, anche se non sembrava la stavano prendendo contro il suo volere, ed io avevo appena avuto il mio primo vero orgasmo come se niente fosse…

Luca si sfilò e mi fece mettere sul letto, culo a ponte come Moira, con il viso a due centimentri dal suo…cercai di rassicurarla “Amore come sei dolci,sei splendida…stai tranquilla, rilassati…avevi tanta paura e invece guarda quanto è bello fare l’amore!” ma lei mi guardava delusa e pietrificata…. Mario, che fino a quel momento si era goduto la scena, borbottò che ci facevamo solo problemi inutili, si mise dietro di me e disse che anche lui voleva la sua parte, che quel frocio di Vittorio si era segato quando ancora erano di sotto ed ora faceva lo splendido pompando Moira così a lungo… Luca si era acceso una canna e guardava compiaciuto… Mario me lo spinse nel culo e questa volta sentii tutto, era enorme ed a ogni spinta mi mandava in estasi…. spinta dopo spinta cedetti, ed iniziai a baciare Moira ripetutamente… ma non voleva saperne…allora allungai un braccio sotto di lei e le toccai la figa per la prima volta senza nessun ostacolo…ecco un’altra volta quella sensazione…toccare quella figa fradicia e sentirlo nel culo mi facevo perdere coscienza di me…ero in me, ero in lei? ero il loro cazzo??? Strofinai la fighetta facendo tanti movimenti,cosa che lei sembrò gradire tantissimo, al punto che iniziò a spingermi la lingua in bocca mentre venivamo scopati…dopo pochissimo prese ad ansimarmi praticamente in bocca, ora era sveglia quasi completamente…allungò la sua mano sotto di me e mi prese il cazzo…e tra la sua presa e le spinte di Mario mi abbassò completamente la pelle lasciandomi incredulo, ed ancora più incredulo mi lasciò il resto…si rivolse a Mario e gli disse “…più forte, scopalo nel sedere…fino alle palle…” lo disse con un tono che non le avevo mai sentito usare, per un attimo sembrò fosse la più porca di tutti… a quelle parole , con le spinte di Mario che mi facevano scopare la mano di Moira venni una seconda volta, senza il crampo fortissimo della prima… e la situazione fu così eccitante che Mario mi venne dentro in profondità, e Moira fu scossa da quello che avevo ragione di credere fosse il suo primo orgasmo,facendo così venire anche Vittorio…

I tre si alzarono mentre noi eravamo esausti sul letto, e Luca disse “ecco Andrè ti abbiamo fatto un bel regalo! tanti rompimenti per niente, ora sapete che potete provare il paradiso senza che nessuno lo venga a sapere… ci vediamo dopo…” aprirono la porta e scesero di sotto…
Io e Moira restammo muti a lungo, pian piano lei si rasserenò e le torno il solito sguardo dolce con cui mi guardava sempre….le chiesi come stava, e lei spostò la mano sul suo sedere, sembrò controllare il buchetto e poi disse “benissimo,ma fa un po’ male”… io mi toccai dietro, ed avevo il buco che si dilatava alla minima pressione,senza dolore….lei rimase con la pancia in giù sdratiata sul letto, la faccia sul cuscino… io scesi e mi misi prono con la faccio sul suo sedere, giocai con le sue natiche come un bambino che gioca con un giocattolo prezioso per la prima volta…le allargai il sedere caldo e profumato nonostante tutto…. e senza curarmi del fatto che il suo buchetto fosse ancora sborrato ci affondai la lingua facendola gemere a lungo…girò il viso e mi guardò…capii subito cosa voleva che facessi…mi misi su di lei e glielo spinsi nel culo fino in fondo…iniziai a pomparla lentamente mentre la baciavo e le infilavo la lingua nell’orecchio a ripetizione, e con la mano le accarezzavo la fighetta, dove mi disse lei di accarezzarla….quel culo grande e soda, quegli occhioni e quella bocca da donna mi fecero venire rapidamente, mentre sentivo il suo culo contrarsi sotto al suo orgasmo…. ci guardammo e ci baciammo ancora… ci rivestimmo ed andammo dagli altri… fu il primo di una serie di pomeriggio fantastici, non dimenticherò mai quella estate, ed anche se ora non stiamo più insieme il suo ricordo, unito ai video di quella pornostar scuotono tutta la mia carne…

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