Lacrime di una ragazza. Memorie di un bull

Lacrime di una ragazza. Memorie di un bull

Lacrime di una ragazza. Memorie di un bull

Avevo compiuto 25 anni da pochi giorni era giugno e nel pomeriggio mi arrivò una chiamata sul mio primo cellulare, lo avevo appena comprato e non avevo perso tempo a pubblicare una inserzione sulla rivista coppia moderna aggiungendo anche in mio nuovo numero. Frequentavo un paio di mogli con il consenso dei mariti in quel periodo . Mi arrivavano per ora solo chiamate da uomini gay o bisex che subito scartavo. Ma tornando a quel pomeriggio risposi con poco entusiasmo a quella chiamata. Ciao ” vorrei parlarne con Marco ” mi disse una voce allegra da giovane ragazza. ” Mi dispiace forse hai sbagliato numero io mi chiamo Stefano” risposi . “Ok scusa allora” mi disse. Rimasi un poco dubbioso sulla provenienza di quella chiamata, ma poi non ci pensai ulteriormente. La sera però dopo cena mi venne l’istinto di richiamarla. “Ciao sono Stefano hai poi trovato il tuo amico Marco ” le dissi. Da quella prima battuta iniziammo a conoscerci, si chiamava Valentina ed era una ragazza universitaria di 20 anni che abitava e studiava a Brescia. Ero sempre più convinto che avesse visto il mio numero e le mie fotografie si coppia moderna , in ogni caso non faceva differenza, ad un certo punto della nostra telefonata le chiesi di incontrarci per la serata successiva e lei accetto subito. Per arrivare a Brescia da Bologna ci vogliono due ore , a quei tempi avevo una lancia delta 2000 , per strada non esistevano così tanti autovelox e tutor come oggi, io ci misi un’ora e mezza. Arrivato al punto fissato per il mostro incontro la riconobbi quasio subito dalla descrizione che mi aveva dato. Valentina era una ragazza molto carina longilinea con una terza di seno e capelli castani , però nonostante la sua indubbia bellezza era come se non fosse veramente consapevole di tutte le sue qualità. Parlammo molto e ad un certo punto con l’aiuto di un paio di bicchieri di vino mi confesso che in passato aveva avuto solo esperienze sessuali negative con i ragazzi . Io presi al volo questa confidenza e le chiesi se volesse continuare la serata a casa sua. Le sue coinquiline erano fiori e lei accetto’ con un piccolo dubbio sul viso. Arrivati a casa sua non persi tempo , chiusi la porta a guardandola intensamente nella penombra dell’ingresso la baciai appassionatamente, lei sembrò gradire molto mi prese per mano e mi potrò nella sua camera. Capii subito che era molto nervosa quindi mi dedicai esclusivamente a lei . La baciai ancora e la spogliai lentamente, ogni movimento era per il suo piacere. Valentina ansimava sempre più , rimasta in intimo la abbracciai stando alle sue spalle , mi dedicai ad una lunga stimolazione della sua vagina con una mano e del suo seno con l’altra .. Sentendo il suo desidero la stesi sul letto e le tolsi le mutandine, sentii in quel momento una certa ritrosia se non mi avesse detto il contrario avrei potuto pensare che era ancora vergine. Mi distesi in mezzo alle sue gambe e iniziai a leccarla. Il suo piacere si intensificò ancora, certo non mi risparmiai e ad un certo pun esplose in lei un fortissimo orgasmo i suoi occhi erano spalancati come se fissassero qualcosa di invisibile al soffitto . A quel punto mi spogliai anche io e lei rimase a fissarmi per qualche istante, notò subito quanto ero dotato ma non disse nulla si avvicinò e iniziò in modo molto delicato ad accarezzarlo ottenendo subito una durissima erezione. Mi aspettavo che volesse leccarlo ma mi fece capire che voleva essere penetrata, la paura era completamente svanita in lei e nei suoi movimenti. Mi infilai velocemente il preservativo ed iniziai a penetrarla. Era completamente rilassata e disponibile e questo mi rese più facile entrare subito in lei. La scopavo molto profondamente e lei iniziò a muovere i fianchi in modo ritmico per assecondare ed accentuare le mie spinte, capii subito che non potevo con lei prolungare troppo il rapporto come facevo in quel periodo con mogli e ragazze più esperte, non era quello che voleva quella sera. In ogni modo il nostro rapporto continuò ed in lei il piacere cresceva sempre più. Quando sentii che stava per venire ancora mi imposi di raggiungere il piacere assieme a lei. Finimmo in un abbraccio intenso e quasi rabbioso. Guardandola mi accorsi che dagli occhi le scendevano delle lacrime, le pulii gli occhi con le mie mani accarezzandola. Al termine di si scolse in una confidenza intima.. A 20 anni non era mai riuscita prima a provare un orgasmo durante un rapporto con un ragazzo. Capii quanto era stata poco fortunata in precedenza e non volli continuare il discorso sul suo passato. Tornando a casa guidavo piano e ripensai alle lacrime di Valentina. Oggi dopo molti anni penso a lei e alla donna stupenda che sarà diventata consapevole della sua bellezza e sensualità. Ed al fatto che sono stato fortunato nel poter assistere alla esplosione della sua sensualità.

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