La segretaria troietta

La segretaria troietta

Mi chiamo Martina e lavoro come assistente amministrativa in una grande azienda a Roma. Da qualche giorno si parla di un nuovo direttore che arriverà a sostituire il vecchio, ma non si conosce ancora il suo nome. Tutti si chiedono chi sarà il prescelto e io non sono da meno, sono curiosa di scoprirlo. Finalmente arriva il fatidico giorno e siamo tutti in attesa dell’arrivo del nuovo direttore. Appena varca la soglia dell’ufficio, vedo un uomo alto e affascinante, con un look molto british, in completo grigio e cravatta a righe. S

i presenta come William, il nuovo direttore dell’azienda, proveniente dalla sede di Londra. Durante la prima riunione di lavoro, non posso fare a meno di notare i suoi occhi azzurri che mi osservano con interesse. Non so perché, ma mi sento attratta da lui. La sera stessa, mentre sto lavorando al computer, sento la sua voce alle mie spalle. Si è avvicinato in modo silenzioso e mi ha chiesto se posso aiutarlo con alcune pratiche da sbrigare. Accetto, ovviamente, e ci dirigiamo verso l’ufficio dei direttori, dove William inizia a parlarmi di lavoro.

Ma ad un certo punto, senza alcun preavviso, mi afferra la mano e la porta al suo cazzo, che sento duro come una roccia. Non so perché, ma invece di fermarlo, lo lascio fare. Mi sento troppo eccitata e vogliosa. William mi porta su una poltrona vicino alla sua scrivania e mi fa sedere. Inizia così a scoparmi, una sensazione pazzesca, mi si annebbia la vista e lui continua a stantuffare senza tregua. Vengo in pochi minuti e poi prendo in bocca il suo uccello, facendogli un pompino con maestria. William mi ha scelto come sua assistente personale e ogni giorno porto al mio capo latte, caffè e ovviamente per fargli pompini.

L’odore di sesso e la tensione erotica tra me e Andrea continuano a intensificarsi nel corso delle settimane successive. Ogni volta che siamo soli, ci scontriamo in sguardi appassionati e abbracci che si prolungano troppo a lungo per essere solo amichevoli.

Una mattina, durante una riunione di lavoro, sento il suo piede scivolare sotto il tavolo e toccare la mia caviglia. Non riesco a resistere e rispondo al suo tocco con il mio. Da quel momento, il tavolo diventa una zona di guerra, in cui le nostre gambe si sfiorano e le nostre mani si cercano sotto la superficie.

Una sera, dopo il lavoro, Andrea mi chiede di accompagnarlo a casa sua per una questione urgente. Non appena entriamo nell’appartamento, ci scontriamo in un bacio appassionato e i nostri vestiti volano via come foglie al vento. La sua pelle è morbida e calda sotto le mie mani, e sento il suo respiro accelerare quando le lecco le orecchie.

Ci spostiamo sul divano e continuamo a baciare e toccare ogni centimetro del nostro corpo. Mi sorprende con la sua agilità e la sua voglia di esplorare ogni angolo di me. Quando mi penetra, sento che tutto il mio corpo esplode in una sensazione di piacere incontenibile.

Da quella notte, io e Andrea diventiamo amanti segreti. Ci incontriamo in hotel o a casa sua quando possiamo, e il nostro sesso è sempre caldo e appassionato. Non so dove questo ci porterà, ma per ora mi godo ogni singolo momento con lui

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