Jenny in Thailandia 4

Jenny in Thailandia 4

Prima di proseguire
vorrei far presente,
anche se penso si
capisca, che non sono
uno scrittore, che la
storia che sto scrivendo
è reale al 100%, senza
alcuna narrazione ne
forzatura, non è
colorita di particolari
finti per esaltarne la
lettura. Tutto vero,
reale, naturale. Se
qualcuno vuole
approfondire e o
vedere realmente
l’aspetto fisico di Jenny
può scriverlo nei
commenti, così come
mi sarebbe gradito
avere alcune opinioni.

Ok, fatta questa piccola premessa, torniamo a dove ho interrotto.
Siamo seduti in questo bar/ristorante bevendo una birra a testa all,inizio della
famosa strada patpong, Jenny tiene le gambe socchiuse, si vede bene la sua
fighetta, è sera, ma la strada ed il bar sono ben illuminate, siamo in un tavolino
da due, tondo, entrambi rivolti verso il passaggio, chi entra nel bar la guarda,
chi cammina sulla strada, se guarda, la vede. Patpong come detto è una strada,
pedonalizzazione, ai lati ci sono negozi, bar, ristoranti, ma soprattutto gogò e
locali di show. Nel mezzo due file di bancarelle come le precedenti e tutta la
gente che passeggia, guarda, compra, sceglie in quale gogò entrare, ci sono
buttadentro coi cataloghi in mano per mostrare che tipo di show svolgono
all’interno, ci sono le ragazze dei gogò sulle entrate degli stessi, per lo più in
mutande e reggiseno, alcune coi costumi cosplay come quelli che abbiamo
comprato prima, con le gonnelline che non coprono niente e che invitano i
clienti ad entrare.
Finite le due birre e presa la decisione di percorrere tutta la strada avanti e
indietro prima di decidere dove entrare, ci alziamo e ci incamminiamo. La luce
del plug anale di Jenny è ancora accesa, la vibrazione l’accendo e la spengo,
alcune volte la lascio accesa per un paio di minuti variando l’intensità. Il
passeggio è molto molto lento dovuto alle tante persone, quasi fitto. Jenny è
dannatamente sexy e porno con quella divisa da universitaria, verrebbe
guardata anche senza il plug illuminato, il fatto che abbia i lineamenti asiatici,
può lasciare immaginare sia davvero una studentessa thai, molto troia, ma
vera. La lascio camminare avanti da sola, voglio guardarla e gustarmela anche
io, spengo la vibrazione spengo la luce, normale, cammina in modo naturale
anche se il plug è dimensionalmente non indifferente, è veramente portata a
farsi esibire, a mostrarsi, mostrare le sue parti intime. Come detto sono dietro
di lei con in mezzo a noi a variare 3/4 persone, riesco comunque a vederla, si
vedono le chiappette di tanto in tanto si abbassa la mini per non farla salire
completamente, quando si ferma a guardare o a far finta di guardare una
bancarella, mi fermo anche io, tengo la distanza. Noto che un paio di
ragazzotti occidentali le girano attorno, o meglio, quando lei si ferma loro la
passano, appoggiando, strusciando la mano sul suo sedere, poi si fermano e si
lasciano ripassare. Sono sicuro che Jenny lo faccia apposta.
Poche bancarelle più avanti, si piega in avanti per guardare alcuni oggetti su
un tavolino più basso del solito, io sono fermo a circa 3 metri, stavolta la mini
nera da universitaria è più alta del solito, e stando piegata, ha le natiche
scoperte fino a vedere una parte del plug, uno dei due ragazzi che le sta
passando adesso non si limita al “solito” struscio ma le da una bella palpata.
Sono sicuro che la reazione di Jenny sia da lei ben ponderata e già pensata,
raddrizzandosi si gira nel senso contrario a quello di camminata, lasciando
quindi capire di non aver capito chi è stato. Mi guarda, vede che ho visto e
sorride.
La raggiungo al termine della strada, per tornare indietro dal lato opposto
insieme, affiancati. Le suggerisco di aprire un altro bottoncino della camicetta
bianca, se vuole anche far vedere le tettine, perché così com’è adesso si vedono
a fatica e solo in poche posizioni. Segue il mio consiglio, al primo test,
piegandosi appena su una bancarella per guardare una maglietta, il suo seno
coi capezzolini scuri, risalta benissimo all’interno della camicetta. Il venditore,
un ragazzino, sembra ben felice e cerca di tenerci lì facendole vedere diverse
magliette e pantaloncini. Lo facciamo felice, Jenny fa in modo che lui possa
guardale facendo finta di niente, bravissima a farlo, il ragazzino le parla in
thai, a conferma che chi la vede pensa sia thai, poi con un inglese basico le
dice che è molto bella. E perché non farlo più felice? Magari anche comprando
qualcosa, tipo un paio di hotshorts (pantaloncini in jeans corti corti) da
“provare” davanti a lui. Jenny si infila nello spazio tra le due bancarelle per
provare questi pantaloncini, il ragazzino le allunga un pareo, che solitamente
le thai usano per coprirsi quando provano i vestiti, ma lei lo rifiuta. Il ragazzino
è davanti a lei, entrambi nello spazio tra le due file, tirando su la gamba per
infilare il pantaloncino, la mini si alza completamente, la fighetta di Jenny è
bella nuda davanti ai suoi occhi strabuzzati, io sono nella parte frontale della
bancarella, dove c’è altra gente che guarda la roba e anche quello che c’è
dietro, da qui si intravede solo la passerini, ma nel momento che si abbassa
piegandosi per infilare l’altra gamba e tirare su il pantaloncini, il cubetto viene
completamente scoperto, si vede chiaro il plug, come lo vedo io lo vedono i tre
che sono li al mio fianco a far finta di guardare la roba, qualche istante di
fermo immagine perché il pantaloncini fatica a salire e Jenny, non so se
apposta o per caso perde l’equilibrio, restando col pantaloncino non ancora su
e la mini invece completamente su. Pochi attimi come detto ma abbastanza per
far fare wow a voce alta ad uno che sta passando. Il pantaloncini le sta bene,
neanche a dirsi e lo compra, ma lo toglie, tornando ad abbassarsi la mini.
Arriviamo quindi a finire la strada in entrambi i sensi e optiamo per “rischiare”
di andare in un locale show, al massimo ci fregheranno qualche decina di euro.
Ne scegliamo uno quasi a caso, diciamo quello che aveva il “menu” più pulito,
la scelta nel menù era pressoché uguale per tutti, dal ping pong show, al lesbo
show, bottiglie show, banana show, sigarette show…
Il buttadentro ci assicura che possiamo prima dare un’occhiata, senza pagare
niente e se non ci piace andare via. Lo seguiamo su per delle strette scale da un
portoncino tra due gogò, le cui ragazze al di fuori guardavano Jenny in modi,
un po così, boh, tra lo schifo, l’odio, l’invidia.
All apice delle scale ci viene incontro una signora sulla cinquantina, forse più,
seguita da due ragazze più giovani, non giovanissime e non belle. Si rivolgono
a Jenny… in thailandese, solita scenetta per dire che non lo è, una delle due ex
ragazze le mette una mano sul cubetto glielo strizza e le solleva tutta la mini,
ridacchiando fa vedere il plug alla capa e all’altra che annuiscono e fanno il
solito pollice alzato a me, ci dice di averlo visto dalle telecamere mentre
salivano le scale, alla scena assiste un’altra coppia di turisti che ci aveva
seguito e un terzetto di uomini attempato seduti ad un divanetto lì a fianco,
Jenny non dice e non fa niente, resta a culo scoperto finché la ragazza le
riabbassa la mini. Il locale è abbastanza squallido, pochi clienti, due ragazze
non più giovani stanno ballando completamente nuda su un piccolo palco, un
altra si sta infilando il collo di una bottiglia di birra tenuta dalle mani di un
cliente, nella figa stando a chinino a gambe aperte sopra al palchetto davanti a
lui Non ci piace come posto, lasciamo una mancia ad entrambe le ragazze che
ci avevano accolto, la capa cerca di convincerci a restare ma si rivolge poi
subito all’altra coppia che sembrava, a ragione, più convinta a sedersi.<br />
Torniamo fuori nella patpong, Jenny mi dice di essere bagnatissima e di aver
bisogno di masturbarsi e di venire che non ce la fa più. Le riaccendo la luce ,la
vibrazione a 2 e la torsione, si piega guardandomi con sguardo tra la sfida, il
compiaciuto, il divertito. Capisco che ha davvero bisogno, almeno di un
bagno, ma sono cattivello, porto a 3, il massimo della vibrazione e al 2 ,il
massimo della torsione, si piega e capisco che è venuta, li tra i due gogò con
alcune delle ragazze che, ancora la guardano maluccio. È venuta proprio bene,
l’aiuto a rialzarsi mentre sospira e soffia fuori l’aria dalla bocca, alzandosi, un
rigolino le cola lungo l’interno coscia. Entriamo nel gogò alla destra, a caso, io
mi siedo su uno dei primi sgabelli, sopra di me stanno ballando 2 bellissime
thai coi capelli lunghi neri, in bikini giallo fosforescente, praticamente
inesistente col filo completamente inserito tra le grandi labbra. Jenny va in
bagno, io ordino un paio di whisky e coca e mi godo lo spettacolo mentre
aspetto Jenny.
Tarda un po a tornare e un po mi preoccupo, visto come l’avevano guardata
all’ingresso ma non devo aspettare molto e arriva. In effetti in bagno l’avevano
bloccata tre ragazze del gogò con fare minaccioso, ma quando hanno capito
che era straniera si sono scusate e spiegato che non vengono gradite lavoratrici
da altri locali. Comunque torna con in mano il plug che so è tolta.
Mi chiede di telefonare al numero che mi ha dato il concierge e vedere cosa ci
propongono.
Dobbiamo aspettare qui una mezz’oretta circa, il tempo che “l’amico” ci venga
a prendere.
Approfittiamo del tempo d’attesa per spupazzarci insieme una delle gogò girl,
minuta e graziosa, coi capelli raccolti a coda mentre Jenny si fa leccare le tette
io faccio un ditalino, a tre dita alla ragazza, il tempo passa veloce e in un
attimo il mio telefono suona, è Bo, si chiama così il tipo che ci deve portare…
in un posto speciale dove fanno gli spettacolini che vogliamo vedere.

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