La mia vita segreta

La mia vita segreta

…Fin da piccola sono sempre stata affascinata dai viaggi, dai ristoranti, dagli hotel e dai soldi, il mio sogno era quello di frequentare uomini generosi che mi facessero divertire. Ora sono cresciuta ho 19 anni, posso realizzare il mio sogno come? diventando una ragazza escort.
Mi chiamo Sara, sono Italiana di Roma, alta 170cm peso 60kg, ho fisico da modella una terza di seno, capelli lunghi lisci, neri con riga in mezzo e occhi scuri, mi piace andare in palestra, fare shopping, viaggiare, adoro i ristoranti e gli hotel, amo andare in discoteca o nei locali, mi piace bere e lasciar andare tutte le mie fantasie..
non sono una scrittrice, sono una ragazza normale che ha scelto di fare la escort e condividere con te la mia vita…

episodio 2

L’annuncio sul sito web.

Erano da poco passate le 9 del mattino quando avevo finito di sistemare e pulire casa, mio padre steward di volo era partito per Buenos Aires, all’alba e mia mamma steward di terra era uscita da un paio d’ore per andare a lavoro, mi preparai un caffe’ mentre lo gustavo pensavo a quello che stavo per fare, mettere un annuncio su un sito di escort, mi sentivo in colpa i miei genitori non meritavano una cosa del genere, non mi avevano mai fatto mancare nulla, se mi avrebbero scoperta mi avrebbero odiato a vita.. sarei stata la loro piu’ grande delusione, dentro di me pero’ sentivo che desideravo essere una ragazza che voleva mettere in vendita il proprio corpo, guadagnare tanti soldi, viaggiare e divertirsi, anche se a divertirsi sarebbero stati solo i miei futuri clienti, mi accesi una sigaretta e indossai un giaccone blu modello bomber non era il caso di uscire in balcone con indosso solo una t-shirt, qualche istante dopo uscii in balcone perche’ i miei non volevano che fumassi dentro casa, mentre tiravo con la sigaretta continuavo a pensare al fatto che dopo aver inserito l’annuncio la mia vita sarebbe cambiata per sempre, mi sbrigai a fumare perche’ il freddo pizzicava troppo le mie gambe nude, e il pavimento del balcone era gelato sotto i miei piedi nudi, rientrata in casa mi tolsi il giaccone e andai verso la mia camera da letto mi posizionai davanti al computer portatile e su google cercai il sito di escort numero 1 in Italia, quindi dopo la registrazione inserii i miei dati, compilai il campo preferenze e disponibilita’ 5 foto del book fotografico che mi aveva fatto il mio amico Gabriel qualche giorno prima e un breve video, ora non restava solo che aspettare i futuri clienti mi contattassero su whatsapp al mio secondo numero di telefono.
poi andai in bagno a fare pipi’ e appena uscita sentii il citofono suonare, andai a rispondere e chiesi “chi e’?” sentii la voce di un ragazzo che diceva “corriere ho un pacco per Sara De Tommasi” gli dissi che stavo scendendo, uscii sul pianerottolo lasciando la porta accostata, quindi scesi giu’ al portone, il corriere mi vide arrivare con passo spedito ammirando le mie tette che ballavano libere dentro la t-shirt rosa gambe e piedi nudi, mi diede una rapida occhiata dicendo “sei tu Sara?” gli sorrisi e gli feci cenno di si con la testa, mi diede la busta grigia con all’interno i perizomi che avevo ordinato su internet, e subito dopo ando’ via, risalii in fretta la rampa delle scale, e giunta davanti la porta trovai una sorpresa, la porta si era chiusa, ero rimasta fuori casa! oddio nooo pensai e ora che faccio? non ho nemmeno con me il telefono cellulare! provai a spingere la porta un paio di volte ma inutilmente, figuriamoci se si sarebbe aperta era blindata, mi ero agitata non sapevo che fare, mi ritrovavo sul pianerottolo mezza nuda, poi presi coraggio e suonai il campanello del mio vicino di casa, dopo qualche secondo apri’ la porta rimanendo di stucco vedendomi con solo una t-shirt indosso mi guardo’ da cima a fondo, io rossa in viso gli dissi “ciao Riccardo scusa se ti disturbo, ho un piccolo problema sono rimasta chiusa fuori casa” lui rispose “mi dispiace ma non sono un fabbro” gli sorrisi e aggiunsi “potresti prestarmi il tuo telefono cellulare per chiamare mia sorella?” lui disse ok e mi fece entrare in casa, era un uomo alto robusto sui 40 anni con i capelli rasati e il pizzo, indossava una tuta da ginnastica di colore grigio.
mi fece accomodare in cucina e mi passo’ il suo telefono cellulare, presi il telefono ma rimasi bloccata a guardare lo schermo, Riccardo mi disse: “qualche problema?” gli risposi di si non ricordavo a memoria il numero di telefono di mia sorella, “non resterai mica tutto il giorno a casa mia” disse ridendo, lo tranquillizzai e gli dissi che da li’ a poco mia sorella sarebbe rientrata dalla palestra, nell’attesa Riccardo preparo’ un caffe’ parlammo del piu’ e del meno mentre lo bevevamo, lui continuava a dare rapide occhiate alle mie gambe nude, alla mia pelle chiara, e allo smalto nero che avevo sulle unghie dei piedini, ero seduta sulla sedia di legno con le gambe accavallate e ciondolavo nervosamente la gamba, notavo che lui era molto in imbarazzo, poi finalmente dopo mezz’ora di attesa sentii che mia sorella stava aprendo la porta di casa, mi alzai ringraziando Riccardo per il buon caffe’ e la breve ospitalita’, mi accompagno’ alla porta e ci salutammo, io suonai il campanello alla porta mia abitazione, Silvia mia sorella apri’ la porta e disse: dove sei andata in giro mezza nuda?” entrai in casa e le raccontai quello che mi era successo, e si mise a ridere, “tutte a me succedono” dissi, lei continuava a ridere, Silvia poi ando’ in bagno e io entrai nella mia camera da letto che condividevo con lei, mi tolsi la t-shirt, e indossai un reggiseno bianco e sopra una felpa grigia, poi mi levai le mutandine per cambiarle e nello stesso momento entro’ silvia in camera, per mettere il suo telefono cellulare sotto carica “devi uscire?” mi chiese, le dissi di si che sarei andata a pranzo a casa di Valentina una nostra amica, “va bene la prossima volta voglio venire anche io è molto tempo che non la vedo” disse, risposi ok mentre mi infilavo le mutandine pulite, “vado a prepararmi qualcosa per pranzo” disse silvia uscendo subito dopo dalla camera, mia sorella era veramente una bella figa, poco piu’ alta di me, capelli lisci con frangia, media lunghezza biondo scuro, fisico statuario, un culo perfetto e due tette che sembravano di marmo, un sorriso radioso, io finii di vestirmi mi infilai i jeans skinny blu chiaro aderenti, mini calzini bianchi e scarpe da ginnastica dalla linea femminile con tomaia un po’ alta completamente bianche, mi si stava facendo tardi, presi uno specchietto e mi passai sul viso del fondotinta, eyeliner, mascara incurvante ciglia e un po’ di rossetto rosso scuro, una spruzzata veloce del mio profumo preferito ed ero pronta per uscire, mi infilai un giacchetto bianco modello bomber, mi misi la borsa a tracolla, afferrai telefono cellulare, chiavi della mia automobile salutai mia sorella e uscii da casa.
Raggiunsi la mia fiat 500 bianca parcheggiata non molto lontano da casa, salii, accesi il motore alzai il volume dello stereo e partii, dopo una mezz’ora circa parcheggiai vicino casa di Valentina, e dopo pochi minuti bussavo alla sua porta, “ciao amo” disse sorridendomi, ci dammo un brevissimo bacio sulla bocca ed entrai in casa, andammo in cucina lei stava preparando il pranzo, delle fettine di petto di pollo friggevano in padella, la tavola era apparecchiata, aveva indosso una maglia blu aderente, con scollatura a v una minigonna nera, collant neri e stivali scamosciati alti fino al ginocchio di colore blu, eravamo coetanee, lei era poco piu’ bassa di me, fisico slim, occhi verdi, capelli lunghi biondi con riga in mezzo, bocca piccolina con labbra voluminose il giusto, aveva tutte la carte in regola per essere una ragazza escort ma non lo era, nel frattempo parlavamo dei classici discorsi da donne, finalmente il pranzo era pronto eravamo sedute una di fronte all’altra, mentre gustavo i petti di pollo e l’insalata le raccontai che poche ore prima ero rimasta chiusa fuori casa, rimase sbalordita e subito dopo scoppio’ a ridere, e anche che avevo messo un annuncio su un sito di escort, lei acconsenti’ alla mia scelta e mi disse: “stai sempre attenta perche’ dovrai incontrare sconosciuti, e in giro c’è molta gente davvero strana, ti consiglio di portare sempre con te nella borsetta uno spray al peperoncino” io annuii’ con la testa e le dissi che avrei seguito il suo consiglio.
tra un boccone e l’altro io e valentina c’eravamo finite una bottiglia di vino rosso, eravamo abbastanza allegre, finito di pranzare lei preparo’ il caffe’, poi ci fumammo una sigaretta in giardino, rientrate in casa io mi misi seduta su un divano tre posti in stoffa grigia, nel frattempo lei rullo’ uno spinello, e ce lo fumammo passandocelo, eravamo entrambe un po’ intontite, e ridevamo come matte, poi lei si alzo’ apri’ il computer portatile e si collego’ ad una videochat erotica dove pagavano per completare sfide, appoggio’ il suo telefono cellulare che fungeva da cam davanti a noi, eravamo sedute sul divano, parlavamo e ridevamo, dopo mezz’ora avevamo 572 spettatori che ci guardavano, la chat era piena di domande richieste emoji di cuori occhi a cuoricini e vari altri simboli, io e valentina continuavamo a parlare quando si udi’ un suono provenire dalla chat, era arrivata la richiesta di una sfida, il messaggio diceva: “without bra you will both have to remove your bra if you accept the challenge $25 will be all for you” io e lei ci guardammo e scoppiammo a ridere, c’eravamo prese qualche minuto per pensarci e dopo altri 10 minuti accettammo la sfida, i spettatori erano diventati 782 valentina senza togliere la maglietta si sfilo’ il reggiseno, lo sventolo’ e lo lancio nella stanza, io feci lo stesso mi sganciai il reggiseno e lo sfilai senza togliere la felpa lo feci vedere e lo lasciai cadere in terra, avevamo superato la sfida i 25$ erano accreditati sul portafoglio della videochat.
proseguimmo a parlare sul divano e a fare un po’ le troie, poi a turno c’eravamo alzate per andare in bagno, al ritorno io mi sdraiai sul divano appoggiando la mia testa sulle cosce di Vale, “siamo a 924 spettatori” esclamo’ vale, io sorrisi, dopo una ventina di minuti si udi’ di nuovo quel suono simile a quello dei campanelli che si trovano sui banconi degli hotel provenire dalla chat, altra sfida pensai, lessi il messaggio dove diceva:
hot dance: “hot for five minutes with your friend, if you accept this challenge $40 will be yours” si inizia ad andare sul pesante pensai, vale sembrava divertita, andava spesso lei su quella videochat per guadagnare qualche soldo, e per divertirsi, facemmo attendere i spettatori prima di decidere se accettare la sfida, ora erano 1035 spettatori che stavano incollati ad aspettare, vale disse “peccato che non c’è anche Silvia qui’ con noi” io risposi: “si è un peccato, gli sarebbe piaciuto esserci ma non poteva, è molto tempo che non vi vedete, la prossima volta verro’ con lei” Vale ed io decidemmo di accettare la sfida, lei si alzo’ in piedi e inizio’ a ballare lentamente in modo sexy, mi alzai dal divano anche io e cominciai a muovere lentamente i fianchi, poi ci girammo una di fronte all’altra davanti la cam continuando a ballare in modo sensuale, lei si avvicino’ a me e appoggio’ le sue braccia sulle mie spalle, io misi le mie mani sui suoi fianchi, ci guardavamo negli occhi e ci sorridevamo, guardai la videochat i spettatori erano 1288 la chat piena di messaggi, io e vale continuavamo a ballare vicine, poi mi girai e lei mi abbraccio’ da dietro mettendo le sue braccia intorno alla mia vita, ballavamo in sincronia, muovendoci lentamente, provavo un senso di eccitazione, e credo anche lei, girai la testa verso di lei e le nostre labbra si sfiorarono, lei alzo’ le braccia e mi palpeggio’ il seno, erano passati i cinque minuti, quindi ci fermammo mettendoci nuovamente sedute sul divano, Vale controllo’ la chat avevamo superato la sfida, altri 40$ sul portafoglio della chat.
era arrivato il momento di andare, raccolsi da terra il mio reggiseno e lo infilai dentro la mia borsa, indossai il mio giacchetto bianco mentre Vale mi accompagnava alla porta d’ingresso, “grazie per la bella giornata e per il buon pranzo amo” le dissi, lei mi sorrise ci abbracciammo salutandoci con un bacio sulla bocca.
Tornai alla mia macchina salii’ ma prima di partire controllai i miei due telefoni cellulare, sul primo numero c’erano alcuni messaggi whatsapp, il secondo numero invece aveva cinque chiamate perse, e alcuni messaggi, gettai i due telefoni dentro la borsa e partii con la macchina per tornare a casa.

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