Ragazzino voyeur 1 – L’inizio

Ragazzino voyeur 1 – L’inizio

Non sono uno scrittore anzi, quindi preferisco chiedere scusa in anticipo e precisare che ciò che andrete a leggere non è frutto della fantasia o dell’immaginazione, ma di ciò che ho vissuto.
Ho deciso di raccontare come da ragazzino per via di una vicina di casa, mi sono ritrovato ad essere un vero e proprio voyeur, che desiderava solo spiare e guardare.
Ora ho 35 anni, ma ciò che andrò a raccontare ebbe inizio 22 anni fa……

Quando avevo 13 anni ci trasferimmo in una nuova casa, al 5 piano di un palazzone di Altamura in provincia di Bari, niente di lussuoso ma pur sempre il raggiungimento del grande obiettivo dei miei genitori; ovvero avere una casa di loro proprietà. Loro sono entrambi impiegati statali a Bari, motivo per il quale ho sempre goduto di una certa libertà, visto che uscivano la mattina presto per poi rientrare nel tardo pomeriggio, quindi senza rincasare per il pranzo.
La scuola era finita da una settimana, i miei genitori erano a lavoro e io mi svegliai per la prima volta nella nuova casa, ancora piena di scatoloni per via del trasloco; fu proprio in una di quelle scatole che quella mattina trovai un piccolo cannocchiale, niente di minimamente professionale, ma comunque sufficiente ad incuriosirmi.
Infatti preso dalla curiosità , uscì immediatamente sul balcone della mia stanza e puntai il cannocchiale sul palazzo di fronte che distava una cinquantina di metri; tuttavia ne li ne guardando altrove verso altri palazzi trovai qualcosa in grado di catturare la mia attenzione; così dopo circa una decina di minuti la mia curiosità si esaurì e rientrai in casa, a guardare la tv e fare altro.
Tuttavia poco dopo mezzogiorno e mezzo in preda alla noia ripresi il cannocchiale e uscì di nuovo sul balcone della mia stanza e prima che lo usassi notai sul terrazzo all’ultimo piano (un terzo) del palazzo di fronte che c’era qualcuno; guardai immediatamente con il cannocchiale e li vidi una bellissima donna castana, magra ma con le giuste forme che prendeva il sole. Era distesa a pancia in giù e la prima cosa che notai fu l’assenza del pezzo di sopra del costume che utilizzava per la tintarella; il cuore cominciò a battere sempre più forte mentre guardavo ogni centimetro del suo corpo, soffermandomi sul suo stupendo culo e sulla schiena nuda oltre che sul suo volto quando visibile. Dentro di me una voce mi diceva che la signora non aveva il pezzo di sopra solo perchè era a pancia in giù e che lo avrebbe rimesso una volta giratasi; penso che fosse una sorta di modo per non rimanerci male se non fossi riuscito a vedere le sue tette, che sembravano anche belle grandi.
Ero letteralmente ipnotizzato da quel culo e pian piano preso dall’eccitazione infilai la mano nei pantaloncini e cominciai a masturbarmi; ero eccitato come mai prima di quel giorno. La signora indossava uno slip a perizoma che si perdeva infilandosi tra le sue splendide chiappe, e che nulla aveva a che fare con i mutandoni che ero abituato a vedere al mare.
Con il cannocchiale scorrevo lentamente su quella schiena nuda fino a cercare il viso di quella donna che così tanto mi stava eccitando. Cominciai anche ad immaginare il suo seno dicendomi che non si sarebbe mai girata e che non lo avrei mai visto e invece a un certo punto lei si voltò a pancia in su mettendo in bella vista delle tette stupende. All’epoca non avrei saputo dire che misura fossero, ora si una splendida quarta….
Alla vista delle sue tette provai una sensazione mai provata prima, un picco d’eccitazione a me sconosciuto fino a quel tempo che si tradusse nella mia prima vera venuta, la mia prima sborrata. Nonostante la forte sensazione appena provata, la mia mano non si fermò e continuai a masturbarmi in preda all’eccitazione per quella donna che prendeva il sole in topless, fino alle 13:00 quando lei si alzò e rientrò in casa……
Per tutto il giorno non feci altro che ripensare alla cosa, controllando anche continuamente ma invano se lei si rimettesse a prendere il sole; ero in un perenne stato d’eccitazione che non riuscivo a placare in nessun modo.
Anche la sera nel mio letto, mi bastava chiudere gli occhi per rivedere quella splendida donna e tutto ciò che avevo avuto la fortuna di guardare; non potei fare altro che masturbarmi per l’ennesima volta.
Anche la mattina seguente una volta solo in casa , non facevo altro che prendere il cannocchiale e guardare verso la terrazza di quella splendida donna, ma con scarsi risultati, almeno fino alle 12:30.
Quando puntando il cannocchiale verso la sua terrazza la vidi arrivare bellissima in topless e con un telo in mano; una volta distesa, presa il sole per 15 minuti a pancia in giù e per altri 15 a pancia in su, praticamente fino alle 13:00. Trenta minuti che per me equivalsero a una mezz’ora di intensa masturbazione, quasi rabbiosa.
Durante la giornata, in alcuni momenti cominciai a chiedermi come la signora facesse a non sapere di poter essere vista (non solo dal mio appartamento), in altri invece mi dicevo che lo sapeva e che non le interessava oppure che addirittura le piaceva essere guardata. Poi mi chiedevo perchè sempre e solo a quell’ora pensando che probabilmente in quella fascia oraria fosse da sola in casa per farlo di nascosto dal marito e da eventuali figli.
Questi pensieri non facevano altro che incrementare la mia eccitazione per lei e una cosa era certa, grazie a quella donna ero davvero entusiasta del trasloco e perennemente eccitato….
Dopo averla potuta spiare per due volte arrivò il Sabato, che significava una sola cosa per me, avere i miei genitori in casa e quindi non poter spiare la mia Musa; quella mattina mentre aiutavo i miei a sistemare, svuotando gli ultimi scatoloni, non facevo altro che guardare l’orario pensando a lei e e a cosa mi sarei perso se ci fosse stata.
Tuttavia non ebbi possibilità di controllare se ci fosse o meno, c’era tanto da fare in casa e dopo un pranzo veloce crollai letteralmente addormentandomi in un battibaleno; vero le 15:30 mio padre mi svegliò per andare da Leroy Merlin, mentre mia madre sarebbe rimasta a casa.
Inutile dire che di Sabato pomeriggio quel posto era letteralmente pieno di gente oltre ad essere a 45km da casa nostra il che ci fece perdere una marea di tempo…
Erano quasi le 18:00, quando mio padre svoltò per la strada chiusa che separava il mio palazzo da quello della mia Musa e fu proprio li, in quel momento che la vidi; stava parlando con mia madre, si erano incontrate e conosciute al supermercato. Papà parcheggiò e mentre camminavamo verso di loro, sentì i miei battiti aumentare e l’ eccitazione salire; perchè mi stavo eccitando? me lo chiesi immediatamente. Perchè la stavo guardando e mi faceva impazzire, in due giorni era diventata l’indiscussa protagonista delle mie seghe.
Capelli castani che le arrivavano sulle spalle, poco più alta di mia madre quindi un 167cm (escludendo i tacchi), magra ma formosa, vista la quarta di seno e il culo ben pronunciato; indossava un paio di jeans aderenti a pinocchietto, di quelli che si fermano a metà polpaccio, delle scarpe rosse con tacco e una canottina anch’essa rossa leggermente scollata. Pensai subito che fosse una donna superiore, visto che solo per andare a fare la spesa era così sexy e femminile.
Per me avvicinarmi a lei e presentarmi fu terribilmente eccitante, avevo un’erezione, inoltre grazie a quello che sentì, riuscì a scoprire alcune cose: si chiamava C (ovviamente non riporto il suo nome), era sposata, aveva 40 anni e un figlio 12 ed era una dentista.
Proprio quando lei disse di essere una dentista, mia madre colse la palla al balzo dicendo che avrebbe avuto bisogno di una visita odontoiatrica visto che ultimamente aveva notato del sanguinamento gengivale; così C molto gentilmente le rispose che sarebbe potuta andare al suo studio quando voleva senza prendere un appuntamento e che gli orari d’apertura erano dalle 9:00 alle 12:00 e dalle 16:00 alle 20:00.
Li capì che quindi si metteva a prendere il sole una volta tornata da lavoro e prima di pranzare, inoltre l’avere tutte queste informazioni non fece altro che aumentare la mia eccitazione, così come il pensare che a questo punto il marito e il figlio sapessero che lei prendeva il sole in topless.
Finita la conversazione e scaricata la macchina da ciò che avevamo comprato, mi fiondai nel bagno per masturbarmi di getto quasi senza pensare. Mentre quella sera, dopo aver cenato e guardato la tv, mentre ero nel mio letto finì per eccitarmi di nuovo pensando a lei; ma qui la cosa mi sorprese moltissimo.
Senza quasi accorgermene mi ritrovai a pensarla vestita come quel pomeriggio mentre succhiava un cazzo; solo che quel cazzo non era il mio, ma quello di un muratore che aveva fatto dei lavori in casa mia. Immaginai che mentre io eccitato guardavo la scena, C stando in ginocchio di fronte a quell’uomo rude faceva sparire quel grosso cazzo nella sua bocca; mentre lui tenendole la testa con una mano le dava della troia; un continuo vai e vieni fino a che quell’uomo non esplose in una fragorosa sborrata nella bocca di C. A quel punto immaginai che lei con la sborra che le colava mi salutava con una mano, e questo mi fece avere un fortissimo orgasmo.
Era solo l’inizio del mio essere voyeur…

Rinnovo le mie scuse per il mio modo di scrivere; chiunque voglia contattarmi, non per suggerimenti trattandosi di una mia esperienza reale, ma per chiedermi e consigliarmi che aspetti approfondire della storia, puoi farlo qui [email protected]

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