31 ani vergine ambo i lati (la sorpresa)

31 ani vergine ambo i lati (la sorpresa)

31 ANNI VERGINE AMBO I LATI?
SECONDA PUNTATA
(La Sorpresa)

Dopo quella volta che mi sono arreso è passato un po di tempo con le solite uscite,eravamo a cena, lei era una buona forchetta una bottiglia di prosecco è andata giu, in poco tempo
Ora ero io che stavo programmando come addomesticare coscialunga, lei con la solita minigonna inguinale si pavoneggiava, io stavo attento a non sbagliare neppure una mossa la zoccola doveva capitolare, accettavo qualsiasi movimento che lei involontariamente mi suggeriva, ero un suo manichino ed ero contento l’obbiettivo era entrare in quella fica che sicuramente era rotta.
Io dovevo stare attento a non capire niente di tutto questo, dovevo accettare senza ombra di dubbio che lei era “vergine”.
Perciò dovevo calibrare tutti i movimenti, a lei piaceva quando gli toccavo le tette, con questi palpeggiamenti fatti in modo delicato, la dovevo far riscaldare, e lentamente portarla ad abbassare la guardia.
Erano passata più di dieci minuti e le mie mani non avevano sfiorato la fica, lentamente una mano alle tette e una al bordo delle mini mutandine per tastare il terreno.
Posso assicurare che per me era un supplizio ma, dovevo stare al gioco, dovevo lasciare a lei il comando.
Ad un certo punto una sua mano stava slacciando la cintura dei pantaloni, io la lasciai fare, forse era la serata giusta, o forse era il prosecco.
La mia mano cercava di superare l’elastico delle mutandine, la mano che aveva sul mio cazzo si fermò, lo stesso feci io con le sue mutandine.
Restammo fermi tutti e due per diversi secondi, ad un certo punto la sua mano agguantò il cazzo e faceva su e giù e il dito pollice lo passava sulla coppola , aveva una tecnica tutta particolare che perfezionò in tanti anni di seghe e di cazzi che fece sborrare nelle sue mani.
Io con la mano mi addentrai e a mano aperta accarezzavo la fica, cercai di abbassare le mutandine, ma fece un po di resistenza , li spostai un po di lato e continuai ad accarezzare la fica, mi lasciava fare.
Girai una gamba e mi misi su di lei, il cazzo strofinava sulle mutandine e in parte sulla fica io andavo su e giu come se la stavo chiavando dovevo conquistarmi tutta la sua fiducia
Andando su e giu strofinando il cazzo sulla fica cercavo di individuare il buco della fica cosi quando ero certo avrei sferrato l’attacco per entrare in fica,senza che lei potesse azionare i muscoli della fica che in effetti li gestiva benissimo.
non dovevo sbagliare nemmeno di un millimetro, e distrarla al momento opportuno.
Cosi feci.
Una mano la riportai su una tetta,carezzandola e stringendo leggermente il capezzolo, cercavo di stuzzicarla e distrarla ad un certo punto secondo me il cazzo era situato sul buco della fica, strinsi forte il capezzolo e con un colpo secco entrai in fica era fatta il cazzo entro liscio non trovai ostacoli
ci fu un forte
Haiiiiiiiiiiii
e una serie di parolacce al mio indirizzo che stronzo era la più dolce, che gli avevo fatto male perchè il mio cazzo era fuori misura e lei era vergine.

Ma quale vergine sono entrato come un coltello caldo nel burro. La storia di vergine la presentava spesso ma io facevo finta di non capire.
Passarono giorni e settimane , sembrava aver accantonato il tutto.
Mi distruggeva con le seghe, a me sembrava che lei ci prendesse gusto.
Appena saliva in macchina il primo pensiero era quello di prendere il cazzo in mano, ma di chiavare niente,a me venne il sospetto che lei si faceva chiavare da qualcuno.
Una sera mentre eravamo a pomiciare in un posto io ero addosso a lei all’improvviso un uomo si avvicino lato passeggero e guardò all’interno lei se ne accorse e mi avvisò, li non era posto di guardoni , quello chi era allora?scesi dall macchina, il guardone pronto a scusarsi era un errore
Lei stranamente non se la prese tanto e continuammo lei era calma secondo me troppo calma infatti allargo le cosce ed io approfittai per chiavarla lei collaborò abbastanza, le sborrai sulla pancia e lei puli il tutto spalmando tutta la sborra sulla pancia.
Ho pensato che quel guardone lei lo conosceva e per farmi dimenticare quell’incontro si e fatta chiavare, dimostrava di essere sempre piu zoccola, non fece accenno alla chiavata ne alla verginità.
Passo qualche settimana per la prossima uscita, gli dissi che un amico aveva una casa in quei paraggi io avevo la chiave e potevamo usarla.
Torno la stronza di prima e niente scopate, le solite seghe.
Parando con la sorella, per lei era molto strano che la troia non si faceva fottere ,lei sapeva benissimo che non era più vergine, la troia gli aveva raccontato tutto e anche chi l’aveva sverginata. era da molto tempo che non era più vergine,
era scontato che la passera era rotta e da moltissimo tempo, precisamente dai tempi dell’Università con un suo coetaneo ho visto qualche foto sospetta
Siamo rientrati a casa con la promessa che sarebbe uscita ancora con me.

continua

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