Come sono diventata una prostituta

Come sono diventata una prostituta

Approfitto del poco tempo libero per sfogarmi un pó,

nove mesi fa, dopo un breve fidanzamento mi sono sposata con Michele, un bell’uomo di 38 anni, io ne ho 23,  mio marito era sempre stato premuroso e galante, ha un’azienda di costruzione edile, percui e poco a casa, dopo il matrimonio e stato come se lui fosse sposato con la sua azienda.  Lo vedo pochissimo, l’unico giorno che siamo insieme é la domenica. Visto che non avevamo fatto la luna di miele, in luglio finalmente anche perché io volevo una vacanza al mare, siamo entrati un sabato in un’agenzia di viaggi, e dopo aver visto tanti viaggi estivi la nostra scelta era caduta su un parco vicino Varazze, 35 km. dalla nostra residenza, facile da raggiungere con l’auto, secondo le foto era un parco adiacente alla strada statale con piccole casette, ristorante e molte facilita ed aveva anche una spiaggia privata situata tra due scogli, situato tra una pineta. Tre settimane di vacanza, tranquillitá e riposo.  Era l’inizio di luglio quando caricammo l’auto e ci inoltrammo verso la nostra destinazione. Era veramente bellissimo, ci assegnarono la casetta piú vicina al mare, un sentiero ci divideva dalla spiaggia e visto che non avevamo nessuno davanti a noi potevo prendere il sole sul balcone che guardava sul mare.  La sera cenammo nel ristorante il quale era rinomato con il menu, dopo cena si poteva passare il tempo con gli altri sul terrazzo del ristorante. Avevamo passato una settimana tranquilli quando sabato sera una telefonata disturbó il sogno, mio marito dovette ritornare il lunedí in ufficio perche c’erano dei problemi. Io ero incavolata, dopo aver avuto il nostro primo litigio, mi propose di finire le vacanze da sola, lui sarebbe venuto la domenica. Cosi detto cosi fatto, il lunedí mattina parti lasciandomi al mio destino. Dopo aver fatto colazione mi avviai verso la spiaggia, era giá affollata percui mi rimase un posto vicino alla fine della spiaggia contro uno scoglio, non era belo il posto, ma mi dava un che di privato, gli altri erano tutti indaffarati con i bambini. Approfittai dei cespugli che mi separavano per prendere il sole in topless.  A mezzogiorno andai a pranzare, erano le due quando ritornai al mio posto sulla spiaggia, il tempo passó molto veloce, non mi ero accorta che ero rimasta sola sulla spiaggia, quando ad un certo punto avvertii la sensazione di essere guardata, girai con lo sguardo intorno a me per assicurami, infatti vidi un’uomo inginocchio sopra lo scoglio che mi guardava, senza dargli attenzione mi sdraiai di nuovo sulla schiena, ad un certo punto me l’ho trovai ai miei piedi tra il sole e me, mi guardava mentre con le mani fece scendere il suo bermuda mettendo in mostra un cazzo duro, mi appoggiai sui gomiti per guardarlo meglio, era un’uomo di mezz’etá, mica male pensai mentre mi sdraiai tirando su le ginocchia e aprendo le gambe,  non c’erano bisogno di parole per fargli capire che lo volevo. Si inginocchió tra le mie gambe spostó il perizoma sul fianco e mi infiló il cazzo dentro , pian piano acceleró le battute facendomelo sentire contro l’utero, che bella sensazione era quella, mio marito non era mai arrivato cosi in fondo, colpi su colpi lo sentii sborrare. Avevo goduto cosi tanto che incrociai le mie gambe sulla sua schiena per fare in modo di tenermelo ancora dentro. Il suo cazzo rimase duro per la seconda chiavata, lo sentivo ansimare mentre lo affondava nella mia vagina affamata, dopo un bel pezzo lo sentii di nuovo sborrare. Stanco si fece cadere vicino a me, mentre si riposava accarezzava il mio corpo sudato, mi guardó negli occhi chiedendomi se facevo la puttana, lo guardai poi sorridendo gli risposi di si. Quanto chiedi mi domandó, 100 gli risposi senza pensarci due volte, aggiungendo che per lui era stata gratuita. Parlammo di cose banali finché era arrivata l’ora di andare su per prepararmi per la cena. Quando lo salutai, mi chiese se il giorno dopo mi avvrebbe trovata di nuovo sulla spiaggia, io risposi di si, a quel punto mi chiese se volevo ricevere degli altri uomini a pagamento, lo guardai e risposi di si, a domani e ci lasciammo. Il giorno dopo andai al supermecato a fare delle spese quando vidi dei pacchetti di durex ( condoms) ne comprai una scatola grande. Tornata nella mia casetta mi cambiai e mi avviai verso la spiaggia, il mio posto era libero. Mi sdraiai a prendere il sole, ogni tanto dei bambini venivano a trovarmi con tante domande. Dopo aver pranzato presi la borsa con i preservativi e mi avviai verso il mio posto.  Erano le sei quando il primo uomo vece capolino sopra lo scoglio, mi si avvicinó chiedendomi se ero la donna che riceveva uomini, gli risposi di si, si sedette ai miei piedi guardandomi, facendomi complimenti sul mio corpo, dopo di che prese dalla sua tasca 100 euro porgendomeli, io li presi e li misi nella borsa tirando fuori un preservativo. Si abbasso i pantaloni, aveva un bel cazzo non esaratamente lungo, ma grosso in diametro, io allargai le gambe e lui venne in me, senza fargli accorgere godevo, ero vanuta un paio di volte prima che lui venisse.  Si tolse il preservativo, si vesti e ringraziandomi se ne andó. Mentre lui saliva lo scoglio ne scendeva un. altro, senza parole mi pagó prese il preservativo e si godette della mia figa. Nel tempo di un’ora e mezza ne avevo avuto sei uomini. Soddisfatta mi avviai verso su. Dopo la  cena rimasi un pó sul terrazzo a godermi della giornata. Quando mio marito alla fine delle vacanze venne a prendermi avevo fatto 3000 euro di guadagno.  Tornata a casa pensai di andare avanti con quel mestiere, mi piaceva. Cosi sono diventata una prostituta.

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