Le donne che amavano la divisa

Le donne che amavano la divisa

Laura una donna di 36 anni, entra in un commissariato per fare una denuncia di smarrimento e all’uscita dalla stazione di polizia incontra i due agenti Marco e Max che rientrano dal giro di pattuglia che la stanno guardando dalla testa ai piedi. Mentre Marco sistema il disordine della macchina di servizio, Max entra in commissariato a depositare le armi di servizio, per poi andare a bere qualcosa con il collega, ma il suo intento era quello di scoparsi quella donna che gli stava “provocando” con quella minigonna troppo corta, restato da solo, Marco osserva la macchina bianca di Laura partire per tornare a casa dopo la pessima serata passata. – ehi Marco ho scoperto una cosa – cos’hai scoperto? – ho scoperto dove abita Laura – stai scherzando vero? Così ci fai licenziare – tranquillo non mi ha visto nessuno – cosa vuoi fare adesso? – andiamo a trovarla e ci divertiamo Mentre Max lo aspetta nella sua macchina, Marco si va a cambiare appendendo poi le chiavi al solito posto, per poi raggiungere il collega che aveva impostato la via sul navigare, durante il tragitto dalla caserma alla abitazione nella macchina non volava una mosca se non la voce del navigatore quando doveva pronunciare una svolta o a destra o a sinistra, Max guardando la tranquillità di Marco sembrò persino preoccupato o che avesse cambiato idea – non ti ho mai visto così taciturno. Hai cambiato idea? – dai Max sai che non cambio mai idea – pensavo che l’avevi cambiata e mi avresti fatto licenziare – non pensarlo minimamente io sono una recluta e non mi metterei mai contro uno più alto di ruolo – tu che la conosci com’è? – la verità? – si voglio la verità – una perfetta stronza Appena prima che Max e Marco scendono dalla macchina , arriva una macchina grigia, da quale scende un’altra donna – la conosci? – si è la moglie del macellaio di paese – cavolo che tette grandi – beh dio è madre di tre figli e non tutte hanno delle tette come le sue Mentre Barbara e laura senza pudore cominciano a spogliarsi davanti alla finestra, Max e Marco devono tornare in commissariato perche è stata recuperata una borsa che guarda caso è proprio quella di Laura, entrambi tengono nascosti la loro esaltazione nei confronti della stessa Laura, ma soprattutto di Barbara, ma sebbene siano a turno concluso, vengono “obbligati” a riportare la borsa alla proprietaria con l’altra recluta invidiosa del fatto che Marco sia entrato nelle grazie dei superiori e per ripicca se la prende anche con Max, il quale sospettò che la recluta l’avrebbe fatta pagare a Marco, così prima di andare alla consegna della borsetta alla proprietaria, andò a parlarne con il comandante. – cos’è successo con il comandante? – ho fatto spostare la recluta che ti dava fastidio – cioè l’hai fatta trasferire? – si così starai più tranquillo nel tuo operato – grazie – ora però riportiamo questa borsa – hai ragione altrimenti si potrebbe addormentare Terminato il discorso tra i due, ritornarono davanti la casa di Laura, ma i due non sapevano come avrebbero potuto affrontare la situazione, visto che tornava in mente ad entrambi il fatto che le avevano viste spogliarsi ma soprattutto avevano visto Barbara con indosso della biancheria in pizzo rosso, al contrario di Laura che indossava della biancheria classica bianca. – andiamo o cosa? La borsa non si consegna da sola – andiamo senza spaventare nessuno i due approfittando del fatto che Barbara avesse lasciato il cancellino aperto, andarono a bussare alla porta -tock tock Laura incurante di tutto e ignara di chi potesse trovarsi davanti, andò ad aprire la porta con indosso solamente le mutandine e il reggiseno bianco – o mio dio scusatemi – tranquilla – siamo i poliziotti che ha visto fuori dal commissariato – ho fatto qualcosa di male? – no signorina, abbiamo ritrovato la sua borsetta – Ve ne sono grata – è il nostro lavoro – venite dentro vi offro un caffè – magari ha da fare – mi stavo annoiando sebbene ci sia la mia amica – io lo prendo volentieri un caffè Dopo che laura si è girata dandoci le spalle, max si accorge che Marco gli sta guardando il culo -ehi ricordati che siamo poliziotti – si lo so – guarda che mi sono accorto che gli stai guardando il culo – siamo uomini A quel punto max seguendo marco entrarono per bere il caffè offerto da Laura, e stavolta fu max che stava squadrando Barbara forse attratto dalle sue enormi tette, per non sembrare maleducati si misero seduti sulle due poltrone hai lati del divano dove Barbara e Laura tornarono a guardare il film che stavano guardando accavallando le gambe, Barbara non parlò forse per paura del fatto che fosse sposata e potevano conoscere il marito, al contrario Laura non era così riservata, nonostante conoscesse Marco – ragazzi potete restare a guardare anche voi il film? – io resterei volentieri dipende dal mio superiore – ma si restiamo tanto domani abbiamo il turno di notte – guardate che ci siamo accorte che ci state guardando dalla testa ai piedi – non volevamo essere maleducati – non siete stati maleducati, siete carini e non mi dispiace che mi guardate dopo qualche istante morto nel quale nessuno parlava, finalmente anche Barbara cominciò a parlare – guardate che mi sono accorta anche io che il tuo supervisore mi guarda – sono incantato dalle sue enormi tette – se vuoi mi tolgo il reggiseno e le vedi meglio – no no non vorrei perdere il posto di lavoro – lo sapremo solamente noi quattro – sicura – sono sicurissima – va bene togli il reggiseno dopo che Barbara si è tolta il reggiseno lo passa a laura che sembra non saper cosa voglia farne e di conseguenza lo mette sul tavolino , mentre Barbara si mise seduta sulle gambe di Max sentendo che il suo cazzo si stava indurendo, Laura alle tante sebbene si sentisse in colpa per aver rotto la sua amicizia con Marco, comincia a lasciarsi andare togliendosi il suo reggiseno bianco e di conseguenza sedendosi anche lei sulle sue gambe, sentendo anche lei l’indurimento del cazzo del secondo uomo, o meglio del suo ex amico ,mentre le due continuavano a guardare il film in topless, Marco guardo Max – adesso cosa facciamo? – vediamo cosa vogliono loro – ma pensi di capire cosa vogliono? – una mezza idea c’è l’ho – ma devono essere loro a dirlo… giusto? – esatto mentre Max e Marco continuavano a restare fermi , guardando solamente il film che stavano guardando le due donne, cominciarono a sentire le mani delle due donne che presero le loro mani portandosele alle loro tette, cominciando un irrigidimento dei loro capezzoli, durante la pubblicità del film che stavano guardando, prima Barbara e poi Laura si tolsero anche le loro mutandine restando completamente nude – se vi interessa abbiamo ancora qualcosa di vergine – ma non ve lo abbiamo chiesto – ve lo abbiamo detto spontaneamente – ah capito Appena prima che riprendesse il film, Barbara e Laura tornarono a sedersi sulle gambe di Max e Marco che cominciavano ad avere ‘caldo’ e la situazione stava diventando priva di controllo – Max sento caldo – vuol dire che te la puoi scopare – ma non mi va di lasciarti da solo – non avere paura so gestire la situazione – sicuro? – sicurissimo Mentre Max prosegui la visione del film insieme a Barbara anch’essa completamente nuda che proseguiva a restare seduta sulle gambe dell’uomo, Laura aveva trascinato Marco nella sua camera da letto – dai Marco non ci vede nessuno – calma Laura non voglio che tu mi faccia perdere il lavoro – ti ho trascinato apposta in camera mia – dopo quello che mi hai fatto passare non mi fido – vedrai che mi faccio perdonare dopo quelle parole Laura cominciò a succhiare di gusto il cazzo di marco ma sembrava si limitasse solo a quello e non lì leccava la cappella, nel soggiorno invece l’atmosfera era diversa, Barbara cominciò subito a leccare la cappella di Max – o mio dio che bella cappella – grazieeee – è molto meglio di quella di mio marito – ahahah aspetta sei sposato? Fermatiiiii – tranquillo non ci becchera mio marito – sicura? – lasciami divertire un pochino con il tuo cazzo – ahahahah!!! Leccala Barbara cominciò a leccare per bene la cappella di Max il quale non perdeva tempo nel palpeggiare le grosse tette della stessa Barbara che cominciò a prendersi in bocca anche il cazzo accompagnandolo fino a sentirlo in gola, sbavando sulle sue stesse tette e sulle palle di Max. Nella camera da letto era la stessa storia, ma con un unica differenza, Marco non stava palpeggiando le tette di Laura ma la stava sculacciando mentre gli succhiava il suo cazzo prendendo tutto in bocca rendendo viscida la sua cappella – se vuoi puoi scoparmi – senza precauzione? – si tanto non mi succede nulla – non mi fido – allora prenditi quello che è ancora vergine – dopo tutte quelle scopate mi vuoi dire che il tuo buco del culo sia ancora vergine? – si c’è l’ho ancora vergine

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