Un cornuto ora felice, da Viterbo

Un cornuto ora felice, da Viterbo

Mi chiamo Mario, ho 40 anni, e da ormai 10 anni, ho scoperto che mia moglie Anna mi tradisce. È una rivelazione che mi ha scosso profondamente, scalfendo la fiducia che avevo riposto in lei.

Anna è una donna affascinante, con i suoi 35 anni ben portati. Ha un fisico snodato, alto circa 1,70 metri e pesa intorno ai 60 chili. I suoi capelli sono di un nero profondo, con riflessi scuri che incorniciano il suo viso. I suoi occhi verdi, profondi come un lago tranquillo, un seno piccolo ma gradevole ed un sedere sodo e dritto, . Anna è sempre stata una persona estroversa, la vita della festa, con un sorriso che potrebbe sciogliere il ghiaccio.

Ma sotto quella superficie luminosa, ho scoperto un lato di Anna che non avrei mai immaginato. La sua personalità si è rivelata complessa e sfuggente. Era brava a nascondere le sue trame, a tessere la sua tela di bugie con abilità sorprendente. Non potevo credere che la donna che avevo sposato, con cui avevo condiviso anni di vita e di sogni, potesse tradirmi in quel modo.

La scoperta è stata devastante. Mi sono sentito tradito, umiliato, e ho vissuto mesi di dolore e confusione. Ho cercato di confrontarla, di cercare una spiegazione alle sue azioni, ma le sue risposte erano vaghe e contraddittorie. Alla fine, ho dovuto prendere una decisione difficile. Non potevo continuare a vivere in un matrimonio basato su menzogne e tradimenti.

Viterbo, la città dove viviamo è una città piccola, dove tutti si conoscono. Le avventure extraconiugali di Anna sono diventate presto note a molte persone. Inizialmente, questa rivelazione mi umiliava profondamente. La vergogna e la delusione mi attanagliavano mentre vedevo gli sguardi di compassione degli amici e dei vicini.

Ma con il passare del tempo, ho deciso di non prendersela più. Ho riflettuto sul nostro matrimonio, sulle difficoltà che stavamo affrontando, e ho capito che la colpa non era solo sua. Avevo anche io le mie responsabilità nella situazione. In particolare non ero sessualmente molto attivo e con una dotazione modesta e compresi che effettivamente la ragione dei suoi tradimenti erano in parte dipese anche dalla mia incapacità di soddisfarla Abbiamo iniziato a parlare apertamente delle nostre frustrazioni e dei nostri desideri, cercando di riconnetterci come coppia.

Anna, dal canto suo, ha mostrato rimorso per le sue azioni. Abbiamo iniziato una terapia di coppia per affrontare i problemi che avevamo accumulato nel corso degli anni. È stato un processo difficile, ma abbiamo iniziato a ricostruire la fiducia l’uno nell’altro, in questo percorso io ho iniziato a comprendere che era eccitante pensare ad Anna con altri uomini e che se lei mi avesse raccontato o ancora meglio permesso di assistere ai suoi incontri allora, la gelosia si sarebbe tramutata in desiderio sessuale. E così è stato.

E così qualche anno fa , Anna mi fece conoscere gradualmente Gianni, un ragazzone di un metro novanta e spalle larghe qualche anno più giovane di me. Il giorno, che divenni un cornuto felice arrivò qualche giorno dopo quando su mio suggerimento invitammo a casa nostra Gianni.

Per l’occasione Anna, si mise un tubino nero, autoreggenti e perizoma oltre a tacchi che la slanciavano. Vederla mentre sorridente si preparava mi fece eccitare al pensiero che quella sera, forse avrei potuto osservarla mentre scopava e godeva con Gianni.

La cena si svolse, in un clima cordiale e simpatico, che divenne sempre più caldo e passionale con il passare del tempo.

Per il dolce e lo spumante mia moglie disse a me e Gianni di aspettarci sul divano che ci avrebbe pensato lei. Nella mia fantasia mi aspettavo qualche pazzia di mia moglie, ma sapevo che forse erano solo sogni, tuttavia fui felicemente smentito, perchè ad un tratto mentre ero sul divano parlando con Gianni, mi vidi arrivare Anna, in mutandine , autoreggenti e reggiseno con una bottiglia di spumante in mano. Con grandi disinvoltura si inginocchia a terra proprio davanti ai pantaloni di Gianni, che sorrise contento di quelle attenzioni, poi mise la bottiglia fra le cosce di Gianni che le strinse, e quindi lo esorti ad aprirla.. Ed ecco lo schizzo dello spumante che prepotentemente si scaglia verso la faccia e il corpo di mia moglie, che si lascia spruzzare come se quella fosse sperma caldo. Sorride, quindi, ammicca uno sguardo felino a Gianni e poi mentre lo guarda si toglie il reggiseno bagnato dallo spumante e si accarezza i capezzoli, quindi si abbassa verso la bottiglia che come detto si trova stretta tra le gambe di Gianni, non lontana, anzi direi molto vicina al suo cazzo , che ovviamente è già durissimo e bell’evidente dal rigonfiamento dei pantaloni. Anna pratica quel pompino allo spumante mentre con la mano inizia ad accarezzare il cazzo di Gianni.

Io mi trovo in uno stato di estasi ho il cazzo duro a mia volta, ma non so cosa fare, mia moglie mi aveva detto che avrei solo dovuto guardare e non prendere l’iniziativa… Non avevamo parlato del fatto se potessi o meno masturbarmi e quindi dentro di me mi domando “potrò farlo o meno?”

Mi contengo per il momento, ma è Anna, a darmi in qualche modo il via, da qualche secondo a tirato fuori il cazzo di Gianni, che devo dire come mi aveva anticipato lei stessa era di notevoli dimensioni e dopo aver bevuto un sorso di spumante inizia a spompinarlo , godendosi quell’enorme nerchia al sapore di vino. Nel mentre con una mano, si avvicina al mio pacco ed inizia a toccarlo, io preso dall’impeto e la voglia, lo tiro fuori e lei prende a segarlo mentre ha l’altro cazzo in bocca.

“Quanto è troia”, penso tra me.

Mentre Anna ha il cazzo in bocca di Gianni ed intenta a dargli piacere con la bocca ed a segare me, la brava mogliettina troietta inizia anche ad ondulare il culo. Magnifico, perfetto sinuoso, lo vedo ondulare con il perizoma che gli dona, un aspetto ancor più eccitante e sono quasi per esploder, tant’è che fermo la mano di Anna, per evitare di sborrare.

Lei a quel punto si alza, mi sorride e mi fa maliziosamente il segno delle corna con le mani, quindi mi dice di allontanarmi nella poltrona e poi finire di spogliare Gianni come una tigre e lasciarlo nudo sul divano assieme a lei e cavalcarlo. Io che vedo il suo culo perfetto (almeno ai miei occhi) che va su e giù su quella nerchia e che sento i suoi spasmi di piacere, continuo a masturbarmi, cercando di trattenermi il più possibile.

Di lì a poco, Gianni invita Anna a mettersi a pecorina e la stantuffa con forza con lei che geme di piacere e raggiunge l’orgasmo. Quindi Gianni, anche lui molto eccitato estrae il cazzo dalla figa di Anna e lei devotamente e prontamente si abbassa per ricevere la sua sborrata in faccia e sulle tette.. Io a mia volta super eccitato mi avvicino ad Anna e faccio uno delle schizzate più dense e intense della mia vita, riempiendola del mio sperma, che si mischia con quello di Gianni.

Per quanti anni, non ho capito, cosa mi sono perso. Quant’è bello essere cornuto.

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