Margherita, la telefonata

Margherita, la telefonata

Questo è la seconda parte del racconto Tradire , vi invito a leggerlo per poter contestualizzare le vicende che andrò a scrivere. Dopo la prima volta , mi interessava capire quale sarebbe stata la reazione di Margherita , quando terminò il suo lavoro venne lei stessa da me , l’abbracciai e la feci accomodare , sapevo che aveva bisogno di capire ed elaborare , visto che si trattava del suo primo tradimento, quindi ascoltai il suo sfogo -è stato bellissimo , ma poi mi sono sentita un po’ in colpa , quella notte non ho dormito e faccio fatica a guardare in faccia mio marito- -Io ti capisco Marghe , se vuoi possiamo fare finta che è stata una pazzia e lasciare stare- -Non ti è piaciuto?- mi chiese -Certo , ma io vorrei essere qualcosa in più nella tua vita , non un problema o un senso di colpa- Lei non seppe cosa dire e si avvicinò , mi diede un bacio sul viso e poi sulla bocca e capii che la voglia di me , vinse sopra la preoccupazione, così , rifaccemmo l’amore e poi ancora la settimana successiva , alla terza , quando le aprii la porta e stava già per baciarmi la fermai : -Aspetta devo parlarti – – Cosa succede?- -Marghe io non posso essere trattato solo come un corso di qualche ora a settimana , del quale poi ti dimentichi e ritorni alla tua vita- -Ma sai che sono sposata , cosa vuoi che faccia , non possiamo uscire o vederci- -Questo lo so , ma io voglio di più , voglio poter fare con te cose che tu non hai mai neanche pensato- -Mi stai spaventando cosa intendi ?- – Non voglio essere un amante , voglio che tu faccia quello che ti dico- -Non capisco , per esempio?- -Non voglio dirtelo , non devi prepararti , devi solo dirmi se lo vuoi o no- Lei era sempre più confusa -Ti prometto 2 cose : 1 i tuoi figli non saranno mai coinvolti 2 non faremo niente che possa rovinare la tua famiglia 3 Potrai fermarti quando vuoi e non ci saranno conseguenze- Mi alzai e andai verso la porta – pensaci le dissi – Hai una settimana per decidere- Lei si alzò e usci quasi senza salutare , era turbata e indecisa . Penso che nella vita , la maggior parte dei problemi tra le coppie , siano dovute al poco dialogo e alla paura di dire al partner quello che si vuole o quello che manca. Perchè le persone chattano cosi tanto con estranei? Perchè a volte è piu facile essere sinceri con chi non conosciamo , che con chi passa la vita al nostro fianco. La settimana passò era Martedi , vidi Margherita arrivare e cominciare il suo lavoro . Dopo circa un’ora ,la sentii arrivare verso il mio appartamento , avevo lasciato la porta socchiusa. Lei entrò , mi sorrise: -ci ho pensato , mi fido di te , voglio provare – -Sicura ?- -Certo- -Chiudi la porta e facciamo un test- Si allontanò , chiuse . girò la chiave e venne verso di me divertita e nervosa -Il tuo test è semplice : inginocchiati e fammi un pompino – -Ma , davvero…?- -Sto aspettando Marghe- Sapevo che non amava l’orale , ma semplicemente perchè col marito ne faceva e riceveva pochissimo , io le spigai che fosse fondamentale e una donna completa doveva farlo con abilità. Dopo un inizio esitante , si appassionò alla cosa , stava reagendo alla mia provocazione , aveva tutta la sua vita per essere una buona moglie e donna , in quel folle gioco con me , volevo si sentisse la peggior puttana , potendo dare sfogo a tutte le sue voglie -Senza mani , solo la bocca – -Ora leccalo- -Brava , sapevo che eri una puttana , sembri una professionista- Più la insultavo e più si impegnava , era molto eccitante e volevo venire . Le presi i capelli dove iniziava la coda di cavallo , che usava per lavorare. -Ora fermati- Cominciai a trattare la sua bocca come una figa e venni copiosamente senza darle modo di sottrarsi , lei cercò di ingoiare eroicamente , ma un po’ le sfuggì -Test, concluso , quasi perfettamente- -Sei uno stronzo , non avevo mai preso lo sperma in bocca – .Non ti è piaciuto- Mi sorrise e disse – Non è tanto male- -Ora vai a fare una doccia che poi ho una sorpresa- Entrai in bagno , lei si era tolta i pantaloni e il suo bel culo sembrava sorridermi , nascosto dalle sue mutandine bianche -Aspetta devo verificare una cosa- Le abbassai le mutandine e senza cerimonie infilai un dito dentro di lei , non l’avevo neanche toccata eppure era completamente bagnata -Ti è piaciuto più di quanto pensassi , sei davvero una troia – -Stronzo- -Dai fatti la doccia, ti aspetto- Quando uscì dalla doccia e si asciugò , le dissi : -resta cosi, nuda, che sei bellissima , mettiti questa – Le diedi una maschera , la indossò -Non vedo niente- -Ti ho detto che è una sorpresa- La guidai fino alla stanza e le dissi di sdraiarsi a pancia in su , avevo sistemato delle piccole corde all’estremità del letto e cominciai a fissare la prima alla sua gamba , lei ebbe un sussulto-Che fai?- -Shhh , hai detto che ti fidi no ?- Le fissai anche la seconda gamba , era a gambe completamente aperte ed immobilizzate , con il suo sesso bem esposto e pronto alle mie cure. – mostrami la lingua – le dissi Gliela succhiai , mentre mi occupavo del braccio sinistro , anch’esso ormai ben legato. Lei aveva già steso l’altro braccio , per essere immobilizzato, con un po’ di nervosismo mi disse : -Ti prego non farmi male- -Ti farò solo bene , rilassati e abbiamo finito con le corde ,quel braccio deve restare libero- -Dov’è il tuo cellulare?- -L’ho lasciato in bagno , perchè?- -Vado a prenderlo aspetta- Tornai dopo qualche secondo -Non mi vorrai fare delle foto?- -No, voglio solo che parli con una persona- -Con chi ma che dici?- -Fidati di me , fai una bella conversazione , chiedigli tutto quello che ti viene in mente , ok?- -va bene , ma non capisco – Avevo chiamato il marito e messo in viva voce , quando lei ancora bendata e legata , prese il telefono , a sentire la voce di lui rimase gelata. -Pronto , pronto – ripeteva lui -Parla- le dissi -Ciao amore , sei in pausa pranzo?- Le lasciai qualche secondo per improvvisare ed uscire dalla paura di quello che stava accadendo.Poi quando la conversazione era piu scorrevole , cominciai a leccarle le cosce e di nuovo si bloccò , arrivai con la lingua fino al suo sesso , che cosi aperto. era completamente disponibile , alternavo delle leccate profonde a delicati e mirati colpi di lingua,lei cominciò ad entrare in difficoltà e a parlare in modo più lento ansimando -sto facendo le scale amore , fa cosi caldo- passai a succhiarle il clitoride e li dovette mettere il cellulare sul cuscino per non farsi beccare perchè le usci un gemito profondo Mi fece eccitare come tornò a parlare come se niente fosse accaduto -scusa . no ti sentivo più, a che ora torni stasera?- Poi però quando infilai 2 dita dentro di lei continuando con la bocca dovette interrompere la chiamata -Sei un figlio di puttana – Salii sul letto e la scopai senza cerimonie fino a godere insieme nel più violento degli orgasmi. CONTINUA

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