Amore impossibile

Amore impossibile

Amore impossibile.

Nei pressi della Spa in cui lavoro come responsabile stazionavano da giorni gruppi di zingari ,forse Rom. Per fortuna, non davano alcun fastidio,in quanto non importunano i clienti. Praticamente ogni mattina partivano per le loro non proprio limpide attività e rientravano verso l’ora di chiusura della Spa. Non ho una particolare avversione verso queste etnie ,ma un po’ di diffidenza mi era rimasta dai racconti e da esperienze di amici che si sono trovati la casa svaligiata. Più che altro diffidenza verso il non conosciuto . Ma è il caso di iniziare a narrare la storia che mi ha cambiato radicalmente la vita. Premesso ,sono una persona quarantacinquenne da definirsi qualunque,anche se con qualche pregio fisico, altezza occhi cerulei e a detta di chi mi conosce un innata simpatia che quasi sempre riesco a trasmettere,non certo una macchina da sesso ,ma tutto sommato non mi lamento anche in questo. Volendo definire la mia vita la direi nella norma, matrimonio d’amore almeno per me a 24 anni , separazione e divorzio per colpa, grazie allo studio legale della mia ex moglie. Ricostruita una vita con difficoltà, pochi amici, forse quelli che non scopavamo la mia ex e anche qualche amica , persino la migliore amica della cara mogliettina che subito dopo l’accaduto si è schierata in mio favore, a detta sua passino le corna per cambiare minestra, ma se la minestra cambia in continuazione e non si ha il minimo rispetto per chi ti tratta da regina non dovevi sposarti ,il matrimonio dovrebbe essere una scelta di vita, non solo un’esperienza come tante , per fortuna niente figli. Col sesso me la cavo , come dicevo la simpatia e la loquacità aiutano ma non ho mai preso in giro nessuna, semplicemente non ho trovato più trovato la compagna giusta, ammetto, un po’ anche la paura e il sapere che da un altra mazzata non mi sarei ripreso. Ma torniamo alla storia. Come detto c’era questo gruppo di zingari, tutte le mattine mentre alzavano le saracinesche li vedevo dividersi in gruppi e partire verso il centro , notai che una donna che da lontano non riuscivo a definire era sempre sola , strano so che si spalleggiano tra loro , la cosa mi incuriosiva ma non più di tanto. Una mattina la ragazza si attarda a lasciare l’accampamento e noto che zoppica vistosamente mi passa accanto , io le sorrido ricevendo in cambio uno sguardo tipo “ti incenerisco”. Va beh dovrei mandarla a quel paese ma son fatto così,scusa se ti importuno ma questa mattina ti vedo sofferente, posso fare qualcosa per te? Niente, nemmeno una risposta,stavo rientrando nel mio locale quando sento un lamento straziante. Senta signora, lei non sta bene vuol dirmi cosa’ ,si gira verso di me e mi dice di scusarla ma non parla mai coi Gage’, sa che non sopportiamo quelli come lei , ma alla mia insistenza dice che si è scorticata un polpaccio su un ferro arrugginito , è sola non sa cosa fare ,non si fida degli ospedali ma chiederà in una farmacia se possono dargli qualcosa senza pagare. Dai venga dentro, ancora non ci sono clienti e ho fatto i corsi di pronto soccorso per l’attività. Anche se con timore e una certa ritrosia entra nel locale e si guarda attorno , resta a bocca aperta nel vedere la grande idromassaggio. Su fammi vedere cosa ti sei fatta le dico dandole ora del tu , si alza con vergogna la sudicia gonna sino al ginocchio , vedo subito che la ferita si sta infettando mi avvicino per guardare ma lei arretra e cala fino ai piedi scalzi la lunga sottana. Senti se non ti fidi chiamo un taxi lo pago e gli dico di portarti al pronto ,se non ti va neanche questo te ne puoi andare , vorrà dire che ti beccherai una bella infezione , se ti tagliano la gamba sarà più facile chiedere l’elemosina. Lo dico con rabbia , nonostante cerchi di non darlo a vedere comincia a lacrimare , era proprio sporca , le lacrime gli segnano il viso di rivoli più chiari , dai scusami è che mi hai fatto arrabbiare non sono il buon samaritano ma nemmeno un bruto. Lei smette di piangere finalmente sul viso appare un sorriso anche se appena accennato e pieno di diffidenza . Per la prima volta la guardo come donna, pelle olivastra bruciata dal sole, grandi occhi scuri e espressivi, un naso leggermente all’ingiù che nell’insieme del viso unito ai grandi cerchi d’oro alle orecchie le dava un aspetto che in quel momento ho scoperto bellissimo. 2 Finalmente un po’ di fiducia , si fa alzare la sottana fino al polpaccio ferito , con un po’ di alcool la pulisco attorno alla ferita poi con acqua ossigenata la tampono,fa un verso di dolore ,la ragazza è veramente sucida, le dico che è il caso di farsi una doccia,mi guarda come un alieno e dice, posso veramente ? ma tu non voglio mi veda , la rincuorò dicendole ancora che non sono uno stupratore, ma di aspettare che arrivi la mia impiegata perché devo assentarmi.Dopo pochi minuti arriva Cristina ,mi guarda in malo modo indicando la tipa con aria seria , le dico di aspettarmi che devo uscire un attimo e di tenere compagnia a…. la zingara mi guarda e dice ,Vita è il mio nome ,ok Vita arrivo subito , lascio la ragazza con Cristina piena di imbarazzo e scappo a casa ,rovistando negli armadi trovo alcuni abiti estivi della mia ex , torno trafelato alla Spa e dico a Vita , dietro quella porta ci sono diverse docce,sulle mensole trovi bagnoschiuma e shampoo ,prima di entrare nell’armadietto ci sono gli accappatoi. Per facilitare la storia ora ci saranno anche scritti i pensieri e le parole mie Mauro e di Vita in prima persona. V: Che situazione incredibile una persona che sembra trattarmi da essere umano,ho paura di secondi fini, ma se crede di toccarmi oltre il lecito si sbaglia di grosso,per fortuna con lui c’è quella ragazza poi se arriva qualcuno mi metto a urlare. Toccarmi ? da quando quel vecchio laido che mi ha comprato dai miei genitori è morto , mi tocco solo io , sono vedova e di un altra etnia ,nel campo mi sopportano appena, non volevo che mi sposasse. Comunque non mi faccio certamente scappare l’opportunità di una doccia calda. M: Dopo circa mezz’ora la vedo tornare nel salone avvolta nell’accappatoio, una vera visione , si percepisce senza quegli stracci una bella donna sui 35 anni capelli corvini ricci naturali e a giudicare dalla cintura dell’accappatoio una vita da vespa, strano a quell’età sono già piene di figli e sformate. V: Mi sento osservata da lui, ma stranamente la cosa non mi dà fastidio è un bell’uomo giovane e con un splendido sorriso, ma lo so per lui sono diversa , non devo neanche pensarci anche se lo scroscio della doccia calda mi ha dato piccoli stimoli sessuali che pensavo ormai assopiti , accarezzandomi la clitoride sono venuta come un fiume in piena non mi era mai capitato. M: Le faccio cenno di seguirmi , entriamo nella piccola infermeria, ricontrollo la ferita e le applico una pomata antibiotica ,la fascio con una garza , ma il solo contatto con la sua pelle mi provoca una forte erezione, cerco di fare il professionale, ma i miei occhi sono attratti dalle sue caviglie incredibilmente sottili e da deliziosi piedini che bacerei volentieri , strano dato la sua altezza sarà quasi 1.80 . Vorrei toccarli ne sono affascinato, ma qui non posso fare nulla , di la c’è la segretaria , sento che già che qualche cliente è entrato. V: Le sue mani nonostante la ferita dolorante mi danno sensazioni che ho dimenticato o forse mai provato è delicato ma il suo tocco è sensuale , se prosegue oltre al ginocchio non potrei resistere. Cosa mi succede , un Gage’ non ci avrei mai creduto , devo tenere gli occhi aperti se no mi lascio andare e lo scopo qui. M: Con dispiacere mi stacco da lei gli chiedo di indossare i vestiti che le ho portato e di tenersi le ciabattine, lei mi guarda forse per la prima volta negli occhi e con voce finalmente diversa mi dice, grazie sono molto belli ma non posso entrare al campo con questo abito me lo ruberebbero subito e non ho nulla per vestirmi . Tranquilla aspetta nella reception, ho un amico che ha una lavanderia ,vedo cosa posso fare dei tuoi abiti. Ho davanti ai miei occhi una donna bellissima ,mi piacerebbe conoscerla , parlare di lei, farle mille domande ,ho un forte impulso di baciarla ma qui e con una come lei….evito di sfiorarla non saprei resistere , la invito a sedersi su una poltrona , metto in un sacco nero gli abiti lerci e esco per andare dal mio amico. Lui mi dà dello scemo quando le racconto l’accaduto ma passa il sacco puzzolente a una sua operaia, Mauro cosa ti passa per la testa è una zingara se si accorgono i clienti ti sputtani , tutto per una che se può ti frega il portafoglio o ti fa menare dai suoi compari,le dico che mi sono intenerito , si gratta la pelata e dice che solo io potevo farmi abbindolare da Eleonora la mia ex , dopo si mette a ridere e mi invita nel retro per un caffè . V: Sono molto a disagio vedo gente allegra che si aggira seminuda nello stanzone , alcuni mi guardano e dai loro costumi da bagno capisco i loro sporchi pensieri , poi c’è Cristina che mi tiene costantemente d’occhio come se da un momento all’altro dovessi svaligiare non so cosa . Spero torni presto il signore gentile a togliermi dall’imbarazzo così me ne vado , sono sempre più attratta dall’idromassaggio chissà che sensazioni stupende ,ma a una come me non è permesso , sono un reietto anche per i Rom. M: Dopo un ulteriore strigliata l’amico mi consegna le vesti lo saluto , mi urla dietro di non comprare una roulotte esco dal negozio che ancora ride , immerso nei miei pensieri torno verso la Spa ,nella testa un turbinio di emozioni, ma continuo a vedere la sua immagine e nonostante la reazione di tutti sono preso da quella donna , forse solo Eleonora mi ha sconvolto così la mente. Impossibile dai è una zingara, chissà che pensa di uno come me , si dopo la doccia mi sembra bellissima , ma no che mi passa per la mente sarebbe stupido innamorarsi. Ma che vado a pensare l’ho solo aiutata . Entro in negozio e la vedo seduta con quell’abito a fiori , sento un tuffo al cuore e anche più sotto, cerco di riprendere il controllo ma l’inquilino al piano sotto non mi dà retta . Ciao Vita scusa il ritardo ma ho le tue vesti quasi come nuove ,stirate e profumate , la ferita credo non ti darà tanti problemi, tieni pure la pomata e dattela mattina e sera per almeno due giorni ,mi raccomando un minimo di pulizia.Ora puoi andare nello spogliatoio e rivestiti ,mi farebbe piacere se tieni l’abito che ti ho donato , però devi scusarmi sai i clienti , Cristina ti accompagna sul retro ciao. V: Ovvio si vergogna di me, che mi sono messa in testa sono una stupida , per un momento mi sarebbe piaciuto stare con lui. Cazzo mi piace, sarebbe bello passeggiare e conoscersi, ma gli altri si vergognano di una come me sono una scema , l’impiegata mi accompagna all’uscita e controlla che me ne vada. Bhe l’abito me lo son tenuto magari lo vendo , no la verità è che mi ricorda lui , ma lui chi non so neanche come si chiama ,forse meglio così . M: Non so che mi prende corro fuori la vedo le vado vicino , “Mauro” mi scuso non mi sono neanche presentato, lei si volta non mi rivolge una parola e se ne và con un accenno di rabbia nel profondo degli occhi. 3 La sera esco con amici , anche se non lo ammetto a me stesso è per dimenticarla , non riesco a divertirmi sono serio e triste. La vecchia amica di mia moglie mi osserva per un po’, mi scuote un braccio ,dice torna tra noi umani. Scusa non è serata,Gemma mi accarezza il viso e dice dai portami a casa tua , no dai non me la sento sono stanchissimo e non credo di poter accontentarti , scemo mi hai preso per una ninfomane ,posso anche non scopare per una sera , mi lancia uno dei suoi sorrisi e mi trascina per un braccio alla mia auto. Entriamo non mio bilocale mi stampa le labbra sulle mie e con la lingua si fa spazio iniziando una pomiciata da guinness ,Gemma è bellissima 1.65 curve morbide seni un po’ a pera ma con capezzoli larghi e scuri e un visino da porcellina incastonato in un caschetto biondo platino , mi slaccia la cintura cala i boxer e si avventa a succhiare la cappella con quelle sue belle labbra, la mano destra mi stringe l’asta e con l’altra mi stimola i testicoli. Pur nelle mie condizioni non riesco a resisterle è troppo brava con la bocca , dopo venti minuti mi arrendo , gli scarico una bordata di almeno quattro schizzi direttamente in gola. Lo vedi che non sei stanco ,è la testa che non va , sai che ti sono amica da quando la stronzetta ti ha fatto lo scherzo non l’ho più voluta vedere , se non hai il bisogno di scopare forse puoi confidarti con me. Già ,penso non posso tenermi tutto dentro, si hai ragione ma prometti , dopo puoi anche ridere ma tieni tutto per te? Ovvio dai racconta . Non so bene descrivere le sensazioni provate ma le racconto tutto , ma poi tutto cosa , lei capisce il mio turbamento ma cerca di dissuadermi , dice , dai non può funzionare sono troppo diversi ti metteresti nei casini , ma vedendo la mia tristezza si commuove, sai ci sarò sempre per tè ,spero non per consolarti di un altra mazzata . Ciao è meglio che me ne vada , rifletti sul tuo sogno impossibile e se avrai bisogno ci sarò , l’accompagno alla porta e la saluto con un bacio sulla guancia ,dico grazie sei unica, già ma non abbastanza per tè ma meglio così , restare single è una mia scelta e con tè potrebbe vacillare , ciao se ti va fammi sapere e ricordati mi devi un pompino , mi mandi a casa con la micia che cola , un altro bacio questa volta sulle labbra ancora intrise del sapore del mio seme e se ne và. È passata già una settimana non riesco più a vedere la mia dea spero non sia sparita,non l’ho neanche sfiorata ma mi è entrata nel sangue , tutti i giorni pensando a lei mi ammazzo di seghe. V: Penso sempre a lui ,nonostante non abbia mai fatto veramente l’amore mi sento scombussolata,non ho mai avuto un vero orgasmo con un uomo , sono stata ceduta dai genitori ,sposata con un vecchio schifoso e malato, sverginata in tutti i buchi ma senza mai provare piacere vero, per disgrazia il vecchio è morto mentre era dentro di me,per questo gli altri mi evitano ,dicono che porto sfortuna , del resto di subire altre violenze non mi va proprio.Ma quello che mi è successo la scorsa settimana mi ha scombussolata ,non è successo niente con lui e mi sono sentita offesa quando mi a fatto uscire dal retro ,ho capito che si vergognava ma è stato gentile anche quando c’era la segretaria,mi ha medicato , regalato un abito che probabilmente non potrò mettere mai , per me ora è una reliquia. Mi masturbo tutti i giorni pensando a lui ma non ho il coraggio di incontrarlo, grazie alla ferita ho la scusa per non lasciare il campo ma so che desidero rivederlo. È lunedì mentre apro la vedo uscire dal campo , la guardo con un sorriso carico di desiderio ma lei abbassa la testa e continua per la sua strada; entro nell’attività aspetto Cristina per verificare il lavoro ,sono piuttosto scarico da impegni le chiedo se posso prendermi il pomeriggio libero , mi guarda con sospetto sa che non mi assento mai , intuito femminile mi legge come un libro. Mauro lavoro per te da cinque anni credo di conoscerti un po’ ,ho visto i tuoi atteggiamenti la settimana scorsa con la zingara, non sono affari miei ma stai attento a non pentirtene;farfugliò qualche scusa per niente plausibile e mi ritiro nel mio ufficio. Non ho suoi contatti non so che fa , la città è grande ma voglio vederla da sola. Passo l’intero pomeriggio a girare in auto per la città , ormai è quasi sera ho perso la speranza di incontrarla ma all’improvviso la vedo accanto a un semaforo , è di nuovo sporca si vedono i suoi capelli che ho visto giorni fa bellissimi ,unti e impastati , del resto ormai è estate e ore sotto il sole cocente non poteva essere diverso , ma ne sono sempre attratto mi è entrata nel sangue , spero mi dia la possibilità di conoscerla di parlarle .Scendo a cinquanta metri dal semaforo mi avvicino con piglio deciso ma le gambe mi tremano;ciao lei sobbalza non mi a visto arrivare , cosa fai qui? Se ti vedono parlare con una zingara ti sputtani, veramente volevo solo parlare con questa splendida donna che mi sta di fronte;la settimana scorsa quando mi hai fatto uscire dal retro non la pensavi così,guarda che l’attività non è mia e se qualche stupido cliente si lamenta potrei finire in strada anch’io. Finalmente la sento ridere è una risata gradevole anche la sua cadenza pur se con influenze dell’Est è piacevole , dimmi cosa vuoi da me , voglio solo conoscerti , credo che ti ho dimostrato di non essere una persona cattiva,si però potrei esserlo io , perché mi cerchi che vuoi da me , te lo ripeto voglio conoscerti meglio sei entrata nella mia mente. V: Non è possibile che provi quello che provo io siamo diversi , non può uscire niente di buono, mentre penso queste cose mi incalza , dai non siamo bambini due adulti possono incontrarsi vorrei che mi dicesti di si,non ho mai pregato una donna ma forse non ne ho incontrata nessuna come te . Che dici sono brutta , sporca e come saprai di indole ladra ; voglio una promessa Vita io sarò un galantuomo non ti sfiorerò neanche con un dito se non vorrai , ma ti prego concedimi un uscita ,voglio sapere tutto di te. Sai , non posso lasciare il campo senza una scusa , tutti dobbiamo dare il contributo anche se credo si disferebbe volentieri di me, vedo un’espressione interrogativa sul viso di Mauro , lascia stare è una triste storia. M: Ci sarà un modo per sganciarti un po’, potresti dire di andare da parenti ne avrai da altre parti ? V: Forse solo i genitori che non vedo da anni ,vivono lontano e se rientro in nottata capirebbero la presa in giro. M: Perfetto venerdì posso prendermi ferie , sabato e domenica sono libero , ti ho detto che se non vuoi non succederà nulla tra noi , so essere un gentiluomo non hai scuse, ci vediamo nel parcheggio della stazione venerdì mattina non accetto un no. Ma tu sei pazzo , non ti dico di sì se ti va di buttare un giorno di ferie aspettami, magari arrivo. Ok non voglio sapere altro , avremo tempo per parlare e conoscerci ,a venerdì. V: Non riesco a capire perché mi sono fatta coinvolgere ma forse… si posso negarlo ma Mauro mi dà una sensazione mai provata , se riesco mi sgancio e poi sarà quel che sarà di delusioni nella vita ne ho prese , una più non fa differenza. 4 Bene ho fatto questa pazzia ma non mi pento ,sono troppo attratto da lei , si pone un dilemma dove andare non mi vergogno di lei ma non so se ha documenti , scartando alberghi squallidi dove la porto? Mi passa un idea per la testa “bingo” se tutto va bene è fatta. Gemma ha un casolare in collina vicino ad un fiume, ci siamo andati diverse volte con amici per feste e grigliate , io ci provo , in fondo mi ha promesso di sostenerci anche se non è d’accordo. Pronto Gemma so che mi farai il culo ma devo chiederti un favore immenso , mi dai le chiavi dello chalet per il weekend? giuro che lo lascio perfettamente in ordine,un attimo di silenzio ,senti uomo pazzo te le posso dare anche se non sono convinta di quel che fai ,ma a una condizione domenica pomeriggio ci vediamo la , puoi dire qualunque cosa ma la voglio conoscere , se ha rapito il tuo cuore o è furba come qualcuno che conosciamo o è veramente speciale. Non mi resta che cedere al ricatto, ci mettiamo d’accordo e passo giovedì sera al bar a prendere le chiavi. Gli amici mi dicono ,dove eri sei sparito ,lavoro lavoro lavoro , ma dai cerca di divertirti un po’ musone, saluto tutti un bacio a Gemma e torno a casa. Notte tormentata preparo il borsone , mi metto a pensare , verrà , come mi dovrò comportare e se gli amici avessero ragione con questi pensieri mi metto a letto ma non riesco a prendere sonno penso solo a lei l’unica soluzione è quella di andare in bagno e masturbarmi , finalmente verso le tre mi addormento . V:Mi hanno creduto, forse non gliene frega più di tanto ma sono quasi impaurita , non mi è mai successa una cosa così, è giovedì sera, potrei non andare , ma perché mentire a me stessa , mi stendo sulla branda penso a lui e la mia mano scorre tra la boscaglia ad accarezzare la clitoride vengo senza infilare le dita ,forse perché per me le penetrazioni ricordano solo violenza , sono stanca e mi addormento di pacca. Finalmente inizia il weekend pur con dubbi e incertezze carico il borsone e parcheggio un po’ defilato vicino alla stazione , non lo faccio per me non vorrei che altri Rom la vedano salire sulla mia auto , dopo dieci minuti la vedo uscire dal sottopasso si guarda attorno , non vede nessuno dei suoi si tranquillizza , non dovrei ma o scendo o do un colpetto di clacson , opto per la seconda mi vede mi raggiunge e si infila in auto. Finalmente siamo soli parto immediatamente ci attende un viaggio di un ora e mezza , siamo ambedue imbarazzati ,nessuno inizia a parlare al primo semaforo rosso la guardo , le dico sei pentita? Mi guarda con i suoi grandi occhi , spero di no mi fido di te. Si inizia a parlare un po’ di noi , lei è un po’ ritrosa a raccontare la sua storia sciagurata ma è curiosa di sapere della mia vita e deve sbottonarsi,gli racconto del mio matrimonio e lei delle sue tristi vicende , mi chiede con circospezione se ho una donna ,le dico no ti stavo aspettando, si mette a ridere finalmente serena , la sua risata argentina mi mette allegria e serenità.,mi scappa la battuta “trentacinque anni quasi vergine” sembra incazzarsi ma poi capisce le mie intenzioni e ride. Dopo più di un ora mi viene voglia di un caffè , dai fermiamoci in autogrill , ok io vorrei un po’ d’acqua , svolto parcheggio lei scende e si avvicina al bar mi metto a correre la raggiungo le prendo la mano , il contatto mi dà una scossa ,piacevole lei mi dice lasciami se no la gente che pensa di tè , la guardo con tenerezza le riprendo la mano con noncuranza le sposto una ciocca di capelli, dai entriamo il caffè mi aspetta. Entriamo nel locale non molto affollato , come ovvio ,un signore diciamo sportivo e una gitana in abiti tradizionali senza scarpe ,mano nella mano attira l’attenzione degli astanti, ma ognuno all’apparenza si fa i fatti suoi , certo tanti sguardi furtivi ma nulla più , solo il personale guarda Vita con sospetto , ne approfitto appena va in toilette per dire a quei signori che se sparisce merce pago io,per prima la cassiera si scusa , dopo poco torna , si è data una rinfrescata , ai miei occhi appare sempre più bella, per fortuna non si è accorta di nulla pago e usciamo. V: lui non lo sa ma ho visto la scena Mauro mi ha difeso ne sono felice. Il viaggio riprendere , lasciamo l’autostrada e ci inerpichiamo per le colline mezz’ora e arriviamo allo chalet ,Vita guarda il posto vede in lontananza il ruscello immerso nel verde e una grande altalena ci si butta come una bambina , non smetterebbe mai di dondolarsi capisco che le è mancata l’infanzia. 5 Entriamo in casa, rimane esterrefatta ,un grande salone con camino, cucina attrezzatissima , bagno e uno scalone che porta al piano superiore. Vita si guarda attorno”ma in quanti vivono qui” nessuno è solo per le feste e qualche giorno di relax ,dai saliamo che ti faccio vedere il resto della casa, le tengo la mano e saliamo le scale, appena vede una delle due camere da letto si irrigidisce . Dai non fare quell’espressione ti ho già detto che non succede nulla che tu non voglia , su approfitta della doccia ho con me dei ricambi anche per te , torna di buonumore e va in bagno mi guarda e dice e tu ? non ti preoccupare vado nel bagno sotto vai sotto la doccia e rilassati ti metto i cambi sul letto. Mi do una sciacquata e l’aspetto sul divano al piano di sotto , dopo una mezz’oretta scende dalle scale , una visione sono folgorato dalla sua bellezza non indossa gli abiti che ho messo sul letto ,ma quello a fiori della Spa, sei bellissima ,dai non prendermi in giro ,dice con un filo di voce i vestiti che hai portato sono bellissimi , ma questo è il regalo di quando ti ho incontrato , dove potrei metterlo se non qui con te ,non ho parole saranno le mie sensazioni ma rimango folgorato dalla sua figura, non so se riuscirei più a vivere senza di lei. V: Che bello l’acqua che scorre sulla pelle la schiuma tra i capelli e lungo tutto il corpo , sensazioni che quasi non ricordo ,non so quello che succederà ma sento di farmi carina per lui , è la prima volta che desidero compiacere un uomo , che mi sta succedendo , non posso mentire a me stessa Mauro mi piace. Mi avvolgo nell’accappatoio mi friziono i capelli e entro in camera lui non c’è lo sento al piano sotto, sul letto ci sono cose bellissime , abiti corti e lunghi , intimo che non ho mai indossato , mi metto una piccola brasiliana coordinata con reggiseno , lo specchio riflette un’immagine che non conosco , mi piace, guardo i vestiti ma decido di mettere la mia reliquia ,il suo regalo, non ho trucchi niente rossetto gli piacerò ? forse per la prima volta mi sento bella. Dai andiamo a pranzo ho prenotato in una trattoria qua vicino. M: Se non usciamo subito non resisto a farla mia. Ma dove vuoi portarmi , non sono mai stata a pranzo in un ristorante, ho vergogna non so come comportarmi , non pensarci fallo per me , vivere due giorni con te è il miglior regalo che possa chiedere alla vita,i suoi occhi si illanguidiscono la prendo per mano e usciamo. Dieci minuti a piedi in una stradina tra i boschi e arriviamo, appena entrati Salvatore il proprietario ci viene incontro, ciao Mauro che piacere rivederti e finalmente in dolce compagnia , Vita non parla si guarda attorno intimorita ci sediamo al nostro tavolo e chiedo il menù, cosa mi proponi? Ma niente all’altezza della tua signora ma cose gustose e genuine , se vuoi faccio io , certo fai tu so che non mi deludi mai . Quando arrivano le pietanze l’oste si complimenta ancora per la bellezza di Vita che abbassa gli occhi e lo ringrazia , certo che a quella che ormai considero la mia dea l’appetito non manca ,divora i piatti mi guarda nel timore di non comportarsi in modo adeguato , le sorrido sfiorandogli la mano e ordino il dolce. V: Mi sento su una nuvola non ho mai avuto simili attenzioni , ho voglia di abbracciarlo e baciarlo ,ma non so se ne sono capace non ho mai veramente baciato un uomo un bacio vero, Il dessert è delizioso lo accompagnamo con delle bollicine.Vado a pagare , dico a Salvatore che per due giorni siamo da lui e usciamo dal locale,si è alzata una piacevole brezza che le muove i lunghi capelli come a tempo di sinfonia , non posso più farne a meno di lei , le tengo le mani e mi avvicino alle sue labbra,un timido bacio gli occhi si incontrano e finalmente apre la bocca , le lingue si toccano danzano delicatamente è solo un attimo poi si scatena la furia di appartenerci è un turbinio di sensazioni, mi sento di appartenerle non voglio più lasciare la sua bocca, anche per lei è così, mi stringe forte a se ,sento i suoi capezzoli quasi pungermi il torace, i ventri si toccano ho un erezione mai avuta , il fratellino stretto nei jeans duole ,ma è un dolce tormento, non riusciamo più a staccarci e non lo vogliamo ,ora il desiderio è di fondersi nel più sensuale dei baci. A fatica ci stacchiamo , non abbiamo più fiato ansimiamo,le bacio gli occhi e lei scende a baciarmi il collo , annusa la mia acqua di colonia mi stringe a sé, sono attimi meravigliosi non è solo libido ,credo che ognuno di noi sente che è molto di più. Improvvisamente si stacca da me, abbassa lo sguardo e questo la rende ancora più sexy. V; Mauro non so cosa mi sta succedendo con te, quel che provo non riesco a spiegarlo . M: Tesoro mio ho paura anch’io a dirlo ma quello che sento forse solo una volta nella vita l’ho vissuto e oggi con te , forse temo di chiamarlo col suo nome. Vieni ,ci sediamo su un masso e immergiamo i piedi nella fresca acqua del fiume ma niente può togliere il calore che ci pervade , corriamo senza dire nulla fino alla casa, entriamo sbattiamo la porta alle nostre spalle e ci buttiamo uno nelle braccia dell’altro ,ogni pudore è passato, ci spogliamo a vicenda rimanendo in intimo , si abbandona completamente a me bacio ogni parte del suo corpo, le tolgo con qualche difficoltà il reggiseno mi appaiono i suoi piccoli seni , al tocco delle labbra reagiscono , i capezzoli a ogni carezza crescono ,li prendo tra le labbra , mugola come in preda ad un raptus scendo sui suoi fianchi , la mia lingua entra nell’ombelico poi pian piano scendo , evito gli slip e continuo a baciarle le lunghe gambe affusolate fino ad arrivare ai suoi piedini , li stringo tra le mani come fossero un tesoro, poi risalgo a piccoli baci,le scosto la brasiliana ma lei si ritrae con vergogna. Torno a baciarla con passione, si lascia andare scendo al suo scrigno, le sfilo lentamente il perizoma ha una vulva ricoperta da una foresta incolta , lentamente le allargo le grandi labbra e mi appare il paradiso, mi avvicino con la bocca ,appena la lingua si appoggia alle piccole labbra le esplode un primo orgasmo, nessuno mi ha mai baciato li , non ribatto ma inizio a succhiare il clitoride sembra impazzire, lo succhio come fosse il miglior cibo al mondo , quando le infilo due dita aiutate dall’abbondante lubrificazione squirta. Quasi sviene ,crede di aver perso urina ,se non fosse in questo stato scapperebbe in bagno, la tranquillizzo e le spiego che le succede,mi guarda con meraviglia e si abbandona sul divano, allargo le sue gambe e avvicino il pene,lei si rannicchia V: Mauro è difficile crederci ma ho sempre subito la penetrazione, ho timore di non saper dare sesso,ho voglia di sentirti dentro di me ma per favore fa che sia una cosa diversa ,voglio provare cosa significa fare l’amore. M: Ricordo il racconto delle sue vicissitudini non posso rinunciare a lei ,il mio pene ormai è roccia già qualche goccia imperla la cappella,lo tengo in mano strofinò il glande sul suo fiore allarga le gambe al massimo.con il mio lui gioco col clitoride, le si girano gli occhi la vagina piange lacrime di desiderio. Entrò lentamente in lei una sensazione sublime i suoi muscoli interni avvolgono il pene, sembra di scopare una vergine è strettissima ,ma l’abbondante lubrificazione mi consentono di arrivare a toccare l’utero , sobbalza al contatto, mi fermo non serve che mi muova la sensazione è bellissima, restiamo fermi abbracciati per molti minuti, è lei che inizia a muoversi imprimendo piccoli affondi, le escono parole sconnesse in una lingua che non conosco, attanaglia i piedi alla mia schiena si lascia andare a un piacere per lei nuovo. Non riesco più a dominare la lussuria facciamo amore e sesso,la rivolto su di me , come un amazzone ora è lei a cavalcarmi ,dalle smorfie sul viso sembra cercare dolore e piacere ,le esplode un altro orgasmo ,urla come una belva ferita mi scavalca e si abbandona come svenuta.Torno a baciarla su tutto il corpo ne gusto i profumi, le senzazioni si moltiplicano mi guarda con espressione dolce in viso,mi dice è stato bellissimo non credevo si potesse godere in questo modo ,poi si ricorda che ancora non ho goduto; prendimi ancora ti prego voglio sentire il tuo seme in me. La copro con il corpo entrò con passione in lei ,ancora geme di piacere la cavalco sempre con più forza e desiderio, sento che sono al limite, improvvisamente mi rendo conto che non indosso preservativo e lei non è sicuramente protetta , si accorge del mio disagio mi guarda con desiderio, voglio il tuo seme ti prego se non in grembo scaricati nel mio culo, ma ti prego non farmi male,questa sera hai trasformato il dolore in piacere ,so che proverò molto male ma lo voglio. Anch’io desidero ardentemente violare il suo culetto, nonostante la magrezza mi attrae come una calamita,pelle di morbido velluto con due chiappette alte e tonde. Mi alzo ,mi guarda stupita che la lasci lì sul divano, vado in cucina per fortuna c’è dell’olio non è il massimo ma c’è quello,torno da lei ci baciamo quasi come rincontrarci dopo un lungo addio, la giro a pancia sotto e comincio a leccare l’altra metà del paradiso, non è mai stata stimolata in questo modo e il bocciolo freme si apre, lascia passare la punta della lingua ,sembra impazzita lo allargo con un dito con calma lo faccio entrare ,sussulta e geme di piacere, le metto un secondo e piano li ruoto dentro di lei, i suoi lamenti sono dì puro godimento ,ungo sia l’ano che il mio pene, gioco con la clitoride e appoggio la punta sull’entrata del peccato. Appena entra la cappella caccia un urletto ,mi fermo il suo viso è imperlato di sudore stringe i denti ,mi chiede di continuare, centimetro dopo centimetro entro in lei è strettissima aggiungo altro olio ,resto fermo non voglio che soffra ma è lei che da un colpo e si impala completamente , pian piano inizio a muovermi con la mia mano la masturbo ,il dolore si trasforma in piacere ,urla di non smettere ,la cavalco con ardore fino ad arrivare all’orgasmo in contemporanea ,urliamo la nostra felicità. V:Non pensavo si potesse raggiungere un orgasmo anale ,forse è lui che mi fa toccare il paradiso ,mi viene da piangere pensando al ritorno alla mia vita, ma questo è il mio destino , mentre penso alla mia condizione sdraiata accanto a lui si volta prende il mio viso tra le mani mi guarda, sembra non riesca a parlare poi d’un fiato mi grida ti AMO,non connetto più un mare di emozioni mi corrono per la mente ,come posso ,ho paura ,perché di una come me,mi appoggia un dito sulle labbra;sta zitta ,non voglio pensare a un tuo rifiuto viviamo questi attimi poi potremo confrontarci. Il desiderio di continuare a fare l’amore è tanto ,ma fuori è già buio ci accorgiamo di aver fame, Mauro telefona a una pizzeria dei dintorni,pizza e birra. Mangiamo quasi in silenzio ,forse abbiamo poco da dirci,ci guardiamo saliamo le scale entro prima io in doccia , lei mi raggiunge è inevitabile il contatto dei nostri corpi ,l’eros esplode prima sotto la doccia e poi ancora bagnati sul letto, solo a tarda notte cadiamo abbracciati nell’oblio. 6 È sabato, mi sveglio dopo le dieci ho un colpo al cuore non è accanto a me, ho il terrore che sia sparita corro in cucina ,è lì ,ogni giorno mi appare più bella ,è indaffarata nel cercare la caffettiera, Vita. c’è la macchina con le capsule ci facciamo un buon caffè ,toilette e scendiamo al fiume,la giornata era già caldissima ma la frescura delle acque ci attira ,non abbiamo costumi decidiamo di spogliarci e ci immergiamo in una calma lanca, nonostante l’acqua del fiume sia fresca i nostri sensi si risvegliano ,facciamo l’amore tra la corrente poi ci stendiamo al sole . È anni che non mi sento così felice strana la vita, Vita si è addormentata la guardo con amore non posso credere a tutto questo, non voglio che tutto finisca ,desidero faccia parte per sempre della mia vita,la svegliò con un bacio sulla fronte, restiamo nudi a parlare di noi lei mi racconta delle sue disgrazie io le mie,ma non c’è tristezza sembra di parlare di esperienze di altri, ormai siamo asciutti ci rivestiamo decidiamo di prendere l’auto e raggiungere il paesino. V: Mai ci avrei creduto, per la prima volta mi sento felice ho scoperto l’amore il piacere di fondersi con l’amato ,di ridere, di condividere, spero di non uscire mai da questo sogno . M: Vita mi ha sconvolto l’esistenza ed è meraviglioso, non posso più fare a meno di lei sono disposto a lottare per non perderla. Passiamo una bella giornata tra pranzo, passeggiate per le viuzze e una piacevole cena, poi subito a letto ,non siamo mai sazi uno e l’altra, ci aspetta un altra notte di sesso, forse d’amore. Purtroppo è già domenica mattina ,so che devo fare qualcosa per non perderla, non trovo il coraggio di parlarle per paura di un rifiuto , imbastisco la colazione arriva in cucina con gli occhi assonnati , certo la maratona notturna ha distrutto anche lei, che piacevole fatica ,stiamo bevendo il secondo caffè suona il campanello ,sobbalziamo dalla sorpresa non aspetto ospiti,in boxer mi avvicino alla porta , questa si spalanca ed entra Gemma come un ciclone.Vita cerca di coprirsi, Gemma mi bacia sulle guance e tende la mano alla mia donna, Vita non sapeva che in giornata era previsto il suo arrivo, mi ricordo che doveva arrivare nel tardo pomeriggio non le ne avevo ancora parlato, povera ragazza imbarazzo e sorpresa le si leggono in viso,ma il ciclone Gemma la stringe a sé e le spara due bacini come sua abitudine, Vita mi guarda perplessa le sorrido , scusami è la padrona di casa amica e consigliera di vita , perdonami sapevo che sarebbe passata non ti ho detto nulla.Il mio amore si riprende prepara un caffè per l’amica, Gemma è una furia della natura ,assale di domande la ragazza, poveretta è in difficoltà una lacrima appare sul viso. Gemma falla respirare ,si hai ragione ma sono corsa qui per farti desistere, ora che la vedo di persona mi rendo conto il perché della tua infatuazione. La mia amica cambia decisamente atteggiamento, Vita devi scusarmi ma tengo a Mauro, dopo che una cara amica l’ha massacrato volevo conoscerti, forse ti stupirai ma ancora prima del weekend era completamente istupidito per tè, non mi interessa da dove vieni ma chi sei veramente,a giudicare da come siete poco vestiti la chimica c’è ,nei tuoi occhi leggo altrettanto se ti metto a disagio me ne torno in città. Rimaniamo l’intera giornata al casolare Gemma e Vita cominciano ad apprezzarsi , prima di cena chiacchierano e ridono la mia donna perde l’imbarazzo, andiamo da Salvatore ci gustiamo la cena, gli occhi degli avventori tirano sguardi non solo di amministrazione alle mie donne ,in me non c’è gelosia ma orgoglio per le stupende creature al mio fianco. Al rientro nel casolare approfittando della presenza di Gemma è il momento di aprire il vaso di Pandora sperando non escano mostri ma gioia. M: Vita ti ho promesso di riportarti in città domenica ma non posso più fare a meno di te e sento che anche per te è lo stesso ,è da stamattina che non trovo il coraggio di dirlo ma mi è già scappato mentre ci amavamo,non erano solo scopate e sono convinto che per te sia lo stesso,ti amo sembra ridicolo ci conosciamo da 15 giorni puoi dirmi che siamo diversi ,che è una pazzia ,ma non che non provi lo stesso per me ,se anche Gemma mi dà la sua approvazione per te mi butto nel fuoco, voglio che da oggi viviamo insieme,ti prego non dirmi di no,mi guarda senza dire nulla mi immagino il turbinio di pensieri poi scoppia a piangere SI Si Si. V:Mi scoppia il cuore di felicità per la prima volta ho amato e sono ricambiata,tanta è la paura ,mi accetteranno i suoi amici , i parenti, saprò occuparmi di lui ,mille domande senza risposta ,ma sì lo desiderano con tutta me stessa. È Gemma la più pragmatica,dai ragazzi tu domani torni al lavoro e tu Vita il primo giorno da innamorata lo passi con me, non pensare male non sono lesbica anche se qualche esperienza….domani shopping ,quello che ha risparmiato in albergo lo spende per te, faccio finta di fare il broncio ma scoppio a ridere, Gemma incalza Vita sorridendogli le dice,ma tu non hai qualche desiderio, lei mi guarda timida, vorrei fare l’amore nella tua idromassaggio. Questa è Vita bella,ingenua e innamorata, inizia una nuova vita. 7 Sono passati quattro anni , Vita è veramente una persona fantastica,ho trovato un diamante tra i cocci di vetro,ha il suo carattere si sa imporre ,raramente litighiamo per poi fare pace nel nostro talamo . Si ci siamo sposati lei caparbiamente ha studiato ,assorbe come una spugna ogni nuovo concetto è di rara intelligenza,ha una mente aperta a tutto, la nostra vita e cambiata siamo un tutt’uno lavoriamo insieme, i gemelli di due anni allietano la nostra esistenza.E’ una donna fantastica ,moglie ,madre ,amante ,amica ,stiamo vivendo un sogno senza risveglio, anche Gemma ormai fa parte stabile della famiglia, un po’ tata un po’ amica non tradirò mai mia moglie ma non è da escludere il letto a tre piazze,si vede benissimo come guarda Vita ma questa potrebbe essere un altra storia. I miei vecchi che non volevano saperne di quella zingara, per amore del figlio hanno accettato di conoscerla,ora per loro è una figlia. Penso sempre a quanti mi dicevano anche da fidanzati ,attento con chi ti metti potresti pentirtene è verissimo mi sono pentito ma di non conoscerla prima non è solo il suo nome è la mia vita,ti amo.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 5 Media: 4]
FavoriteLoadingAggiungi ai tuoi preferiti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *