in ospedale

in ospedale

Avevo 16 anni quando mi è successo questa cosa, mi infortunai al ginocchio picchiando violentemente per terra e il ginocchio si era gonfiato, dalla lastra si era visto che non si era rotto nulla ma si doveva sgonfiare per cui mi portarono in ospedale e mi ricoverarono.

Nella saletta dove mi misero ero solo per cui per fortuna di notte potevo dormire tranquillo, la mattina dopo arrivò una infermiera, erano le prime infermiere non italiane, questa di lingua spagnola era bionda platinata capelli lunghi lisci, un viso da bambolona e due tette forse della quarta o quinta, insomma era una bomba sessuale ed io 16enne rimasi affascinato.
Tamara col tempo mi aveva preso in simpatia e appena aveva un pò di tempo passava da me per scambiare due parole e così entrammo in intimità.
Ivano cosa ne pensi delle trans” mi chiese
“Sono persone stupende dalla doppia personalità e sensibilità”
“Ci faresti sesso?”
“Non saprei sinceramente”
Ricordo che lei si abbassò verso di me e ci scambiammo un bacio bellissimo, si fece leccare le tette intanto lei mi toccava l’uccello che si stava svegliando, ad un tratto Tamara mi frece vedere una cosa che mai avrei pensato, Tamara era una trans, una trans dalla bellezza animalesca, avvicinò il suo cazzo alla mia bocca e lo mise dentro, cominciai a succhiare e la cosa mi piacque, sentire il suo cazzo ingrossarsi nella mia bocca mi dava una sensazione che non riesco a spiegare, poi lei salì sul mio letto in ginocchio prese le mie gambe e le mise dietro le sue spalle, da un tubetto prese un qualcosa e lo spalmò nel mio culo e poi intorno al suo uccello, finito questo lei puntò il suo cazzo al mio culo e spinse e spinse ed entrò dentro dopo un inizio difficoltoso tutto d’un pezzo
“Come ti senti?”
“Farcito” dissi
“Senti male?”
“No per niente”
“Allora ti scopo”
Cominciò a muoversi dentro di me lentamente e profondamente e capii che la cosa mi stava piacendo tantissimo, la sensazione di appartenere alla persona che ti scopa, cominciai a gemere di piacere e lei aumentò il ritmo ed io persi la testa
“Siii sii Tamara daiiii daiiiii”
“Ti piace tesoro?”
“Siii siii daii daiii”
“Mi fai felice sai”
“Scopami allora scopami siii che bello”
“Adesso che sò che ti piace ti scoperò tutti i giorni”
“Siii scopamii scopami ti prego ahhhhhhh”
Sborrai senza toccarmi e lei rise poi mi sborrò nel culo con una cascata di sborra densa e bollente,
“Sai sborrandoti nel culo ti ho fatto mio sei contento?”
“Siii Tamara siii, vieni questa notte vieni a scoparmi ancora”
“Vuoi? faccio il turno di notte!”
“Allora vieni tamara”.
Da quel giorno Tamara mi veniva a scopare almeno due volte al giorno, io mi innamorai follemente di lei, mi sentivo suo e glielo dissi
“Tamara io mi sono innamorato di te, dove abiti?”
“In via …..15”
“Ma sei a 100 metri da casa mia”
“Veramente! che bello allora possiamo vederci fuori dall’ospedale”
“E mi scoperai ancora e ancora”
“Mio caro io ti farei dormire una notte a casa mia ma sei minorenne”
“Si ma i miei lavorano entrambi e sono sempre in trasferta”
“Allora facciamo così, appena ti hanno telefonato verrai da me”.
Nell’ultima notte lei stette sempre con me, nelle corsie c’erano poche persone, quella notte non dormii, feci svuotare Tamara, lei mi saborrò dentro qusattro volte e al mattino dovetti fare una doccia, quando tornai lei non c’era più e tornai a casa.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 2 Media: 4]
FavoriteLoadingAggiungi ai tuoi preferiti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *