18 anni

18 anni

Finalmente 18 anni, quella mattina mi sentii importante e mai avrei pensato di poter trovare una persona che mi avrebbe cambiato la vita.
Quella mattina feci una normale colazione i miei erano al lavoro per cui avevo la giornata libera, dopo colazione uscii a fare due passi e mi imbattei in un negozio di intimo femminile molto sexy, ne rimasi abbagliato ma poi me ne andai, mi fermai per un aperitivo e poi tornai a casa dopo aver preso i giornali.
Pranzai accompagnato ad una birra adelscott scozzese, pulii il piatto e poi me ne andai in camera fino all’arrivo dei miei, con loro festeggiai il compleanno con una torta e bevendo un moscato freschissimo, poi andai dai miei amici, gli pagai da bere e quando tornai a casa trovai un biglietto con su’ scritto “Ivano siamo andati da amici, faremo tardi”, presi la palla al balzo, presi la macchina anche se avevo solo il foglio rosa e andai a Milano, arrivato sul ponte della sorgente cominciò a piovere forte, voltai a sinistra e all’angolo di Corso Como vidi una persona infreddolita chiedermi un passaggio, mi fermai e lo feci salire in auto da vicino mi accorsi che era un travestito molto effeminato, accesi il riscaldamento e lo diressi verso di lui
“Ciao che fai in giro con questo tempo”
“Io lavoro lì, quando sono uscito da casa non sembrava che dovesse piovere”
“Io sono Ivano e tu?”
“Da trav sono Claudia, abito all’ortica sai dov’è?”
“Si dai andiamo”
” E tu che fai con questo tempo”
“Sono uscito anch’io che non pioveva, ha cominciato a diluviare dopo il ponte, sai poggi compio 18 anni”
“E’ un compleanno importante, diventi maggiorenne, volta qui e fermati dietro quel cartello che siamo arrivati”
La casa era una di quelle vecchie, forse di inizio secolo, Claudia aprì il portone di casa e subito dopo la sua, dentro sembrava una bomboniera, prevaleva il rosa con tutte le sue tonalità
“Ivano aspetta che faccio una doccia tu accomodati”
Mi sedetti su un divano a due posti mi guardai in giro, la casa era piccola ma molto accogliente, poco dopo sentii
“Ivano ho dimenticato l’accappatoio me lo daresti uno?”
“Aprii un armadio stranamente bianco e presi l’accappatoio piu’ a sinistra, era di un rosa molto forte, quando Claudia uscì dalla doccia e vide l’accappatoio sorrise e mi disse che era il suo preferito ma io vedendo il corpo nudo di Claudia rimasi abbagliato dalla sensualità prorompente del suo corpo, era femminile al massimo, mancavano solo due tette
“Ti piaccio Ivano?”
“Claudia sei stupenda”
“Ivano se ti piaccio così tanto vuol dire che sei gay, vero?”
“Si Claudia”
“Dai apro una bottiglia di spumante per festeggiare il nostro incontro e i tuoi 18anni, prendi i bicchieri lì”
Claudia stappò lo spumante e ne versò parte del contenuto nei bicchieri, lei poi mi si mise vicino e un suo braccio circondò il mio collo, Claudia era affascinante, io facevo fatica a non distogliere i miei occhi dal suo corpo, dai suoi occhi, lei se ne accorse e mi diede un leggero bacio, poi un’altro e un’altro ancora, mi mise la sua lingua in bocca, io ero già suo ma suonò il telefono
“Ciao chi sei?”
“Sono Franco, avevamo un appuntamento questa sera”
“E’ vero scusami ma sono scappata a casa per la pioggia, se vuoi puoi venire adesso sai dove abito, ti faccio lo stesso prezzo per scusarmi”
“Ivano mi ero dimenticata di questo cliente mi ha detto che sarò quì frà 15 minuti tu magari ti metterai dentro il mio armadio, tanto farò presto, il cliente è un tipo che viene presto”
“Claudia se vuoi vado via”
“No dai stai con me questa notte”
“Sentii arrivare il cliente, mi misi subito nell’armadio, sentii la voce del signore, una voce fredda nasale
“Franco scusami veramente ma rischiavo una polmonite”
“Nulla dai facciamo una bella scopata, sei eccitata?”
“Quando sono con te sempre tesoro, oggi tocca a me scoparti”
“Volevo dirti che io mi trovo meglio da passivo, quindi vorrei essere sempre scopato, ti dispiace?”
“No tesoro, allora dai spogliati”
Poco dopo senti Claudia con la voce eccitata
“Sei il mio porcello, anzi la mia troietta in calore, ora ti ingravido”
Nell’armadio trovai una gonna cortissima rosa ed una camicetta con dentro già delle finte tette grosse, io avevo già i capelli lunghi, li lasciai liberi, trovai un rossetto rosso e mi dipinsi le labbra e poi ne misi un pò sulle guance e lo spalmai, nel muovermi però non mi accorsi che la porta dell’armadio si era aperta e poco dopo sentii la voce del cliente
“Ma avevi amici?”
Io intanto ero uscito dall’armadio e dalle occhiate morbose che mi lanciava il cliente capii che gli piacevo moltissimo
“Senti Claudia se facessimo una cosa a tre? tu mi scopi e io scopo lui, ti dò il triplo di ciò che ti ho dato adesso”
“Ma lui è un ragazzo, non è del mestiere”
“Claudia è sexy da morire guarda come stà bene vestito da troia!”
Gli occhi del cliente erano veramente “affamati di me” ma Claudia era titubante, allora vi avvicinai a lei e all’orecchio le dissi “Dai accetta, io ci stò voglio provare ad essere troia”le sue spalle e Claudia dietro a lui
“Signore io accetto”
“Bravo sai sei sexyssimo, se vorrai fare il mestiere farai un sacco di soldi”
Ci rimettemmo tutti sul letto, io mi misi supino, il cliente davanti a me con le mie gambe sulle sue spalle e Claudia dietro a lui, fu’ prima il cliente a penetrarmi, il suo uccello non era largo ma era piuttosto lungo tanto che ebbi l’impressione che mi fosse entrato nell’intestino e poi fu’ la volta di Claudia.
Sentirmi per la prima volta un uccello dentro di me fu’ una sensazione incredibile, emozionante, mi piacque subito tantissimo il sentirmi appartenere a chi mi stava scopando, purtroppo Franco venne subito dentro di me, si abbassò a baciarmi ed io corrisposi al bacio poi sborrò Claudia nel culo di Franco, alla fine questi era contentissimo, mi abbracciò e mi baciò ancora e infine diede 200 euro a Claudia.
Una volta uscito il cliente Claudia si scusò con me ma io le dissi che mi era piaciuto tantissimo essere scopato
“Bene allora questa notte dormirai col mio cazzo nel culo””
“Forse lo sono già, ciao Claudia”
continua,

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