Tutti per una… una per tutti.

Tutti per una… una per tutti.

Siamo una coppia matura trasgressiva, io Carlo sessant’anni e Laura quarantanove, io tipo ordinario e comprensivo nei confronti di mia moglie e lei donna frizzante e sempre pronta ad approfittare delle gioie del sesso. Fisico formosetto e una quarta di seno, ama vestire in modo provocante, anzi, quando andiamo in qualche privé di Milano, si veste in modi da scandalizzare anche una prostituta.
Quattro anni fa, avevamo deciso di trascorrere un week end in Costa Azzurra, avevamo sentito parlare molto bene di un privé di Nizza e detto fatto ci eravamo organizzati.
Il venerdì la serata era dedicata ai singoli e poichè mia moglie ama quel tipo di serate, si era preparata per l’evento; aveva indossato una minigonna rossa a pieghine cortissima, camicetta nera aperta sul suo prosperoso seno, sostenuto da un push up della misura inferiore alla sua in modo da farlo strabordare e renderlo ancora più alto, calze a rete, scarpe rosse con tacco alto e trucco pesante, avevamo passeggiato un po’ sul lungomare e verso le undici eravamo nel locale.
La serata era alquanto tranquilla, erano presenti tre ragazzi e nessuna coppia, mi ero avvicinato al bar per due drink, avevo chiesto alla titolare se la serata del venerdì era sempre così tranquilla e lei aveva precisato che era un caso strano e non sapeva spiegarsi del perchè, si era augurata che qualche coppia fosse arrivata perchè quei tre ragazzi altrimenti non sarebbero più venuti. Mi aveva anche detto che se noi amavamo lo scambio di coppia, il sabato era solo per coppie, ingresso vietato ai singoli. Avevo sorriso e le avevo risposto che mia moglie preferiva i singoli ed io amavo accontentare mia moglie, lei aveva sorriso e mi aveva detto che quella era una buona notizia e che una così bella donna poteva rendere la serata “très jolie” , le avevo chiesto di mettere una musica disco che mia moglie avrebbe movimentato la serata.
Ero andato a sedermi e avevo comunicato a mia moglie i complimenti della titolare, lei mi aveva guardato con un sorriso sadico ed era andata in pista scatenendosi al ritmo della musica.
Quasi subito i ragazzi si erano diretti in pista ed avevano cominciato a ballare vicino a lei, lei con il suo sguardo provocante li guardava come ad invitarli ad osare e in pochi minuti si strusciavano su di lei, la serata era partita, ero tornato al bar a chiacchierare con Sylvie, la gerente, per lasciare spazio ai corteggiamenti e dallo specchio del bar avevo visto mia moglie limonare stretta ad uno di loro mentre gli altri due le infilavano le mani tra le cosce e sul seno. Sylvie mi aveva chiesto se era il caso di abbassare il ritmo e mettere dei lenti, io ero d’accordo e come per incanto i tre e mia moglie si erano diretti nel privé.
Ero rimasto alcuni minuti poi ero sceso a guardare cosa succedeva, erano tutti quattro nudi, uno stava masturbando mia moglie, un altro la stava baciando mentre lei menava due cazzi dritti e duri.
La guardavo godere e la vedevo squirtare sulla mano del ragazzo che la masturbava, lei limonava con uno e poi con l’altro continuando a menare i loro cazzi, mugulava e urlava il suo piacere, non l’avevo mai vista così scatenata, poi aveva attirato il suo masturbatore su di lei e lo aveva accolto tra le sue cosce, ora era lui a baciarla e gli altri due inginocchiati ai lati si lasciavano menare i cazzi dalle esperte mani di lei.
La chiavata del primo era durata un bel po’, poi lui con un urlo liberatorio aveva eiaculato in lei, si era ritirato con il preservativo penzoloni dal cazzo ancora dritto, lasciando il posto a quello che aveva appena indossato il profilattico come in un tacito accordo e questo era scivolato in quella figa madida di umori.
Le urla di godimento di mia moglie continuavano ad eccitare i due su di lei, poi anche il secondo con un urlo sfogò la giovane carica dentro lei, ora il terzo aveva indossato il preservativo e si accingeva ad entrare in lei ma mia moglie lo adagiò e si impalò su quel giovane cazzo pieno di energia.
Il primo che era tornato dal bagno, si era avvicinato a me in uno stentato italiano aveva sussurrato:
“Tua moglie è molto buona… posso fare ancora con lei e mio amico la doppia…?”
Avevo riso e lo avevo incoraggiato, ora anch’io mi ero avvicinato a lei, l’ avevo accarezzata sentendo il suo piacere che si manifestava con la classica pelle d’oca che la assale ad ogni orgasmo.
Il ragazzo che per primo aveva eiaculato era con il cazzo in tiro e aveva già indossato il suo secondo preservativo, aveva preso un lubrificante e lo stava passando nel culo di lei, poi con dolcezza era entrato lentamente e aveva affondato il cazzo, lei si era quasi sorpresa, mi aveva preso la mano stringendola forte e guardandomi negli occhi, mugulando e gridando il suo piacere mi aveva detto:
“Uuuuuhhhh cazzo amore come mi fanno godere…. me lo ha messo nel culo….. godo… godooooo…. vengo…. vengo ancoraaaa… aaaaahhhhhh”
Era la prima volta che la sentivo urlare così forte, poi anche i suoi amanti avevano urlato il loro piacere limonandola e baciandola a turno sul collo e sulla schiena, in tanti anni e in tante avventure passate non avevo mai visto mia moglie così libera e non avevo mai sentito dei ragazzi urlare il loro godimento.
Lei si era distesa sul letto a gambe larghe esausta, mi aveva preso in mano il cazzo e me lo stava menando lentamente guardandomi negli occhi e ridendo, il ragazzo che era uscito dal bagno stava già indossando un altro preservativo, era salito sul letto e le aveva puntato il cazzo sulla sua figa chiedendole:
“Je peus venir encore une fois ? (posso venire ancora una volta ?)”
Mia moglie aveva riso e lo aveva attirato a se abbracciandolo e guardandomi negli occhi aveva detto:
“Guardami amore… guarda come faccio l’amore con lui… ora lo bacio menando il tuo cazzo… guardami e sborra….. mmmmhhhh…. dai sborra cornuto…. guardone cornuto sborrami in mano che ti voglio sentire sborrare mentre bacio lui…. ooohhhh tu est tres joli… mon mari est un cokù… vien aussì toi… (sei molto carino… mio marito è un cornuto… vieni anche tu…)”
Le avevo sborrato in mano mentre lei baciava il ragazzo che a sua volta con un urlo liberatorio aveva sfogato in lei.
Poi ci eravamo attardati a chiacchierare, tutti avevamo constatato un particolare: la assoluta libertà di urlare il piacere durante l’orgasmo, era una serata senza gente e questo faceva sì che tutti i presenti si sentissero disinibiti e liberi di esprimere il godimento ai partners.
All’uscita la titolare aveva omaggiato mia moglie con una bottiglia di campagne francese baciandola riconoscente per averle movimentato la serata e aver fatto divertire i ragazzi, lei le aveva risposto che i ragazzi avevano fatto divertire lei, li aveva sentiti tutti suoi e lei si era sentita di tutti, avevamo riso e le avevamo promesso che saremmo tornati spesso.
Dopo quella serata, alcune volte siamo tornati in quel club ed abbiamo incontrato quei tre ragazzi, ma la magia di quella sera non si è più realizzata, quella è stata la serata più eccitante, la più eccitante della nostra vita coniugale.

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