Mio marito gino

Mio marito gino

Mio marito Gino
Voglio raccontarvi una parte della mia vita che oltre al mio ex marito
pochi altri conoscono abbiamo concordato di comune accordo di
nascondere la verità sui motivi che ci hanno portato dopo 16anni di
matrimonio e tre figli alla separazione, cominciamo dall’inizio.
Mi chiamo Giulia ho 40anni sono alta 1,75 castana un fisico per niente
male malgrado le gravidanze, ovviamente la mia quarta di seno non ha più
la durezza dei 20anni ma e ancora tosto frutto di ore di palestra, mio
marito Gino e un dirigente di una grossa azienda e per il suo lavoro e
spesso fuori casa anche per lunghi periodi, io da sposata non ho più
lavorato occupandomi dei ragazzi e della casa, abitiamo nella periferia di
Genova al limite dei boschi in una casetta tutta nostra su due piani e con
un’ ampia mansarda che non usiamo.
Mi sono sposata per amore e ancora oggi malgrado la separazione amo
mio marito e stato per me il mio primo uomo e stato tutto, ha parte la mia
bellezza non avevo altro, sono di umili origini il mio papa faceva il
camionista mentre mio marito proviene da una famiglia agiata, i miei
suoceri all’inizio non mi avevano accettato con calore, forse speravano in
qualcosa di meglio per il loro unico figlio, ma visto quanto era innamorato
e quando ci amavamo mi hanno amata come una figlia, ero diventata
quella figlia che non avevano, mio marito un uomo fantastico, bello aitante
sempre sorridente anche quando ha delle grane le nasconde bene, a letto
tutto era perfetto sapeva come farmi impazzire era fantasioso e sopratutto
mi ero data tutta, senza nessuna forzatura o sottomissione lo avevo fatto
perché lo volevo, scopavamo regolarmente in ogni occasione, ma come
forse sapete già la noia ammazza il matrimonio con il tempo il mio Gino
aveva perso il suo ardore, ma non veniva meno ai suoi doveri coniugali.
Mio marito e affiancato da un giovane collega che comincia a girare spesso
per casa nostra all’inizio era solo per lavoro, poi essendo singola e lontano
da casa lo adottiamo e spesso da noi e se si fa tardi lo ospitiamo in casa,
qualche tempo dopo Gino mi chiede cosa ne penso se fa sistemare la
mansarda per darla a Marco ovviamente sono d’accordo mi faceva piacere
averlo per casa sempre sorridente pronto ad aiutarci sembrava il fratello
maggiore con i ragazzi, la cosa che non mi piaceva era che spesso si
portava in mansarda l’ultima conquista, che di solito non era mai la stessa,
quando ne parlo con Gino lui se la ride e canzonandomi mi dice: e giovane
cosa vuoi che faccia deve pur sfocarsi, non sarai mica gelosa?
Cos’è uno scherzo penso ma sto zitta, intimamente mi interrogo e mi rendo
conto, si sono geloso desidero fare sesso con lui lo voglio come uomo, forse
e la noia, forse il piacere del proibito, forse il sentirmi ancora desiderata.
Un lunedì mattina aspettiamo Marco che scenda per colazione dovevano
partire per uno dei soliti viaggi ma di lui nemmeno l’ombra, mio marito
va a chiamarlo dopo dieci minuti arriva e mi dice; amore vado via da solo
Marco a la febbre occupati di lui.
Gino e andato via io torno al mio tran tran sveglio i ragazzi gli preparo la
colazione e li faccio andare a scuola, poi vado su da Marco poverino
aveva un febbrone da cavallo, lo curo per qualche giorno poi si riprende
ma e restato a casa, e Giovedì mattina dopo che i ragazzi sono andati a
scuola non vedo Marco a colazione, vado a cercarlo, era ancora a letto
busso senza aspettare risposta entro sembrava che dormisse apro le
imposte afferro le coperte e gridando svegliati pigrone lo scopro, resto di
pietra era completamente nudo e con il cazzo duro in mano sembra che
fosse in attesa era preparato.
Passato l’attimo di smarrimento fisso quel corpo giovane bello, quel cazzo
grande duro teso, mi giro sto andando via, non faccio in tempo ad arrivare
alla porta che mi sento afferrare per i fianchi, mi gira cercando la bocca,
dovevo scappare lontano invece lo lascio fare e rispondo al suo bacio, e
afferro quel cazzo con la mano, poi tutto mi e sembrato normale mi ha
tirato sul letto continuando a spogliarmi e toccarmi, mi stende mi apre le
cosce mi monta e comincia a scoparmi lentamente in fondo non capisco
più niente, mi piace quel cazzo mi piace come mi scopa vengo perdo ogni
freno e mi scateno dopo che mi e venuto dentro senza chiedermi nulla esce
con il cazzo ancora duro, mi chino a prenderlo in bocca e pulirlo lo sento
duro lo succhio e quando mi dice girati lo faccio mi posiziona alla pecorina
mi lecca il culo e la fica mi infila le dita nel culo mi sta sodomizzando
capisco dove vuole arrivare e lo assecondo, quando sostituisce il cazzo alle
dita le dico; fai piano e la prima volta non farmi male.
E stato delicato ma mi ha sfondato come non mai quando dopo tre ore che
mi scopava come una bambola gonfiabile mi ha detto di essere stanco, non
si e mai preoccupato di me, mi ha solo usata come una puttana sono
imbestialita ho avuto il coraggio di dirgli non succederà mai più devi
andare via da casa mia.
Non e’ facile cosa dico a mio marito cosi ho finito per farmi scopare da
quello stronzo che mi ha usato e basta ho raggiunto il punto più basso
arrivando a farmi filmare mentre facevamo sesso e quando mio marito ha
scoperto tutto e lo ha minacciato di farlo licenziare, lui ha tirato fuori le
cassette e ha detto a Gino tieni guardale puoi tenerle dopo, sono il giusto
compenso al tuo silenzio, ho cercato in quella occasione di dare una mano
a mio marito intervenendo contro Marco mi sono spinta a dirgli che lo
avrei denunciato per violenza, mi ha riso in faccia, dicendomi; sarebbe
difficile fare credere che ci sia violenza dopo aver visto una sola delle
cassette, no non credo che ti crederebbero, ma fai pure se vuoi.
Gino a dovuto subire per il suo buon nome, mentre Marco abbandonava
casa nostra mio marito preso le cassette si e chiuso nello studio, ne e uscito
dopo molto tempo con una calma che non mi aspettavo, mi sarei aspettata
urla insulti inprecazioni, niente di tutto cio mi ha semplicemente detto; io
vado a stare dai miei, trova tu una scusa con i ragazzi fammi sapere, il
nostro matrimonio finisce oggi buona fortuna, ho pianto tanto l’ho pregato
di darmi un’altra possibilità, e stato irremovibile, anche adesso che dopo
anni abbiamo ripreso a parlarci da persone civili, durante tutto questo
tempo parlavamo per interposta persona fino al giorno del 18 compleanno
di Sabrina alla fine della festa mi ha chiesto vuoi un aiuto, intendeva a
rimettere a posto tutto, gli ho risposto; ora ti siedi e mi ascolti, mi ha
ascoltato in religioso silenzio e dopo le mie suppliche in cerca del suo
perdono, aveva le lacrime agli occhi quando mi dice; io ho avuto una sola
donna nella mia vita, era la madre dei miei figli quella che era a casa
pronta disponibile l’ho amata tanto sai, un giorno arrivo a casa e la trovo
tra le braccia non di un uomo, ma di un ragazzo che avrebbe potuto essere
suo figlio mi guardo dei filmini e non sono i soliti porno comprati in
edicola, c’e la mia donna che lo prende nel culo e ci gode, fa dei pompini
con ingoio, penso perché con me non ha mai voluto farlo, anzi mi ha
sempre detto che sono un maiale che con la moglie queste cose non si fanno
sono cose da amanti, come aveva ragione come potrei perdonarti, come
potrei fare sesso con te quando vedrei solo un ragazzo che scopa la mia
donna capisci la mia donna, no amore lascia perdere non parliamone più
ho voglia di rifarmi una vita lo so non sarà mai più la stessa cosa ma la
vita va avanti, poi va via, ho tenuto con lui rapporti belli sempre pronto ad
aiutarmi con i ragazzi che malgrado non hanno mai saputo cosa era
successo tra noi, loro odorano il padre e perfetto, credo che nemmeno i
miei suoceri sappiano la verità.

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