Inconsapevolmente cornuti. Il desiderio.

Inconsapevolmente cornuti. Il desiderio.

Prima parte di un racconto, che narra la storia di due coppie, che scoprono un modo particolare di vivere il sesso in maniera complice, e molto appagante, che per tanto tempo, gli regalerà momenti di puro piacere, esplorando la sessualità, in tutte le sue più ampie sfaccettature.


La loro amicizia era cominciata quando, in quarto superiore, si erano ritrovati in una classe che stava insieme dalle elementari. Si erano sentiti esclusi, fuori dal gruppo, così era stato il caso che, si erano uniti per studiare, uscire, divertirsi sempre insieme. Da lì a scoprire il piacere di essere coppie, il passo era stato breve e subito gradito da tutti. Avevano tutti la stessa età, ma Luca era il più grande rispetto agli altri, essendo nato a Febbraio, mentre Marco era di Maggio, e Lucia di Giugno come Silvia. Due anni di scuola insieme li aveva fatti diventare inseparabili. La loro amicizia, la spensieratezza del loro modo di vivere li aveva resi molto complici fra loro. Anche nel sesso le cose erano subito diventate facili, e ben accette da tutti. Le coppie si erano formate fin da subito. Luca e Silvia si erano subito piaciuti, mentre Marco e Lucia ci avevano messo un po’ di tempo per capire che stare insieme era bellissimo, anche da fidanzati. Insieme avevano iniziato a scoprire il sesso. Luca era quello un po’ più esperto, avendo avuto una esperienza con una amica di sua cugina, una troietta più grande di lui, che si era accorta che lui fra le gambe aveva un bel cazzo di ottime proporzioni, se lo era succhiato, e goduto il più possibile. Marco invece era il più inesperto anche se anche lui era ben messo fra le gambe, non aveva nessuna esperienza se non quella acquisita guardando dei video porno. Ben preso le due ragazze, che avevano avuto solo qualche amorazzo adolescenziale, senza nessuna esperienza, si erano trovate inginocchiate fra le gambe dei rispettivi compagni, a succhiare i loro cazzi, sotto lo sguardo attento di Luca che dava i giusti consigli. Non vi era stato nessun imbarazzo nel succhiare i cazzi insieme, anzi, si erano divertite a far godere i maschi molto a lungo, fin quando poi avevano rivesto in bocca tutto il loro seme, che le due femmine avevano ingoiato senza nessuna difficoltà, con estremo piacere. Dopo le prime volte, le ragazze si erano divertite anche e scambiarsi qualche bacio lesbico, fra loro in particolare dopo che il proprio ragazzo, le aveva inondato la bocca di sborra, loro si erano gustate il sapore dello sperma del relativo amico. Questo gioco eccitava i ragazzi tantissimo, e spesso erano loro, che dopo il primo schizzo in bocca alla propria compagna, si spostavano e infilavano il cazzo in gola dell’amica, finendo per scaricare il resto del loro piacere nella loro bocca. Il passo successivo lo fecero le donne, quando dopo l’ennesimo scambio di sborrate in bocca e relativo ingoio, baciarono il rispettivo compagno. Marco nel sentire il sapore dello sperma dell’amico, ebbe subito una violenta erezione che stupì pure lui, ci mise un poco per capirne il motivo, ma quando lo scoprì, ne rimase eccitato per molto tempo. Era sconvolgente sentire il sapore di un altro maschio nella bocca della sua donna. Ma questo all’inizio non lo fece riflettere, ma solo eccitare. Naturalmente anche i ragazzi, facevano godere le ragazze, con la bocca e le mani. I loro 69 erano sconvolgenti e ricchi di piacere reciproco, ma era chiaro che la voglia di andare oltre era palese e inevitabile. L’occasione si presentò alla gita del quinto. Si ritrovarono nella camera delle ragazze dove vi era un letto matrimoniale, e gli uni vicini agli altri, sverginarono le ragazze, dopo averle fatte impazzire di piacere con la bocca, e le mani. Sborrare dentro le loro fiche sfondate, fu una sensazione unica e bellissima. Le donne che assumevano già la pillola, ebbero un violento orgasmo, quando dopo aver goduto diverse volte, chiavate dai ragazzi, sentirono il loro getto inondare la vagina. Rimasero abbracciati a lungo senza parlare, ognuno stringendo la propria donna, si resero conto che, da quel momento tutto era cambiato, adesso erano coppia. Lo fecero ancora nei mesi successivi, ma sempre ognuno con la propria donna, non si scambiavano più le sborrate in bocca. Nessuno se lo spiegava, ma era solo una cosa che non si faceva e basta. Bravissimi nello studio, superarono gli esami con il massimo si diplomarono con il massimo dei voti conseguendo il diploma di ragioneria. Avevano subito trovato lavoro. Le ragazze nello studio di consulenza finanziaria del padre di Lucia, mentre i ragazzi in una banca molto famosa che aveva filiali dappertutto, decisero di regalarsi una bella vacanza. Nonostante, fossero tutti maggiorenni, solo Luca aveva già la patente, quindi decisero di andare una settimana in Corsica. Avevano affittato un piccolo appartamentino con due matrimoniali. La prima volta che scesero in spiaggia, furono sorpresi dalla disinvoltura con cui le bagnati presenti, si erano denudate. Per loro fu una piacevole novità. Dopo un relativo momento di imbarazzo, si misero nudi anche loro. Ben presto le donne si resero conto, di quanto era piacevole sentire lo sguardo dei maschi, sui loro splendidi corpi. Si eccitarono così tanto, che alla fine Silvia lo disse all’amica.
«Mi sento così osservata che mi sto eccitando. Dai andiamo a fare il bagno.»
Lucia si guardò intorno, si rese conto che, vi erano almeno una decina di maschi, che le guardavano con occhi carichi di desiderio, e i loro cazzi più o meno in bella mostra, quasi tutti duri. La cosa la stava eccitando tantissimo, senza sapere che pure i loro maschi, erano interessati alla cosa. Si girò verso l’amica, e a bassa voce le disse il suo pensiero.
«Non so se te ne sei accorta, ma il tizio brizzolato con il capelli lunghi, ti sta fissando da un poco, e guarda che attrezzo si ritrova fra le gambe.»
Silvia si gira verso i ragazzi, li vede assorti a guardare da dietro gli occhiali scuri, e dopo essersi alzata, passando assieme all’amica, in mezzo ad un nutrito gruppo di maschi, raggiunge il mare e vi entra per un bagno rinfrescante. Lungo tutto il percorso, il suo corpo è stato percorso, da brividi di un piacere nuovo, sconosciuto, che l’hanno fatta sentire molto eccitata, e anche un poco strana, una sensazione diversa, unica e sconvolgente. Luca si gira verso l’amico, lo osserva, nota che anche lui ha il cazzo duro. Sente dentro se una strana sensazione, un misto di gelosia, e nello stesso tempo eccitazione. Vede la bramosia dei maschi, che osservano il corpo di Silvia e Lucia, e questo lo eccita. Ha notato il tizio con i capelli lunghi tenuti raccolti a coda, che ha un cazzo molto grosso e lungo, che ha fissato Silvia fra le cosce, questo lo ha fatto eccitare. Si è domandato, cosa sarebbe successo se quel maschio, avesse scopato la sua donna. La risposta non è arrivata nella sua mente, ma fra le sue gambe, il cazzo è diventato durissimo, fin quasi a fare male. Si gira e vede che l’amico, è assorto nei suoi pensieri, quasi vorrebbe domandare se anche lui sta provando le stesse sensazioni, ma il ritorno delle donne, che chiedono di tornare per il pranzo, lo distoglie dai suoi confusi pensieri. Un pranzo veloce, ma allegro. C’era nell’aria una certa eccitazione che credevano fosse dovuta al fatto, che per la prima volta si erano denudati davanti ad altre persone. Dopo pranzo, essendo molto caldo, decidono di fare un riposino, ognuno con la propria donna, si sdraia nella sua camera da letto, iniziano a fare sesso. Dopo averla fatta godere con lunghi preliminari, Luca si ritrova disteso supino, con Silvia impalata su di lui che ondeggia godendo molto. Solleva le mani e impasta i suoi segni facendolo mugolare di piacere, ad un tratto, guarda la sua donna con occhi diversi, mentre nella sua mente prende forma una domanda che lo porta per un attimo, a vivere una sensazione completamente diversa. Socchiude gli occhi, si immagina in piedi ai lati del letto, a guardare la sua donna che sta scopando, e godendo, in quell’attimo, immagina che il maschio che è sotto di lei sia un altro. È solo una sensazione, dovuta alla sua immaginazione, ma che gli provoca un piacere immenso, enorme, sconvolgente, che lo porta in breve all’orgasmo. Nello stesso istante in cui lui, ha riversato piacere dentro di lei, anche Silvia, sta provando un orgasmo in maniera diversa. Lei per un attimo, aveva chiuso gli occhi, si era immaginata impalata sul membro di un altro uomo. Questa sensazione le ha provocato una scarica di adrenalina così forte, che partendo dal cervello, si è riversata nel basso ventre sotto forma di un orgasmo incredibile, che l’ha fatta vibrare, godere, come non era mai successo fino ad ora. Nel preciso istante in cui lei viveva questo momento incredibile, lui le riversava dentro tutto il suo piacere. Luca aveva sentito la sua donna venire, senza rendersi conto che anche lei, aveva raggiunto quell’incredibile piacere, semplicemente immaginando una cosa diversa da quella che stava facendo con lui. Subito si era reso conto, che quella sua sconvolgente fantasia, non era il caso di raccontarla alla sua donna. Come poteva dirle, che si era eccitato, ed era venuto, immaginando lei che cavalcava un altro maschio. Anche Silvia era sconvolta, per un attimo ebbe paura che lui, potesse immaginare, che il potente orgasmo avuto, non era frutto, quello che stavano facendo, ma di una sua sconvolgente fantasia. Rimasero abbracciati, stretti l’un l’altro baciandosi con passione, nascondendo il loro inconscio desiderio, nel profondo della loro anima. Anche Marco e Lucia, dopo aver indugiato a lungo in preliminari, avevano scopato, ed entrambi avevano raggiunto l’orgasmo, ma non era stato bello come le altre volte. Entrambi erano rimasti in silenzio, questo non era insolito, ma sembrava come se lo avessero fatto, in maniera meccanica, senza enfasi, quasi al solo scopo di sfogarsi, cercando di raggiungere l’orgasmo più in fretta possibile. Sembravano assenti, come se le loro menti, fossero impegnate di inseguire altri pensieri, non a concentrarsi, quello che stavano facendo. Marco si guardò bene, dal dire a Lucia che, il sesso non era stato appagante, non voleva ferire la sua donna, ed anche Lucia per lo stesso motivo strinse forte a sé Marco, lo baciò, cercando di fargli credere, quanto bello fosse stato fare sesso fra di loro. Quando tornarono al mare decisero, di andare in un’altra spiaggia, dove si misero a ridere scherzare, evitando accuratamente, di pensare a quello che era successo nelle loro rispettive camere, mentre facevano sesso con i rispettivi compagni. Per tutta la vacanza, nessuno dei quattro, proferì parola, anzi, cercarono in tutti i modi di comportarsi in maniera allegra, spensierata. Anche altre volte ebbero occasione di sentirsi eccitati dalla situazione che si era creata. Al rientro dalle vacanze, per alcuni mesi furono impegnati sia nel lavoro, in tutte le varie attività che facevano, e quelle loro fantasie, vissute in maniera individuale, rimasero confinate in un angolo segreto della loro memoria. La prima volta che tornò ad emergere, fu in occasione del Capodanno. Avevano deciso di passare la serata, in una grande discoteca della Riviera, e per l’occasione avevano anche prenotato due camere, considerando che all’uscita della festa non avevo nessuna intenzione di prendere l’auto tornare a casa dopo una notte di divertimenti. Il locale era molto affollato, e verso le 4:00 del mattino, l’atmosfera è incandescente. Luca ballava insieme a Silvia, mentre Marco e Lucia, erano un poco più distanti. Mentre ballavano, Luca si rese conto che la sua donna era circondata da due o tre ragazzi, che a turno, con la calca della festa, non perdevano occasione di strusciarsi su di lei, di palparla in ogni occasione. Lei, bella da morire, indossava un miniabito rosso, che le arrivava appena a metà della coscia, da cui si intravedeva la balsa del pizzo delle autoreggenti, che la rendevano tremendamente sexy. Per un lungo interminabile istante, dentro di sé, riaffiorò immediatamente, quella strana sensazione vissuta durante la vacanza al mare, continuò ad osservare la sua donna, circondata da quei maschi. Marco invece, un po’ più distante, ballava insieme a Lucia, che era suo fianco, ma teneva d’occhio un gruppo di ragazzi completamente ubriachi, che stavano facendo molto casino. Ad un tratto, la folla spinse Lucia indietro, ed improvvisamente suo corpo andò sbattere, contro quello di un uomo. Si girò, si trova davanti uno dei ragazzi della sicurezza, un maschio alto e grosso, con una muscolatura ben evidenziata dalla maglietta attillata, dalla carnagione scura, nera come l’ebano. Quel contatto involontario, le fece sentire qualcosa di grosso e voluminoso premere contro il suo sedere, questo le provocò uno strano brivido. Gli sorrise e tornò più avanti a ballare vicino al suo uomo, quando ancora una volta la folla disturbata dai ragazzi ubriachi, spinse di nuovo all’indietro facendola quasi cadere. Due forti braccia l’afferrarono, stringendola a quel corpo duro e massiccio. Si rese subito conto che quelle braccia erano del ragazzo della sicurezza, e per lungo interminabile istante, spinse il suo corpo contro quel grosso bozzo che sentiva in basso, premere con insistenza nel solco delle natiche. Fu una sensazione incredibilmente forte, intensa, che le provocò uno strano languore. Si girò, e con un sorriso chiese di nuovo scusa, si spostò di nuovo in avanti, fu afferrata questa volta dalla mano di Marco, che si era reso conto che da lì a poco avrebbe potuto scoppiare una rissa provocata dai ragazzi ubriachi, quindi cercò di allontanarsi raggiungendo Silvia e Luca. Appena si ritrovarono tutti e quattro, insieme nel locale scoppiò, come previsto la rissa, allora decisero di uscire. Appena fuori il fresco della notte, li colpì come uno schiaffo in faccia, provocandogli brividi di freddo. Stanchi, ed infreddoliti, si rifugiarono nelle loro camere, e dopo un breve saluto si misero tutti a dormire. Luca rimase in silenzio, ad osservare Silvia nuda, che dormiva accanto a lui, in quel momento, gli tornò in mente la scena in discoteca, dove quei ragazzi si stringevano intorno alla splendida donna. Di nuovo nella sua mente, riaffiorò quella strana sensazione, provata durante l’estate, quel misto di gelosia, e forte eccitazione, in un attimo fu costretto ad alzarsi e a rifugiarsi in bagno, dove fu costretto a masturbarsi. Ad occhi chiusi, mentre si segava velocemente, nella sua mente immagino la scena Silvia stretta fra più maschi che si godevano quello splendido corpo. Fu un orgasmo sconvolgente, che non lasciò senza fiato. Anche nell’altra stanza, qualcuno non era riuscito ancora a dormire, era Lucia, che sentiva ancora dentro di sé quella strana sensazione provata quando il suo corpo aveva aderito quella del ragazzo della sicurezza. Quel contatto, le aveva procurato una strana sensazione, ora non riusciva a dormire, immaginando, come poteva essere eccitante farsi possedere, da quel maschio così forte imponente. Scivolo fuori dal letto, andando a rifugiarsi in bagno. Seduta sul bidet, bastò accarezzarsi un poco, per raggiungere un orgasmo che la lasciò senza fiato. Il mattino seguente, Silvia fu la prima svegliarsi, e vedendo Luca disteso nudo accanto a lei, sentì forte il desiderio di fare sesso con il suo uomo. Lentamente, iniziò a succhiargli il cazzo, fin quando lui si rese conto che il piacere che stava provando, era dovuto allo splendido lavoro di bocca, che gli stava facendo la sua donna. Rimase per un lungo istante con gli occhi chiusi, nella sua mente riaffiorò il ricordo delle prime volte in cui tutti e quattro facevano quello splendido gioco, dove le donne, li succhiavano con forza, portandoli fino al piacere, per poi scambiarsi il posto, è finire lo splendido pompino, scambiandosi il compagno. Quel ricordo così forte, provoco in lui una violenta erezione, si girò di scatto, infilo la testa fra le cosce di Silvia, trovando la sua fica già bella bagnata di umori. Ne aspiro il profumo, si inebriò di quell’odore di femmina in calore, si mise a leccarla con la ferma intenzione di farla godere. Silvia si rese conto che Luca era molto eccitato, ora voleva solo sentirlo esplodere nella sua bocca, aumentò la suzione, ma fu sconvolta da un orgasmo molto intenso, che la fece tremare tutta. Luca sentì improvvisamente Silvia godere, un’ondata di piacere si riversò nella sua bocca, a quel punto si lasciò andare, e anche lui aggiunse l’orgasmo, svuotandosi dentro di lei. Silvia ingoiò buona parte della sborrata che lui le aveva riversato in bocca, poi accuratamente ripulì fino all’ultima goccia, continuando a succhiare quel membro che era rimasto bello duro, poi girandosi lo fece distendere supino, per poi salirci sopra ed impalarsi su di lui, spingendolo tutto dentro fino in fondo. Per un lungo istante rimase immobile piantata su di lui, che la guardava con occhi carichi di desiderio, poi si distese sul suo petto, avvicino la sua bocca quella del suo uomo, e improvvisamente lo baciò, con estrema passione, condividendo con lui il resto dello sperma che aveva in bocca, che non aveva ingoiato. Luca rimase un attimo stupito, sentire il sapore del suo piacere, ricambiai bacio con passione. Mentre le loro lingue s’inseguivano furiose, lui socchiuse per un attimo gli occhi, nella sua mente per un lungo istante prese forma una fantasia incredibile: immaginò che quello che la sua donna gli aveva fatto sentire, non era il sapore del suo piacere, ma quello di un altro maschio che le era venuto in bocca. Un attimo, un pensiero così sconvolgente, fece aumentare incredibilmente la sua erezione, sollevò le gambe inarcandole, prese a sbattere dal basso Silvia, facendola godere subito con un orgasmo travolgente. Lei rimase per un attimo stupita dall’impeto e dalla passione, con cui Luca la stava scopando, iniziò a godere lasciandosi andare assaporando l’immenso piacere che stava provando. Dopo un po’ lui la mise di lato, continuando a scoparla con forza, dopo l’ennesimo orgasmo, la spinse sotto di lui, sollevò in alto le sue gambe sbattendola con furore. Silvia stava ad occhi chiusi, assaporavo il piacere che Luca le stava dando, senza immaginare che lui, osservando il fatto che lei teneva gli occhi chiusi, immaginò, che lei stesse pensando ad un altro uomo, che in quel momento la stava scopando. Questo pensiero, questo dubbio sconvolgente, questa strana sensazione di essere cornuto, gli provocò un attimo di feroce gelosia, e nello stesso tempo, un orgasmo devastante, che riversò tutto dentro di lei che spalancò gli occhi sorpresa, dall’impeto, dal furore, in cui lui la stava scopando. Dopo l’orgasmo, rimase sdraiato sopra di lei nel più assoluto silenzio. Solo il rumore dei loro cuori che battevano come tamburi impazziti ruppe il silenzio della stanza. Si rese conto, che anche in questa circostanza, non era il caso di rivelare alla sua donna, che l’orgasmo provato, era dovuto al fatto che, aveva immaginato lei godere fra le braccia di un altro. Anche nell’altra stanza il risveglio era stato quanto particolare, Marco, svegliandosi aveva visto Lucia nuda, aveva iniziato accarezzarla, fin quando lei svegliandosi da un sonno, si era resa conto che il languore che stava provando, erano dovute alle carezze del suo uomo. Era rimasta ancora per un attimo in silenzio, ad occhi chiusi, immaginando che le mani che ora la facevano godere, indugiando lungo sul suo corpo, fossero quelle di quel ragazzo nero come ebano, dalla muscolatura di un dio greco. Quando lui le salì sopra, e la penetrò con un solo affondo, lei ebbe subito un orgasmo, che la fece tremare tutta, nello stesso tempo, si rese conto che non avrebbe potuto continuare a fingere, assecondo i colpi che lui le dava con forza, dopo l’ennesimo orgasmo, prese a incitarlo, chiedendo al suo uomo farla godere ancora, e continuare, di farla impazzire.
«Continua ti prego! Non ti fermare! Continua! Dai ti prego continua, più forte! Ancora! Più forte!»
Lui rimase per un attimo stupito, ma in preda al piacere, continuò a sbattere la sua donna come se non ci fosse un domani, fin quando improvvisamente esplose dentro di lei, con un orgasmo lungo e intenso, mentre lei lo stringeva a se e lo abbracciava con forza. Anche dopo questo episodio, la loro vita riprese con lo stesso ritmo di sempre, lavoro, amici, impegni. Passò più di un anno, durante il quale vi furono anche altre occasioni, in cui le due donne furono oggetto del desiderio di altri maschi, ma quella più importante che fece riemergere ancora questa sensazione, avvenne casualmente. L’occasione fu il matrimonio della cugina di Lucia, Stefania. Una splendida ragazza, più grande di loro. Titolare di un affermato studio legale, molto amica sia con Silvia che con Lucia, alle quali chiese di essere testimoni al suo matrimonio. Marco invece, conosceva bene Luigi il futuro marito, in quanto i loro genitori erano molto amici. Luigi era un politico molto noto in città, che aveva ricoperto incarichi molto prestigiosi, si diceva che alle prossime elezioni si sarebbe candidato per la poltrona di sindaco. Quando si trovarono in chiesa, Luca era in prima fila, davanti a lui in piedi, ai lati dell’altare, c’erano sia Silvia, e Lucia, erano splendide. Per un attimo si rese conto, che in quel momento sia la sua amica, che la sua donna erano sotto gli occhi di tutti, e che sicuramente due belle ragazze come loro non sarebbero certo passate inosservate. Per non rubare la scena alla sposa, Silvia indossava uno splendido abito celeste, fatto di tessuti sovrapposti, che coprivano determinate parte del corpo, lasciando intravedere altre, in un gioco di vedo non vedo, molto intrigante. I suoi capelli neri, che arrivavano lambire le spalle, le scarpe col tacco 12, le conferivano un’aria che rendevano molto sexy. Lucia invece indossava un classico abito lungo, con uno spacco laterale che lasciava scoperta buona parte della schiena, che però veniva ricoperta dai lunghi capelli biondi che l’amica aveva pettinato in maniera molto intrigante. Anche la sposa molto bella col suo abito matrimoniale, anche lei bionda sfoggiava un’acconciatura che metteva risalto il suo splendido collo, e delineava le forme generose del suo corpo. Luca per tutta la cerimonia non riuscì a concentrarsi su quello che stava succedendo, ma nella sua mente aveva l’immagine di Silvia esibita, e mostrata a tutti. Questo pensiero gli generava continue erezioni, che lui cercava in tutti i modi di nascondere. Ma fu durante rinfresco, che si svolse in uno splendido castello situato in alto su di una collina con vista sul lago, che si rese conto di quanto era desiderata la sua donna. Vi erano invitati personaggi più o meno noti della politica, della finanza, della magistratura, tutte persone altolocate, amici e parenti degli sposi. Fra questi in particolare si rese conto che uno di loro, un noto avvocato, di nome Alberto, era in qualche modo sempre a stretto contatto sia con Lucia, che con Silvia. Era un continuo di risate battute, che Luca non erano sfuggite, e soprattutto non era sfuggita il fatto che Lucia gradiva molto queste attenzioni. Ma il fatto che attirava molto la sua attenzione, era il comportamento del vicepresidente della regione, carissimo amico dello sposo, che sembrava non avere occhi che per Silvia. Luca aveva notato il fatto che Roberto, questo il nome della persona, era sempre nelle vicinanze della sua donna. Dopo gli antipasti, tutta la comitiva si trasferì all’interno del grande salone dove sarebbero stati serviti i primi piatti. Silvia è Lucia, sedevano al lato destro del tavolo degli sposi, mentre dall’altro lato c’era seduto Marco insieme al fratello dello sposo. Lui era seduto su un tavolo posto nelle vicinanze, assieme ad altri amici. Per tutto il tempo continuò a tenere d’occhio la sua donna, evitando il più possibile di non ubriacarsi. Marco invece, fra un brindisi e l’altro, era già molto alticcio. Improvvisamente il dj incaricato di intrattenere gli ospiti iniziò a diffondere musica, tutti si alzarono in piedi per ballare. All’inizio era musica disco, ma poi per accontentare tutti, arrivarono anche valzer, tango, e altre musiche latino-americane. Luca era un pessimo ballerino, a malapena si difendeva in discoteca, così quando iniziò il primo valzer, si mise seduto al suo tavolo, e non poté fare a meno di notare, che Silvia era stata invitata ballare da Roberto. Vedere la sua donna stretta fra le braccia di un altro, gli provocò una fortissima erezione, e per nasconderla, si avvicinò ancora di più al tavolo, cercando di seguire con lo sguardo le evoluzioni dei due ballerini. Anche Lucia ballava con Alberto, che la stringeva facendola volteggiare. Due donne sembravano divertirsi molto, e dopo il valzer continuarono a ballare anche il tango. In quel momento Luca si rese conto, che Roberto stringeva la sua donna, che il contatto fra i due continuo. Ma il massimo fu, quando dopo il tango, iniziò una lambada. Sulla pista rimasero solo tre coppie, gli sposi, Lucia e Alberto, e Silvia che Roberto. Per tutta la durata del ballo, tutti gli invitati si resero conto, che le tre coppie erano veramente molto brave nel ballare quella danza che era assolutamente erotica e sensuale. Alla fine della musica, tutti applaudirono, e poi tornarono ognuno i propri posti, in quanto sarebbero stati serviti i secondi piatti. Luca vide chiaramente che Roberto accompagnò Silvia al tavolo, e prima di farla sedere le sussurra qualcosa all’orecchio, è lo guardò con aria poco divertita poi sorrise fece un cenno d’assenso con il capo.

continua

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