Il senegalese e la moglie dell’ingegnere

Il senegalese e la moglie dell’ingegnere

Tempo di ascolto: 7:18 minuti.
Il senegalese e la moglie dell'ingegnere

L’aver sposato un ingegnere di successo è stata senz’altro una bella fortuna, per una donna amante della bella vita come me.  Mio marito Daniele è molto premuroso e caro ed è sempre pronto ad accontentare tutti i miei capricci.

Per scelta con Daniele, abbiamo deciso di non avere figli e questo fa si che non lavorando abbia molto tempo a disposizione. Passo le mie giornate tra shopping, palestra, qualche corso ogni tanto e pranzi e cene con amici. Ho la fortuna di fare una vita agiata e questo grazie a Daniele.

Ah! dimenticavo. Mi chiamo Ginevra  ho 36 anni e vivo a Milano. Non voglio peccare di presunzione né perdermi in funamboliche descrizioni fisiche della mia persona; vi dico solo che mi ritengo una donna piacevole e di una certa classe. Capelli biondo tinto, fisico tonico scolpito dalla palestra,  altezza intorno al metro e settanta e peso di circa 57 chili.

Fatta questa premessa, eccoci alla storia che vi voglio raccontare.

L’estate dell’anno scorso, decidemmo con Daniele di prendere  una casa al mare a San Remo per tutta la stagione. Io sarei rimasta da Giugno a Settembre, alle volte sola, alle volte con la compagnia di qualche amica, mentre Daniele mi avrebbe raggiunta tutti i fine settimana e l’intero mese di agosto. Fu in quella lunga vacanza che conobbi Mamadou, un vucomprà senegalese di 28 anni..

Per tutta l’estate da Giugno a settembre Mamadou, mi corteggiò con tutte le sue armi. Era un bel ragazzo e mi affascinava, ma resistetti alle sua avance per  molto, prima di concedermi e tradire Daniele. Arrivati alla prima settimana di Settembre, Daniele aveva riiniziato a lavorare ed io ero rimasta sola per trascorrere l’ultima  settimana di ferie.

Al mattino seguente la partenza di Daniela andai in spiaggia al mattino verso le 9, Mamadou passò dopo un’oretta e si fermò come spesso faceva, per fare 2 battute. Mi chiese dov’era mio marito ed io gli dissi che ero sola e che Daniele aveva iniziato nuovamente a lavorare.  Lui  colse la palla al balzo, per dirmi che ormai eravamo arrivati a fine estate e che se avessi voluto, il suo invito a passare una nottata insieme, era sempre valido. In quell’estate, non ero mai riuscita a fare sesso in modo decente con Daniele, per vari motivi, che adesso non ho voglia di spiegare, ma il fatto era che con sincerità avevo una gran voglia di farmi una bella scopata come si doveva. Decisi quindi, di accettare l’invito di Mamadou. Fissammo così per dopo cena a casa mia.

Alle 21 e 45 Mamadou mi suona il campanello come stabilito. Apro la porta e lo faccio entrare , i soliti convenevoli del caso, 2 bicchiere di birra fresca seduti sul divano e qualche chiacchiera frivola. Poi un attimo di silenzio, che viene rotto da un mio malizioso sorrisetto che basta per far capire a Mamadou che sono pronta. Il senegalese mi bacia e mi afferra subito con le mani le tette e il culo. Inizia a tastarmi tutto il corpo per poi alzarmi la gonna e mettermi a gambe larghe, quindi si inginocchia a terra e si appresta a leccarmi la figa. La sua lingua lunga e grande, mi penetra la figa con passione e desiderio. Mamadou, mi scopa letteralmente con la sua bocca che infila dentro la mia vagina, con le sue labbra che premano con una certa forza  il clitoride e vanno su e giù. 

Daniele certo non ci sapeva fare come lui, devo essere onesta, nessuno mi aveva mai praticato un cunnilingus con tanta abilità e desiderio. Ebbi  così voglia subito di contraccambiare e di verificare la sorpresa che mi aspettava nei pantaloni del vucomprà. Ci spostiamo nella camera da letto e con la stessa ingordigia con la quale un bambino scarta un regalo di natale tanto atteso, io slaccio i pantaloni del mio amante occasionale per scoprire cosa mi aspettasse. Wow! Che cazzo meraviglioso! Era proprio bello e grande come lo avevo immaginato. 

Faccio distendere Mamadou nel letto e gli metto nuovamente la mia fica vogliosa in faccia, mentre io mi dedico ad assaporare il suo lungo cazzo nero e duro tutto in bocca. Inizio quindi a leccare  lentamente la cappella ,girando la lingua viziosamente sulla sua attaccatura. Lo faccio dolcemente e molto lentamente, per farlo impazzire di piacere e sento che la cosa dà subito risultati. Mamadou inizia a gemere e per l’eccitazione mi lecca la figa con maggiore intensità, infilandoci tutto il viso e dimenandosi su e giù. Mi bagno completamente per quel fantastico trattamento e perdo il controllo; inizio così a  gemere e mugolare come un animale in calore. Per contraccambiare il piacere che mi sta dando, affondo fin quanto possibile in gola e stringendo bene le labbra, in modo da  non fargli sentire i denti. Gli riservo anche tanta saliva, che gli sputo sopra la cappella e poi spargo su tutto il suo cazzo, mentre vado su e giù voracemente con la bocca. Quanto mi sento troia! Ma non posso negarlo, mi piace davvero molto.

Dopo questo splendido 69, metto il preservativo al cazzo di Mamadou e quindi gli salgo sopra. “Dio mio che sensazione! Ho quel cazzo enorme tutto dentro ed è un piacere mai provato”. Mentre io lo cavalco, lui è una vera furia, mi tocca il culo, lo schiaffeggia e quindi mi prende le tette e gioca con i miei capezzoli. In pochi minuti raggiungo l’orgasmo ed estasiata mi distendo per un attimo sul suo corpo, mentre il suo pene è ancora dentro la mia figa. 

Appena il tempo di riprendere fiato ,che sento le mani forti di Mamadou che mi prendono per spingermi in piedi. Poi mi fa avvicinare vicino alla parete e mi fa mettere alla pecorina. Mi trovo quindi, con le mani che mi appoggiano al muro per sostenermi, mentre da dietro quel fantastico stallone, inizia a sbattermi con forza da dietro, facendomi nuovamente urlare di piacere. Mentre mi scopa, quel porco mi schiaffeggia sempre più forte il culo e nel contempo mi dà della troia. Alle sue imprecazioni ed il suo fare duro e determinato mi eccito ancora di più e lo incito quindi a continuare. Lui affonda così sempre più forte con le sculacciate. Il mio culo è gonfio dal dolore, ma un dolore dolce ed eccitante che mi dà piacere, tanto da provocarmi un ulteriore orgasmo al quale segue anche quello di Mamadou, che si toglie di fretta il preservativo e mi sborra tra le chiappe e la schiena, inondandomi tutta di sperma caldo.

A fine scopata, ringrazio il mio amante e lo saluto. è stata una bellissima esperienza di sesso che mi ha fatto apprezzare per la prima volta le doti dei ragazzi di colore. Per questo, da quel momento in poi, mi sono fatta un po’ più troia ed in altre occasioni ho cercato dei flirt con degli uomini di colore. Ho anche scoperto che amo molto le sculacciate, ma questo immagino che lo avrete capito anche voi.

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6 thoughts on “Il senegalese e la moglie dell’ingegnere

  1. cecco

    non immaginavo come mia moglie potesse accogliere dentro di se un pene di quelle assurde proporzioni e goderne come non potevo mai lontanamente immaginare, si trasformo in una mangia cazzi, fu pazzesco vederla alle prese con quel mostro tra bocca e figa come se lo avesse sempre fatto, mai vista così eccitata e vogliosa d’essere scopata, lo accoglieva dilatando le sue carni umide, quel nero le sbatteva le palle sulla figa per quanto glielo infilasse dentro, ero impietrito, impaurito ma eccitato e turgido da provare dolore, persi la ragione e volli penetrarla nell’ano mentre lui la scopava in figa, mi buttai su di lui e cercai di infilarglielo nel culo, ma sbaglia e lo infilai nel culo del nero, rantolò qualcosa ma non capii e scopai lo stesso fino a schizzargli dentro, subito dopo mi accorsi che avevo fottuto il culo del nero, comunque più stretto di quello di mia moglie, mi adagia sul letto e il nero mi disse, aooo ma non era compreso nella prestazione! Dissi e che voi da me… i soldi? No il tuo culo!

    1. guest

      infatti mai accontentare le mogli che ti portano dove non vorresti arrivare, la mia piano piano dopo le prime scopate in tre con negro mi ha condotto con delicatezza e molta eccitazione a spompinate il cazzo del negro, e non sono frocio nemmeno bisex, ma mia moglie c’è riuscita a farmi succhiare e leccare quel cazzo nero e grosso fino a farlo schizzare nella sua e mia bocca, porcaeva che pazzia ma che goduria quella mazza nera turgida e sentirsela in bocca pulsare fino a farla scoppiare in schizzi caldi dal sapore simile al mio. Mia moglie me lo aveva detto che mi sarebbe piaciuto, il sesso e piacere e godimento non importa se maschi o femmina l’importante è desiderare di godere e il sesso è fatto appositamente per provare piacere reciproco, infatti al negro non dispiaceva che un altro maschio lo pompava, godeva e godevamo noi tre.

      1. Padrone di nulla

        esatto le donne ne sanno una più del diavolo, diciamo che io ne ho sposta una molto diavola, ci amiamo follemente, nella mia impresa lavora un giovane africano nero come il catrame, mia moglie che fa la contabilità dell’impresa consce tutti i dipendenti, e una sera al saldo delle busta paga trovo ancora la luce accesa nell’ufficio mi affaccio e vedo mia moglie in ginocchio a bocca aperta a segare il cazzo grosso come un palo di quell’africano, guardo incantato la scena eccitantissima ed eccolo venire nella bocca aperta di mia moglie che assapora tutto ogni goccia di quell’arnese nero come il catrame, il negro rantola qualcosa e si siede, mia moglie scappa in bagno, quello rimane seduto con la mazza in mano aspettando mia moglie che ritorna, se lo strofina sulla figa per inturgidire la mazza del nero ancora riuscendoci, rimango attonito come possibile, appena svuotato di nuovo duro mentre mia moglie gli infila un condom per sedersi sopra di lui a scoparselo, non so come facesse a prenderlo tutto dentro, sapevo delle performance di mia moglie, usiamo dildo e similari per il suo piacere ma un cazzo di quelle proporzioni non pensavo potesse riceverlo, invece eccolo dentro mentre lei saliva e scendeva su quella mazza, ed io incantato a vedere quella roba da film porno, dai e ridai il negro le toccava e strizzava il culo le tette baciandogliele ed eccola venire di orgasmo, mai sentita mugolare e godere in quel modo, mi eccitai come un porco e mi precipitai dentro, volevo scoparla anch’io, lei senza scomporsi mi saluta mentre il negro impaurito tenta di scappare, mia moglie lo ferma tranquillizzandolo, mi avvicino a lei e la metto a pancia sotto appoggiata alla scrivania, la scopo da dietro duramente e vengo dentro rantolando anch’io come un maiale, si gira e mi chiede: soddisfatto? Si molto! Lo sari molto di più se tra noi ci sarà anche lui! Non seppi dire di noi e da quel momento il negro è stato promosso a operaio della nostra vita intima e sessuale, e daije e ridaje mia moglie mi ha convinto a condividere con lei quella mazza nera fino all’eiaculazione.

  2. Clo&Rose

    con la mia amica del cuore ne condividiamo uno di questi ragazzoni, all’inizio ci sembrava una pazzia ma poi tutto fila liscio, l’unica scocciatura è che vive a spese nostre, ma per ciò che offre e prestazioni extra ci va bene così, ci ha tolto un sacco di scocciature e di maschi imbecilli che rovinano la vita, con lui abbiamo trovato della tranquillità per ora, poi dopo si vedrà, abitiamo nella stessa casa e non ci sono problemi, abbiamo tre camere da con tre letti matrimoniali quindi quando ci o va a lui si fa con molta naturalezza sia in due che in tre, pochi giorni fa ci ha proposto di accettare nel nostro ménage a tròis un suo amico con le stesse caratteristiche, abbiamo rifiutato per i costi eccessivi, mantenerne due maschi sarebbe impossibile, e pur vero che ha poche esigenze tranne una completa alimentazione per sostenere quel tesoro di emozioni che ha tra le gambe, ma per il resto son ragazzi semplici servizievoli e molto dotati.

  3. Marco

    la mia amica ha vissuto un esperienza del genere, la situazione che mi ha sorpreso è il fatto che dopo un inizio nei garage sotterranei si siano sposati in un parco per poi concludere il tutto

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