Una modella fa sesso lesbo durante un colloquio

Una modella fa sesso lesbo durante un colloquio

“Diventa una modella. Sono aperte le selezioni. Ti aspettiamo per incoronare il tuo sogno!”, recitava così il manifesto che vidi in città. Dopo aver fatto un corso di portamento, un book fotografico e palestra per anni, mi sentivo pronta per entrare nel mondo della moda. In passato ho fatto qualche sfilata per negozi di abbigliamento, ma non mi ero mai spinta oltre. Non ho fatto mai provini ma forse, dopo tanta fatica, era arrivato il mio momento. Ho riletto per sicurezza l’annuncio, età minima 27 anni, ero ancora in tempo. Requisiti richiesti: altezza minima 1,20, taglia massima 42, taglia di seno massima 3. Leggo sotto una nota che in particolare ricercano una modella per indossare intimo. “Beh, pazienza”, penso, in fondo ogni modella prima o poi dovrà sfilare addirittura senza veli. Ho preso il numero da chiamare per fissare un appuntamento. Al telefono mi ha risposto una donna brillante, molto gentile che mi dice di inviare il mio curriculum alla loro mail. Sono corsa immediatamente a casa per scegliere una foto in cui si vede bene il viso ed ovviamente il fisico. Agitata ho inviato l’email nella speranza di essere richiamata. Dopo 2 giorni ha squillato il mio telefono. “Pronto?”, “Salve, lei è la signorina Anna R.? La chiamo a seguito dell’invio del suo Cv per le selezioni di nuove modelle. Potrebbe venire ai casting di venerdì prossimo?”, “Sì”, avevo il cuore a mille. Dopo una breve chiacchierata la donna al telefono mi ha confermato il fatidico appuntamento. Aspettando il giorno tanto atteso, ho fatto di tutto. Ore e ore di palestra, ceretta super completa dall’estetista e shopping folle. Non vedevo l’ora di conquistare la passerella e di dare inizio alla mia vita da modella. Dopo una settimana ecco che suona la sveglia. Alle 11 dovevo presentarmi agli uffici con il mio borsone carico di abiti e di intimo. Per una prima presentazione ho indossato un abitino blu monospalla, super aderente e corto. Semplice, ma nella sua semplicità estremamente sensuale. Trucco abbondante ed occhi neri da gatta. “Devo conquistare tutti”, pensai. Dopo essermi specchiata una decina di volte, scendo di casa. Il traffico di Roma non perdona nessuno, come al solito ho dovuto fare le corse per arrivare puntuale. Dopo mezz’ora di tragitto arrivo in sede. Suono il citofono, apro e salgo al secondo piano. Entro nella sala d’attesa e trovo una cinquantina di ragazze tutte in attesa di potersi mostrare. Sono tutte bellissime, alte, magre e con visi meravigliosi. Per un po’ di mi sono sentita in un mondo che non mi apparteneva, ormai ero lì e non potevo tirarmi indietro. Dopo un’ora di trepidante attesa, ecco che finalmente viene un addetto ai lavori. “Buongiorno, benvenuti a tutti. Oggi farete tutte una piccola sfilata e poi un successivo test di cui non posso svelarvi nulla. Siate convincenti e sicure di voi!”. Bene, l’ansia sale ma non devo pensarci. In gruppi da 10 poco dopo ci chiamano. Io sono nel terzo gruppo e per fortuna non devo attendere molto. Nell’attesa mi metto al telefono, parlo e scherzo con le mie amiche quando finalmente sento urlare “Il terzo gruppo si faccia avanti”. Non ero pronta, poso di fretta il telefono in borsa, prendo tutto e vado nella sala affianco. Ci presentiamo tutti, facciamo una piccola sfilata e poi veniamo selezionati. Io sono tra le tre ragazze scelte. La prima selezione è andata bene, fra 3 giorni l’altra. I tre giorni passano in fretta, come la scorsa selezione mi vesto in fretta, faccio la solita strada invasa da auto e moto e arrivo all’ufficio. Questa volta sono sola, l’appuntamento è individuale. L’ansia cresce e questa volta è tanta. Dopo mezz’ora mi chiamano. Entro in una stanza, sono sola con due signore. Una di loro mi parla, si presenta e dalla voce capisco che era la donna che mi aveva chiamata al telefono. Rispondo alle loro domande, mi presento e racconto di questa mia grande passione per la modo. Non so perchè, ma a loro sembrava interessare poco. Il loro sguardo era focalizzato sul mio corpo, “Sarà normale”, ho pensato. “Anna, si spogli per cortesia”, fortuna che avevo indossato un completo di intimo nero che avevo visto in una pubblicità. Mi sembrava perfetto per l’occasione. Una di loro si alza, mi gira intorno e inizia a palparmi. Sono frastornata ma lascio fare. Dopo un po’ mi tocca le tette. “Lei vuole questo posto, giusto?”, “Ovvio che sì!”, rispondo convinta. Non sapevo che per ottenerlo avrei dovuto fare qualsiasi cosa. Improvvisamente la donna che mi aveva chiamata, di cui non ricordo il nome, mi bacia. Stava per succedere qualcosa in quella stanza e chiunque avrebbe capito cosa. A me piacciono i ragazzi, ma in fondo voglio fare la modella, ho già 25 anni e non posso aspettare ancora. Ricambio il bacio, sono in intimo, spaventata ed emozionata ma cerco di essere convincente. Lei si sbottona la camicia di seta, con una mano si scosta il reggiseno e mi mostra una tetta. Prende delicatamente la mia testa e l’avvicina al suo seno. Capisco che devo leccarglielo e così faccio. Il tutto è successo poi in modo molto naturale. Mi sono impadronita del suo capezzolo turgido, mentre lei mi accarezza ovunque. Con la lingua giro intorno alla sua aureola mentre lei con un dito cerca il mio clitoride. L’altra donna rimane a guardare, in fondo non è così male. Ci baciamo, lei mi stringe il seno, mi sfiora le coscie, l’interno coscia e la vagina. Sono in perizoma, mi scosta il filo e mi sfiora l’ano. Tutto è molto eccitante e mi lascio andare. I nostri corpi si sfiorano, le nostre lingue giocano tra di loro. Le sbottono i pantaloni e le nostre mani iniziano a giocare con i nostri sessi. Tutto mentre ci baciamo, ci tocchiamo, tutto fantastico. Sento il suo ed il mio clitoride gonfiarsi, stiamo arrivando all’orgasmo e così presto. E’ una nuova avventura per me, essere guardata mentre scopo con una donna, ma voglio quel posto e farò di tutto. Con il dito nella sua passera penso a ciò che a me piace tanto e con movimenti delicati la masturbo. A lei piace e ricambia in ottimo modo. Lei mi strizza i capezzoli, me li preme e questa cosa mi fa ancora più eccitare. Faccio lo stesso anche io. Tutto continua fino a quando non esplodiamo in un orgasmo piacevolissimo. Dopo essere arrivate ci rivestiamo, la signora mi dice che potrò essere della loro agenzia ed io sono al settimo cielo. La condizione è però una e voi immaginerete quale..

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