Ragazza scopa col suo capo, una donna sexy e in carriera

Ragazza scopa col suo capo, una donna sexy e in carriera

Nelle mie fantasie più segrete c’era sempre stata quella di fare sesso con un’altra donna, anche quando avevo 18 anni ed ero molto corteggiata dai ragazzi, mi soffermavo su qualche bella coetanea e iniziavo ad immaginare come sarebbe stato scopare con lei. Adesso ho 28 anni e quella fantasia che mi ha accompagnato per anni è stata finalmente esaudita, ma andiamo per ordine. Il mio nome è Alice, sono fidanzata con Marco da otto anni e tra qualche mese ci sposeremo, mi ha fatto la proposta un anno fa, sono stata molto felice, conviviamo già da tre anni. Lavoro come segretaria in un’azienda di marketing, passo molte ore in ufficio, il mio capo è una donna in carriera di 35 anni, bellissima da far invidia, forme al punto giusto, un seno tonico, alta, capelli lunghi neri e due occhi color nocciola molto penetranti. Mi ha sempre affascinato e in qualche modo attirato, quando vedo lei entrare dentro di me scatta qualcosa che mi fa ripensare a quella fantasia che avevo da adolescente. Inutile dire che al suo passaggio tutti gli uomini si voltavano per guardarla, inoltre, era una persona decisa ed autoritaria, si faceva rispettare e questo la rendeva ancora più affascinante. Il mio angolo da segretaria era fuori la porta del suo ufficio, raramente mi aveva fatto entrare, manteneva sempre un’aria molto distaccata con me, lavoravamo bene insieme e alla fine non c’erano mai stati problemi. Un pomeriggio per la prima volta dopo mesi mi mandò a chiamare, entrai nel suo ufficio, la vidi seduta su quella grande poltrona di pelle nera e provai un brivido lungo la schiena. Indossava una mini gonna corta ed aderente, un top nero che evidenziava il suo seno ed una giacca nera che le dava un’aria molto professionale. Quando mi vide lasciò le carte che stava leggendo, accavallò le gambe e mi fece cenno di entrare e di sedermi. Mi raccontò delle novità che ci sarebbero state la settimana successiva e di cosa voleva che io facessi, l’ascoltai attentamente ma allo stesso tempo fissavo il suo corpo e le sue labbra, quest’ultime erano grandi e carnose e la voglia di assaggiarle era sempre più incontenibile. Penso che lei se ne accorse, seguì il mio sguardo sulla sua persona un paio di volte e poi sorrise, capì che ero attirata da qualcosa. Mi congedò avvisandomi che quella sera si sarebbe trattenuta in ufficio oltre l’orario di chiusura e di andare via tranquillamente. Nelle ore successive pensai che mi sarei potuta trattenere un altro po’ per farle buona impressione, così quando tutti andarono via, la chiamai col telefono e l’avvisai che sarei rimasta un’altra oretta. Mi disse di raggiungerla nell’ufficio una volta rimasta da sola, così feci. La trovai in piedi appoggiata col sedere sul bordo della scrivania davanti a me, mi guardava e mi sorrideva, mi disse di avvicinarmi. “Prima mi guardavi…Perché lo facevi?” “Ti trovo molto bella ed attraente…” “Cosa ne dici di soddisfare il tuo capo in altro modo?” A quella richiesta sentii la mia fica bagnarsi rapidamente, fui colta da una forte eccitazione, quella bellissima donna voleva scopare con me. Mi attirò a se e mi baciò, mi riempì la bocca con la sua lingua, fu un bacio nuovo per me, diverso ed estremamente eccitante; mi fece sedere sulla scrivania e mi sfilò i pantaloni e le mutandine, mi ordinò di aprire le gambe poi mi sfiorò la fica con la lingua. Quel tocco mi mandò in estasi, mi bagnai ancora di più, ad ogni suo colpo di lingua godevo e gemevo, aumentò i movimenti e me la leccò tutta per bene, mi aggrappai alla scrivania e mi feci scopare fino a venire. Si leccò le labbra e risalì, mi baciò, tirò fuori il mio seno da sotto i vestiti e lo prese in bocca, leccò e succhiò i capezzoli, intanto mi aveva penetrato con due dita, che subito dopo diventarono tre. Si mosse dentro di me, sentivo le sue dita toccarmi dentro e sfondarmi, era una sensazione pazzesca; stavo godendo come non avevo mai goduto prima di quel momento. Decisi di agire anche io, le tolsi la giacca e il top rapidamente, le slacciai il reggiseno e mi catapultai con la bocca sui suoi capezzoli duri, li leccai velocemente, li succhia e li tenni tra i denti; lei iniziò a gemere e mi trattenne con la testa su quel punto per invitarmi a continuare. Tirò fuori le dita dalla mia fica, se le leccò, poi mi guido a terra sul tappetto che stava al centro della stanza, finimmo di spogliarci, non ebbi il tempo di capire le sue intenzioni che mi ritrovai con la sua fica in bocca. Si era seduta sulla mia faccia e si muoveva godendosi il tocco della mia lingua, allo stesso tempo con due dita si era allungata all’indietro per stimolarmi il clitoride e darmi piacere. La leccai per bene fino a farle raggiungere un primo orgasmo sulle mie labbra; non soddisfatta si voltò dando inizio ad un sessantanove pazzesco. Ci leccavamo la fica a vicenda e ci penetravamo con le dita, nella stanza si sentivano solo gemiti ed urla di piacere. Non riuscivo a credere che finalmente stessi scopando con una donna, non riuscivo a credere che stessi scopando col mio capo. Venne nella mia bocca ancora una volta ed io feci lo stesso; scopammo per un’ora intera in tutte le posizioni possibili senza darci un attimo di tregua. Ci rivestimmo e salutammo senza fare commenti sull’accaduto, il giorno dopo si comportò con me come aveva sempre fatto, mentre io non riuscivo a pensare ad altro alla serata che avevamo passato. Non mi sentivo nemmeno in colpa per il mio fidanzato, non ero davvero sicura di volerlo sposare e lei mi aveva messo ancora più dubbi in testa. A metà mattina la vedo uscire dal suo ufficio, mi lascia una cartella con delle scartoffie e va via. Apro la cartella, sono tutti documenti da fotocopiare ma tra questi vedo un foglio, lo prendo e leggo: “Questa sera mi trattengo di nuovo in ufficio, ti aspetto, la scopata di ieri sera è stata fantastica, non penso ad altro, voglio leccarti tutta di nuovo…” Ho lasciato il mio fidanzato e da diversi mesi me la faccio col mio capo, ho capito che mi piacciono troppo le donne, più di quello che avrei creduto.

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