Amare una donna

Amare una donna

Mi chiamo Silvia e oggi è il mio 37º compleanno, che festeggio insieme alla persona che più amo al mondo: Cinzia. Sono una ragazza abbastanza normale, con una corporatura che nulla ha da invidiare a tante altre donne: media statura, seconda di seno, bionda capelli corti, occhi chiari, insomma una donna come tante. In tutta la mia vita, non ho mai provato nessun’attrazione per i maschi, mentre invece, fin dai tempi del liceo, ero affascinata dalla bellezza delle mie compagne. A diciotto anni, ho vissuto quella che poi sarebbe stata l’esperienza che, in maniera definitiva, mi ha portato a vivere il sesso solo ed esclusivamente con le donne. Eravamo all’inizio dell’ultimo anno scolastico e, dopo aver finito la lezione di ginnastica, mi stavo cambiando nello spogliatoio della scuola con, accanto a me, Carla, la mia nuova compagna di banco. Avevamo appena fatto la doccia ed eravamo sole, io e lei. Entrambe indossavamo i nostri soli indumenti intimi, per poi rivestirci. Senza motivo ci siamo guardate dritte negli occhi e, senza dire una parola, i nostri corpi si sono avvicinati, una davanti all’altra, per guardarci in silenzio. Aveva un bel corpo ed era molto concupiscente; ho sentito un leggero brivido quando i nostri corpi si sono toccati, i nostri volti si sono sfiorati, ed ho sentito forte il desiderio di baciare le sue labbra, ma il rumore della porta che si apriva ci ha fatto desistere dal continuare quel breve, ma intenso contatto. Da quel momento, fra noi due le cose sono cambiate completamente. In breve siamo diventate inseparabili, anche se nessuna delle due, a causa della timidezza, riusciva a dire all’altra quello che stavamo provando. Un sabato mattina, che non avevamo scuola, abbiamo preso i nostri motorini e siamo andate in una piccola baita di proprietà dei suoi genitori, situata in cima ad un monte non troppo distante da casa nostra. Appena giunte, siamo entrate e ci siamo sedute sul letto di quella che era la sua camera quando, assieme ai suoi, veniva lì per trascorrere i weekend. Nessuno di noi due, riusciva a parlare, forse per timidezza o, forse, per desiderio, oppure per paura di rovinare quel momento così dolce, ma entrambe ci guardavamo negli occhi; poi, in maniera molto delicata, le nostre labbra si sono sfiorate in un primo timido bacio. Ho sentito la sua lingua cercare la mia e la cosa ha sortito l’effetto di eccitarmi tantissimo: consideravo quella cosa un momento bello e dolce, che mi regalava sensazioni bellissime. Dentro di me, sentivo forte il desiderio di far capire a quella ragazza quanto fosse forte il mio desiderio nei suoi confronti e, soprattutto, quanto desideravo quel contatto con lei. Senza dir nulla, abbiamo cominciato a spogliarci e, senza pudore o imbarazzo, ma in maniera naturale, ognuna di noi ha mostrato il proprio corpo all’altra. Ci guardavamo in faccia e ci regalavamo tanti sorrisi, quasi a volerci infondere reciprocamente coraggio. Poi, rimanendo sempre in silenzio, le nostre mani hanno iniziato ad esplorare ciascuna il corpo dell’altra, all’inizio in maniera un po’ timida, quasi impacciata. Avvertivo una sensazione di felicità e vedevo che lo stesso stava provando anche lei, e così abbiamo preso a baciarci, dapprima con una certa timidezza, ma bacio dopo bacio, si è trasformato in qualcosa di intenso, come anche il piacere che stavamo provando. Pian piano le nostre mani sono diventate più audaci ed hanno iniziato ad esplorare le nostre intimità, a sfiorare i nostri seni, le nostre labbra, ad indugiare sui capezzoli tesi e duri, facendoci gemere di piacere. Nella totale inesperienza, ognuna di noi, si è lasciata guidare dal desiderio, dalla voglia di esplorare il corpo dell’altra. Le mani della mia amica, scivolavano lentamente sul mio corpo, cominciando dalle gambe poi il ventre e, infine, avvicinandosi timidamente verso la mia intimità. Provavo molto piacere nel sentire le sue mani muoversi in maniera così dolce e, quando è giunta all’attaccatura della coscia, ho aperto le gambe e le ho offerto la mia micetta già bagnata fradicia. Lei ha preso ad esplorarla con le labbra, andando alla ricerca del mio bottoncino magico, che ha fatto vibrare, procurandomi subito un orgasmo molto intenso. Dopo aver provato quell’attimo di forte piacere, senza neanche rendercene conto, ci siam ritrovate avvinghiate in un 69, anche se nessuna di noi due lo avesse mai fatto e il piacere che ne abbiamo ricevuto è stato subito fortissimo ed intenso. Ho accarezzato anch’io il suo corpo e mi son ritrovata davanti alla bocca la sua fica profumata, che desiderava esser baciata. Ho incollato le mie labbra su quel fiore, suggendo il dolce nettare che da esso sgorgava. Lei faceva la stessa cosa con me ed ho sentito il mio corpo tremare al sopraggiungere di un nuovo orgasmo, così, con rinnovato vigore, ho fatto in modo che anche lei potesse godere quanto me. Ho preso a leccare e succhiare la sua intimità e, subito, anche lei ha cominciato a godere, stringendo le sue cosce intorno alla mia testa, quasi a volerla imprigionare, per non permettermi di smettere dal farle provare l’intenso piacere che le stavo regalando. Ci siamo accarezzate a lungo, lasciando che le nostre voglie, le nostre manovre ci regalassero momenti stupendi. Lei emetteva gemiti che mi incitavano ad accarezzarla con più passione, così, ogni tanto, mi succhiavo quelle stesse dita intrise del liquore d’amore che sgorgava dalla sua fica fradicia. Poi, con rinnovato ardore, ho ripreso a leccare la sua figa, aspirandola letteralmente con la mia bocca e subito emulata da lei, che ha inserito due dita dentro di me, provocandomi un nuovo orgasmo. Allora anch’io ho fatto lo stesso: le ho inserito due dita nella sua fica e subito ho cominciato a sentire le contrazioni del suo corpo, che stava vibrando per il piacere che le stavo donando. Ho accentuato il ritmo delle carezze, continuando a masturbarla sempre più forte, finché anche lei ha cominciato a godere in maniera intensa, proprio come era riuscita a fare con me. Era meraviglioso sentirla godere. Non riusciva più a controllarsi e, nello stesso tempo, fremeva tutta per il piacere che stava provando. È stato un momento bello, intenso, reciproco, che ci ha fatto vibrare entrambe, trasmettendoci sensazioni veramente uniche, che nessuna di noi due aveva mai provato. Siamo rimaste abbracciate, a scambiarci le coccole per molto tempo, poi, lentamente ci siamo rivestite e siamo tornate alle nostre case. Da quel giorno per noi è stato amore puro, anche se, col tempo, mi son resa conto che a lei piacevano anche i maschi e, quindi, siamo andate ciascuna incontro ad altre realtà.
«Amore mio, mi rendo conto che il rapporto fra noi due non può darti quell’appagamento che sicuramente troverai in un maschio e, soprattutto, capisco il tuo desiderio di creare una famiglia, di avere dei figli e di vivere la vita accanto ad un uomo. Questo nostro è stato un momento significativo della nostra storia, ma, per i motivi appena accennati, è giusto che finisca qui.»
Lei, dopo una lunga e attenta riflessione, mi ha fatto giurare che fra di noi non sarebbe mai cambiato niente; è vero, fra di noi il rapporto è rimasto sempre bello ed intenso, e, anche se oggi lei si è sposata ed ha messo al mondo due meravigliosi bambini, ha sempre trovato occasioni per stare intimamente con me, regalarmi altre sensazioni bellissime, fin quando, anch’io, non ho trovato la mia compagna ed ho deciso di vivere con lei la mia vita. Naturalmente la mia nuova compagna non ha avuto niente da ridire nel ricevere nel nostro letto anche quell’amica, Carla e, spesso e volentieri, passiamo dei pomeriggi meravigliosi a giocare con i nostri corpi, regalandoci piaceri che solo le donne sanno far provare ad altre donne. Con lei, ho scoperto la mia vera natura e con lei ho vissuto il mio primo, vero, intenso momento di piacere.

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