Quella sera al cinema (seconda parte)

Quella sera al cinema (seconda parte)

La mia confusione aumenta. Un paio di volte, nelle fantasie che le sussurravo mentre facevamo l’ amore, mi ero spinto ad immaginarla in un rapporto con due uomini e lei non aveva molto gradito e ora, ora mi dice che è pronta addirittura a farlo con tre? Probabilmente non si rende conto dei possibili, dei quasi certi sviluppi della situazione.
“Beh – dice – ti sei ammutolito? Sei scandalizzato…o cosa?”
Devo reagire in fretta, prima che pensi di aver fatto qualcosa di sbagliato e torni sui suoi passi.
“Scandalizzato…io? Proprio per niente, anzi…sono rimasto senza parole per la bella, la bellissima sorpresa che mi hai fatto…ma…”
“Ma….?”
“Ma, cara, sei sicura di quello che vuoi fare?”
“Mah…penso di fare un pò di sesso soft. Sono ragazzi, credo che se li masturbo si accontenteranno.”
“Io non ne sono così sicuro, invece. E se vogliono che tu…che tu glielo succhi?”
“Dici? Beh…ci posso provare…se tu sei d’ accordo.”
Il cuore sembra volermi uscire dal petto, tanto batte forte. Mia moglie che spompina un altro, anzi, più di un cazzo? E’ un sogno che si avvera ma…
“Non sai quanto mi faresti felice se lo facessi…però…”
“Sentiamo…però?”
Mi schiarisco la voce, prima di proseguire.
“E se qualcuno volesse…scopare?”
“Qui? A questo non avevo proprio pensato. Pensi che potrebbe succedere veramente?”
“Beh, mettiti nei loro panni: dal loro punto di vista mi sembra normale almeno provarci.”
“Forse hai ragione. Ma io posso sempre rifiutare, no?”
“Sì ma…sono in tre, fanno branco, si spalleggiano a vicenda…può essere… (avrei voluto dire “rischioso”, invece dalla mia bocca uscì un più vago) sgradevole .”
“Non so che dire…tu come la prenderesti, se succedesse?”
Sto per morire, sono sicuro. Veramente mia moglie aveva pronunciato quelle parole? Senza dubbio significava che “lei” l’ avrebbe fatto (e forse era proprio quello che voleva che succedesse) ma temeva il mio giudizio. Ora il cuore non batte più nel petto, ma in basso, dove quel che aveva detto mi sta procurando una erezione quasi dolorosa.
Ho la bocca asciutta, la lingua impastata e la voce esce strozzata, quando le rispondo.
“Non stai scherzando , vero? Se succedesse sarei il felice ed orgoglioso marito di una moglie stupenda, la migliore che un uomo possa desiderare.”
“Sei sincero?'”
“Ma certo, amore mio, e questo te lo dimostra.”
Così dicendo afferro la sua mano sinistra e la poso sul rigido gonfiore che ho nei pantaloni.
Anche io, però, voglio essere rassicurato.
“E tu…e tu, amore, dimmi sinceramente se lo faresti perchè lo vuoi anche tu, e non fai qualcosa che non vorresti solo per accontentare me. Sincera, ti prego!”
Lei mi bacia, allarga le gambe, prende la mia mano destra e la infila nel ridotto perizoma. Quel che sento basta a rassicurarmi sul fatto che sia eccitata…molto eccitata.
“Hai idea su come possiamo fare?” Chiede.
“Fammi pensare. Di certo non possiamo farlo qui. La sala è quasi deserta, ma c’è sempre il rischio che la maschera venga a controllare e vi scopra. Piuttosto…potremmo andare nell’ ingresso più in alto. Fra i due tendoni c’è spazio sufficiente e si può controllare che non scenda nessuno.”
“Sì ma…come glielo diciamo?”
Penso un attimo…
“Prova a fingere di succhiarmelo, e vediamo cosa succede.”
Lei si china sul mio ventre, e io alzo del tutto il vestito, mettendo completamente a nudo il suo culo, mentre volto la testa verso i ragazzi, fissandoli con ostentazione.
Funziona. Il ragazzo più vicino a noi si alza, si siede sulla poltrona accanto a quella di mia moglie ed inizia a sfiorarla quasi casualmente mentre guarda con indifferenza lo schermo. Visto che da parte nostra non c’è nessuna reazione, si fa più audace e prende a palpeggiarla.
A quel punto, intervengo e gli spiego il piano.
Lui torna dai suoi amici e riferisce quel che gli ho detto. Come d’ accordo si alzano ed escono dalla sala.
Spiego a mia moglie di tenersi bassa e, coperta dall’ alto schienale delle poltrone, lasciare la sala e raggiungerli fra i tendoni dell’ altra uscita. Io aspetto non più di mezzo minuto e, lentamente, risalgo il corridoio centrale.
Scosto il tendone che dà sulla sala e, al lieve chiarore che penetra, osservo Ada, circondata dai tre, che alza le braccia mentre un ragazzo le sfila il vestito. Rilascio la tenda e il buio mi impedisce di vedere il seguito. Non ho nessuna voglia di perdermi lo spettacolo. Afferro il tendone che dà verso il corridoio e lo scosto leggermente. Ora un pò di luce penetra e posso osservare una situazione che mai avevo neppure immaginato: Ada, completamente nuda a parte il ridottissimo perizoma, stretta fra quei tre corpi nudi dalla vita in giù che la toccano, le succhiano le tette, mentre lei ha un cazzo in ogni mano e li masturba. Il terzo, con un grosso arnese vigorosamente eretto, le sfila il perizoma, poi la afferra dietro la nuca costringendola a piegarsi verso il cazzo e finalmente la vedo accostare le labbra al membro e, dopo un attimo di esitazione, aprire la bocca e rinchiuderla sul glande, o poco più, cominciando il movimento del va e vieni del pompino. Lui però non è soddisfatto: le tiene ferma la testa e spinge a fondo. E’ come mi ero immaginato nelle mie fantasie? No, e come scopro con un forte senso di vergogna, molto più eccitante. Nei racconti che accompagnavano i nostri amplessi era sempre Ada a prendere l’ iniziativa e a condurre il gioco; gli altri erano semplici pedine che lei manovrava a piacimento. La realtà era diversa: il ragazzo la stava trattando bruscamente, qui era lei la pedina manovrata dagli altri. Se una situazione del genere l’ avessi pensata, immaginata, nella finzione sarei intervenuto per difendere mia moglie, allontanando chi l’ avesse trattata senza rispetto. Invece, averla vista così “dominata” aveva a tal punto aumentato la mia eccitazione che dovetti calare pantaloni e boxer per liberare i genitali da quella fastidiosa costrizione.
Il ragazzo le dice che è brava a succhiare cazzi, che si vede che è esperta…e volgarità del genere. Poi si toglie e dice ad un altro di prendere il suo posto. Questo, magrolino, sembra il più giovane del gruppo. Non ha un membro nè grande nè lungo, e mia moglie non ha difficoltà ad accoglierlo quasi tutto in bocca, mentre lo spompina e continua a masturbare il terzo, che per quello che riesco ad intravvedere in quella luce incerta, le sta strizando i seni.
Quello che si è tolto dalla bocca, ora le si mette dietro, e le tocca la fica.
“Senti come sei bagnata, sei eccitata ehh? Ora ci penso io a farti godere.”
Lo dice a voce alta, vuole farsi sentire da lei, dai suoi amici che ridacchiano e…anche da me.
Si mette in posizione. Ora sappiamo che sta per succedere veramente qualcosa di neppure immaginabile fino a che non siamo entrati in quella sala. Lei solleva la testa, mi guarda e io…io le sorrido e le faccio una carezza sulla testa, in segno di approvazione ed incoraggiamento.
Lui spinge e lei si sposta in avanti, come se volesse sfuggire al suo cazzo. Lui la afferra per i fianchi e continua a penetrarla. Malgrado l’ abbondante lubrificazione “naturale”, evidentemente prova dolore. Mi afferra la mano e la stringe forte, quasi a cercare conforto e forza da quel contatto familiare.
Finalmente il membro è entrato tutto e lui comincia un ruvido movimento di va e vieni. Dopo un pò, la presa sulla mia mano si allenta, poi la lascia e continua nel lavoro di bocca al ragazzo, Ora è rilassata, e mi sembra che metta più partecipazione in quello che fa. Io le sono sempre vicino e, da certi movimenti, certi sospiri che ben conosco, capisco che si sta eccitando, che presto avrà un orgasmo. Sono felice, sinceramente felice che questa esperienza possa rivelarsi, al di là della situazione, piacevole per lei, per mia moglie. Non provo nessun risentimento, nessun sentimento negativo per il fatto che stia provando piacere con un altro. Ora mi afferra il membro e gode. La accarezzo sulla schiena, lei mi guarda, io le sorrido felice e le mando un bacio.
Si volta verso il ragazzo, che si era tolto mentre lei aveva l’ orgasmo e gli dice:
“Dì, mi raccomando, non venire dentro, ehhh?”
Lui, con una risata soffocata…
“Tranquilla – le dice – nessun problema.”
Si rimette in posizione e riprende a spingere. Lei si sposta in avanti, si volta e, con una risatina…
“Guarda che stai sbagliando.”
“Sbagliando? No, per niente. Rilassati e vedrai che ti piace.”
Sono impietrito, Possibile che…che voglia penetrarla analmente? Ma Ada non ha mai, mai voluto farlo nemmeno con me, che ho provato e riprovato con tutta la gentilezza possibile, finchè non mi sono rassegnato. So che dovrei intervenire, ma qualcosa me lo impedisce. Vederla sodomizzata era proprio la fantasia che mi ,limitavo ad immaginare, di cui non le avevo mai fatto cenno, perchè sapevo quale sarebbe stata la sua reazione e ora…ero come impietrito, mentre stava per accadere veramente.
“No che non mi piace: smettila, non voglio.”
Lui sembra non ascoltarla nemmeno. Riprende a spingere e questa volta lei non può sottrarsi. Lui l’ ha afferrata saldamente per i fianchi, e il ragazzo che ha davanti la tiene ferma.
“Mi fai maleee, non voglioooo.”

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