La nostra prima esperienza bisex.

La nostra prima esperienza bisex.

Mi chiamo Silvia, ho 39 anni. Sono alta un metro e 77, occhi verdi, capelli biondi che amo portare lunghi, terza di seno, ventre piatto, uno splendido culetto a mandolino alla fine di due vertiginose cosce, lunghe e affusolate, che lo rendono, a detta di tutti, il mio pezzo forte. Sono sposata con Luca, un uomo che ha dieci anni più di me. È un bell’uomo: fisico asciutto, dotato, che ama le cose belle, la buona cucina il sesso trasgressivo. È stato lui che mi ha fatto conoscere la trasgressione, realizzando molte delle nostre fantasie. Con lui ho sempre vissuto esperienze molto intriganti e molto appaganti dal punto di vista erotico e sessuale. Inoltre mi è sempre piaciuto, quando si andava nei club, che qualche donna facesse un pompino al mio Luca, essendo lui molto dotato sia in lunghezza che in circonferenza, ed io mi esaltavo a premere la bocca della femmina sull’uccello di mio marito, che mi limonavo con passione. Una delle sue fantasie più ricorrenti, era quella di vedermi all’opera con un’altra donna. All’inizio pensavo che fosse solo il desiderio di vederla nel letto insieme a me che giocava con lui, ma poi mi son resa conto che, invece, la sua fantasia era quella di vedermi proprio interagire con lei, in un rapporto saffico, che, in qualche modo, fosse appagante per tutti e tre. Anch’io, dentro di me, ho provato a desiderare la stessa cosa per lui e, casualmente, una volta è capitato che siamo riusciti a realizzare questi nostri desideri. Un’estate, abbiamo organizzato, all’ultimo momento, una settimana di ferie da trascorrere insieme e ce ne siamo andati in Corsica. Un pomeriggio, mentre eravamo in una spiaggia quasi deserta, l’ombrellone di una coppia, appena giunta lì vicino, venne spazzato via da un improvviso colpo di vento. Loro erano in acqua e l’ombrellone finì su mio marito, che si trovò graffiato su un braccio. Loro accorsero mortificati e, una volta constatato che anch’essi erano italiani, ci mettemmo a chiacchierare fra noi. Fatte le presentazioni, lui Carlo e lei Giulia, scopriamo che sono di una città vicino alla nostra. Dopo le solite cose, il discorso cadde sul sesso. Mentre parliamo, vedo Giulia che indugia sempre più, con uno sguardo malizioso, su di me e, alla fine, andiamo insieme, mano nella mano, in acqua. Lì, ci divertiamo spruzzandoci l’acqua addosso e, ridendo e scherzando, ci ritroviamo abbracciate, mentre a riva i nostri uomini ci osservano, a loro volta, divertiti. A questo punto, preferisco che sia Luca a proseguire il resto del racconto.
Luca.
Osservo mia moglie, ridere e scherzare assieme alla nuova conoscenza e, compiaciuto, assecondo il commento espresso da Carlo.
«Credo che fra le nostre donne sia scattata la scintilla: non ho mai visto Giulia divertirsi così tanto con una donna appena conosciuta.»
«Si, mi sembra proprio che fra loro ci sia feeling e, se tua moglie ha qualche tendenza bisex, allora direi che il gioco è fatto.»
Lui specifica che Giulia ha conosciuto da poco il piacere saffico, che è stata con due o tre donne, ma sempre molto tesa e passiva, mentre ora sembra aver preso l’iniziativa, forse per aver intuito la disponibilità di Silvia. Passiamo l’intera giornata con loro e, al rientro, ci invitano a cena da loro. Accettiamo e giunti al nostro residence, Silvia è talmente eccitata che la vorrei scopare subito, ma lei mi chiede di esser paziente visto che la serata è destinata a finire a letto tutti e quattro insieme. Quando torniamo da loro, la serata si accende subito dopo una breve cena, durante la quale le due donne si sono scambiate languide occhiate. Giulia prende Silvia per mano e la porta in camera, seguita da noi che, di conseguenza, ci spogliamo; vederle nude ed avvinghiate in un 69, è uno spettacolo da sballo totale. Godono, si leccano e si “mangiano“ i sessi senza sosta, mentre io e lui abbiamo i cazzi in tiro. Carlo mi chiede se può toccare il mio, confessandomi di esser bisex, e, per vero, a me la cosa non dà alcun fastidio. Si inginocchia davanti a me e me lo prende in bocca. Lo succhia e lecca benissimo. Lo ingoia tutto e non è che abbia un membro piccolo: ho un cazzo di quasi venti centimetri, per cinque di diametro, ma lui se lo infila giù per la gola con estrema disinvoltura. Giulia osserva il marito succhiarmi il cazzo, si stacca e viene ad aggiungere la sua bocca vicino a quella di Carlo, mentre Silvia va a succhiare il cazzo di Carlo, che è ben messo anche lui. Ci distendiamo e, mentre loro succhiano il mio, io mi metto a leccare la micetta di Silvia, ormai ridotta ad un lago. Mi fanno distendere supino, poi Giulia sale su di me e si impala, infilandoselo tutto dentro, con un solo affondo. Silvia guarda Carlo e lo invita a scoparla, cosa che lui fa subito. In breve la stanza si riempie dei gemiti di piacere di noi tutti. Le donne godono nel sentirci dentro di loro, finché Giulia, eccitata al massimo nel guardare il marito che scopa Silvia, lo incita a prenderla nel culo. Silvia, rimasta libera, si mette di lato, apre le chiappe dell’amica che, subito viene infilata dal marito, con un solo colpo, secco e deciso. Lui affonda tutto il cazzo dentro di lei, che geme e gode all’istante.
«Si! Vengo! Sfondami il culo!»
Carlo la pompa con impeto e passione, fin quando non dichiara di esser sul punto di sborrare. Lei, allora, gli urla di riempirle la bocca, e lui, ubbidiente, si sfila dal culo di sua moglie e glielo pianta in gola.
«Bevi, mia dolce troia! Ingoialo tutto!»
Lei succhia e pompa il cazzo del marito, spremendolo per bene, poi si gira verso Silvia, le mette una mano sulla nuca e l’attira a sé. Le incolla le labbra alle sue e si scambiano il nettare che lei ha raccolto in bocca. Le lingue sguazzano con piacere in quel fluido, che, per vero, viene anche condiviso da lui, allorché si unisce al lubrico bacio delle donne, assaporando un po’ del suo stesso seme. Io, allora, mi sfilo da Giulia e prendo a scopare Silvia, infilandole il mio cazzo nel culo, cosa che lei gradisce molto, poi la rigiro e la faccio distendere su di me, in modo da consentire a Giulia di poterle leccare la passera, con l’aiuto di Carlo, che la masturba infilando due dita, sia nella fica di mia moglie che in quella della sua. Ben presto, a Carlo ritorna duro e lo offre a Silvia, che lo succhia con estrema bravura e, alla fine, lui si pianta dentro mia moglie, regalandole una doppia come era già accaduto con Giulia. Gode mia moglie infilzata da due cazzi, e ci incita a sfondarla di più, mentre Giulia le succhia a morte i capezzoli, strappandole continui urletti di piacere. Io e Carlo siamo al limite e ci sfiliamo, poi, fatte avvicinare le due donne guancia a guancia, sborriamo sui loro visi. Esse cercano di accogliere in bocca, quanta più sborra possibile poi si leccano il viso reciprocamente, raccogliendo quanto cola da ogni parte. Stremati, ma felici, ci distendiamo a riprender fiato e, senza accorgercene, ci addormentiamo tutti e quattro nello stesso letto.
All’alba vengo svegliato dai gemiti di piacere di Silvia, che si sta facendo leccare la fica da Carlo ed il culo da Giulia. Mi eccito e infilo il culo di Giulia, mentre lei, insieme a Silvia, succhia il cazzo di suo marito, fino a che sborra, inondando le loro bocche. Poco dopo è anche il mio turno di fornire una calda dose di seme a queste due troie insaziabili.
Trascorriamo dei giorni fantastici, fra sesso, esibizionismo e, alla fine, nell’ultima sera, mi prendo anche il culo di Carlo, sotto la sapiente regia di Giulia, che vuole vederlo godere su un cazzo che lo sfondi a dovere. Dopo quell’esperienza, Giulia e Silvia si sono incontrate spesso ed hanno passato, fra loro, degli indimenticabili momenti, godendo ognuna del corpo dell’altra. Ci siamo anche rivisti in occasione di un Capodanno in montagna, dove ho potuto di nuovo assaporare il piacere di sentire la bocca di Carlo, succhiarmi il cazzo assieme alla lingua di sua moglie.
Questa nostra è stata un’esperienza bisex bellissima e Silvia si è ripromessa che, in ogni altra occasione, in cui ci abbandoneremo ai piaceri del sesso in compagnia, se sarà presente una donna, le chiederà di poter provare il piacere di assaporare il nettare di Venere direttamente alla sua fonte.

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