Mia cognata Ursula

Mia cognata Ursula

Mia cognata Ursula

Era da molto tempo che mio fratello e mia cognata mi avevano invitato a passare qualche giorno a casa loro a Zurigo in Svizzera. La scorsa settimana approfittando del fatto che mio marito era in Sicilia da parenti, mi sono detta: adesso vado finalmente a trovare mio fratello. Scesi alla stazione di Zurigo e vidi mio fratello che mi aspettava. Salimmo in macchina e le chiesi come mai sua moglie Ursula non era venuta. MI disse che era rimasta a casa in attesa di colleghi di lavoro per delle consulenze da sbrigare e che lui sarebbe dovuto scappare a lavoro appena lasciatami a casa loro. Infatti appena arrivammo davanti a casa sua mio fratello mi invito’ a scendere e salutatami si avvio’ per andare a lavoro e che sarebbe tornato verso sera. Mi avvicinai alla porta e suonai il campanello di casa. Dovetti suonare diverse volte tanto che pensai che mia cognata fosse uscita, quando vidi la porta aprirsi e mia cognata dire: – ciao Rita. non ti aspettavo cosi’ presto, pensavo che tuo fratello ti portasse a visitare un pò Zurigo -.
Notai che aveva delle grandi occhiaie e le chiesi se stava dormendo e se l’avevo disturbata. Al che mi rispose che aveva degli ospiti e che stava facendo vedere loro la casa. Notai anche un certo affanno nella sua voce che mi fece riflettere. Appena entrammo nel salotto mi presento’ tre signori molto anziani sulla 70ina che stavano seduti, dicendomi di scusarsi che stava proprio facendo vedere la casa ad altri due colleghi che erano rimasti al piano di sopra. Mi lascio’ con questi tre signori che parlottavano tra loro in una lingua a me sconosciuta (seppi dopo che era svizzerotedesco) e la vidi salire le scale per andare al piano superiore. Premetto che dato che eravamo a Giugno inoltrato e faceva caldo, io indossavo un completo leggero con i bottoni sul davanti e, causa la mia corporatura abbastanza formosa di cosce e sedere la gonna si sollevava lasciandomi buona parte delle cosce scoperte. Notai con la coda dell’occhio che uno di quegli uomini faceva segno agli altri di guardare le mie cosce. Non mi reputo certo una bellezza, anzi, ho le cosce grosse con molta cellulite e il culo non è da meno, ma nonostante questo, quei tre mi osservavano le cosce sempre piu’ spudoratamente, e la cosa invece di infastidirmi mi faceva un effetto inverso. Piano piano sentivo l’interno delle cosce calde e umide, e sentivo che l’interno delle mie mutande era appiccicato alla mia vagina che secerneva umori in quantita’. A questo si aggiunse anche il fatto che mia cognata Ursula non scendeva ancora dal piano superiore, e la situazione di colpo mi fu’ chiara. Il pensare mia cognata di sopra che faceva chissa’ quali porcherie, la mia astinenza da giorni, mi fece arrivare un orgasmo che mi fece allagare nelle mutande. I tre anziani lo notarono e mentre uno di loro si alzo’ e ando’ al piano di sopra gli altri due senza nessun scrupolo si abbassarono la cerniera dei pantaloni tirandosi fuori il membro gia’ bello duro e cominciando a scappellarselo lentamente sotto i miei occhi. Perdendo ogni ritegno ormai e ancora sotto l’effetto dell’orgasmo spalancai le cosce mostrando a loro le mie cosce e le mie mutande che erano fradicie di umori. Mi aspettavo che mi venissero ad aprire le cosce del tutto e mi penetrassero li sul divano dove stavo, invece mi fecero alzare e mi portarono al piano di sopra. Appena giunti davanti alla camera da letto vidi mia cognata Ursula stesa di schiena sopra un anziano che avra’ avuto circa 80 anni mentre un altro che non avevo ancora visto le stava sopra e notai che avevano i membri infilati insieme nella sua vagina. Ursula aveva la vista annebbiata dalla lussuria, e nonostanze mi guardasse sembrava che non mi vedesse, tanto era in preda alla lussuria e alla libidine. Arrivammo nel momento che le stavano per sborrare dentro e infatti sentii mia cognata ansimare sempre piu’ forte dicendo frasi incomprensibili per me ma che dovevano essere di una volgarita’ estrema. Vidi i due vecchi spingere forsennatamente insieme nella sua vagina dalla quale usciva schiuma biancastra, e dopo qualche minuto tirarlo fuori dalla figa che rimase aperta in modo osceno dalla quale usci come un vomito tutto lo sperma cacciatole dentro da quei due. Poi mi sentii spingere sul letto dai due che mi avevano portato su e mi fecero mettere sopra mia cognata a 69 ancora col vestito su e le mutande. Una volta sopra mi presero la testa e mi facero capire che dovevo leccare la figa a mia cognata che vomitava ancora sborra calda. C’era in tutta la stanza un forte odore di sesso e sudore che mi fece infoiare ancora di piu’ e mi tuffai con la testa tra le sue cosce iniziando a leccarle la figa che odorava di cazzo, e intanto sentivo mia cognata che mi spostava le mutande di lato aprendomi con tutte e due le mani le labbra della vagina. Fu rimanendo cosi sopra mia cognata che sentii uno alla volta entrarmi tutti dentro la figa, a volte ancora coi membri mosci, tanto mi sentivo aperta. Sborrai con tutta me stessa la libidine che avevo dentro, mentre mia cognata mi apostrofava nei modi piu’ osceni dandomi della vacca e promettendomi che mi avrebbe fatta chiavare anche da mio fratello prima o poi…

Rita

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2 thoughts on “Mia cognata Ursula

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