Luisella,la nostra droga

Luisella,la nostra droga

LUISELLA, LA NOSTRA DROGA – La mia vita trascorreva tranquilla come tantissime persone. Avevo la mia famigliola, un lavoro sicuro , certo non ci mancava nulla ma qualche soldino in più non ci avrebbe disturbato. La nostra casa non era una villa, ma per noi era sufficente; era composta da un seminterrato e dal primo piano. – Un pomeriggio verso sera, avevo appoggiato una piccola scala per cambiare la lampadina che illuminava la parte retrostante la nostra casa, quando essendo proprio vicino alla finestra che dava al nostro bagno, vidi accendersi la luce. La mia bambina undicenne in un baleno si spogliò e completamente nuda s’infilò dietro la tendina per farsi la doccia. Sorrisi, rimanendo un pò sorpreso nel constatare che la mia piccola stava maturando. Nel mezzo minuto che restò nuda, nuda come il dì che nacque, ebbi modo di vedere che aveva già un cenno delle nascenti tettine e un leggerissimo velo di pelini sul pube. Stava sbocciando alla vita, aveva un corpicino già con le sue belle e graziose curve, sorrisi e mi sentii orgoglioso d’aver generato una così bella fanciulla. – Confesso, quella sera stessa a tavola per la cena, guardai la mia Luisella con occhi diversi, fiero della mia opera, soffermandomi su di lei più spesso di prima. – Fu un anno dopo che mia moglie informandomi che la nostra bambina non era più bambina ma era diventata una signorina in quanto aveva iniziato il naturale ciclo delle mestruazioni, ne fui compiaciuto sapendo che era tutto regolare e stava bene, fui io che mi sentii un pò invecchiato, ma tant’è la vita è così. Mary mia moglie, aveva instgaurato con lei una profonda confidenza. ” Sai,- mi disse mia moglie sorridendo – cosa mi ha chiesto oggi Luisella? ” mi ha chiesto ” mamma ma è vero che agli uomini piace…piace baciare le donne laggiù? ” – rimasi sorpresa, balbettai, non sapevo cosa dire, poi considerando che la sua curiosità è legata alla sua età, ripresami riuscii a dirle ” che sì ma sono i porcelloni che lo fanno ” – ” lo fa anche papà? _ Sì amore sì anche lui è un porcellone…ma chi ti ha detto queste cose? ” – ” Ma dai mamma, è stata una mia amica che lo ha saputo da sua sorella più grande – ” Tesoro non dovresti pensare a queste cose ma a studiare, vogliamo avere in casa una laureata avrai tempo dopo “- ma poco dopo mentre sistemavo degli indumenti in vari cassetti dell’armadio, e mentre pensavo a queste domande, mi si avvicina da dietro e abbraccandomi leggermente ai fianchi mi fa – ” e…ma…mamma… è bello? ” – “E’ bello sì bambina mia ” – le risposi girandomi e tenendomela stretta al petto. Stemmo così per qualche minuto poi le dissi che lo proverà anche lei a suo tempo – Squillò il telefono e ci interruppe però finita la telefonata continuò – ” Ma papà non trova sia sporco… a fare queste cose ? ” – ” Bhe a dire il vero prima mi faccio la doccia sai. Più tardi, mia moglie mi fa ” Non so se a tavola questa sera hai notato le occhiatine che ci davamo – ” No – risposi – mi sembrava come il solito, sai invece cosa mi hai fatto ricordare ? ” risposi io ? e le narrai d’averla vista nuda in bagno quando andai con la scala a cambiare la lampada dietro casa. Non se ne parlò più per anni, nel frattempo però non smisi di ammirarne la sua crescita e diventare donna. Quando terminò il Liceo ormai adulta, festeggiammo il suo diciottesimo compleanno andando a cenare nel più lussuoso hotel della città. Ero, anzi eravamo orgogliosi di lei, era brava a scuola seria, forse un pò timida. Sapevamo che anche lei come le sue amiche aveva una amichetto, diceva lei. Senza volerlo mia moglie una sera li vide anche baciarsi, è naturale pensò, solo che qualche sera dopo tornò a casa con gli occhi rossi, aveva pianto e quando mia moglie premurosa ne chiese il motivo singhiozzando si fece abbracciare dicendole fra i singhiozzi che il suo lui l’aveva lasciata. Lì sul divano mia moglie se la coccolò confortandola riuscendo anche a far apparire un lieve sorrisino sul suo bel visetto. Rimasti soli, Mary mi raccontò tutto, così poi a letto toccai volutamente quel tasto che m’accorsi mi stava interessando anche sotto un’altra ottica ” Allora lui la lasciò perchè non lo lasciò toccarle la passerina ? ” “Certo –mi rispose — io però le dissi che ha sbagliato e che al fidanzatino bisogna dargli qualche contentino ” In altre parole mia moglie l’aveva autorizzata di lasciarsi toccare. Qualche sera dopo vedendo Luisella più serena e sorridente, spinse la mia curiosità chiedendone il motivo a sua madre. Luisella le raccontò dettagliatamente cosa fece e quando mi disse che le aveva dato il pisello in mano, rimasi di stucco, non potevo credere che la mia piccola fosse arrivata a tanto. Certo capii che alla sua età questo è naturale , ma per me restava sempre la mia bambina. Io stesso però mi stupii nel sentirmi eccitato da questi cenni sicchè quella sera mi scopai Mary con molta più foga del solito. Anche le notti sucessive toccammo il tasto “Luisella”, mi eccitava immaginandomela toccare il sesso maschile, Mary se ne accorse e stizzicandomi diceva che ero un porcellone a pensare quelle cose con la nostra figlioletta, però continuava a parlarmene; arrivò a dire ” che ne diresti se venisse a letto con noi…” Risi, ma balbettando non potei negare che mi sarebbe piaciuto. Non era la prima volta che si parlava di porcate, ci fu un tempo che quasi quasi eravamo giunti al punto di scambiarci partner con una coppia che in vacanza avevamo conosciuta, quindi la morale della mia lei era un pò elastica. Continuammo ad immaginare orgette in famiglia eccitandoci a vicenda. Spesso nelle nostre fantasie entrava nostra figlia. “Sai,” disse un giorno mentre metteva in lavatrice la nostra biancheria intima,” sai che Luisella si masturba ? guarda qui le sue mutandine, vedi e senti, ora sono un pò essicate, ma io lo so cos’è ” sorrisi ma volli toccarle anch’io. Mary vedendomi e sapendo cosa mi passava per la testa, sorprendendomi mi abbracciò e baciandomi mi toccò la patta che, in un attimo si gonfiò, ” Dai – mi esortò – dai tiralo fuori, voglio vedere il tuo cazzo strofinare le sue mutandine ” Imbambolato la lasciai fare, piaceva anche a me. Due menatine ed eccomi là bello duro, lei stessa avvolse su di lui le leggere mutandine , poi tenendoci sempre uniti con pochissimi toccamenti venni; il pensiero che stavo sfregando la mia asta dove poche ore prima accarezzavano la fica diciottenne di mi figlia fecero acellerare il mio godimento. Tra le smodate risa di Mary e un pò vergognandomi la cosa cessò lì. Due sere dopo però, a letto dopo un paio di minuti del suo solito pompino d’avvio, la sento armeggiare col cazzo, ” che stai facendo ? ” chiesi e lei ” … ti stò mettendo il vestitino, sono le mutandine di Luisella “- Devo ammettere che la goduria che ne seguì fu arricchita di mille nuove senzazioni. Tornata col viso vicino al mio sesso nella penombra della camera , potei vedere che anche lei ne era eccitata, molto più delle altre volte, sicchè le sussurai ” Che bello sarebbe averla qui in mezzo a noi…so che piacerebbe anche a te, vedo che sei arrapata anche tu” non rispose ma il lungo e affannoso bacio che mi dette era un chiarissimo sì. La sera dopo rientrando in salotto dalla doccia, non potei non vedere e capire che Mary coccolandosi Luisella lo faceva diversamente dal solito, con più ardore, se la sbaciucchiava accarezzandole di continuo la testolina “Ma mamma…” si lamentò gioiosamente lei, poi ebbi un colpo al cuore, dal punto di vista dov’ero, pareva si baciassero in bocca, m’ero sbagliato ma fu sufficente a far impennare il mio lui; mi sedetti vicino a mia figlia, ” T’ho coccola tu altrimenti la soffoco, la mangio di baci “. Luisella protestò ” Non sono mica una bambola sapete? piace anche a me le coccole ma…” La zittii dandole un bacetto sulle labbra, lei sbarrò gli occhi ma poi guardandomi la bocca, la baciò, sostò una decina di secondi, io tremai, mia moglie alzandosi e uscendo ci disse ” Vado…vedo che sono di troppo qui ” Ridemmo; me la tenni abbracciata ancora per qualche minuto, poi confuso “Andiano a letto tesoro” dissi alzandomi e facendo alzare anche lei. la lasciai andare in bagno mentre io raggiunsi a letto la mia consorte che subito chiese ” Ho visto bene ? ma ti ha baciato la bocca? ” – ” Sicuro…mi ama anche lei e forse forse un pò più di te” Si rise ma fummo bloccati quando Luisella con la sua leggera camiciola da notte, aperse la porta ” Ma cosa avete questa sera? pare vi sia mancata da mesi ; sono sempre quella sapete? ” Lo disse con quel suo tipico sorrisino che farebbe innamorare anche un cuore duro, Sedette nel bordo letto dalla parte di Mary che prendendola un bracco se la tirò addosso. ” Sei il nostroi gioiello mia cara, e vediamo che giustamente ti stai allontanando dal nido” – ” Ma cosa dite mai, sto bene con voi, mi amate, vi amo che cosa volete che mi aspetti dalla vita” – ” No tesoro, quando troverai la persona giusta volerai via ed è giusto che sia così…” – ” Allora falle posto qui in mezzo a noi prima che scappi… e guai a chi tenterà di strapparcela ” così diss’io con finto cipiglio invece mia moglie scostando le coperte l’invitò veramente e porsi tra noi. Che stupore, che tremore mi prese nel sentire le sue gambe toccare le mie; volevo dire qualcosa ma la forte emozione mi impedì di proferir parola. Luisella fu avvinta da quattro braccia, lei si pose supina e rideva, non si rendeva conto del trauma che provavo e che forse provava anche Mary. Parlammo scherzosamente per cinque dieci minuti poi Luisella dopo un minuto di silenzio disse ridendo ” Questa sera ci sono io, non …non potete fare all’amore” Io rimasi un pò basito, Mary invece ” Non è detto… se ti sposti lo facciano… così puoi vedere e imparare” – e lei ” Su allora, fatemi vedere, su ” -Ci invitò con un mellifluo sorrisino. Non credo sia successo a nessun’altro una simile situazione. Essendo la porta ancora aperta, la luce del corridoio rischiarava la nostra stanza, mia moglie passando sopra il corpo della piccola, si incastrò tra noi e fra mille risate cominciò a baciarmi. All’inizio ridevo anch’io ma quando sentii che mi brancicava l’uccello tremai, ero indeciso se seguirla o no. Incertezza che durò poco, cominciai palpeggiandole una poppa, fissavo il visetto divertito ma serio di Luisella che per vedere meglio aveva alzato la testa tenendosi alta sul gomito sorpresa pure lei, non credeva ai suoi occhi. Mary scalciò il lenzuolo a fondo del letto dandomi la possibilità di vedere le perfette gambe della mia bambina poichè la camiciola le era salita in alto. Credevo che Mary stesse scherzando, e che si fermasse, invece spostandosi un pochino, “” Luisella hai certo visto qualche pene immagino, ma non quello di papà, è bello sai? “” e con una veloce mossa me lo mise al nudo. Luisella a quella vista restò di sasso, aveva gli occhi che correvano dai nostri visi alla mano della mamma che mi spalpugnava il cazzo che come non mai, diventò duro come l’acciaio, era diventato talmente duro da farmi male “” Vuoi toccarlo ? dai su senti come è duro “” – “” No, ma dai mamma… no fate voi…fate voi “” – “” Ma dai sciocchina dai, è luccellone del tuo babbo… tranquilla non lo dirà a nessuno su… “” Vedendo che non si muoveva, Mary le prese una mano per il polso, tirandola su di me. Come posso descrivere l’emozione che provai, il cuore mi martellava nel petto, pareva scoppiasse, la manina della mia bambina mi stava toccando, poi sono morto quando sentii che me lo stringeva assaggiandone la durezza. e continuò anche dopo che mia moglie le mollò il polso. La situazione era altamente lussuriosa: un uomo di 39 anni la moglie di 37 e la giovanissama figlia diciottenne stavano tuti e tre tremando dall’emozione che stavano vivendo. Fu quando m’accorsi che Mary le lasciò il polso allungando una mano accarezzai il vellutato visetto della mia creatura, lei sorrise avvicinando il viso al mio e ,proprio sotto la faccia di mia moglie mi dette un bacino, mi alzai un pochino col busto e trattenendole la testa ferma le cercai ancora la boccuccia in un bacio che nulla aveva di paterno; dopo poco le toccai le labbra con la punta della lingua, lei aperse la bocca, mi fece sentire la sua linguetta Incollati continuavo a baciarla inebriato dal piacere “” E a me niente baci “” protestò mia moglie che la tenevamo con le nostre facce pressata sotto di noi, fu li che collaudammo il nostro primo bacio a tre lingue. Baciavo le mie gioie, ma era la bocca e la linguetta della mia bambina che mi faceva fremere. Durò qualche minuto quei baci proibiti, poi Mary emergendo da noi si districò e accavallando una gamba su di me mi agganciò salendo su di me. Mary indossava la camicia da notte ma come sempre era senza mutandine si posizionò nel punto giusto; con una mano si imboccò il cazzo calandosi di di lui. Ero stupefatto, mi sentivo smarrito, lei cominciò ad agitarsi con leggeri su e giù e roteando lentamente il bacino. Guardammo Luisella che fissava il nostro punto d’unione, però la camicia glielo nascondeva, Mary sorridendo se la sollevò, a quella vista la piccola sbarrò gli occhi mordendosi il labbro inferiore bloccandosi, pareva pietrificata, poi per vedere meglio, posò il viso sulla mia spalla sempre fissando i nostri sessi. Placatomi un pochino l’animo e mosso anche da un cenno di affetto paterno, la cinsi a me. Che meraviglia, avevo stretto a me la più bella fanciulla del mondo, era mia; Memtre Mary continuava a pascersi di sesso, mi sorrise felice nel vedermi gioire, e come potrei altrimenti non esserlo, mia figlia, la mia bambina, alzò il viso fissando e cercando la mia bocca. Che bacio fu quello; meraviglioso, la mia mano poi, tremando come corda di violino,le scese dal collo alla spalla e lentamente sfiorò il prezioso e perfetto monticello della sua tettina sinistra, anche lei un pò smarrita bloccò la suzione del nostro lungo bacio, forse indecisa di lasciare o no che il suo babbo le palpasse il seno. Poi quando la sentii che si rilassava le cercai l’altro inserendo la mano nell’ampia scollatura. Paradiso, Paradiso, Paradiso, sì stavo toccando il Paradiso e quasi venni meno. La carnina di seta della sua piccola tettina mi bloccò la salivazione, fu così bello che non volli lasciarla nemmeno per sbottonare il bottone che mi ostacolava, poi, ciliegina sulla torta, fu la mia bambina che lo fece. Gesù che gioielli teneva la mia bambina, due tettine di burro che me le godetti gustando quella carnina morbida ma per poco; mai come quella volta m’incazzai col mio cazzo, che poco dopo scaricò in grembo a mia moglie tutta la sua energia. Mary poi, quando mi vide inerte, scese da me e ripassando sopra il corpicino di Luisella si portò dall’altra parte. Seppur ancora preso dal torpore della goduta, mi tenevo stretta Luisella, Mary però di certo non avendo goduto, quasi me la strappò, le cercò la bocca baciandola chiudendo gli occhi rapita da tanto piacere. Tenevo ancora anch’io mia figlia allacciandola alla vita, e pur avendo appena avuto un orgasmo, sentii rinascere il mio lui quando m’accorsi che Mary le stava accarezzando le cosce. Fissai la sua mano che vagava sulla vellutata pelle, ad un certo punto Luisella girò il viso verso di me con lo sguardo che mi diceva “” Guarda papà cosa mi fa la mamma “” Guardai giù , Mary stava massaggiando da sopra le leggere mutandine la fica di nostra figlia. Cercai subito il suo viso, che con un tacito ma una eloquente espressione , mi diceva . “” Guarda amore cosa faccio alla nostra bimba “”Poco dopo e dopo aver ascoltato le parole che la madre le sussurrò, vidi incredulo la mia bambina che con una veloce manovra si tolse le mutandine scalciandole in fondo al letto. Mary allora con un’occhiatina d’intesa ricominciò a sditalinarla. Intanto il cazzo mi si era già ringalluzzito, per renderlo ancora attivo ma sopratutto per cogliere il momento giusto sognato da sempre, mi portai giù. Dopo aver accarezzato le sue coscette, inebriandomi del suo profumo ed aver baciato con bacetti bagnati l’interno vellutato delle cosce, avvicinai la bocca alla più bella creazione della natura, e dopo aver con l’alito caldo riscaldato la sua splendida fessurina, iniziai a stuzzicarla con la punta della lingua leccando poi la fessura mentre col naso le vellicavo la clitiridina. Mai leccata di fica fu così tremendamente favolosa ed eccitante al mondo. Mery, mi disse poi, che mentre leccavo loro si baciarono e le succhiò anche le tettine. Vicina all’orgasmo la mia figlioletta iniziò a sollevare il bacino serrando e aprendo la gambine seguendo gli impulsi frenetici dell’imminente orgasmo. Che indescrivibile momento ed emozione fu l’arrivo in bocca del suo succo divino, il nirvana che lo creò aveva impiegato tutte le sue parti migliori. Continuai a leccare con la testa stretta dalla morsa che subii dalle cosce nel culmine del suo climax. Risalii poi per baciare la sua bocca. Che delizia e che perversi baci furono quelli, le trasmettevo il sapore della sua fichetta, poi vedendo le tettine che Mary le aveva messe al nudo, fissandole prima e imboccandone una socchiudendo rapito gli occhi , poppai quel capezzolino turgido inebriandomi estasiato da tanta bellezza. Mentre mi gustavo quella delizia, mia moglie le baciava la bocca e con una mano palpegggiava l’altro seno. Dieci minuti di estasi fisica e mentale furono sufficenti a far tornare in vita il mio cazzo, però quando cercai di posizionarmi fra le cosce della mia bambina, mia moglie si allarmò, pensando la volessi possedere, mi spinse via “” Ma sei matto…non devi, è vergine sai ? “” poi vedendomi fortemente contrariato e forse avendo pietà di me, disse : “” Mettiti pure su di lei , ma ti regolerò io…- e rivolta a Luisella – stai tranquilla amore…lasciami fare ti piacerà vedrai”” In un baleno mi afferrò l’asta cominciando a far scorrere la cappella su e giù, su e giù tra le labbra della ancor rorida fessurina. Per non gravarle addosso, mi tenni sollevato sulle braccia permettendo così alla padroncina di quel tesoro di vedere il cazzo del suo babbo che la portava al secondo orgasmo. Mary però mi dette un contentino improntando il glande sul buchetto sussurrando “” Ora ti faccio sostare sull’uscio del Paradiso, ma mi raccomando, non premere forte perchè non te lo lascio libero “” Mi fece poi passeggiare sui giardini dell’amore per oltre quindici minuti, continuando anche dopo aver visto Luisella godere, e quando capì che stavo venendo anch’io, lo agitò facendomi scaricare sulla rada peluria della sua adorabile fica. Svuotato anche spirituamente mi trascinai su; la cinsi con una mano, poi, quando la guadai vidi che si nascondeva gli occhi con ambo le mani “” Mamma mia, cosa abbiamo fatto “” farfugliò. Udii mia moglie che la confortava con parole suadenti, rassicurandola che se non voleva farlo ancora, bastava dirlo. Placati i sensi, chiusi gli occhi ma lottai col timore che non lo volesse più. Mi addormentai, non so, ma credo d’aver fatto un sonno agitato, mi destai nelle prime ore del mattino e come un fulmine corsi col pensiero alla mia Luisella, mi ritrovai il letto vuoto. Andai in bagno, al mio ritorno Mary era tornata ; le chiesi con lo sguardo dov’era nostra figlia. Mi spiegò vedendomi dormire e vedendo la figlia sgomenta, l’aveva invitata ad alsarsi, la condusse nella sua cameretta coccolandola amorevolmente. Mi disse “” Credo si sia pentita sai? credo che sia stata la prima e l’ultima volta…peccato, m’è piaciuto molto “”. Io e Mary abbiamo passato una giornata terribilmente triste, ma poi il miracolo, quando ci ritirammo a letto, Luisella era già là sotto le coperte che ci aspettava. Sette anni dopo, e dopo aver provato e riprovato tutte le gioie dell’amore, noi vecchi un pò più raramente dato che si era fidanzata, la ospitavamo ancora nel nostro letto, e lo spettacolo del vederle lesbicare, vedere mia moglie che le leccava la passera, rinvigoriva il mio lui gustando poi ripetutamente il suo corpo con lunghe e sempre estremenente goduriose scopate.

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One thought on “Luisella,la nostra droga

  1. Fausto

    Questo racconto mi ha eccitato assai, in quanto una famiglia mia vicina sono proprio come questa famiglia quindi mentre leggevo mi sono immaginato fossero loro e ho avuto una sborrata colossale La ragazzina mia vicina ha solo undici anni ma ha già due belle tettine ben sviluppate per la sua età

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