La mia nonna super calda

La mia nonna super calda

Mi chiamo Michele, sono figlio unico e da sempre sono stato incredibilmente viziato da i miei genitori e dalla mia nonnina preferita. Credo di essere un bel ragazzo, ho diverse ragazzine che mi corrono dietro ma non ho ancora capito se è per la mia fantastica auto o per il mio aspetto fisico sempre curato. Vado in palestra tre o quattro volte la settimana, ho 23 anni e credo che fra qualche annetto i personaggi più famosi e belli della tv potrebbero addirittura farmi invidia. Da qualche tempo mi sono trasferito dalla nonna, i miei hanno iniziato a litigare spesso e per non sentirli ho preferito andare via. La mia nonnina Chiara è in realtà una gran bella donna e credo proprio di aver preso da lei tutte le mie qualità. Lei è ancora una bella donna, soda, robusta e con i capelli sul biondo chiaro. Indossa sempre i suoi occhiali stretti e neri, tipici di una professoressa. Dall’aspetto potrebbe apparire severa ma la nonna è la persona più generosa al mondo! Mai avrei pensato che tra me e lei ben presto sarebbe potuto nascere qualcosa da tenere assolutamente in segreto. Tutto è cambiato quando il bar dove lavoravo da due anni ha deciso di licenziarmi per mancanza di fondi. Ero davvero arrabbiato e deluso, l’unica fonte di guadagno oltre a quella dei miei genitori era il mio lavoro. Volevo essere indipendente ma ancora una volta ho dovuto aspettare. Per distrarmi ho deciso di andare in palestra, dove attrezzi ed amici mi hanno sollevato un po’. Quel giorno purtroppo fuori ai camerini hanno appeso un cartello con scritto “Docce guaste” e così ho dovuto fare la doccia dalla mia cara nonna. Arrivato finalmente a casa mi sono diretto verso il bagno per poter fare finalmente una doccia rinfrescante. Ho aperto la porta del bagno e trovo mia nonna. “Scusa nonna!” ho gridato imbarazzato ed ho subito richiuso la porta. Aveva appena finito di fare il bagno e aveva l’accappatoio aperto sul davanti tanto che ho potuto vedere le sue tettone mature e la sua figa candida. “Non preoccuparti Michele, sono tua nonna mica una sconosciuta! Da piccolo facevi sempre il bagno con me, adesso cambia solo l’età e null’altro”, mi gridò con voce divertita. In effetti ho sempre pensato che mia nonna avesse le tette più belle e grandi del mondo. Una palpatina all’età di 23 anni l’avrei fatta volentieri. E’ matura, soda e per me bellissima. “Michele, entra se vuoi”. Interrompe i miei pensieri la nonna Chiara invitandomi in bagno. “Devo ancora mettere la crema sul corpo, quindi fa pure”. Bene, a quel punto mi sono spogliato e senza farmi notare cercavo di guardare la nonna mentre si spalmava la sua crema profumata, la mia preferita. Anche la nonna mi osservava dallo specchio. “Sei diventato un uomo, un bellissimo uomo tesoro”. Non so cosa lo abbia causato ma la mia eccitazione di improvviso era salita. Il mio uccello era diritto e lei se ne era accorta. “Da quanto tempo non ne vedevo uno così” dice facendo una delle sue solite battutine. “Ma dai nonna, è piccolo..” e lei si avvicina a me facendo letteralmente impennare il mio pene pulsante. “Nonna ma che fai?”, “Mi ricordi tanto tuo nonno tesoro..”, avevo capito che mia nonna aveva in mente qualcosa di strano che in effetti mi piaceva e molto. “Non ti dispiace vero se controllo un po’ il tuo pisello”, era sempre stata troppo ironica la nonna. Quella frase però mi aveva fatto eccitare ancora di più. Bastò un attimo e le sue mani, poco rugose, erano sul mio uccello insaponato. I suoi capezzoli erano turgidi, era eccitata anche lei. “Perché mi guardi le tette? Vuoi giocarci un po’ come quando eri un innocente bambino?”. Ero allibito, incredulo ma in fondo pensavo che lei era sempre la mia nonnina, che male c’era? Poi quel giorno ero anche abbastanza turbato e tutto ciò serviva solo a farmi rilassare. “Nonna, sono stato licenziato. Ho bisogno che qualcuno mi consoli”. “Tranquillo tesoro”. La nonna ha così lasciato il mio cazzone ed ha iniziato a tirarsi i suoi capezzoloni. Il timbro della sua voce era cambiato, era diventato più sensuale ed erotico. Il mio pene era sempre più impennato. “Andiamo di là” ed io l’ho seguita con una mazza dura tra le gambe. Le ho tolto l’accappatoio e l’ho abbracciata. Dopo un po’ mi sono letteralmente impadronito delle sue tette burrose. Lei gemeva ma ha preso poi il controllo. Si è distesa sul letto, ha aperto le gambe ed ha preso il mio cazzo tra le mani. “Vieni su di me”, mi sono alzato e mi sono messo su di lei. Con il mio cazzo tra le mani lo ha delicatamente strofinato sulle labbra della sua vagina bagnata. “Mettilo al caldo Michele”. Voleva che il mio cazzo la penetrasse. Erano anni che la nonna era sola ed immaginavo la tanta voglia che aveva. Ho così avvicinato il mio pene e piano piano l’ho messo in fica. “Che bello nipotino mio”. Era calda e super bagnata. Ho spinto fino a sborrare dentro di lei che ha raggiunto pure l’orgasmo. Tolto il pene dalla sua figona si è avvicinata ancora a me e assetata di cazzo lo ha preso in bocca. Era ancora duro e sporco di sborra ma lei lo ha succhiato con estrema maestria. Adora il cazzo la mia nonnina. Lo ha leccato dalla cappella alle palle ormai sgonfie, lo ha succhiato delicatamente per poi strofinarselo su tutto il volto. Una meraviglia, mi sentivo davvero soddisfatto e… vuoto! Non finirò mai di ringraziare la mia nonnina per quella splendida serata. Dopo una giornata difficile non c’è cosa migliore di una sana scopata. Ovviamente la storia tra me e la nonna Chiara resterà sempre un segreto e, a dire la verità, ancora oggi entrambi decidiamo di scopare insieme. La sua vagina bianca candida e quelle sue tettone meravigliose non mi abbandoneranno mai. Che male c’è alternare giovani donzelle ad una donna esperta di cazzo? Dovreste provarci pure voi.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 2 Media: 4.5]
FavoriteLoadingAggiungi ai tuoi preferiti

One thought on “La mia nonna super calda

  1. gripp

    mia nonna ha 61 anni e secondo me è ancora bona da scopare, infatti incuriosito l ho spiata e poi preso dalla smania annusato le sue mutande di pizzo eccitantissime, porca di una nonna ha un buon odore e li x li mi sono segato come come un porco schizzando nelle mutande, ma la smania non passava e continuavo a segarmi annusando le sue mutanda da lavare, stavo diventando pazzo, infatti la pazzia mi prese la capoccia e una sera a cena a casa sua abbiamo bevuto un po troppo e lìho presa a baci e carezze, si divincolava non voleva che io avessi con lei questi atteggiamenti ma scapocciai e l’alcol fece il resto, riuscii a spingerla senza usarel violenza nelle sua camera da letto affianco alla cucina e li la spinsi sul letto, mi diceva di no, di smettere che anche lei era di carne però notavo che non mi respingeva e tra baci e carezze tra le cosce e sulle tetto mollicce si eccitava, era vedova da anni e non aveva avuto altre relazioni quindi era comprensibile la sua voglia ma trattenuta e ritrosa nel farlo con il nipote, ma io ero in tiro così forte che mi faceva male nei pantaloni, gli allargai le gambe e vidi quello splendore di figa ancora in perfetto stato, quasi le strappai le mutande gli passai la cappella tra le grandi labbra e glielo ficcai dentro, le piaceva e godeva, la stantuffai alcune volte, ma preso dalla follia di ciò che stavo facendo lo tirai fuori e glielo misi in bocca, non fece resistenza, aprì e immediatamente succhiò leccandomi fino a schizzarle in bocca e gola, venni rantolando come un porco in fin di vita ma godendo come mai avevo fatto, caddi al suo fianco sfiancato, lei scappò in bagno, poi mi disse porco maledetto cosa hai fatto, ma ubriaco non del tutto le dissi che anche lei non avevo opposto nessuna resistenza visto che aveva goduto per la penetrazione fino a bagnarsi, pianse e mi disse di non provarci mai più, visto il suo sguardo incazzato le giurai di non pensarci mai più, mi scusai come un cane, mi inginocchiai davanti a lei chiedendole perdono, mi accarezzo la testa dicendomi, dai non ci penseremo più ok? Come se nulla fosse accaduto sei d’accordo? non possiamo rovinare la famiglia per una cosa priva d’importanza sei d’accordo? Le risposi di si, e non accadde mai più, fortuna tutto tornò com’era prima di quella sera.

Rispondi a gripp Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *