Da etero a trav capitolo 5 : La certezza

Da etero a trav capitolo 5 : La certezza

A seguito dei racconti fina qua espressi,comunque non mi ero ancora convinto di essere un femminiello o un travestito o un gay o qualsiasi altro aggettivo si voglia usare per definirmi.
Ero totalmente frastornato nonostante quel che avessi fatto sessualmente mi inebriava al solo pensiero e mi fosse piaciuto a dismisura ; e non reggeva minimamente il confronto coi rapporti da etero consumati sino ad allora.
E rieccomi nella mia bella cameretta a rimuginare il tutto;rimugina e rimugina ogni qualvolta rivivevo le gesta sessuali con il signorotto ecco che tornavano i soliti segnali.
Pisello gonfissimo e durissimo,lievi contrazioni al buco del culo ed una voglia incessante di maneggiare un bel cazzone duro;oltre all’innato desiderio di indossare abiti femminili mirati all’intimo e trucchi come rossetto ombretto etc etc.
Questa esigenza la colmavo nutrendomi delle varie riviste che leggevano mamma,la nonna che non era per nulla una anziana signora un po’ consumata dall’età,e le amiche di mamma;poi leggevo anche i classici fumetti disegnati alla perfezione, che girano a scuola.
E sognavo ad occhi aperti di poter mettere calze,reggicalze,tacchi e muovere il mio culone mentre camminavo davanti a qualche bel signore amante del mio genere.
Certo avevo i regali del signorotto ma fantasticavo su un eventuale guardaroba da star.
Poi tornavo in me:no no sono un ragazzo che ha vissuto una piacevolessima ed inattesa esperienza sessuale ma son comunque e sempre un ragazzo.
E per qualche giorno,seppur senza contatti fisici con la morosina ormai quasi allontanata,non penso a nulla di definiamolo femminiello;ma arriva una sorpresa.
Eh già…il signorotto facente parte della scuola ha recuperato il numero di telefono e senza destare sospetti stante la sua carica,mi ha telefonato.
Sembrerò ridicolo ma dopo 3 secondi di telefonata,avevo il cazzo enorme e mi stavo già segando senza che lui avesse sfiorato un qualsiasi argomento sessuale!
Ma siccome è adulto,maturo e presumo scafato,si accorge che mi trovo quantomeno sfasato:parlo con vocina bassissima,mi mangio le parole,lascio vuoti nel dialogo e di colpo chiede “tesoro ma ti stai eccitando?fai tesoro fai…io ho il cazzo duro da quando mi hai risposto anzi se puoi cerca qualcosa in casa appoggiala su dove sei seduta e poi siediti sopra”.
Oh cavoli come posso? La tata.mia mamma.i mie fratellini piu piccoli,come faccio?
Ho solo un idea…una banana…ci sara’?
Appoggio la cornetta e filo in cucina,a centro tavola ce ne è un casco…evvai!
Prendo la più larga e corro in camera appoggiandola per il lungo sulla poltroncina e riprendo la conversazione.
“adesso lentamente strusciati il buchetto avanti indietro sulla banana…”
Ooohhh…che brividi…ho gli occhi chiusi e immagino sia il suo cazzone…ho il cazzo che sta per esplodermi.
“quando vuoi dolcemente mettiti su un fianco e infilatela dentro…e fai dentro fuori piano piano”.
Terrorizzato che qualcuno entri in camera perchè il divieto di chiudere a chiave vale per tutti,eseguo comunque alla lettera…non ce la faccio!
Come la banana è tutta dentro nel mio culo SSSSHHHHVVVLLOOOSSSHHH sborro come una fontana!!!
Taccio almeno un minuto col fiatone “oh cara ma sei venuta subito…poverina quanta voglia avevi…questo ti dimostra che sei proprio una femminuccia che ama il cazzo…non vergognarti ma tu sei una femminuccia perfetta”.
Tento di rimanere almeno presente mentre prosegue ” stai tranquilla ci rivedremo ancora…intanto domani a scuola in segreteria lascerò un pacchetto per te…lo intesto alla tua famiglia cosi a nessuno verrà in mente di aprirlo e tu potrai ritirarlo…nel frattempo trovati un nascondiglio per quel che troverai all’interno”.
Uauuuu…come una ragazzina innamorata lo ringrazio inondando la cornetta di bacini…
Dopo cena in camera mia ripenso a tutto : ma allora sono femmina!
Trascorro la mattinata pensando al pacco da ritirare quando uscirò da scuola e finalmente l’orario arriva…mi chiamano in segreteria,prendo il pacco e col motorino volo a casa;scendo nel box a razzo ed emozionatissimo apro.
Sento il rossore salirmi le guance,la gola secca e e e sospiro col fiatone : reggicalze di pizzo nero a 4 elastici,calze velate nere,slip di pizzo nero sgambato alto e 4 rossetti con 4 matite di contorno da abbinare ai rossetti ed un tubetto di lucida labbra!!!
Devo assolutamente e rapidamente indossare il tutto sennò mi sento male dalla voglia di farlo;eppoi ho anche i tacchi su in cameretta!
E mi viene un’idea : domani è sabato,laboratorio tecnologia e ginnastica…
Di solito essendo laboratorio e non in classe,quasi tutti arriviamo con zainetto per cambiarci;io nello zainetto metto tutto l’occorrente,lo indosso imboscandomi in bagno,metto la tuta lunga,dopo due esercizi sostengo di avere un dolore da qualche parte e me ne sto con l’intimo femminile addosso quasi tutta mattina…woooww!!!
Inoltre non mi reco a scuola col motorino perchè se fingo un infortunio,anche se lieve,magari per sicurezza qualcuno della segreteria mi obbliga a lasciarlo nel cortile,tanto con tutti i papà dei compagni di classe che vengono a prenderli,un passaggio lo trovo sicuramente.
Ed eccociiii…comunicato il lieve infortunio e sono nel bagno professori col mio zainetto,evviva!!!
Non ne potevo più di attendere : che sensazione meravigliosa allacciarsi in vita il reggicalze,con gli elastici che pendono lungo le cosce…sono senza slip e sopra il reggicalze indosso gli slip sgambati alti di pizzo;eh certo gli slip vanno sopra altrimenti come li togli se ne hai necessità?
Ogni volta si dovrebbe sfilare anche il reggicalze;no non sono così pratico,ho semplicemente osservato bene le riviste ed i fumetti che mi son guardato.
Ed ora le calze : che sensazioneeee…appena indossate ed agganciate ai piolini degli elastici mi sento eccitatissimooo…muovo due passettini nel bagnetto,wwwooowww…ssshh sshh…un coscia velata contro l’altra che sfruscia…SBROING mi salta fuori dagli slip il cazzo duro!
Toc toc “allora come va?hai spalmato la pomata?sopra applica la garza…poi ti aspetto in palestra”.
Caspita il prof mi ha fatto pigliare quasi un colpo!
Tengo tutto sotto i calzoni della tuta…sono molto aderenti di quella stoffa elastica che fascia il corpo ma tanto mi cingo in vita il giubbino e non si nota nulla;eccitatissimo torno in palestra e “allora mettiti alla mia scrivania e compila il registro degli esercizi e dei punti che ti detterò”.
Ueila faccio le veci del prof in super intimo femminile!
Eseguo tutto col pisello barzotto ed ogni tanto infilo una mano nei calzoni della tutta per sentire contatto col nylon delle calze : sensazione stupenda!
Mentalmente avrei una estrema voglia di ciucciarmi un bel cazzone mentre ammira il mio intimo;e non so he darei per passeggiare nella palestra senza i calzoni della tuta per mostrare a tutti il mio culo,le mie cosce e come son vestita.
Queste immagini mi distraggono parecchio “ohi…allora sei incantato?che faccia hai?stai sognando o ti fa molto male il ginocchio?dimmelo che ti giustifico e mando a casa subito…”.
Avrei tanto voluto poter rispondere “si sto sognando un enorme cazzo che mi entra prima in bocca e poi nel culo”ma ovviamente non è attuabile “scusi prof…si avevo un po male più di prima…”.
“se resisti ancora 10 min chiedo io al papà di….di accompagnarti a casa”:
“grazie grazie…va bene grazie”.
Meno male l’ha bevuta…
Finisce orario e con mia immensa gioia si avvicina il momento in cui tornerò a casa,mi fionderò nel bagno di camera mia,indosserò anche i tacchi restando esclusivamente in intimo femminile,potrò anche inondarmi di rossetto e………………..credo passerò il pomeriggio con banana nel culo e pisello in mano!
In auto col papà di…………….che è un compagno di scuola che conosco ma non della mia classe; il padre è il classico papà che a rotazione carica in auto anche qualche altro alunno compiendo il giro dei passaggi a casa;oggi tocca a lui e mi pare un tipo tranquillo,taciturno : fa ciò che deve senza infamia e senza lode.
Lascia il primo che è suo figlio,poi il secondo ed io resto dietro essendo l’ultimo per distanza.
“Bhe cosa fai li dietro…mica sono un taxy,vieni davanti”.
Mi sposto e ripartiamo…mi chiede della mia classe,se so qualcosa di suo figlio che non studia molto,si lamenta del traffico e mi sento imbarazzato in quanto abito in centro e non so se sia un messaggio trasversale del tipo “per te rompipalle mi devo sorbire sto casino” o semplice lamentela generica.
Poi mi accorgo che stante la bassissima velocità ogni tanto fissa le mie gambe all’altezza cosce e sinceramente non ne comprendo il motivo;e collegato a ciò inizia anche alla lontana discorsi su eventuali fidanzatine,mi informa che suo figlio ce l’ha e via dicendo.
Io rispondo che non ho morosina,che mi dedico al mio sport ed alla scuola e lui guarda sempre le mie cosce…
Mah…di sottecchi controllo se del mio intimo femminile si noti qualcosa ma appare tutto in ordine;in piedi, per eventualmente vedere che ho lo slip nella riga che separa le natiche,non mi ha vista e sinceramente non capisco il perchè di queste occhiate.
Arriviamo nella mia via a senso unico e l’unico passo carraio libero per lasciarmi scendere dall’auto è quello del mio condominio : avendolo sempre con me per entrare col motorino,estraggo telecomando ed apro cancellone che permette accesso al salone che porta ai box.
“ah però…comodo…dove vado?”
“dritto in fondo che ci sono gli ascensori”
Con gesto della mano saluto e mi faccio riconoscere dal custode nella guardiola e pian piano andiamo verso il fondo.
Mi congedo ed accingo a scendere dall’auto ma lui mette la sua mano destra a palmo aperto sulla mia coscia sinistra,poi chiude la mano serrando il piolino dell’elastico reggicalze,delicatamente lo tira verso l’alto,mi guarda,sorride e poi lo lascia andare.
Ciak sulla pelle…
“bell’abbigliamento…sai anche mia moglie a volte indossa il reggicalze e spogliandola l’intimo si nota,come ho notato i piolini attraverso la stoffa della tua tuta…”.
Resto di sale e tento una difesa “no ma deve sapere che è una prova…dovrò partecipare a…….”
“ferma ferma…non mi interessa…siamo qui noi due e solo noi due…non devi inventarti niente…anzi levati i calzoni e mostrami come stai…non temere nulla…vorrei soltanto vedere…”.
Tento ancora una difesa ma non riesco,lui incalza e comprendo che non recederà,quindi per evitare che giunga qualche condomino e mi scopra abbasso la tuta sino alle caviglie coperte dalla parte alta delle mie scarpine ginniche.
“alla faccia!e tu circoli con questo intimo addosso?calze nere,slip di pizzo,reggicalze in tono…credo proprio che abbiamo gli stessi gusti”.
E mi stampa un sorrisone a 34 denti dando una bella palpatona alla mia coscia…
Non mi muovo,resto lì a testa bassa…
“su su…non c’è nulla di male…a te piace l’uccello ed a me le ragazzette come te…”
Si è quasi completamente girato verso di me,mi palpa entrambe le cosce e si spertica in complimenti sul mio fisico:ed io inizio a sentire che mi sto eccitando…ho mille paure ma sto eccitandomi.
Si apre i calzoni,lo tira fuori duro e dritto,mi prende la mano sinistra
“dai…fammi una sega…ti piace il cazzo in mano?”.
Caspita se mi piace!
Ma non lo voglio dire…però inizio a menarglielo lentamente e glielo guardo : ha la cappella bella grossa e tonda,violacea…
“che mano di fata…ma quanti ne hai già presi?”
Non rispondo e glielo meno e poi cedo : il mio pisello è durissimo ed è uscito dall’elastichino del bordo degli slip.
“ahh…vedi che il cazzo ti piace?vedi che non sbagliavo…tu sei femminuccia…e che femminuccia…”.
Ormai sono eccitata,ho voglia e non penso a nulla se non al suo cazzo…
Come mette una mano sulla mia nuca,non c’è bisogno mi spinga la testa…la abbasso da solo e appoggio le labbra alla sua cappella…poi emano un leggero sospiro e me lo ficco in gola…e ciuccio!!!
Mi riempie di improperi ma in modo garbato,io ho una voglia incredibile ; gli ciuccio il cazzo,lo lascio perlustrare tutto il mio culo,muovo fianchi,anche,lo inarco e sfrego le cosce…e penso che è magnifico farsi trastullare da un maschio.
Poi mi ferma di colpo…
“togli la tuta e andiamo dietro…dai…”.
Mi tornano le paure precedenti ma l’eccitazione è immensa…
“ma no…va bene così…se arriva qualcuno…”
Ma sono parole d’aria fritta…in due secondi sono dietro,senza tuta,indosso solo l’intimo e stop.
Seduti uno a fianco dell’altro riprendiamo dal pompino e…sguishh…sento un dito nel buco del culo,poi due dita,poi tre dita…
“…si…si…è bello…”non riesco a tacere e tra una ciucciata e l’altra parlo e mugolo.
“ora fermati bellezza…tocca a te…”
Non capisco,mi prende e mi mette a 4 zampe col culo verso il suo viso e lui che resta seduto.
Noooo…così svengo di piacere : mi lecca dietro le cosce attraverso il nylon delle calze,poi lecca tutta la riga che separa le mie natiche e poi…uuuhhh…la lingua nel buco del culo!!!
Muovo culo e fianchi per agevolarlo…mi piace da impazzire sentire la sua lingua nel culo.
“si si …che bello che bello”
Ed ho il pisello che tra poco scoppierà…mi fa quasi male da quanto ce l’ho duro.
“adesso girati col culo verso la portiera…io scendo e mi metto in piedi dietro a te”.
Con un filo di voce ma con una voglia immensa di farmelo mettere nel culo gli dico
“no…senta…non vorrei che…”
Ma so che è inutile : voglio pigliarlo nel culo tanto quanto lui vuole incularmi.
E mi incula!Come entra col suo cazzo nel mio buco del culo,senza nemmeno sfiorarlo con un dito,il mio cazzo sborra a getti inondando tutto il sedile.
I suoi colpi sono ritmati e profondi,lo sento divinamente entrare uscire rientrare di continuo.
Mi sto lasciando sbattere da uno sconosciuto dopo meno di 5 minuti che eravamo nel box:mi sento molto fuori posto,poco serio,indosso il regalo di un uomo facendomi inculare da un altro.
Ma godo troppo per esser capace di fermarmi…adoro il cazzo nel culo!
Mi da colpi che pare il suo cazzo mi arrivi in gola…e le sue parole che descrivono il mio modo di muovermi,il mio culo e come mi lascio inculare,mi eccitano ulteriormente.
Quando mi chiama “puttanella”mi scatta un qualcosa di indefinito che mi porta a comportarmi in maniera della quale mai mi sarei sentito capace : inizio a parlargli mentre mi incula.
“si mi piace…mi piace tanto…è bello grosso…continui continui…mi punge la punta…tra poco spruzzo ancora…”
“ti fai scopare meglio di mia moglie…ma quanti cazzi hai già preso…ti muovi da farmi sborrare in due minuti…ti piace proprio tanto eh farti inculare”
” si si …mi piace tantissimo…”.
E dopo un quarto d’ora così lui mi sborra nel culo…incredibili sensazioni!Meravigliose!!!
Mi saluta e se ne va…io salgo in casa come un ebete.
Per fortuna nessuno lo nota,vado in camera:ora ho la certezza che adoro il cazzo,adoro prenderlo nel culo e non penserò a quello che ero ma a quello che ora sono : un femminiello che ama vestirsi da donna e farselo mettere nel culo.
E questa è la certezza.

Clicca per votare questo articolo!
[Voti: 1 Media: 5]
FavoriteLoadingAggiungi ai tuoi preferiti

One thought on “Da etero a trav capitolo 5 : La certezza

Rispondi a ivano corti Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *