SESSO PELLE E STIVALI – JENDAYI IN LOCKDOWN

SESSO PELLE E STIVALI – JENDAYI IN LOCKDOWN

Con Valeria non facciamo altro che parlare della bellissima e riuscitissima orgia che ha organizzato giusto poco prima della chiusura di tutto per l’epidemia di Corona Virus. Ora che gli spostamenti sono limitati ed entrambi lavoriamo in Smart Working, non possiamo godere dei diversivi che ufficio e negozio di Anna ci dispensavano ampiamente. Sono settimane che scopiamo solo tra di noi e non ci resta che ricordare tutta quell’abbondanza di fica, culetti, cazzi e stivali di oramai più di un mese fa.
Dopo un po’ di sesso annoiato, mi stravacco sul divano di pelle mentre Valeria si sta masturbando con uno stivale arrotolato dentro la fica e mi fa: “mmmmhhhh, nessuno mi ha mai leccato la fica come quella porca di Jendayi, con quelle labbra carnose, quella lingua instancabile, e quel corpo nero da principessa … “, le rispondo: “non mi ci far pensare … ti ricordi che pompini mi ha fatto con le sue labbrone ? E come prendeva il mio palo in quel fantastico culetto a bauletto, mentre tu la scopavi con lo stivale di cuoio ?”. Valeria si lecca le labbra mentre lo stivale sta per provocarle l’ennesimo orgasmo multiplo. “Basta” le dico, “non ne possiamo più di stare chiusi in quarantena, abbiamo fatto il tampone e risultiamo negativi, proviamo a chiamare Jendayi e chiederle innanzitutto come sta … almeno voglio sentire la sua voce arrrrapante con tutte quelle errrrre arrrrotate ! Vediamo che ci dice …”
La chiamo e Jendayi è felice di sentirmi, dopo pochi convenevoli in viva voce, parte anche lei coi ricordi dell’orgia: “Andrrrrea, sogno ancorrra di averrre il tuo cazzone durrro che mi sfonda il culo, mentrrre Valerrria mi lecca la fica e la spana con lo stivalone morbido; ho una voglia matta di succhiarrrrti il bastone, mentrrre strrruscio la mia fica umida lungo tutto lo stivalone di quella porrrca di Valeria … ”A questo punto Valeria dice “e no, così non si può andare avanti Jen ! Rischiamo di impazzire di soli ricordi ! Dobbiamo vederci a tutti i costi; noi abbiamo fatto i tamponi e siamo a posto; se hai anche tu voglia di fare sesso pelle e stivali possiamo fare così: vieni con l’autodichiarazione dal nostro amico dottore che ha lo studio nel nostro palazzo, ti fai fare un tampone, poi tra un paio di giorni torni per ritirare i risultati e poi passi da noi. Che ne dici ?”. Jendayi ovviamente conferma subito: “ho la fica in fiamme per il ditalino che stavo facendomi col guanto di pelle, ti parrre che posso perrrderrrmi una simile occasione ? Come si chiama il vostro amico medico ?”, “si chiama Luigi ed è un tipetto interessante, brizzolato, sulla quarantina, non gli abbiamo mai detto cosa facciamo vestiti di pelle e stivalati, ma questa potrebbe essere l’occasione giusta. Lo chiamo e ti fisso un appuntamento”.
Dopo il primo appuntamento Jendayi ci riferisce che Luigi è stato molto professionale, lei ha cercato di nascondere le sue virtù in un vestitino casto, ma ha voluto visitarla e palparla per bene, ma d’altronde è un medico … I risultati saranno pronti mercoledì prima di Pasqua e non vede l’ora di salire da noi ! “Merrrcoledì serrra mi metto tutta in tirrro con indosso nuove cose di pelle che ho comprrrato tramite interrrnet e un nuovo paio di stivaloni esagerrrati, ma poi voglio indossarrre tutto il tuo guarrrdarrroba, ci diverrrtirrremo !” Ci dice Jenday, tutta eccitata al telefono.
Finalmente mercoledì sera suona il campanello; Valeria è molto eccitata a vestita con una guepierre di pelle stringata sulle sue belle tette e scollata dietro fino all’incavo del culo, guanti lunghi e stivali morbidi color tabacco senza zip; io ho solo uno slip di nappa e stivali di cuoio. Quando apriamo la porta ci troviamo davanti Luigi, in giacca a cravatta, che alla vista di Valeria non fa una piega e dice “ciao Valeria, ciao Andrea, ho voluto portarvi di persona la buona notizia: la vostra bellissima amica è sana come un pesce, per giunta è bellissima tutta inguainata in pelle … e poi fa dei pompini pazzeschi ! Dopo avermi pagato “ in natura” ha voluto che salissi anche io … per dare una mano !” Jendayi dietro di lui è raggiante e sfoggia un’aria da monella, con ancora un rivolo di sborra del dottore che le cola dalle labbra. Indossa dei bellissimi cuissardes rosso scuri, alti quasi fino all’inguine, di pelle morbidissima, una giacca lunga di pelle nera a doppio petto, con bottoni d’oro, abbottonati quel tanto che basta, da cui escono le sue grazie e le sue gambe chilometriche, anche lei ha dei guanti di pelle: è assolutamente irresistibile nel suo metro e ottanta di pelle scura, liscia e lucente.
Jen scavalca il dottore e saluta Valeria limonandola in bocca, mentre si tastano e carezzano reciprocamente tutta la pelle che indossano. Poi Jen saluta me, baciandomi e tastandomi il pacco con la sua mano guantata, mentre Valeria prende per mano Luigi e gli racconta la nostra passione per il sesso pelle e stivali: “se ti và di partecipare, Luigi, ne vedremo delle belle ! Jendayi è semplicemente una dea del sesso, una vera porca ninfomane, non c’è niente di meglio per rompere questo isolamento” intanto Jen ha passato le sue labbra dalla mia bocca al mio slip di nappa e lo sta letteralmente masticando fino a far venire fuori un’asta bella tosta che infila fino in gola. Valeria per non essere da meno dice a Luigi: “a quanto ho capito la piccola ti ha spompinato, vediamo chi è più brava tra le due !” Spogliato Luigi gli avvolge il cazzo in un morbido stivale e lo sega, ciucciandogli il glande.
Jendayi si scoscia tutta rivelando di non avere mutande e mi dice, sfilandosi il palo dalla bocca: “Corrraggio Andrrrea, facciamo vederrre a questo dottorrrino come mi scopi con uno stivale bello lungo, quando lo avrrrai infilati perrr bene voglio esserrre inculata !” Eseguo gli ordini della camerounense, scosciata sul divano, palpando e leccando i suoi stivaloni rossi mentre le penetro un gambale nella fica. Quando sbrodola a sufficienza faccio mettere Valeria sotto di lei in 69, dico al dottore di limarle la fica con un altro stivale mentre le due si sleccazzano tutte e infine punto il glande sul culo di Jen e comincio a penetrarla e scoparla. Luigi dopo aver ficcato lo stivale nella fica di Vale, le solleva gli stivaloni appoggiandoseli alle spalle e così piegata in due forza anche lui lo sfintere della mia compagna. Le due girls godono come matte di stivale di lingua e dell’inculata, andiamo avanti un bel pezzo in questo groviglio, mentre Luigi dice: “ma che vicini porcellini, questo odore di pelle sudata il contatto con la sua mordidezza, mi fanno impazzire, non riesco neanche a venireeeee”. “ti faccio vedere io come devi fare” gli dico e scomposto il gruppo sessual-laocontico, sfilo il mio cazzo dallo sfintere di Jendayi e inondo la sua giacca di pelle e i guanti con lunghi schizzi di sborra, che Valeria si precipita a leccare dalla pelle. A questo punto anche Luigi sborra sugli stivaloni di Valeria e tocca a Jen leccar via tutta quella roba, non soddisfatta continua a leccare Valeria, le sfila lo stivale che Luigi le aveva ficcato nella fica gocciolante e lecca gli umori anche da li facendo allo stivale un pompino arrapantissimo.
Ovviamente Luigi vuole scoparsi e incularsi Jendayi, così appena tornati in tiro grazie ai pompini aspirati delle ragazze, procediamo con una doppia penetrazione, alternandoci nei due orifizi della goduria, mentre Jen urla di piacere: “ Siiiii sfondatemi tutta, scopatemi fica e culo, voglio sentirrre i vostrrri cazzoni durrri dentrrro di me, più forrrte, ancorrraaaa, dentrrroooo fino in fondooooo …” Io mentre la inculo da sopra mi aggrappo alle sue tettone attraverso la giacca e lecco e mordo la pelle che avvolge la schiena. Valeria ci osserva montare la giumenta imbizzarrita strusciando un lungo stivale sulla sua fica, lasciandoci sopra la scia di squirt come una lumaca e infilandosi il tacco nello sfintere; sa che tra poco toccherà anche a lei di prendere due cazzi, ma quando è il suo turno troviamo i suoi due buchi farciti da un paio di morbidissimi stivali ed io devo insegnare a Luigi come far scivolare sulla pelle colante di umori anche il cazzo, senza sfilarli, allargando Valeria a dismisura, come piace a lei.
Una notte memorabile ! Luigi, dopo alcune ore ci ha salutato completamente spompato, mentre noi tre solo all’alba ci rivestiamo dopo una doccia, Valeria presta un soprabito, ovviamente sempre di pelle, ma più sobrio per coprire meglio il corpo statuario di Jendayi, che non sarebbe abbigliata proprio da mattina, e non dare troppo nell’occhio. Luigi, entusiasta delle nostre pratiche, prima di andarsene ha fornito a Jendayi una sua dichiarazione che lei svolge attività di infermiera e quindi può andare e venire (soprattutto “venire”) quando vuole ! Si preannunciano grandi scopate alla faccia del Virus !

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