Una sorpresa al padrone di casa

Una sorpresa al padrone di casa

Ho 23 anni e per vivere faccio le pulizie. Lavoro per conto mio, pulisco la casa di una famiglia tre volte la settimana, il sabato ho tre uffici da pulire e 2 volte la settimana ho l’appartamento di un ragazzo di circa 30 anni. Tre pomeriggi a settimana vado a stirare da una signora. Mi basta per vivere.
Il ragazzo da cui vado (Thomas) 2 volte a settimana è veramente un bel ragazzo, alto circa 1 e 80, moro con gli occhi scuri, bel fisico ma non palestrato (quelli palestrati mi sembrano finti). E’ un rappresentante e la maggior parte delle volte lui non c’è ma alcune volte è a casa e con il tempo ho imparato a conoscerlo un po’, è molto simpatico.
La stagione estiva è la peggiore per il mio lavoro perché si suda subito a fare qualsiasi movimento, figuriamoci a pulire. Così mi porto il cambio, arrivo sul posto e mi metto dei pantaloncini molto corti ed una canottiera.
Mi descrivo: sono circa 1 e 70, bionda con i capelli lunghi e gli occhi scuri, fisico asciutto, una terza di seno molto soda e due belle gambe lunghe con un bel culetto.
Quel giorno ero nell’appartamento di Thomas, lui non c’era, mi sono vestita leggera ed ho iniziato a lavorare. Faceva particolarmente caldo e così mi sono tolta anche il reggiseno. La canottiera ovviamente lasciava poco all’immaginazione quando mi muovevo per fare le faccende domestiche.
Dopo un quarto d’ora che ero la sento il rumore della porta, era Thomas di ritorno. Era uscito per una commissione ma poi era rientrato perché doveva sistemare dei documenti per il suo lavoro.
Mi ha salutato ed ho visto che i suoi occhi si sono appoggiati subito sulla mia canottiera che disegnava molto bene le mie tette. Mi sono congedata e sono andata a pulire nell’altra stanza.
Ho pensato di rimettermi il reggiseno ma mi pareva scortese, era come dire “ti ho beccato che mi guardavi”. Ogni tanto me lo trovavo tra i piedi, con una scusa o con un’altra ogni tanto capitava dov’ero io. Tra le varie stanze, dovevo pulire anche il bagno, era il momento in cui ero piegata in avanti che pulivo l’esterno della vasca quando è arrivato. Da quella posizione attraverso la scollatura della canottiera mi ha praticamente visto completamente le tette. In quel momento avrei potuto coprirmi ma mi ha preso una strana eccitazione ed ho continuato non curante quello che stavo facendo. Ho dato un’occhiata alla sua patta ed ho visto un bel bozzo. Evidentemente anche io gli piacevo.
Tornata a casa mia non ho fatto altro che pensare all’accaduto ed a come avrei voluto scoparmelo e sono convinta che anche lui l’avrebbe voluto. Due giorni dopo torno a pulire il suo appartamento e, come la volta precedente, rientra dopo poco che sono li, io sempre senza reggiseno, lui sempre tra i piedi e la sua patta sempre più gonfia. Non resistevo ma non potevo saltargli addosso… E vedevo che anche lui avrebbe voluto ma non aveva il coraggio di farsi avanti.
Quel giorno a casa mi sono masturbata 3 o 4 volte pensando a cosa gli avrei fatto e poi mi è venuta una idea che a definirla pazza è riduttivo: mi sarei introdotta di notte nel suo appartamento e mi sarei messa a letto con lui fin che dormiva. L’ho visto fare una volta in un film e l’idea mi eccita da morire.
Ci ho riflettuto a lungo per un paio di giorni e poi mi sono decisa. Erano le 3 di notte, ho aperto piano la porta, ormai la casa la conoscevo bene, perciò sapevo come muovermi senza far rumore. Sono arrivata nel corridoio che va alla camera, prima di entrare facendo attenzione a non fare il minimo rumore mi sono spogliata completamente.
Sono entrata molto silenziosamente nella sua camera, lui era li che dormiva tranquillamente coperto dal solo lenzuolo. Il lenzuolo era inserito da piedi del letto sotto al materasso, l’ho sfilato facendo molto piano ed il più lentamente possibile per non svegliarlo mi sono infilata sotto il lenzuolo.
Per fortuna stava dormendo con le gambe divaricate. Sono arrivata con la faccia a pochi centimetri dal suo cazzo che era coperto sono con le mutande. Facendo molto ma molto piano gli ho abbassato l’elastico delle mutande scoprendo il suo cazzo. Dalle dimensioni che aveva a riposo doveva essere proprio un bel cazzo!
Ho iniziato a leccarlo dolcemente. Dormiva ma il suo cazzo rispondeva allo stimolo perché si è gonfiato leggermente. L’ho messo in bocca ed ho iniziato un pompino facendo piano e molto dolcemente in maniera si da svegliarlo ma non di soprassalto. Ho iniziato ad andare su e giù e stuzzicandolo contemporaneamente con la lingua. Sentivo che si gonfiava dentro la mia bocca. Il suo gusto era molto buono. Il suo respiro ha iniziato a farsi affannoso quando ho sentito uscire dalle sue labbra “Mah?”. Con le mani ha alzato il lenzuolo ed ha trovato me a succhiargli il cazzo.
Ho sfilato il cazzo dalla mia bocca solo per un momento per sussurrargli “sorpresa” e me lo sono rimessa in bocca iniziando da quel momento un pompino molto più audace. Lui mi ha messo le mani dietro la testa dandomi il ritmo. Dopo un po’ ho sentito che si irrigideva e mi ha detto “sto per venire!”. L’ho guardato negli occhi ed ho continuato il mio lavoretto fin che ho sentito i suoi schizzi dentro la mia bocca e lui che godeva.
Quando ha finito ho ingoiato tutto e gliel’ho ripulito per bene. Poi mi sono stesa di fianco a lui e gli ho chiesto “ti è piaciuta la sorpresa? Ho visto sai come mi guardavi le tette l’altro giorno e come ti si gonfiava il cazzo!”
Thomas “Anna (questo è il mio nome) non avrei potuto scegliere miglior modo per svegliarmi!”.
Poi mi ha guardata ed ha detto “cazzo, sei bellissima!” e mostrandomi il cazzo nuovamente in tiro ha iniziato prima a baciarmi e poi a succhiarmi le tette. Sembrava me le volesse consumare, mi stava eccitando molto, alternava leccate a mordicchiate dei miei capezzoli.
Poi ha smesso con le tette ed è sceso tra le mie cosce iniziando a leccarmela come nessuno me l’aveva mai leccata prima. Ci sapeva proprio fare! E fin che me la leccava mi strizzava i capezzoli con le mani. Ero eccitatissima!
Poi ha smesso, ha preso le mie caviglie e se le è messe sulle spalle, me l’ha posizionato all’entrata della figa (bagnatissima) e me l’ha messo dentro. E’ entrato come entrerebbe un coltello rovente dentro al burro.
Ha iniziato a pomparmi, godevo come una matta. Ogni tanto rallentava, si tirava indietro fino quasi a farlo uscire e poi lentamente lo reinseriva tutto fino in fondo. Era fantastico, sentivo ogni centimetro del suo cazzo dentro di me.
Essere venuto da poco gli ha dato una grande resistenza nella scopata, ho avuto 3 orgasmi, uno più forte dell’altro e lui doveva ancora venire. Poi mi ha girato e fatto mettere a pecorina e me l’ha reintrodotto nella figa da dietro dandomi degli affondi molto forti ed io godevo e lo incitavo a scoparmi sempre più forte.
Dopo il quarto orgasmo ho voluto mettermi io sopra di lui ed ho iniziato a cavalcarlo. Lui aveva le mie tette a disposizione e fin che lo cavalcavo mi palpava e strizzava i capessoli.
Dopo un po’ mi dice “sto per venire”
Io “anche io, vienimi pure dentro, prendo la pillola”. Dopo un po’ l’ho sentito irrigidirsi, proprio mentre avevo un altro orgasmo. Siamo venuti entrambi.
Da quella volta succede che ogni tanto quando sono la a fare le pulizie e rientra ci facciamo una bella scopata.

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