Una notte in treno

Una notte in treno

UNA NOTTE IN TRENO
Un uomo sposato e una donna convivente si incontrano per caso e fanno sesso

E’ notte, sono su un treno diretto a ***, ci sono pochissimi viaggiatori, cerco di fare una dormitina, ma non ci sono abituato, all’improvviso sento un grido dallo scompartimento accanto, mi alzo di scatto, e sento gridare “aiuto!” mi precipito e apro la porta, due uomini stanno addosso ad una donna, la vogliono violentare, appena mi vedono lasciano la preda, mi danno una spinta che mi fa cadere a terra e si dileguano in un’altra parte del treno, che nel frattempo è arrivato alla stazione di***, probabilmente scenderanno. Mi rialzo e chiedo alla signora “tutto a posto?” “si, grazie….” “devo chiamare il controllore?” “no…no…tanto non serve…e poi ho paura che si vendichino…” “come vuole…” “se non era per lei…” “ho sentito gridare e son venuto di corsa…” “la prego, entri… mi faccia compagnia…ho tanta paura…” “va bene…” è una bella signora di quarant’anni o qualcuno in più, ha un vestito corto, con abbondante apertura sul davanti, che lascia intravedere le tette, mi pare porti una quarta. Vedo le mutandine sul pavimento dello scompartimento, sicuramente sono cadute lì quando i due aggressori glie l’hanno tolte per violentarla, le raccolgo e glie le do, lei sorride “grazie” e le mette in borsa “se vuole esco” come a dire: se le vuole mettere…ma lei “no, non mi lasci… e se quelli tornano?” “credo siano già scesi…” “ma li ha visti scendere?” “no, ma…” “stia qui, non si allontani, la prego…” trema tutta, mi metto seduto accanto, lei è ancora scossa, inizia a raccontare: “stavo dormendo, perché la notte scorsa non ho chiuso occhio…” si interrompe per riprendere fiato… “ad un tratto mi sento afferrare, uno davanti mi ha messo le mani sotto il vestito e mi ha tolto le mutandine, l’altro da dietro mi teneva ferma e mi tappava la bocca per non farmi gridare, allora ho tirato un calcio per difendermi e loro mi hanno fatto male… ho un livido qui sulla coscia…”, alza la gonna per farmi vedere, così intravedo la figa, perché è senza mutandine, sono un po’ imbarazzato… (il mio cazzo comincia ad agitarsi) lei intuisce e subito si ricopre… “posso?” mi chiede se posso distendermi sulle mie ginocchia, io faccio di si col capo, anche se non so quanto resisterà il mio cazzo, che è a digiuno da vari giorni; lei si accovaccia su di me con la testa sulle mie ginocchia e cerca la posizione per riposare, si appisola un po’, non si regge in piedi dal sonno e dalla stanchezza, però ha dei soprassalti e grida: “no! che fate? non voglio!” evidentemente ripensa all’aggressione…, io, per calmarla, le accarezzo i capelli, lei alla fine riesce ad addormentarsi… resto a guardarla, fa molta tenerezza, cerco anch’io di chiudere occhio nonostante la posizione, e ci riesco perché sto per caderle addosso e lei si risveglia, torna seduta accanto a me, mi sorride (si è calmata ora) e mi dice “ci siamo addormentati tutti e due…, “ io: “si…scusa… non volevo svegliarti ma ho sonno anch’io…” “ti disturbo?” “ma che dici? mi fa piacere essere qui con te….” mi guarda, “lo sai che sei un bell’uomo, oltre che gentile…” io: “grazie” (il mio cazzo ora è dritto, come faccio?) dopo una lunga pausa di silenzio (si starà chiedendo se è il caso di fare la domanda) mi chiede; “sei sposato?” “si…” “è fortunata tua moglie…” “forse, ma stiamo passando un periodo difficile…” “non ti piace più?” “non facciamo più sesso come una volta” “sai, succede a parecchie coppie” “non so…a me non soddisfa più…” “cosa vorresti?” “più fantasia.. un pizzico di trasgressione… uscire dagli schemi” “non è poi così impossibile…” io: “solo con un’amante ci riuscirei…” lei mi guarda intensamente: “pensi proprio che ti farebbe bene?” io: “si” lei: “ti voglio fare un bel regalo…” si siede sopra di me, dandomi le spalle, mi porta la mano sotto il suo vestito, non ha le mutandine e quindi posso metterla direttamente nella figa, è molto bagnata… anche il mio cazzo è ormai bello dritto e io mi struscio per farglielo sentire, lei: “dammelo…”, io mi alzo vado a chiudere la vista dello scompartimento mettendo le tendine, “come faccio, posso venire dentro?” “si, io tanto prendo la pillola perché ho già due figli e non ne voglio altri…” “sei sposata anche tu?” “no, separata, ma convivo…”, io tiro fuori il cazzo, mi sdraio, lei è sopra, la stringo a me con forza e la bacio… le infilo il cazzo nella figa facendo attenzione che tutto sia coperto dal suo vestito, lei ha un grido di piacere “mmm” , “ti piace?” “si tesoro… sono la tua amante, sei contento? “si…è duro?” lei: “si, continua…” io faccio movimenti veloci per stuzzicarle la clitoride lei: “sei molto bravo…” io: “anche tu… sei l’amante che sognavo….” nel frattempo le sfilo il reggiseno e stringo con maestria le tette, che sono veramente eccitanti “mi piacciono le tue tette…” le muovo il culo con movimenti rapidi “, lei: “sii, mi piace quando mi tocchi il sedere…” io allora le infilo un ditone nel buco del culo, lei è fremente, si scuote tutta “hai proprio un bel culo…”, “ancora…, mio bel maialino…” io: “godi, mia cara troietta…”, la tengo stretta in una morsa di piacere tra culo e figa, ma ormai non mi tengo più e sparo tutto il liquido che avevo nella sua figa… e anche lei, al sentire il fiotto e il cazzo al massimo, viene con un orgasmo fantastico, che nottata…

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