Un giovane amante focoso per una badante ucraina

Un giovane amante focoso per una badante ucraina

Sono una donna ucraina di 42 anni e vivo in Italia praticamente da sempre. Infatti è da quando avevo appena 2 anni che la mia mamma si trasferì in Italia per lavorare come colf presso una facoltosa famiglia di Roma. Dopo una giovinezza trascorsa nel migliore dei modi possibili grazie anche a mia madre che non mi ha mai fatto mancare nulla, mi pento solo di non essere ancora riuscita a trovare un uomo in grado di starmi accanto per tutta la vita. In Italia la crisi si sente molto e per questo anche io mi sono dovuta adattare a fare un mestiere che odio da sempre, ovvero accudire le persone anziane. Così mi ritrovo a fare da badante ad un vecchio banchiere 80enne benestante che vive da solo. Abito praticamente a casa sua, fornendogli assistenza in ogni momento della giornata e sbrigando tutte le faccende domestiche, purtroppo anche quelle sconce. Infatti si tratta di un uomo molto all’antica che si sa ancora far rispettare e io purtroppo per tenerlo a bada, visto comunque che lo stipendio non è mica male, sono costretta a subire palpatine e ahimè anche a fargli pompini con ingoio. Siccome credo di essere nonostante l’età una milfona niente male ancora, l’essere costretta a prendere in bocca l’uccello di un 80enne e a bere la sua sborra, mi fa sentire disprezzata e schifata. Ma un po’ di tempo fa le cose cambiarono. Di fronte alla villa dell’anziano banchiere, dove c’è una bella palazzina di 4 piani, venne ad abitare una modesta famigliola composta da marito, moglie e un figlio maschio sui 23 anni. E da quel momento le mie giornate non furono più come prima. Il ragazzo appena scoperta la mia presenza, iniziò a fissarmi e spiarmi per tutto il giorno seguendo ogni mio spostamento. Non potevo uscire in giardino che me lo ritrovavo fuori al balcone a guardarmi con insistenza. Era evidente che era molto attratto da me. E’ fatto risaputo che le donne mature fanno breccia tra i cuori dei giovani alle prime esperienze e probabilmente la mia quinta di seno ed il mio culone sodo avevano colpito il ragazzo, che ben presto dagli sguardi passò ai fatti. Infatti in mia presenza iniziò a masturbarsi dietro ad una finestra della sua abitazione, mettendo il suo membro in bella mostra nel momento in cui lo osservavo. Stava diventando un ossessione e ad essere sincera la cosa non mi dispiaceva poi più di tanto. Sì, erano gesti un po’ troppo espliciti, ma l’essere desiderata ed apprezzata da un ragazzo invece che da un vecchio 85enne mi faceva sentire lusingata e anche eccitata. Infatti anni di astinenza conditi soltanto da pompini che avevano fatto scendere la mia libido sotto i tacchi, questa nuova esperienza frizzante mi aveva fatto ritornare un eccitazione tale da avere chiaramente voglia di far sesso con quel ragazzo, che a dire la verità non era neanche niente male fisicamente. Fisico molto curato, alto, moro, leggera barba incolta e addominali scolpiti da anni di ciclismo, infatti lo vedevo spesso uscire in sella ad una bici. Decisi di dire basta al sesso con quel vecchio e di darmi a 42 anni finalmente di nuovo una botta di vita ed ero determinata alla prima occasione con una scusa di portarmelo a letto. L’occasione si verificò la settimana successiva. Approfittando dell’assenza del vecchio per una visita medica in compagnia di suo figlio, ero uscita a fare la spesa al supermercato vicino casa quando tra uno scaffale e l’altro incrociai questo ragazzo impegnato a fare compere. Così lo attirai a me con una scusa, lo chiamai per farmi prendere da uno scaffale un oggetto posto in alto e lui molto gentile e per nulla imbarazzato dalla situazione mi aiutò. Gli lanciai un paio di sorrisetti per fargli capire che ci stavo e proseguì con le compere. Uscita dal market però mi si avvicinò di nuovo e con aria gentile si offrì di portarmi le buste della spesa a casa. All’iniziò non accettai per non stare al suo gioco ma poi mi lasciaì convincere. Lungo il tragitto a piedi verso casa parlammo soprattutto della sua vita e di come si trovava in questa nuova casa. Giunti a casa, non potetti far altro che farlo salire per farmi portare le buste fin dentro casa. L’occasione era ghiotta, da sola a casa senza il vecchio, con quel ragazzo e così decisi di non lasciarmela sfuggire. Entrammo, chiusi la porta e gli feci appoggiare le buste sul tavolo e immediatamente dopo essersi accorto che ero da sola, mi schiaffeggiò violentemente il sedere con la mano e disse: “ Sei una porcona!”. Così mi voltai, gli misi una mano sul pacco già estremamente duro e risposi: “e tu sei un monello”. Immediatamente si calò le braghe ed iniziò a masturbarsi. Devo dire che aveva proprio un gran cazzo, soprattutto di circonferenza era estremamente largo. Allora mi inginocchiai, glielo sbucciai e lo presi tutto in bocca. Gli piaceva molto, godeva da matto, così pensai che sarebbe arrivato subito se continuavo così, allora rallentai un po’ il ritmo. Non volevo assolutamente perdermi questa scopata! Successivamente mi sdraiai sul divano, mi alzai la gonna e accompagnai il suo viso verso la mia fregna umida. Avevo una voglia matta di farmela leccare e godere, era da troppo tempo che non lo facevo. Nonostante la giovane età, aveva già una discreta esperienza nel sesso orale, andando a pigiare subito i tasti giusti tanto da farmi arrivare quasi subito in un orgasmo di piacere. Ma non era certamente finita qua! Lo feci accomodare sul divano e mi precipitai sul suo cazzo iniziando a cavalcare su e giù con forza e ficcandogli i miei seni prosperosi sul viso quasi a soffocarlo. Poi mentre continuavo a cavalcare prese in bocca i miei capezzoli facendomi così arrivare di nuovo. Capito che ero sfinita da due orgasmi ravvicinati, mi stacco dal suo cazzo, mi fece mettere in ginocchio e infilò il suo membro tra le mie tette andando su e giù con il ritmo. Poi mi infilò la sua enorme cappella in bocca e sborrò sulle mie calde labbra riempendomi la bocca di sborra che questa volta ingoiai con estremo piacere. Finito l’atto si rimettendo a posto e lui se ne andò via per non far preoccupare i suoi genitori della sua assenza prolungata. Da allora quasi una volta a settimana troviamo l occasione per farci una gran scopata diventando così il mio giovane amante focoso.

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