L'antipatica amica di mia sorella

L'antipatica amica di mia sorella

Sono Stefano ho 19 anni ed ho una sorella di 16. Abitiamo in un piccolo paesino del nord, pochi abitanti e perciò anche pochi ragazzi e ragazze e bisogna accontentarci di chi c’è se si vuole passare un po’ di tempo in compagnia.
Mia sorella usciva con 3-4 ragazzine più o meno della sua età. C’era una certa Anna di 18 anni che non so perché aveva preso di mira mia sorella ed ogni occasione era buona per trattarla male. Mia sorella faceva finta di niente e cercava di rimanere con le altre piuttosto che starsene a casa da sola.
Era estate, essendoci solo un bar nel paese ed essendo frequentato solo da vecchi, i giovani trovano altri posti. Mia sorella e le loro amiche si trovavano nel retro della casa di Anna dove c’è un casolare semi abbandonato e se ne stavano li a chiacchierare, qualcuna a fumare.
Un pomeriggio io ero a casa che mi pulivo l’automobile e vedo mia sorella che torna a casa con gli occhi lucidi, si capiva che le veniva da piangere.
L’ho presa in disparte e mi son fatto raccontare cosa era successo. Mi ha confessato che nel pomeriggio si era trovata da sola con Anna al casolare, le altre due erano andate via con i rispettivi genitori. Anna l’aveva trattata molto male e lei era venuta via.
Non ci ho più visto, ho atteso che mia sorella entrasse in casa e sono andato di persona da quella stronza per sistemare le cose definitivamente. Quando sono arrivato era da sola dentro il casolare che si fumava una sigaretta.
Sono entrato ed ho subito alzato la voce portandomi a pochi cm da lei con l’intento di intimorirla.
Lei di tutta risposta, con una mossa fulminea, con una mano mi ha preso il pacco ed ha iniziato a stringere facendomi male.
Da un atteggiamento aggressivo ed intimidatorio sono passato ad un atteggiamento di supplica dicendole di smettere che mi faceva male. Con i pantaloni fini che indossavo le è stato facile prenderlo per bene.
Lei con un’espressione arrogante continuando a stringere mi dice “vieni ancora qui a fare il prepotente?”
Io “no no non vengo più ma perpiacere molla che mi fai male!”
Ho sentito la presa che si allentava e lei mi ha detto “Adesso mi devi chiedere scusa, altrimenti stringo di nuovo!”
Io le ho chiesto scusa ma poi è successa una cosa, il cazzo è iniziato a diventarmi duro mentre lei ce l’aveva ancora in mano. Anna è una ragazza veramente bella, due tette belle grosse ed un culo da sballo.
Lei ovviamente se n’è accorta ed ha iniziato a sghignazzare dicendo “che fai ti ecciti?”
Poi quando il cazzo è diventato bello duro “ah però! Ce l’hai bello grandicello! Però tornando al discorso diprima vedi di non tornare più!”
Allenta ancor di più la presa ed io, che ormai ero anche eccitato, e che comunque ero anche incazzato per com’era girata la situazione le tolgo la mano e facendola ruotare mi ritrovo lei di schiena davanti a me, io che le tengo il braccio dietro e che con l’altro braccio le fermo il braccio libero. Adesso era praticamente bloccata, si agitava, tentava di divincolarsi per liberarsi e gridava di lasciarla.
La situazione mi stava eccitando ancor di più.
Sono riuscito a bloccarle entrambe le braccia con un braccio in maniera da averne uno libero e con quello libero ho iniziato a sculacciarla. Aveva un paio di pantaloncini corti e molto fini, le sculacciate erano sia un pretesto per vendicarmi che per toccargli il culo.
Lei mi gridava di tutto. Io le ho detto “hai fatto la furba prima facendomi male? Adesso mi sto venditando!”
In realtà ero sempre più eccitato. Ho preso e le ho abbassato i pantaloncini. Sotto aveva un perizoma. Che bel culo! Ho iniziato a darle di nuovo gli sculaccioni.
Lei capendo che non aveva scampo si è calmata sperando che mi calmassi anch’io.
Ad un certo punto le ho infilato una mano tra le gambe andando a mettergliela proprio sulla figa e l’ho trovata bagnata.
Io “ah è così… Ti eccita se ti sculacciano! Maiala che sei!”
Anna “no! non è vero!”
Le ho strappato il perizoma e passato un paio di dita tra le labbra della figa, era molto umida.
Io “ah no? E come mai siamo così bagnate?”
Ho iniziato a passarle le dita sul clitoride, ho iniziato a sentire che emetteva dei mugolii. Si è calmata del tutto, si stava godendo il massaggio.
Io “adesso ci penso io a te!”
L’ho fatta mettere appoggiata ad un vecchio tavolo piegata in avanti, me lo sono tirato fuori e gliel’ho sbattuto in figa. Era bagnatissima, ho iniziato a fotterla di brutto.
Poi però mi sono ricordato perché ero la e cosa mi aveva fatto. Così ho voluto vendicarmi, mi sarei preso quel culo!
Le ho fatto incrociare le braccia dietro la schiena per poterla bloccare quando avrebbe capito cosa vole fare, ho estratto il cazzo dalla figa e l’ho puntato sul buco del culo.
Si stava per divincolare, con una mano le ho bloccato le braccia e l’ho premuta giù per farla star ferma. Con l’altra mano le ho preso un fianco ed ho spingo.
Con fatica è entrato e poi ho iniziato a fotterla. Inizialmente mi insultava dicendomi che le stavo facendo male ma dopo un po’ il suo buco si è abituato ed ha iniziato a godere tantissimo.
Dopo un po’ non ce l’ho più fatta e le sono venuto dentro il culo.
Lei doveva ancora venire ma non mi interessava, mi sono sfilato e rivestito. Quando mi sono girato per salutarla si stava masturbando.
Mi guarda e mi dice “bastardo! Prima mi stavi facendo impazzire e poi mi lasci così senza godere?”
L’ho guardata e le ho detto “se inizierai a trattare meglio mia sorella ti giuro che ti farò godere tantissimo!”
Mia sorella non è più tornata a casa triste e non ha più avuto problemi con Anna ed io mi faccio di quelle scopate incredibili!

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