La visita

La visita

Il campanello della porta suonò puntuale alle 9, come concordato. Antonella aprì e si trovò davanti non solo Saverio, il suo fisioterapista, ma anche un altro ragazzo, altrettanto giovane, sui 30 anni, carino, dallo sguardo diretto.

– Lui è Andrea – , disse Saverio. – Per fare gli esercizi in programma oggi dobbiamo essere in due. Non te l’avevo detto, scusami – .
– Nessun problema – rispose Antonella. – Prego, accomodatevi -.

Per un po’ chiacchierarono sui progressi fatti nei giorni in cui non si erano visti, analizzando la situazione in generale. Poi Saverio le disse: – Antonella, per fare gli esercizi di oggi, compresi i massaggi di cui ti avevo accennato, ho bisogno che indossi un reggiseno, uno di quelli che usano le donne per fare sport va benissimo, e un perizoma -. Lo disse con grande disinvoltura, col piglio professionale che Antonella aveva imparato a conoscere. Lei, in realtà, era un po’ imbarazzata della richiesta, soprattutto perché fatta in presenza dell’altro ragazzo, con cui non aveva la minima confidenza. Però era anche un po’ eccitata, doveva ammetterlo: da sola in casa, con il marito fuori per lavoro, con due bei ragazzi che le chiedevano di mettersi quasi nuda. Saverio e Andrea rimasero in salotto, mentre lei andava in camera da letto, dove poi avrebbero eseguito la fisioterapia. Quando riaprì la porta della stanza, Antonella si presentò con un reggiseno nero non sportivo ma assai compatto e un perizoma nero molto semplice sul davanti e il filo dietro che le lasciava ampiamente scoperte le chiappe.

– Stenditi pure sul letto a pancia in giù -, le disse Saverio. Antonella ubbidì. Subito Saverio prese a massaggiarle le cosce, tirando cautamente le caviglie quando arrivava in fondo alle gambe. Andrea delicatamente le afferrò le bracca tirandogliele verso di sé in maniera lenta lenta. Andarono avanti per un po’ in questo modo e Antonella sentì subito i benefici di quelle trazioni, ancor più goduriose per il fatto di subirle mezza nuda in mezzo a due maschi. A un certo punto Saverio la fece girare sulla schiena e le guidò le gambe verso il busto, piano piano, delicatamente. Mentre faceva questo movimento, per accompagnare al massimo l’esercizio, veniva verso di lei con tutto il viso fino a pochi centimetri dalle sue mutandine, che per la piega del corpo tendevano a ritirarsi proprio in mezzo alle cosce, rivelando il pelo della fica che spuntava da fuori le mutandine. Antonella sentì la fica bagnarsi violentemente e una voglia incredibile di sesso, al pensiero di quello che stava mostrando a Saverio. Andrea, nel frattempo, le massaggiava le braccia scendendo sempre più verso il busto, fino ad accarezzarle da sotto le coppe dei seni. Dopo parecchi minuti di quella visione, Saverio riprese a massaggiarle le gambe, mentre Andrea in maniera sempre più decisa continuava a massaggiarla sul petto, ormai senza più alcuna remora prendendo nelle mani i seni gonfi con i capezzoli turgidi. Antonella era posseduta da una violenta voglia di cazzo, voleva quei due maschi sopra e dentro di lei senza alcun ritegno. Andrea, da sopra il suo viso, nell’atto di accarezzarle i seni più comodamente, era del tutto proteso in avanti mettendo il rigonfiamento dei suoi pantaloni proprio all’altezza del viso di Antonella. Le mani di Saverio sulle gambe, le sue dita che spesso si allungavano fin tra le cosce, le mani di Andrea sui seni, come se fossero i suoi. Antonella non capì più nulla, allungò le mani e slacciò la cintura dei pantaloni di Andrea, gli tirò fuori il cazzo e gli disse: – Mettimelo in bocca, ti prego! -.
– Certo che te lo metto in bocca – esclamò Andrea, rosso in volto dalla foia.
– Te lo metto tutto in bocca, succhialo, succhialo!!! -.
Saverio, i calzoni calati, infilò il
cazzo nella fica di Antonella senza neanche toglierle il perizoma. Andava su e giù come uno stantuffo in quella bella fica pelosa e bagnata fradicia. Dopo averla scopata per un po’ così si diedero il cambio, mettendosi più comodi: fecero mettere Antonella a pecorina, Andrea la scopava in fica da dietro e Saverio in bocca da davanti. Antonella urlava di piacere, loro le dissero di tutto (troia, zoccola, bocchinara…) e lei godeva il triplo a sentirsi chiamata (e chiavata) così. Andrea le esplose la sborra sul culo mentre Saverio le veniva in bocca. ma Antonella in bocca non voleva e al primo skizzo si tirò fuori il cazzo dalla bocca ma dovette accettarlo sulle labbra e sul viso.

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