La mia collega, che sorpresa! 2

La mia collega, che sorpresa! 2

Con uno stratagemma sono riuscito a far capitare Arianna nella pagina del primo racconto, chissà se si è eccitata leggendolo. Ma però mi sa che non ha capito che la protagonista era lei. Chissà che facendola capitare anche nella pagina del secondo racconto capisca.
Arianna: se capisci di essere tu contattami all’email!

La serata in ufficio si era conclusa stupendamente e nella maniera che non mi sarei mai aspettato.
Il giorno dopo andando in ufficio mi assalì un dubbio: come comportarmi? Come se nulla fosse successo per non far capire nulla ai colleghi o fregarmene e lasciare che capissero che tra me e Arianna c’è stato qualcosa? Sono arrivato al lavoro, sto per entrare quando sento dei passi dietro di me, eccola con i suoi capelli neri ricci, i suoi occhi chiari, quello sguardo da cerbiatta che mi fa impazziere e la sua inconfondibile sigaretta rollata a mano che fuma in un modo che defisco molto sensuale! E’ stata lei stessa a farmi capire come comportarmi: mi ha salutato nel modo che mi salutava sempre, con cordialità, un po’ di confidenza che è normale tra colleghi e nulla di più. Io feci altrettanto.
Durante la mattina non facevo altro che pensare a cosa era successo la sera prima in quell’ufficio dove ora stavo lavorando con la conseguenza che molto spesso avevo delle erezioni molto forti!
Ma eccola uscire dal suo ufficio ed andare in bagno. Lei dirigendosi in bagno mi dava le spalle ed io per tutto il tragitto non sono riuscito a staccare gli occhi da quel culo. Era vestita con una maglietta per niente scollata ma anche oggi aveva una mini svolazzante e la visione di quella stoffa che ad ogni passo ondeggiava mi mandava via di testa perché pensavo se anche oggi fosse senza le mutandine… Avrei voluto correrle dietro, alzarle la mini e mordicchiarle quel meraviglioso culo che ha!
Mi chiedo che intenzioni abbia lei, se sia stato un episodio limitato o se anche lei desideri come me che si ripeta…
Non ce la faccio più, la vedo tornare dal bagno e dopo poco che è rientrata nel suo ufficio con una scusa banalissima vado a chiederle una cosa di lavoro. Una volta dentro ed accertatomi che non ci fossero orecchi indiscreti, le ho detto “ieri sera stavi molto meglio senza i vestiti!” e lei ha mi ha fatto un sorriso molto malizioso. Mi sono chinato su di lei, le ho messo una mano sulla coscia, l’ho fatta risalire fino a su e mi sono ritrovato con la sua fica in mano, non portava le mutandine nemmeno oggi! Quando gliel’ho toccata ha avuto un sussulto, dopo però mi ha spostato la mano per paura che arrivasse qualcuno.
Poi mi ha detto: “devo dire che anche tu stavi meglio con i pantaloni calati!” ed ha riso. Il suo atteggiamento mi fa capire che la cosa la sta intrigando parecchio, come intriga me, e non ha intenzione di mettere la parola fine, almeno per il momento.
Io le propongo di uscire a cena la sera stessa, magari in qualche localino un po’ fuori zona se preferisce che per il momento i colleghi non sappiano. Lei mi stupisce ancora una volta dicendomi: “io abito da sola, potresti venire a cena da me!”.
Io: “Certo! Sarò da te alle 20!”
Lei: “Portati il cambio per domani mattina perché non torni a casa stasera!”
Si prospettava una nottata di fuoco!! Ero al settimo cielo!
Il resto della giornata è trascorso lunghissimo, pensando a cosa mi sarebbe aspettato la sera il tempo non passava più. Il fatto di dover far finta di nulla e non poter andare da lei a parlare liberamente poi peggiorava la situazione.
Finalmente è arrivata la sera, esco dall’ufficio, mi catapulto a casa, mi faccio una doccia e metto in una borsa il cambio per la mattina successiva. Arrivo da lei pochi minuti in anticipo, portando con me ovviamente una bottiglia di un buon vino.
Salgo e busso alla sua porta, mi viene ad aprire vestita solo con un baby doll in pizzo completamente trasparente! Per poco mi cade a terra la bottiglia di vino! Era fantastica!
Mi fa entrare e mi dice che quello sarebbe stato il suo abbigliamento per la cena ma che mi dovevo comportare bene perché certe cose si fanno solo dopo cena.
La cena è stata una tortura, mangiare con lei davanti che a coprirle quei magnifici seni sodi aveva solo quella stoffa trasparente è stato davvero difficile. Diciamo che ho mangiato poco ed in proporzione ho bevuto di più. La serata iniziava così a surriscaldarsi…
Ad un certo punto non ce l’ho più fatta, mi sono alzato, sono andato dalla sua parte, l’ho alzata in piedi di forza prendendola per i fianchi e le ho dato un bacio infilandole la lingua in bocca ed iniziando a toccarle ogni cm del suo corpo.
Lei ha iniziato a togliermi la camicia, poi le scarpe, i pantaloni ed i boxer. Quando ero completamente nudo le ho tolto il suo baby doll e siamo andati in camera sua.
L’ho presa e stesa sul letto, lei ha aperto le gambe ed io mi sono tuffato a leccarle la fica. Era già un lago di umori! L’ho fatta morire, le mordicchiavo le grandi labbra, le leccavo e succhiavo il clitoride, le infilavo dentro la lingua, tornavo a leccarle le grandi labbra… Sono andato avanti un bel po’, sentirla eccitare sempre di più di conseguenza eccitava da morire anche me. Era venuta almeno un paio di volte i suoi umori erano colati già tra le chiappe bagnando abbondantemente il buco del suo culo. Io le ho fatto alzare di più le gambe facendole portare le ginocchia vicino alla testa, ho continuato a leccarle la fica e con un dito ho iniziato a lavorarle il buco del culo. Ansiamava e godeva come una matta. E’ venuta di nuovo!
A questo punto ha voluto prendere un po’ in mano la situazione, mi ha fatto distendere ed ha iniziato a baciarmi gustandosi il gusto dei suoi umori, poi ha iniziato baciarmi il collo ed a leccarmi scendendo giù sul petto, sulla pancia, fino ad arrivare al mio uccello che aveva una erezione spaventosa! Prima mi ha baciato un po’ di volte la punta della cappella, poi si è messa a leccarla lentamente facendomi letteralmente impazzire. Poi se l’è infilato in bocca. Massaggiandomi i testicoli con una mano, alternava succhiate a leccate lungo tutta l’asta. Era fantastica!
Dopo un po’ si è fermata, si è girata sopra di me mettendosi in posizione per un 69 e mi dice: “Mi piace succhiartelo ma mi piace tantissimo come me la lecchi!”
Così abbiamo iniziato un fantastico 69, reso ancor più fantastico dal fatto che siamo venuti contemporaneamente io nella sua bocca e lei nella mia.
Lei si è stesa di fianco così com’era con il risultato che aveva i piedi di fianco alla mia testa e solo allora ho notato quanto fossero belli!
Non sono un fissato dei piedi ma quando una donna ha dei piedi veramente belli non resisto e così ho iniziato a leccarglieli, a succhiarle prima l’allluce e poi tutte le altre dita. Lei al primo mento ha ridacchiato per il solletico ma poi ha iniziato subito ad apprezzare ed ha iniziato ad aprezzare anche il fatto che l’uccello mi stava tornando duro. Quei piedi mi avevano fatto eccitare di nuovo!
Ho continuato a succhiarglieli per un po’ e poi ho inziato a leccarle e succhiarle le gambe risalendo, prima le caviglie, poi più su fino ad arrivare alle ginocchia. Quando sono arrivato alle ginocchia l’ho fatta girare a pancia in giù, partendo poi a leccarla da dietro le ginocchia, risalendo sulle coscie e, divaricandole le gambe, ho inziato a leccarle e succhiarle l’interno coscia. Lei dai gemiti che faceva gradiva molto quel trattamento. Ad un certo punto mi sono trovato con la faccia a pochi cm da quel meraviglioso culetto… Le ho fatto mettere un cuscino sotto la pancia in maniera che il suo culo fosse leggermente più alto e leggermente più aperto. Mi sono praticamente tuffato con la faccia tra le sue chiappe! Con le mani le ho aperto le chiappe ed ho iniziato a leccarle quel meraviglioso buco del culo. Il suo sapore era stupendo, l’amaro del suo buchetto mescolato ai suoi umori che erano colati prima.
Dopo un po’ l’ho fatta girare a pancia in su, sono risalito e le ho succhiato quelle meravigliose tette, piccole ma belle sode, con 2 capezzoli che erano la fine del mondo!
Dopo un po’ non ce la facevo più, dovevo infilarglielo subito! Le ho messo le gambe sulle mie spalle e gliel’ho infilato di brutto! E’ entrato come un coletllo sul burro caldo! Era stupenda!
Essere già venuto una volta ha fatto si che durassi molto, continuavo a stantuffarla di brutto, lei emetteva dei gemiti fortissimi ed è venuta almeno un paio di volte prima che venissi anch’io e che come la sera prima letteralmente la riempissi.
Dopo un po’ di secondi ci siamo ripresi, lei era stanchissima, io anche, ci siamo messi sotto le lenzuola e ci siamo addomentati abbracciati.
Il risveglio al mattino è stato bellissimo, purtroppo però non abbiamo potuto fare nulla perché un ritardo di entrambi arrivando tra l’altro assieme avrebbe insospettito qualcuno in ufficio…

Contattatemi a pietro73v @ gmail.com

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