Il sogno….forse un giorno realtà

Il sogno….forse un giorno realtà

Sera d’estate, ora di chiusura e stiamo tirando giù la serranda contemporaneamente. Che fai – ti dico – vai a casa? Mah non so – rispondi – sono sola e non ho voglia di prepararmi cena. Beh allora perché non mangiamo un boccone assieme?
Ok – mi dici e ci avviamo verso la pizzeria subito dietro i negozi, ti prendo sottobraccio e la mia mano si appoggia sulla tuo seno sinistro, apprezzo la rotondità e la consistenza…bella serata penso. Mangiando chiacchieriamo del più e del meno, i miei occhi continuano a fissare quelle maestose rotondità che porti fiera bene in vista.
Faccio dei semplici apprezzamenti e tu sorridi divertita alle mie battute. Finita la cena ci avviamo a fare due passi, in strada non c’è nessuno, sempre chiacchierando svoltiamo in un vicolo male illuminato. Ti stringi più vicina e mi dici che hai paura di inciampare perché è buio, appoggio la mano sul tuo fianco e mentre procediamo la sposto piano piano sulla tua schiena abbassandola fino ad incontrare l’inizio del tuo bellissimo sederino, sotto il vestito sento il sottile perizoma che copre appena appena la tua intimità e si infila in mezzo a quelle due splendide chiappe. Piano piano la mano si fa sempre più audace scende tra le natiche seguendo il solco, comincio a perdere il filo dei discorsi concentrato come sono ad apprezzare il tuo culo sodo… è già la mia mente viaggia in pensieri eroticamente meravigliosi. Mi ridesto quando mi dici – ecco sono arrivata, mi fai compagnia ancora dieci minuti? Volentieri – ti rispondo ed entriamo in casa tua. Chiudi la porta e mi fai accomodare scusandoti per poter andare a metterti qualcosa di più comodo. Mi guardo intorno, davanti al divano un grande e soffice tappeto risveglia in me pensieri particolari. Ritorni con una tuta leggera che fa risaltare le tue forme, non resisto mi avvicino e comincio a baciarti sul collo…gemi leggermente e questo è un invito a farmi più audace, le mani stringono delicatamente le tue grandi tette, sospiri e mentre ti abbasso la tuta rimani con uno striminzito intimo che lascia intravedere tutto, i miei baci si fanno sempre più appassionati, il tuo respiro accelera mentre ti faccio sdraiare sul tappeto e con un gesto rapido slaccio il tuo reggiseno lasciando finalmente libere quelle meravigliose tette che incomincio a massaggiare pizzicando dolcemente i capezzoli i quali subito rispondono diventando duri e turgidi, ne prendo uno tra i denti lo mordicchio e lo succhio mentre torturo l’altro con le dita. Lentamente scendo verso il tuo ombelico, la mia lingua disegna ghirigori sulla tua pelle e man mano che scendo verso il basso sento l’odore della tua fica farsi sempre più intenso, segno che la tua eccitazione sta aumentando. Con un gesto repentino sfilo il perizoma ormai fradicio e mi fermo a contemplare quello che ho davanti, una fica completamente depilata con le labbra che si schiudono vogliose, mi tuffo con la bocca su di essa è la penetro con la lingua, spalanchi le cosce per agevolarmi gemi ti mordi una mano mentre con le dita la apro per arrivare a leccare i tuoi succhi in profondità. Continua così siiii – mi dici mentre la tua mano tiene la mia testa sopra quel caldo nido, il tuo odore mi eccita, sei bollente e muovi il bacino per sentire meglio le mie leccate. Mi metto sopra di te in una specie di sessantanove, con le mani ti spalanco le cosce al massimo, la tua fica pulsa, sei eccitatissima e cominci a slacciarmi i pantaloni. Il mio cazzo salta fuori lo imbocchi famelica, la lingua ruota attorno alla cappella, lo succhi come se non lo facessi da tanto tempo, hai una bocca vorace, mi stai facendo un pompino da vera professionista, se non ti fermo rischio di non resistere! Mi alzo e ti faccio girare sulla schiena, partendo dalla nuca, scendo lentamente lungo la colonna vertebrale con i miei baci finché la lingua si insinua nel tuo solco, ti metti carponi per rendermi il compito più agevole e quando comincio a leccare il tuo buchino mugoli di piacere, lo insalivo bene e un dito si fa largo per aprirlo, cominci ad ansimare pregustando già quello che succederà dopo. È bello umido si apre e si chiude ritmicamente, mentre il mio dito entra ed esce da quella rosellina scura. La tua carica erotica è notevole, la tua mano si impossessa del mio cazzo e lo sega frenetica, adoro quella piccola manina che lo stringe, quante volte andando a bere il caffè con te ho pensato a questo momento!! La lingua entra ed esce dal tuo buco alternandosi con le dita, l’indice entra fino in fondo tra le strette pareti mentre il medio stuzzica la figa che cola. Ansimi sempre più forte, vuoi godere mi preghi di scoparti ma il mio obiettivo al momento è un altro…
Mi alzo, ti giri mi guardi e mi chiedi dove vado – aspetta un secondo – ti rispondo, apro il frigo e subito individuo un panetto di burro, ne stacco un pezzetto con le dita e torno dietro di te, sei bellissima messa carponi, le tette che pendono verso il basso, il culo inarcato verso l’alto voglioso di provare altre sensazioni.
Affondo di nuovo la lingua nel buchino e poi comincio ad ungerlo con il burro facendolo entrare con un dito dentro. Ohhhhh – dici quando il dito penetra del tutto – ancora così siiiiii – mi inciti. Lo estraggo e lo spingo di nuovo dentro, ora ne aggiungo un secondo e oltre a spingerli comincio a ruotarli per allargarlo dolcemente, il tuo viso è una maschera di piacere, adoro guardarti messa così, sei eccitante da morire…
Tolgo le dita, la visione del tuo buchino semiaperto e lucido dal burro sciolto mi fa impazzire, il mio cazzo è duro come l’acciaio non vede l’ora di entrare dentro di te. Spingo ancora dentro le dita e tu vieni indietro per sentirle fino in fondo. Mi avvicino al tuo orecchio e con un sussurro rauco ti dico – ora ti faccio il culo Stefania, vuoi? – e tu con voce rotta dall’eccitazione mugoli – si sì ti prego, voglio sentire il tuo cazzo dentro di me. Tolgo le dita e il buco non si richiude, è pronto per essere violato, la mia cappella si appoggia, è talmente unto che in un attimo entra dentro per metà – uhhhhh ohhhhh siiiiiiii è bellissimo – gemi con voce rauca, appoggio saldamente i piedi a terra e prendendoti per i fianchi lo spingo tutto dentro….vedere il tuo culo aprirsi per accoglierlo è una cosa fantastica, comincio a pomparti con forza, il cazzo scorre senza fatica dentro di te, le strette pareti lo avvolgono come un guanto, ecco ora cede, ormai è completamente aperto, godo a vedere quanto sia dilatato il tuo culo, le tue tette ballonzolano sotto i miei colpi possenti, la tua mano corre alla fica e con due dita ti tocchi urlando di piacere, adoro prenderti così, finalmente un sogno che si realizza!!
Tutto questo è troppo per me ti prendo per le spalle, aumento i colpi e in pochi istanti ti riempio con lunghi fiotti di calda e bianca crema. Siiiii Stefania, ti ho aperto il culo – urlo mentre scarico tutto dentro di te. Esco fuori, ti guardo in quella posizione, il culo spalancato da cui inizia a scivolare fuori un rivoletto di sperma, non si richiude ma rimane oscenamente dilatato davanti ai miei occhi, la fica pulsa ancora dalle scariche di piacere, un fortissimo odore di femmina in calore si spande nel soggiorno. Fammelo pulire – mi dici, vengo davanti a te apri la bocca e ti tengo la testa, lo succhi e raccogli le ultime gocce rimaste ingoiandole mentre mi guardi con occhi maliziosi, la tua mano stringe dolcemente le palle come a voler vedere se dentro è rimasto ancora un po’ di nettare.
Più tardi lo rifacciamo vero? – mi chiedi – però prima del culo mi scopi nella fica. Ok rispondo….a patto che ti faccia venire in bocca e beva tutto!! Mi guardi, e dai tuoi occhi so già che sarà così…

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