Combattere l’ansia con una spagnola per il mio infermiere

Combattere l’ansia con una spagnola per il mio infermiere

Marta: Ero così spaventata quando sono arrivata al pronto soccorso. Pensavo di avere un problema al cuore e avevo un attacco di ansia. Ma poi ho incontrato Giovanni, un’infermiere così dolce e rassicurante. Mi ha fatto sentire subito meglio.

Giovanni: Ciao Marta, come stai oggi?

Marta: Ciao Giovanni, sto molto meglio grazie a te. Sei stato così gentile con me l’altro giorno al pronto soccorso. Mi hai fatto sentire subito più tranquilla.

Giovanni: Sono felice di aver potuto aiutare. È il mio lavoro prendermi cura delle persone e farle sentire al sicuro.

Marta: Ma non tutti gli infermieri sono come te. Sei così premuroso e attento alle esigenze degli altri. Mi hai fatto dimenticare tutti i miei problemi e mi hai fatto sorridere.

Giovanni: Grazie per i tuoi complimenti. Ma non è solo il mio lavoro, mi piace davvero aiutare le persone.

Marta: Sì, lo si vede. Ho notato che hai un’energia così positiva e un sorriso così accattivante. Mi hai fatto sentire subito a mio agio.

Giovanni: Grazie Marta, mi fa piacere sapere che ho fatto una buona impressione su di te. E tu, come stai oggi?

Marta: Sto molto meglio, grazie. Il mio attacco di ansia è sparito e non ho più problemi al cuore. Ma non dimenticherò mai il tuo sorriso e la tua gentilezza.

Giovanni: Sono contento di sentire che stai meglio. E se hai bisogno di me, non esitare a chiedere. Sarò sempre qui per te.

Marta: Grazie mille Giovanni, sei un vero angelo. Non so come ringraziarti abbastanza.

Giovanni: Non c’è bisogno di ringraziamenti. Mi fa piacere aver potuto aiutare. E chissà, magari potremmo andare a cena assieme, come sei messa nei prossimi giorni?

Marta: Certo che si. Sei una persona così speciale e mi piacerebbe conoscerti meglio.

Questo fu realmente quel che successe al nostro primo incontro, intanto mi presento sono Marta ho 29 anni e sono nata e vivo a Bergamo. Fisicamente sono 60 kili (non sono quindi una top model), seno quinta misura, che molti uomini apprezzano, altezza 165 cm circa, lunghi capelli neri ed occhi marroni. Mi definisco gradevole come donna e sono fiera del mio seno, che metto in mostra quanto più posso. L’ansia è un problema da qualche anno, forse anche perché non ho molti amici e neanche un fidanzato che mi possa stare accanto ed alla mia età un po’ mi pesa.

Torniamo ora a quella sera, dove ricevetti l’invito a cena di Giovanni.

Passammo la serata parlando con profondità a cuore aperto. Quel che mi piaceva di Giovanni, che fu sempre serio e galantuomo. Insomma non vi nascondo che mi colpì molto questo fatto, perché in molte occasioni quando ero uscita con dei ragazzi, le battutine ed il provarci in modo più o meno evidente, era stata la prassi ricorrente della serata, il che da un certo punto mi piaceva, ma dall’altra mi faceva sentire “usata”.

Fu proprio per questo aspetto di Giovanni, che probabilmente mi portò ad essere particolarmente generosa con lui, quella sera, tanto da invitarlo a casa per un drink di fine serata.

Abitavo da sola in un piccolissimo ma confortevole monolocale, appena fuori dal centro e non ero certo solita nonostante non fossi una santa, portare un ragazzo appena conosciuto a casa. Confesso che ero molto eccitata e vogliosa e che l’ansia, lo stress e la depressione in quella serata sparirono del tutto.

Giovanni era seduto proprio accanto a me nel divano e stavamo sorseggiando un limoncello. Non so come e perché ma presi l’iniziativa e senza che lui mi chiedesse niente, mi avvicinai ed iniziai a toccargli il pacco dei pantaloni, per poi baciarlo. Lui come aveva dimostrato fin adesso, era rimasto soddisfatto ma composto e lasciò a me l’iniziativa. Quel ruolo come di geisha, che soddisfa i desideri del tuo cliente, mi piaceva e decisi di fare tutto il possibile per farlo stare bene.

Salì, così sopra a Giovanni che era ancora vestito ed iniziai a strusciami con la figa sul suo cazzo mentre lo baciavo. Avevo una gonna e sotto i collant e riuscivo a sentire nel contatto tra i collant ed i suoi pantaloni, la mia figa che si inumidiva. Il suo cazzo era ormai duro e pronto per l’azione. In un batti baleno mi spogliai completamente e finalmente Giovanni spalanco gli occhi, quando vide il mio seno enorme in tutta la sua naturelezza. Una quinta misura piena, con il quale ero sempre riuscita a farmi apprezzare da tutti i miei precedenti fidanzati. Giovanni mi prese le tette in bocca ed iniziò ad immergerci la testa sbattendosi le tette in faccia.. Avevo voglia di deliziarlo, quella sera e di stupirlo. Gli tolsi la maglietta, pantaloni e scarpe, poi mi inginocchiai a terra ed inizia a baciargli e leccare le mutande che ancora indossava. Il suo cazzo già usciva vistosamente dalle mutande e quindi iniziai a succhiarlo e lui a gemere. Dopo qualche minuto che lo stavo spompinando con passione, lui mi disse: “Oddio Marta ti prego voglio scoparti le tette”… Io felice per averlo eccitato tanto, aprì il divano letto e mi distesi tutta nuda e pronta, lui montò sulle mie tette ci mise il cazzo nel mezzo, ed iniziò a farlo andare su e giù. Di tanto in tanto me lo metteva anche in bocca ed io lo insalivavo bene per poi permettergli di continuare a strusciare il suo cazzo sulle mie tette con una buona lubrificazione. Dopo qualche minuto Giovanni che era lì lì per esplodere iniziò a segarsi il cazzo per sborrare sulle mie tette. “E’ stato meraviglioso, ora però è arrivato il tuo turno”, mi confessò lui, baciandomi dolcemente in bocca. Andammo in bagno per lavarci e dopo qualche secondo eravamo nuovamente nudi sul letto. Facemmo l’amore e fu davvero molto bello.

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