Sono una donna che adora il cazzo passo giornate intere a desiderarlo infilandomi dildi lunghi e turgidi negli sfinteri. Sono alta snella castana e procace. Oggi vi parlo di cosa posso fare quando sono arrapata. Un giorno, presi l auto, la mia fuoriserie, imdossai tacchi a spillo neri coordinati alla borsetta, minigonna in pelle, camicetta dorata abbinata a vistoso bracciale di bijoux e truccco pesante. L auto andava veloce sulla tangenziale e i sobbalzi delle sospensioni facevano aderire sempre piu la minigonna alla mia figa facendomi gemere. Quando arrivai a destinazione al vecchio casale in disuso ero fradicia con i capezzoli durissimi, scesi e lì c era Alberto, il mio palestrato attraente stallone. Non parlava quasi ma l enorme nerchia era gia tutta oscenamente esposta..iniziai a leccarla, amarla mentre lui mi masturbava lì sull erba tra le sterpaglie. Mi insultava mi sputava sulla figa e mi prometteva di incularmi selvaggiamente. Mi sentivo troia, mi feci leccare la figa con movimenti ritmici poi i n iziai a prenderlo in culo e in figa con spinte rapide decise sensuali. Possedevo ed ero posseduta urlavo estasiata e godevo con orgasmi multipli fino a perdere il controllo. Quando stavaper venire buoio il mio stallone sborro’litri e litri di seme inondandomi in modo osceno . Me ne andai soddisfatta e arrivata a casa indossai la tuta, uscì in veranda, il giardiniere era già andato via, la domestica mi salutava e così aspettavo mio marito per la cena, chi avrebbe sospettato che ero quella brutta troia che fottevanei campi di pomeriggio. Mi faccio una risata e continuo nella mia lussuria scandalosa di peccatrice impenitente, nulla può fermarmi
Cazzo vero
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Bellissimo racconto Sary
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