4 anni dopo

4 anni dopo

Il giorno che rividi Mara erano passati ormai 4 anni dal nostro ultimo incontro.In questo lungo periodo entrambi avevamo avuto le nostre storie più o meno interessanti ma ne io ne Mara ci eravamo dimenticati dei momenti trascorsi insieme.La incontrai per caso in un bar dove entrambi stavamo facendo colazione.Inizialmente l’imbarazzo la fece da padrone visto il modo come era cessata la nostra relazione, ma presi coraggio il desiderio di riparlarle era molto più forte dell’ imbarazzo così mi avvinai a lei salutandola , ero curioso della sua reazione, sapevo che era fidanzata ormai da un paio di anni, ma in fondo io volevo solo salutarla e stringerle la mano.

Ci salutammo cordialmente baciandoci le guance ma poiché sia io che lei andavamo di fretta ci ripromettemmo di vederci ancora per un caffè.Nonostante il nostro incontro era stato fugace ed il contatto dei nostri corpi appena accennato per tutta la mattina un brivido di eccitazione travolse il mio corpo, mi ripassarono davanti tutte le immagini della nostra passata storia…mi pareva di risentire il suo profumo, il suo sapore nelle mie labbra tanto che me le accarezzai con la lingua.Ero eccitatissimo al punto che tutta la mattina evitai di alzarmi dalla scrivania per celare la maestosa erezione che ormai non riuscivo più a controllare.Quel giorno scorse via così, tra ricordi e desideri.Ci rincontrammo di nuovo dopo un paio di giorni, questa volta con più tempo a disposizione, così avemmo modo di raccontarci del nostro lavoro del nostro tempo libero e naturalmente della nostra vita sentimentale.Io in quel momento avevo solo qualche avventura in quanto la mia storia si era conclusa circa un anno prima.

Mara mi parlò della sua relazione senza nascondermi il suo stato di infelicità e noia.Presi subito la palla al balzo e senza pensarci troppo la invitai ad uscire una sera insieme cosicché avremmo potuto raccontarci meglio dei nostri 4 anni trascorsi senza mai vederci, accettò e decidemmo così di andare a cena nei giorni successivi.Arrivò il giorno dell’appuntamento ed io non stavo nella pelle, l’idea di quella cena intima mi elettrizzava, mi sentivo eccitatissimo.

Quando Mara si presentò era vestita come suo solito di nero, una gonna poco sopra il ginocchio con un lungo spacco laterale che lasciava vedere le sue calze velate nere con dei ricami fiorati proprio all’altezza delle cosce una maglietta con una profonda scollatura dalla quale potevo ammirare il canale che si formava tra le sue tette.I suoi lunghi capelli neri che le cadevano sulle spalle facevano da contorno al suo bel viso ai suoi occhi verdi e penetranti alla sua bocca carnosa e pronunciata che già mi pareva sentir scorrere sul mio membro che alla sua sola vista cominciava a dar segni di evidente eccitamento.

Quando salimmo in macchina il suo profumo invase l’abitacolo e subito fui sopraffatto da una tempesta ormonale…..ricordo che qualcosa di simile mi accadde la prima volta che vidi la fica di una ragazza quando avevo 15 anni.Non riuscì a trattenermi e tra un discorso e l’altro feci cadere la mia mano sopra il suo ginocchio incurante della sua eventuale brusca reazione.Per fortuna non ci fu, anzi guardò la mia mano sulle sue gambe poi i miei occhi e mi sorrise maliziosamente, capì così che potevo osare di più e continuai a solleticarle il ginocchio e piano piano facevo salire la mia mano sulle sue cosce

.Mara apprezzava le mie attenzioni tanto che scivolo in avanti sul sedile per favorire la mia risalita verso l’ interno delle sue cosce.Continuai a salire fino a sentire il rilievo dei ricami di quelle splendide calze sotto le mie dita, ancora qualche centimetro ed arrivai a contatto con la sua pelle liscia e calda.Ormai entrambi eravamo molto eccitati e vogliosi, me ne resi conto quando sfiorai il pizzo delle sue mutandine intriso del suo piacere.In quella situazione non potevo più guidare così accostai la macchina nel piazzale di un distributore e mentre le scosatavo l’elastico dall’inguine per raggiungere il suo sesso con l’altra mano le afferrai il collo la tirai verso di me ed iniziammo a baciarci con molta passione.A questo punto fu lei a prendere in mano le redini del gioco , alzo il bacino e si sollevo la gonna fin sopra la vita mettendo così in mostra un intimo molto sexy e ricercato.Le sue autoreggenti nere facevano da contrasto alla sue pelle lattea e alle sue mutandine bordeaux che coprivano giusto la folta striscia di peluria che gli era rimasta.Rimasi per un attimo a godermi quello splendido panorama senza dire una parola, in un attimo Mara mi afferrò per la nuca e spinse la mia faccia con decisione tra le sue cosce.

Appoggiai le labbra su quel piccolo lembo di stoffa ormai fradicio di umori, lo scostai prendendolo tra i denti, e mi ritrovai con la punta del mio naso che frugava nella sua fica calda e grondante di goduria.Ormai la macchina era diventata troppo piccola per contenere i nostri corpi vibranti, eravamo come due animali in una piccola gabbia, così mi alzai da lei scesi dalla macchina mi portai verso il suo sportello lo aprii la presi per mano e ci affrettammo a raggiungere una piccola aiuola dietro il chiosco del benzinaio.Nonostante fossero le nove di sera c’era ancora molta luce ma questo non ci fermo…..anzi adesso penso di poter dire che creo in noi ancora più eccitazione.Come fummo dietro al chiosco fu Mara a prendersi cura di me, mi si inginocchio di fronte e apertami la patta dei pantaloni mi calò i boxer e cominciò a carezzarmi il cazzo ormai al massimo dell’ erezione.Faceva scorrere la sua mano con molta delicatezza lungo tutta l’asta per poi arrivare a solleticarmi la cappella poi ancora giù a giocherellare con le mie palle lo fece più volte ed ogni tanto mi passava una mano nella mia bocca per raccogliere la mia saliva che usava per facilitare lo scorrimento della mano sul cazzo e sulla cappella ormai gonfia e violacea.

Ormai ero in estasi sentivo di voler godere ma cercai di trattenermi , la fermai la sdraiai a terra e mi precipitai con la faccia tra le sue coscie…..la spogliai senza staccare la bocca dalla sua fica ed iniziai a succhiarle le grandi labbra che sentivo gonfiarsi nella mia bocca ormai pregna della sua goduria.Armeggiammo ancora un po per togliere i miei pantaloni ed appena fui nudo ci perdemmo in un travolgente 69.Mara mi leccava con molta passione e maestria facendo scorrere la sua lingua vellutata tra le mie chiappe per poi spostarsi sotto le palle gonfie e finire con l’ingoiare la mia cappella fino in fondo la gola.Io nel frattempo ricambiavo con molta generosità leccandola e succhiando la sua passerina con molto vigore.

Mara muoveva il bacino ritmicamente e spingeva con forza la sua fica ormai completamente aperta contro la mia bocca e ad ogni orgasmo affondava le sue unghie nelle mie chiappe aprendole e cercando il mio buchetto vergine con la lingua.Io facevo altrettanto andando a cercare le sue colate di piacere fin dentro il buco del culo.Stavamo godendo come non mai ed io ero ormai al culmine del piacere…sentivo le unghie di Mara solleticarmi il culo ormai intriso di saliva la cosa mi mandava in visibilio e cominciai a dare colpi di bacino facendo sparire tutto il mio cazzo nella sua bocca con forza come la stessi scopando…sempre più velocemente…..non potevo più trattenermi ed il mio cazzo comincio a pulsare tra quelle morbide labbra.Dal canto suo anche Mara era molto eccitata e comincio a ruotare il suo sesso dentro la mia bocca e a succhiare il mio cazzo ormai in procinto di venire con maggior vigore e forza e poco prima di ricevere in bocca il frutto del mio godimento appoggio un dito nel mio stretto buchetto e con una spinta decisa mi penetrò il culo.Era la prima volta che qualcuno violava il mio culo ma fu una sensazione così elettrizzante che le venni in bocca copiosamente e lei mi ricambio con un orgasmo violento contraendosi sotto di me.

Continuammo a succhiarci per non perdere nulla di quell’amplesso e quando ci rialzammo ci guardammo dolcemente con le facce ancore lucide dei nostri umori….ci baciammo e ci leccammo quasi a voler sentire i nostri rispettivi sapori.Eravamo stremati ma non ancora sazi…ci rivestimmo e per mano ci avviammo verso la macchina…..erano poco più delle dieci la cena era saltata ma avevamo ancora una notte davanti così andammo a casa mia.La notte si preannunciava molto movimentata.

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