L’iniziazione del mio vicino di casa

L’iniziazione del mio vicino di casa

Iniziazione del vicino di casa

Genova è una città molto piccola, noi genovesi siamo chiusi e freddini…ma quando ci apriamo sappiamo essere molto ospitali e generosi.
Il mio condominio è molto piccolo, ma carino e tradizionale, e via Schiaffino sembra un tipico carruggio ligure. Giorgio e Claudia sono diventati i miei vicini di casa, liguri anche loro, molto giovani e sposati da poco. Entrambi lavorano al Comune di Genova, come impiegati amministrativi. Lui è un moro con degli splendidi occhi azzurri, fisico sportivo, lei una tipica biondina genovese, gambe lunghe e seni abbondanti. Siamo entrati subito in simpatia, gli ho offerto vari aperitivi in casa mia, e loro hanno ricambiato volentieri.
Lui sembra il classico etero ortodosso, amante delle belle donne, e sono convinto che metta parecchie corna all’adorata mogliettina, anche se lei è proprio una bella fica!
Parecchie volte mi sono trovato a masturbarmi sotto la doccia pensando a entrambi, sia insieme che separati. Il mio obiettivo è diventato scoparmi lui e fargli cadere tutte le sue certezze sull’eterosessualità!
Ogni volta che incontro lui, il mio cazzo si eccita, il pacco si ingrossa, e gli faccio battute ambigua in continuazione. Giorgio non si scompone, non evita il mio sguardo, e vedo che anche il suo pacco si gonfia. Quando le nostre mogli sono assenti, lo invito spesso a casa a prendere un caffè, lo stuzzico con frasi ambigue, mi faccio trovare in pantaloncini attillati e a torso nudo, scalzo…Un sabato siamo soli, le mogli sono uscite insieme per lo shopping, allora lo invito a casa a vedere un film in streaming, il classico “Broken Mountain”…ma in versione porno soft! Le scene sono molto eloquenti, ci eccitiamo entrambi, mi tocco il cazzo ormai di marmo e enorme, lui getta gli occhi sulle mie mani, è rosso e sudato, non sa cosa fare! Io gli chiedo “scusa Giorgio, queste scene mi fanno arrapare, ti dispiace se mi faccio una sega? Ti scandalizzi?…” e mi tiro fuori il grosso uccello dai pantaloncini. Giorgio balbetta qualcosa, è imbarazzato, mi guarda inebetito il cazzo che scorre lentamente nella mia mano…lo guardo negli occhi e mi scappello, aumentando la velocità della sega “cosa c’è…ti vergogni? A scuola o sotto il militare non ti sei mai masturbato con i tuoi amici? Se vuoi smetto, sennò fallo anche tu, dai!!” Giorgio si tocca il pacco, poi quasi inebetito si tira fuori un notevole pisello, lo carezza osservando il mio, si scappella e inizia a farsi una pippa lentamente, io gli sorrido “bravo, bravo…così si fa…godiamoci il film con il cazzo in mano…guarda loro due…” nel film i due protagonisti si baciano vogliosi, masturbandosi a vicenda, poi uno di loro si abbassa e inizia a succhiare il cazzo dell’amico. Giorgio sgrana gli occhi dalla sorpresa, io sorrido, lo guardo ammiccante “vedi che maiali i due frocetti, non si fanno problemi, tanto una bocca da donna è uguale a quella da uomo…scommetti?” Giorgio mi guarda sempre sorpreso, la sua mano scorre veloce sul grosso pisello, l’aria si impregna di fragore di sesso, lui sussurra “cazzo Andrea, sono eccitatissimo…non pensavo…che succede?…tu che fai?…” non gli rispondo, gli impugno la mano che stringe il cazzo e lo masturbo lentamente, poi senza dire nulla mi chino sulla sua cappella e inizio a succhiarla e leccarla, senza lasciargli il tempo di reagire. Il suo pisello è buono, durissimo, caldo…mi si gonfia i in mano e in bocca, Giorgio geme di piacere, ha la testa reclinata indietro e sento le sue palle enormi vibrare…ogni tanto mi guarda stupito, con gli occhi sbarrati…forse non crede nemmeno lui a quello che sta accadendo…il suo vicino di casa che lo spompina! Faccio su e giù su quel meraviglioso cazzo con foga, lo bagno tutto della mia saliva, lo masturbo veloce tenendo la cappella ben salda tra le mie labbra…voglio sentirmelo venire in bocca…Giorgio freme, mi tiene la testa premuta sul cazzo, come una femmina qualsiasi…finalmente si è lasciato andare…il suo bacino sussulta, il respiro si accorcia…sta per godere. Accelero il pompino e la sega, Giorgio lancia un urlo strozzato, e finalmente dei getti enormi di sperma mi inondano la bocca…è calda, vischiosa, buona…lui si inarca, i fiotti mi vanno in gola, mi premo contro il suo pube e non spreco una goccia…mi sborra tutto in gola, il porco maritino infedele! Finita l’eiaculazione, mi alzo dalla cappella e me lo guardo, sento lo sperma bagnarmi le labbra, gli sorrido “complimenti amico mio, hai una sborrata eccezionale…lo sapevo…sei stupendo!” Giorgio mi guarda quasi con orrore, è stordito, io continuo a masturbarlo lentamente, poi gli rimetto il cazzo nelle mutande dolcemente e mi alzo di fronte a lui, mi prendo il mio pisello e mi masturbo, ci metto pochi secondi a godere e gli sborro proprio davanti e addosso, tutti gli schizzi di sperma gli finiscono sulla pancia e sulla maglietta, lui mi guarda sempre attonito. Mi rivesto anch’io e gli dico “scusa amico mio, non ho resistito…vieni a lavarti in bagno, ti do una maglietta pulita, così tua moglie non si accorge di nulla”. Facemmo tutto in un silenzio imbarazzante, poi Giorgio attraversò il pianerottolo e tornò a casa sua. Quella sera feci l’amore con mia moglie con maggior foga e passione, strillando e gemendo con l’intento di farmi sentire da Giorgio e Anita, che avevano la camera da letto confinante con la nostra. Sodomizzai mia moglie più e più volte, a lei piaceva moltissimo, urlando come era bello incularla e sborrargli dentro…ero certo che ci avrebbero sentito distintamente i due cari vicini!
L’indomani mattina scesi a gettare la spazzatura e incrociai Giorgio per le scale, mi guardò imbarazzato, poi gli chiesi scusa per il rumore durante il sesso e lui “tranquillo Andrea, è stato piacevole sentirvi, ci siamo divertiti…pure io mi sono inculato Anita stamattina…e ti ho pensato in quel momento…” ed è quasi scappato via.
Il lunedì, sapendo che le rispettive mogliettine vanno in palestra insieme, ho invitato Giorgio a casa per un caffè. Lui è venuto, molto timidamente, abbiamo parlato del più e del meno, poi mi ha chiesto del bagno, è andato dentro a pisciare, poi sono entrato subito dopo e mi sono messo dietro a lui, aveva ancora i pantaloni e le mutande calate, ho allungato le mani sul davanti e gli ho preso forte il cazzo e ho iniziato a masturbarlo lentamente. Il suo pisello si è ingrossato subito, l’ho scappellato per bene, e mentre lo segavo ho iniziato a toccarlo nel buco del culo. Lui si è stranito, l’ho calmato sussurrando all’orecchio “calmo, Giorgio, calmo…stai fermo, vedrai che ti piace…come il mio pompino…pensa a tua moglie quando ti fa la stessa cosa…” quindi mi sono lubrificato le dita in bocca di saliva e piano piano gliel’ho infilate nel culo, senza fargli male, prima il medio, infilato tutto e l’ho girato dentro e stantuffato un po’, poi ho infilato anche l’indice e ho allargato ancora il suo ano strettissimo e teso dal dolore, ma alla fine ha ceduto…nel mentre lo masturbavo velocemente. Giorgio gemeva, si piegava sulle gambe dall’emozione e dal piacere, il suo cazzo era di marmo e mi vibrava in mano. Le mie dita entravano e uscivano dal suo culetto peloso, bagnate di saliva e umori anali…”vedi che ti piace?…lo sapevo…è bello no?! Ora però non devi venire, resisti, che facciamo un altro giochetto più bello…ora mi devi inculare!” Giorgio non disse nulla, sospirò solamente…Mi calai anch’io i pantaloni e le mutande, poi dal cassetto del bagno presi della crema lubrificante che usava mia moglie e con la mano la spalmai dentro il mio culetto piccolo e sodo, feci girare Giorgio che era paonazzo di piacere e vergogna, mi appoggiai al lavandino e sporsi il culo in fuori, verso il suo uccello “dai amico mio, inculami come hai fatto con Anita…facciamolo noi due…sfondami il culo, ti prego…” Giorgio era indeciso, mi guardava smarrito ma eccitato come un toro, allora gli presi la cappella e me la portai sul buchino, spingendo indietro io il bacino, allora Giorgio istintivamente mi prese per i fianchi e diede una bella spinta al suo cazzo che mi penetrò di botto nel culo…fu appena doloroso, il pisello era bello grosso, ma mi entrò come il burro dentro e mi sfondò lo sfintere completamente! Giorgio rimase quasi senza fiato, come io del resto, ma subito si mosse per scoparmi avanti e indietro, facendomi sentire bene la sua mazza dentro la pancia, un pistone enorme che mi pompava dentro comandato dal suo muscoloso bacino, le sue mani che mi stringevano i fianchi…lo guardavo dallo specchio sopra il lavandino e stava godendo come un porco, mi masturbavo lentamente, lui aveva la bocca spalancata dalla sorpresa e dal godimento di incularsi un uomo, il suo amico e vicino di casa, entrambi sposati….io godevo come una troia, gemevo senza ritegno, reggendomi a fatica sul lavandino…sentivo le possenti spinte di Giorgio sfondarmi completamente l’ano, come pochi uomini hanno fatto in vita mia! Ma durò poco il godimento, Giorgio prese ad ansimare sempre di più, sentivo il suo corpo vibrare, dallo specchio mi guardò ed esclamò “Andrea…cristo…sto per sborrare…che faccio…vengo, che faccio Andrea, per dio?…” ed io “vieni amico mio, vieni non ti preoccupare, sborrami dentro, tranquillo, sborrami nel culo!!!” e senza rispondere nulla Giorgio lanciò un urlo e si attaccò alle mie natiche, una vibrazione del cazzo mi disse che mi aveva sborrato dentro…sentii una vampata nello sfintere, il liquido seminale invadermi…fu bellissimo!
Giorgio mi scopò ancora per qualche istante, poi mi sfilai il pisello e glielo impugnai che era ancora duro, lo feci gocciolare bene nel lavandino dall’ultimo sperma…lui mi guardò attonito. Senza dargli il tempo di reagire, lo girai e lo misi nella mia stessa posizione sul lavandino, presi della crema e gli lubrificai il buco del culo, infilandogli un po’ di crema anche dentro, presi la cappella e la impuntai sulla rosetta dell’ano, spingendo lentamente. Giorgio si irrigidì, mi guardò a occhi spalancati “Andrea che cazzo fai, porco dio, mi stai inculando??? Noooo, fermo…non sono frocio …” e io gli sorrisi “entrambi non siamo froci, ma ti è piaciuto incularmi e farti fare i pompini ehh!?…ora tocca a me amico mio! Stai fermo e fatti scopare! Vedrai che pure questo ti piacerà…!” quindi continuai a spingere il pisello dentro il culetto del mio vicino, aprendolo lentamente, la cappella passò a fatica nella rosetta, Giorgio lanciò un forte urlo di dolore, ma una volta dentro spinsi deciso tutto il cazzo dentro sino alla base e lo lasciai fermo per abituarsi…Giorgio respirò a fatica, mi guardò dallo specchio spaventato, l’avevo sverginato! Era viola dal dolore e dalla vergogna, poi presi a muovermi lentamente indietro e avanti, lui si rilassò subito, il suo culo si fece più morbido e ospitale, il mio cazzo ben lubrificato iniziò a scorrere meglio, lentamente lo inculai per bene facendolo anche godere…Giorgio smise di urlare, ora gemeva come una troietta, il mio bel cazzone entrava e usciva dal suo peloso buco del culo non più vergine, lo tenevo dolcemente per i fianchi, senza forza, e continuavo a scoparlo lentamente. Mi guardavo il membro fare avanti e indietro dal suo grosso culo, il suo viso trasfigurato dal piacere e dal dolore, il suo bel corpo muscoloso nelle mie mani…e godevo! Mi abbassai su di lui sino a raggiungere sotto la pancia il suo cazzo, ancora un po’ moscio, e presi a masturbarlo con vogliosità e diventò subito durissimo…Giorgio era in estasi, ansimava e gemeva “cristo Andrè, mi stai veramente inculando bene…dio che bello…fottimi fottimi…che bello il cazzo nel culo…cristo che bello!…dai masturbami ancora…” Anche quest’uomo ero riuscito a incularmelo e sverginarlo!
Andammo avanti per un po’ a scopare, ma poi il piacere prese il sopravvento, lo inculai sempre più velocemente, una vampata di calore mi pervase il corpo e con grande piacere gli gridai “Giorgioooo….vengo vengo amico mio…sto per sborrarti in culo…eccomi eccomi….” e gli sborrai dentro, fu bellissimo…sentii proprio lo sperma riempirgli lo sfintere, lui avvampò in viso, a bocca aperta, immobile…lo scopai ancora eccitato, e anche la mia masturbazione fece effetto, il suo pisello mi eruttò tra le mani vari schizzi di sperma, sporcando tutto il lavandino e il pavimento. Gli sfilai il cazzo, fradicio di sborra e umori anali, ci guardammo un attimo imbarazzati ma soddisfatti, poi ci lavammo e ci tirammo su i vestiti. Finimmo di prendere il caffè tra una chiacchiera evasiva e l’altra, provando a parlare dell’accaduto
Giorgio “non ci posso credere Andrea, abbiamo scopato…sei riuscito a incularmi…non credevo avessi potuto mai farlo!”
Io “tranquillo Giorgio, è normale, per noi maschi è sempre difficile la prima volta…ho iniziato a scopare con i maschi con un mio cugino a 15 anni, e non ho più smesso…sia con maschi che con donne…mi piacciono entrambi.”
Giorgio “penso di sì, in realtà anche Anita mi penetra con le dita mentre scopiamo, ma è diverso…avere un pisello nel culo è strano e bello…ho goduto parecchio…sei stato bravo, mi hai sfondato per bene e senza tanto dolore”
Io “hai un culo bellissimo e un cazzo straordinario, Giorgio, quando vuoi lo rifacciamo…è un piacere tutto nostro, poi magari lo facciamo insieme alle nostre mogliettine…vediamo come reagiscono” e ridemmo insieme di gusto. Quindi Giorgio rientrò a casa appena prima delle nostre mogli.
E’ inutile dire che ogni qualvolta potevamo, io e Giorgio scopavamo come maiali, nel segreto delle rispettive consorti, almeno per ora…

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