Tutte le donne sono troiette

Tutte le donne sono troiette

Anna, Federica e Giada erano tre diciottenni molto amiche. Gli piaceva condividere tutto, compresi i cazzi che riuscivano ad avere, che erano numerosi grazie alla loro bellezza. Avevano già avuto una sessantina di minchie e le avevano prese in bocca e in figa ma mai nel culetto. Federica ebbe una brillante idea per rimediare a quella mancanza. Propose alle amiche di andare insieme al campo profughi dove erano rinchiusi un centinaio di uomini di colore. Andarono senza indugi e grazie a una serie di pompini a tre bocche con sborrate rigorosamente in faccia corruppero le guardie ed entrarono. Qui Federica urlò in inglese per farsi capire meglio: “Hey guys here are the whores!”. Anna si vergogno’ un po’ a farsi dare della puttana ma in fondo sapeva che era una troietta anche lei come tutte le donne del mondo. Si spogliarono nude e si misero in ginocchio in cerchio. Gli uomini di colore capirono subito cosa potevano avere e increduli si spogliarono anche loro mostrando le enormi nerchie in erezione. Si avvicinarono alle tre ragazze porgendo loro una baraonda folle di cazzi da succhiare. Le tre amiche cominciarono a spompinarli alla cieca. Volevano superare se stesse e quindi con uno sguardo di intesa molto divertito presero i tre cazzi che avevano in bocca in quel momento fino alle palle succhiando a fondo fin quasi a soffocarsi. I pompini andarono avanti cinque ore. Le tre amiche erano un po’stanche di lavorare e furono felici quando capirono che gli ultimi 25 cazzi erano finalmente pronti ad esplodere. Da lì a un minuto di fronte alle tre bocche aperte delle ragazze con la lingua in fuori i cazzi sborrarono copiosamente riempiendo ancora di più il visino delle tre donne già colmo di sperma fin nei capelli. Soddisfatte le tre troiette si prepararono a farsi sfondare in ogni modo. Volevano cazzi fino a star male. I cento uomini di colore capite le intenzioni le misero distese sulla pancia e a gruppi di tre infilarono i cazzi contemporaneamente in bocca, in figa e nel culetto delle belle ragazze. A sentire i cazzi che entravano nel sedere sodomizzandole senza pietà le tre troiette urlarono insieme prima di dolore poi pian piano di piacere. Federica però voleva che loro tre fossero ricordate come delle puttane senza confini e urlò in inglese: come on guys not only three cocks give us more! Capito l’ordine gli uomini si industriarono a infilare nelle tre ragazzine più minchie possibile ovvero due insieme in bocca da ciucciare, due in figa e due in culo. Quando Anna ricevette anche lei la seconda banana nel sedere urlò: no pietà così mi uccidete! “Resisti amica, sei una zoccola e devi per forza prendere tutti questi cazzi. Vedrai che ne vorrai altri!” urlò Federica con voce strozzata per via di tutti i cazzi che stava prendendo. Le tre amiche andarono avanti otto ore senza fermarsi mai poi si misero in ginocchio circondate da quella foresta di cazzi e Federica urlò in inglese e poi in italiano: cum on our faces now all your sperm! Gli uomini di colore non si fecero pregare e svuotarono i coglioni uno dopo l’altro tutti e cento sui tre visini angelici delle ragazze. Le tre erano ricoperte di sborra dalla testa ai piedi e urlarono: la prossima volta vogliamo mille cazzi! Con queste parole si alzarono barcollando e andarono verso l’uscita. Una delle guardie le video così ridotte e non si contenne: in ginocchio puttane tocca a noi! Obbedienti le tre ragazze si inginocchiarono in attesa di prendere altra sborra e così fu: le guardie vennero loro in viso mescolando la loro sborra a quella dei cento profughi.

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