Benny e il viaggio nella terra degli orchi(quarta parte)

Benny e il viaggio nella terra degli orchi(quarta parte)

La ragazza è combattuta tra il timore che le procura il pensiero di essere sola in balia di un ritardato mentale che senza il controllo della madre può avere reazioni imprevedibili e la speranza che proprio il fatto di essere sola con lui potrebbe darle l’opportunità di fuggire . Una cosa le è chiara , non deve farlo innervosire , per il resto in fondo è solo un bambinone , quindi può essere manipolato . Decide di assecondarlo e di fingere devozione nei suoi confronti . Appena rimasti soli lui dimostra di avere perso la disinvoltura che aveva quando erano presenti gli altri componenti della famiglia . Non sa dove posare lo sguardo imbarazzato . Le all’ora gli si avvicina gli fa una carezza sul volto e presolo per mano lo guida verso il divano dove si accomodano entrambi , poi vinto a fatica il ribrezzo che le provoca quella bocca deforme con i denti gialli e storti avvicina le sue labbra e lo bacia con dolcezza . Lui all’ora prende coraggio e risponde al bacio di lei cercando la sua lingua . Limonano così a lungo abbracciandosi e accarezzandosi . Lei ad un certo punto dice ” amore mio ti desidero , prendimi , ti voglio dentro di me ” Lui stimolato dalle sue parole si alza , la prende in braccio e si incammina verso la camera da letto ma lei ” no , ti voglio qui in piedi , adesso ” e fattasi posare a terra inizia a spogliarlo . Gli sfila la canottiera accarezza il suo petto villoso e lo bacia mentre le sue mani sono già nelle sue mutande che maneggiano il membro di lui che si presenta duro e massiccio , lo scappella e con il pollice ne accarezza la punta bagnata .Continua abbassandogli le mutande , con le mani gli accarezza petto e spalle e guardandolo negli occhi si ferma , con un gesto sensuale lascia cadere la vestaglia scoprendo il suo corpo stupendo . Lui che non ha mai smesso di sbavare si sente avvampare a tale visione e il suo cazzo è preso da scossoni di desiderio . Lei baciandolo scende dalla sua bocca giù giù fino alla pancia per arrivare al grosso membro che tiene con le due mani . Inizia con dei baci leggeri lungo tutta l’asta fino alle palle pelose . Poi con la punta della lingua gioca con la sua cappella a raccogliere le gocce che ne escono , lo guarda maliziosa e poi inizia a succhiare , prima con una lentezza esasperante che lo fa morire dalla voglia poi sempre più intensamente cercando di prenderlo tutto in bocca e trattenendolo cosi mentre lavora di lingua e succhia con forza . Non vuole però che venga subito così si stacca da lui e si rimette in piedi . L’uomo impaziente la solleva con forza e se la mette a sedere sulle spalle con il sesso di lei giusto in faccia . Inizia così a leccare e succhiare bagnandolo di saliva . Lei sente la lingua di lui che la penetra e non riesce ad essere indifferente a quella foga , Ilsuo clitoride sporge e vibra sotto le sue leccate , lui lo prende tra le labbra e lo tira dolcemente facendole scappare un gemito . ” Oh amore mi fai impazzire ” Lui grunisce e la riprende , la sbatte deciso al muro e la infilza col suo palo . La scena vede lui che la impala mentre lei è pressata al muro con i piedi che non toccano terra . La potenza di lui è devastante . Lei gli si avvinghia con le gambe mentre lui le prende le natiche con le mani piene e da ancora più forza ai suoi colpi . Le braccia di lei si aggrappano alle sue spalle graffiandolo . Stanno vivendo un amplesso selvaggio perchè lui è un animale nel possederla . ” amore mi fai impazzire , voglio sentirti venire dentro di me , godimi e fammi godere ” lui è percorso da forti tremiti prima di liberare il suo seme nel suo ventre . Benny sentendo quel caldo fluido che la invade viene a sua volta e sente come se la sua figa si disfasse e si abbandona tra le braccia di lui . Ruggero la adagia sul letto , le si sdraia accanto . Lei appoggia la testa sul suo petto mentre lui la cinge con un braccio . I due si scambiano parole dolci e si coccolano accarezzandosi teneramente e dandosi romantici baci . Si dicono di amarsi . Benny trova sorprendente quanto un uomo tanto selvatico durante l’amplesso possa essere così delicato . In questa sensazione di pace paradossale in una situazione di costrizione si conclude la mattinata . Dopo un frugale pasto i due riprendono ad amoreggiare . Benedetta non si risparmia , si offre più volte totalmente . Lui la penetra in ogni suo orifizio , dall’ano alla bocca e viene più volte dentro e su di lei fino a che crolla esausto e si addormenta profondamente . Benny non perde un secondo e dopo essersi pulita approssimativamente dal seme di lui con il lenzuolo indossa un abito della vecchia e siccome la porta è chiusa a chiave decide di calarsi da una delle finestre del piano rialzato . Quella della cucina da su un cortiletto interno e sotto c’è un tavolo da giardino in plastica che le facilita la discesa . Fatto , si guarda intorno , alla sua destra c’è un cancelletto di ferro che presumibilmente dovrebbe dare sulla strada . Chiuso a chiave come immaginava ma , colpo di culo , appesa ad un chiodo conficcato nel muro una chiave , la afferra e con mano tremante la infila nella toppa , la chiave gira , un primo scatto “ clac “ , un secondo ed un terzo “ clac , clac “ , abbassa la maniglia e la porta in metallo si apre cigolando , La strada , la città , la libertà . Benny col cuore pieno di gioia e gli occhi colmi di lacrime si fionda fuori e inizia a correre cercando un punto di riferimento per chiedere aiuto . Gira l’angolo della via e nella foga della corsa sbatte contro una persona , sta per chiedere il suo aiuto quando l’orrore le si dipinge improvvisamente in volto, l’uomo al quale stava per chiedere soccorso non è altri che il professore suo aguzzino e al suo fianco la strega della madre . Come realizza che la ragazza che gli è finita addosso è Benedetta in fuga lui la afferra con forza e le copre la bocca con la mano . La madre per giustificare ai passanti quel che sta accadendo ” tesoro lo sai che il dottore ti ha dato indicazioni precise , non hai preso la medicina così sei confusa e agitata , ora andiamo a casa , ” e rivolta ai pochi astanti ” E’ la mia nipotina , è disturbata poverina e non si può proprio lasciare da sola neanche un minuto . Ci siamo allontanati solo poco tempo ed ecco cosa è successo , scusate ” Ricevuti cenni di comprensione da parte della gente che si era incuriosita nel vedere Benny divincolarsi dalla stretta presa del prof. senza indugiare oltre si dirigono verso casa . Una volta entrati e chiusa la porta alle spalle Benedetta viene colpita da un potente ceffone che la fa cadere lunga e distesa sul pavimento . Ruggero , svegliato dal trambusto accorre e chiede sorpreso che sta succedendo . ” la tua puttana se ne stava andando , tonto , mentre tu te ne stavi di la a dormire ” e rivolta a lei ” maledetta troia , questa è la riconoscenza per averti accolta in casa mia , averti offerto il mio figlio più caro perchè ingenuo e indifeso . Questa volta avrai una punizione esemplare . Devi imparare come ci si comporta in questa casa . Io sono responsabile che tutto funzioni e pretendo obbedienza .” Detto questo fa un cenno a Stefano che la prende per un braccio e la trascina in uno stanzino due metri per due con un cesso alla turca e un rubinetto poco sopra il pavimento in cemento con sotto un secchio in plastica . Li viene rinchiusa e lasciata sola . L’ambiente è decisamente malsano , si sente il pungente odore d’urina , la ceramica della turca è giallo scuro e il pavimento umido e viscido . Benny è sprofondata di nuovo dell’incubo , non c’è limite al peggio , quali altri abusi sarà costretta a subire ? Passano delle ore e quando si è ormai spento il sottile fascio di luce che entrava da una finestrella situata appena sotto il soffitto la porta si apre . Lo scatto dell’interruttore,si accende una lampadina che penzola nuda in mezzo allo stanzino . Non ha il tempo di abituare i suoi occhi alla luce che sente quattro mani che le strappano rabbiose il vestito lasciandola nuda e infreddolita . ” ora andate ma rimanete accanto alla porta nel caso alla troietta venissero delle strane idee ” ordina la vecchia ai suoi due figli . Si rivolge poi con voce severa alla ragazza ” ora puttana non provare a disubbidire o a prendere la minima iniziativa perchè te ne farei pentire amaramente e non hai nessun motivo per non prendermi in parola . Sono stata chiara ? ” Benedetta terrorizzata fa timidamente cenno di si con la testa . La vecchia la fa stendere bene al centro sopra la tazza , si solleva la gonna e abbassa le mutande , poi si china e inizia ad orinarle addosso e finito di pisciare , dopo aver lanciato un sonoro peto è la volta di una cagata liberatoria . Benny vede l’ano della megera dilatarsi per lasciare passare uno stronzo marrone che scivola fuori molliccio per finire con un flop sul suo petto . ” oohh ci voleva ” esclama la vecchia soddisfatta ” ora il bidè , mi raccomando voglio che mi lavi bene dappertutto con la tua lingua . Su , datti da fare ” La poveretta ubbidiente suo malgrado è costretta ad avvicinarsi alla figa ancora gocciolante di piscio della donna e inizia a leccarla fino a che ritiene di averla assorbita tutta , passa poi all’ano ed anche qui lecca via le tracce di merda che lo circondano . La vecchia si prende le natiche avvizzire con le mani e le apre . ” vai dentro bene al buco , voglio che pulisci in profondità ” cosi Benny deve infilare la lingua quasi per intero in quell’ano che è stato sfondato chissà quante volte visto che non ha incontrato nessuna resistenza . La bastarda sembra soddisfatta , si alza , infila le mutande , la guarda e dice ” Ora spalmati la merda su tutto il corpo viso compreso , coraggio ” Anche stavolta Benny esegue senza protestare e raccolto lo stronzo con le mani inizia a massaggiarsi il petto , il ventre , le cosce ed in fine il viso e i capelli . La vecchia esce e rivolta ai figli ” andate a pulire ” I due si guardano in faccia complici ed entrano . Come prima cosa estraggono i loro peni e iniziano a sciacquarle la merda di dosso con una pisciata . Un bello scrollone ai rispettivi piselli e mentre uno riempie il secchio di acqua l’altro prende uno scopettone di quelli per lavare i pavimenti . Ruggero vuota il secchio su Benedetta ed il fratello la sfrega con lo scopettone .Dopo te secchi d’acqua ed altrettante spazzolate il loro compito è concluso e la abbandonano nuda , fradicia , infreddolita e spenta nell’umiliazione che la avvolge come un sudario . Le viene lasciata una vecchia coperta e un pezzo di pane con del formaggio . Benny dopo avere consumato quel misero pasto si avvolge nella coperta e rannicchiatasi in un angolo si addormenta sfinita . E’ piena notte quando viene raggiunta dai due fratelli che la prendono di peso e la portano in soggiorno . La fanno sedere fra loro sul divano e mentre uno la bacia in bocca l’altro succhia i capezzoli e le loro mani frugano negli angoli più intimi del suo corpo . Stefano inizia a massaggiarle la vulva col la mano piena e dopo averla sfregata per bene infila prima uno poi due ed infine tre dita dentro di lei muovendole in tutte le direzioni per allargagliela il più possibile quindi è la volta delle ultime due dita che la dilatano ulteriormente e continua spingendo il braccio fino che è la mano intera chiusa a pugno che sparisce nel suo ventre fino al polso . Benny ha la sensazione che la sua figa stia per strapparsi letteralmente e piangendo per il dolore chiede pietà ma il solo risultato che riesce ad ottenere è di accrescere l’eccitazione dei due porci . Stefano muove il pugno dentro lei su e giù accompagnandolo con un movimento rotatorio . Benny piange e urla disperata sentendosi lacerare la carne . Ruggero nel frattempo le ha infilato il cazzo tra i seni che preme con le mani e si struscia così mimando una scopata . Quando Stefano toglie il braccio lei ha un attimo di sollievo ma presto viene presa di forza e rivoltata così che offra il culo al suo cazzo impaziente . Lui senza indugiare la penetra rudemente causandole nuovo dolore mentre il fratello le infila il suo di cazzo in bocca costringendola a succhiare . Dopo una decina di minuti i due si staccano da lei e il più vecchio rivolge il suo sguardo all’altro indicando il buco ancora aperto dal cazzo di lui . Ruggero all’ora con un sorriso pieno di libidine si avvicina ed infila la lingua fino in fondo e ciuccia goloso . Stefano lo scosta per un attimo e con le mani allarga le natiche di Benny per evitare che il foro torni a chiudersi così che il fratello possa puntare la mano con le dita unite per penetrarla in quel modo , man mano che la mano si fa strada l’ano si dilata sempre più fino s raggiungere una dimensione innaturale . Benny riprova la sensazione conosciuta in precedenza e prega i due tra le lacrime di smetterla ma questi sono sempre più eccitati e le sue suppliche sono come benzina sul fuoco della loro perversione . Dopo averla seviziata per bene col braccio i fratelli si sdraiano l’uno di fronte all’altro in modo che i loro cazzi si tocchino ritti verso l’alto così da prendere Benedetta , che ha aperta una voragine nel retto e penetrarla simultaneamente . Le ordinano di muovere i fianchi mentre loro le fanno fare su e giù . Benny si sente bruciare le viscere mentre i due cazzi la deflorano senza sosta . Al culmine dell’eccitazione i due si staccano da lei e fatta sedere sul divano iniziano a masturbarsi fino che vengono quasi contemporaneamente sul suo viso . Le dicono di spalmarsi per bene la sborra in faccia come fosse crema e di leccarsi le dita ed infine le fanno succhiare i cazzi gocciolanti fino a pulirli . Mentre i due fratelli giacciono ormai sazi dei loro porci giochi interviene l’anziana madre . Entra sorridendo in soggiorno e con aria di bonario rimprovero … “ Siete proprio dei monelli , non vi si può perdere d’occhio un momento che fate subito le vostre birichinate . Cattivi , alla vostra mamma non pensate ? Ora la piccola viene con me a scaldarmi nel mio letto mentre voi due filate subito a dormire .” Detto ciò prende Benny per mano e la conduce in camera sua . La fa sdraiare e dopo essersi sfilata la vestaglia le si sdraia accanto . Inizia ad accarezzarla dolcemente e a baciarle la fronte e le guance per poi posare le labbra su quelle di lei e intrufolare la lingua così da limonarla . Benny la lascia fare passivamente . “ Spogliami piccola , fammi sentire quanto sono dolci i tuoi baci e tenere le tue carezze “ Benedetta le sfila la camicia da notte e accarezza la pelle della vecchia che è flaccida e avvizzita . Le slaccia il reggiseno scoprendo due seni che un tempo erano certamente floridi e di dimensioni generose e che ora giacciono tristi e flosci con i soli capezzoli che lunghi e ritti sembra non vogliano arrendersi allo scorrere del tempo e all’inevitabile decadimento . Benny li prende in bocca e succhia come farebbe un lattante causando nella strega sospiri profondi . Poi con le mani scende lungo i fianchi e le toglie anche le mutande . Il sesso della vecchia appare aperto e consumato dal tempo e dall’uso ma certamente ancora vivo e lo dimostra il velo di umore che lo bagna e lo fa luccicare . Infila un dito all’interno ed inizia a muoverlo rapidamente , con il pollice e l’indice fa pressione e le apre la figafacendo emergere il clitoride che prende tra le labbra e stuzzica tirandolo dolcemente e titillandolo con la punta della lingua . La vecchia geme intensamente di piacere per poi venire in un orgasmo che le fa scappare dei risolini isterici prima di scaricare un getto di fluido biancastro seguito da uno schizzo abbondante di urina che bagnano la bocca e la faccia di Benedetta . Dopo aver goduto l’anziana donna prende Benny tra le sue braccia , le fa appoggiare il viso sul suo seno e le due donne cadono in quella posizione in un sonno ristoratore .
E’ l’alba quando un trambusto le sveglia dal sonno . La vecchia si riveste in fretta e corre verso l’origine del rumore . Benny si avvolge il lenzuolo per coprire il suo corpo nudo e arrivata alla porta della camera ne apre quanto basta per spiare cosa sta avvenendo al di la . In soggiorno si è appena conclusa una colluttazione e può vedere Ruggero e Stefano inginocchiati a terra con i polsi dietro la schiena chiusi da manette , in piedi vicino a loro due agenti di polizia in divisa mentre poco distante un uomo in borghese sta parlando animatamente con la megera che viene tenuta a bada da due donne con indosso la divisa di ps. . Benedetta osserva incredula la scena . Non realizza subito ciò che è successo ma poi capisce e irrompe nella stanza piangendo e invocando aiuto , una delle poliziotte si avvicina a lei e la cinge con un braccio confortandola e cercando di spiegarle che è tutto finito , sono qui per aiutarla .
Cosa è successo che ha reso possibile che le cose precipitassero in modo così improvviso ?
Tutto ha origine dal tentativo di fuga di Benedetta . Uno dei passanti che aveva assistito alla scena era un vigile urbano in pensione che aveva prestato per anni servizio in quel quartiere . Al momento aveva creduto a ciò che aveva detto la vecchia per giustificare i modi bruschi coi quali trattenevano la ragazza ma in seguito , tornato col pensiero alla scena alla quale aveva assistito ricorda di conoscere quelle persone . Era una famiglia considerata strana dagli abitanti del quartiere in quanto aliena ai rapporti sociali e sospettata di comportamenti poco ortodossi all’interno delle mura domestiche con chiaro riferimento a pratiche sessuali incestuose . La cosa che fece sorgere in lui il tarlo del sospetto era che non ricordava di avere mai notato la presenza di una ragazza . Decise così di parlarne con un amico agente di polizia , anch’egli pratico delle vicende di quella parte della città il quale si persuase di fare un sopralluogo per sincerarsi di come stessero le cose all’interno di quella casa . Fu così che accompagnato da un collega suonò il campanello dell’appartamento in cui Benny era reclusa . Ad aprire fu Stefano che con aria cortese li fece entrare dando loro una prima positiva impressione . Le cose cambiarono quando nella stanza si presentò Ruggero che alla vista delle divise andò in escandescenza e aggredì gli agenti . Ne nacque una colluttazione che alla fine vide Ruggero bloccato da uno dei due poliziotti mentre l’altro con la pistola in pugno intimava a Stefano di non muoversi .Chiamati i rinforzi e ammanettati i due entra in scena la madre che a sua volta viene ammanettata .Ora Benny è sul divano con l’agente di polizia che le ha messo la sua giacca sulle spalle e le accarezza dolcemente la testa parlandole con tono rassicurante mentre attendono l’arrivo dell’ambulanza . Dopo poco si sente la sirena della croce rossa avvicinarsi . Benedetta viene accompagnata dai due volontari sull’ambulanza dove si accomoda anche la poliziotta che era rimasta a farle compagnia .Giunti in ospedale viene sottoposta ai primi accertamenti e le viene assegnata una stanza . L’agente di polizia resta con lei per compilare un primo verbale e dopo averle promesso di restare in contatto e averle assicurato che i tre orchi non potranno più nuocere ne a lei ne a nessun altro la lascia sola . Benny si trova sola per la prima volta dopo questa rivoluzione degli eventi . La sua mente sta correndo a mille . Rivive in un attimo quei terribili giorni , poi si guarda intorno e la stanza d’ospedale la porta al presente . E’ tutto finito ? Stenta a crederci . Si era ormai convinta di non avere nessuna speranza invece era successo , qualcuno l’aveva salvata da tutto quell’orrore . Il realizzare che l’incubo è finito e il sentirsi addosso tutto il peso di quella moltitudine di emozioni ed eventi sono una cosa sola e lei crolla letteralmente in un sonno profondo . Durante la notte non tardano a presentarsi i fantasmi nascosti nel subconscio della sua mente . Lei che corre nuda in fuga da esseri demoniaci con lunghe braccia protese verso di lei e artigli che la vogliono afferrare ,Benny scappa ma nonostante la corsa disperata non guadagna un metro e i mostri si avvicinano sempre più . Ecco l’hanno raggiunta e due mani enormi l’afferrano . Si sveglia urlando , madida di sudore e col cuore che le martella le tempie . Allarmata dal grido di terrore giunge un infermiera che si avvicina a Benny e la rincuora dicendole che si è trattato solo di un brutto sogno . Una volta che la ragazza recupera un po del suo autocontrollo e consultato il medico di guardia al reparto le fa prendere due pastiglie di un tranquillante che ha il benefico effetto di rilassarle i nervi tesi e di alleggerirle i pensieri . Ritornata la calma Benny si riaddormenta accanto alla figura rassicurante dell’infermiera .
Passano i giorni con le dichiarazioni da fare alle forze dell’ordine in cui è costretta a descrivere le sevizie subite che la fanno soffrire terribilmente ma che scopre con sollievo essere anche il migliore antidoto al pericolo che l’esperienza vissuta le si insinui velenosamente nella sua mente per non uscirne più . Poi c’erano i colloqui con lo psicologo , i vari esami e le cure quotidiane del personale medico e infermieristico .
Il terzo giorno entra nella sua stanza il primario del reparto e le fa : “ So che hai vissuto un esperienza terribile e spero che il tempo guarirà le tue ferite ma devo chiederti una cosa . Sto facendo delle lezioni di medicina legale all’università che hanno come tema la violenza sulle donne e come riconoscerne i segni . So di chiederti molto ma sarebbe molto utile per formare nuovi professionisti che sapranno raccogliere dati importanti per aiutare gli inquirenti a bloccare i responsabili di questi ignobili crimini . Dovresti mettere a disposizione la tua persona per fare una dimostrazione pratica . Naturalmente ti garantisco l’anonimato e che non sarai riconoscibile . Pensaci bene e fammi sapere cosa deciderai . “ Si congeda da Benedetta lasciandola sola e turbata da quella richiesta . Capisce che può contribuire accettando la proposta a rendere più efficaci le tecniche di indagine ma per contro teme di sentirsi usata di nuovo , seppure per una buona causa . Passa tutto il pomeriggio a riflettere e alla fine decide di acconsentire e così informa il professore della sua disponibilità .
La mattina successiva si presentano da lei due assistenti del primario che le spiegano in cosa consiste il suo compito . Ad una certa ora interviene un’infermiera che la fa spogliare , quindi le chiede di coricarsi su di una lettiga , la copre con un lenzuolo , le fa indossare una cuffia a raccogliere i suoi lunghi capelli e la aiuta a mettere sul viso una mascherina chirurgica per nascondere i suoi lineamenti in modo che non possa essere riconosciuta . Viene condotta lungo i corridoi della clinica fino che raggiungono una doppia porta che si apre automaticamente . Varcata quella soglia Benny si trova in una stanza che per metà sembra una sala operatoria con tanto di lampada al centro e per l’altra metà un aula magna , infatti ad occupare il fondo e parzialmente i due lati dell’ambiente può notare quella che a tutti gli effetti rappresenta un aula universitaria occupata in tutti i suoi posti da giovani studenti .
Sta ancora studiando il luogo dove si trova quando fa il suo ingresso il professore accompagnato dai due assistenti . Inizia subito spiegando lo scopo della lezione e in cosa consiste . Fa scoprire Benedetta e illustra i vari segni che le violenze hanno lasciato sul suo corpo . Uno dei due assistenti impugna una videocamera le cui immagini vengono visualizzate su di un ampio schermo appeso alla parete di fondo in modo che siano ben visibili i particolari . Dopo avere illustrato i vari lividi su braccia e gambe si sofferma sui seni , indossa guanti in lattice e con un un dito indica uno dei capezzoli , descrive come le sevizie lo abbiano trasformato , il gonfiore ed il colore rosso brunito sono opera di forti pressioni e i piccoli tagli sul capezzolo il frutto di morsi che ne hanno causato il sanguinamento . Queste tracce sono segno inequivocabile di un aggressione a sfondo sessuale . Dopo avere palpato i seni in modo che si potessero vedere le immagini da varie angolazioni passa ad illustrare ciò che ha subito il suo sesso , gli assistenti le allargano le gambe e le appoggiano a dei supporti laterali in modo che sia ben visibile la parte sotto osservazione . Per prima cosa viene fatto notare ai ragazzi come ci siano dei lividi all’interno delle cosce , prova che sono state aperte con la forza poi ci si sofferma sull’esterno della vagina . Con le dita passa sulle piccole e sulle grandi labbra mettendo in risalto le lesioni frutto di uno sfregamento avvenuto nonostante il sesso di lei si rifiutasse di collaborare , anche qui il colore è di un rosso brunito sintomo di maltrattamenti . Facendo pressione con due dita porta in fuori il clitoride e fa notare come sia visibilmente irritato e segnato dagli abusi . Per continuare fa cenno ad uno degli assistenti di procedere al che l’interessato prende ad inserire all’interno della vagina una camera da endoscopia e sullo schermo appaiono in primissimo piano le immagini delle pareti interne visibilmente segnate . Il professore spiega come anche a distanza di qualche giorno si possano rilevare tracce organiche e fa azionare uno strumento che strusciando contro i tessuti martoriati di Benny preleva alcuni campioni . “ in questo modo anche se la violenza si è compiuta da tempo raccogliendo tracce di sperma si può risalire tramite il dna all’identità del responsabile ” . L’analisi passa poi all’ano che anch’esso dal colore preso e da come è segnato mostra come sia stato anch’esso oggetto di violenza . Anche qui viene ispezionato l’interno e sullo schermo appaiono i segni racchiusi nel segreto delle sue viscere violato più volte dagli stupratori e oggi , anche se per un nobile motivo dalla videocamera .
La lezione si conclude dopo che il professore illustra i vari metodi per diagnosticare i segni di violenza e per raccogliere elementi utili agli investigatori . Infine ringrazia pubblicamente la persona che si è offerta per la dimostrazione e lascia che venga scortata fuori dall’aula . La platea di studenti una volta accomiatatosi l’insegnante si alza dai banchi e alcuni commentano la lezione tra di loro mentre altri si avviano verso l’uscita . Si può notare che qualche ragazzo ha un gonfiore sospetto nei pantaloni .
Benny si ritira nella sua stanza sollevata per il fatto che sia tutto finito e quella sera per la prima volta consuma la sua cena per intero .

E’ giovedì mattina e mi reco in ospedale a fare visita ad un’anziana parente . Conclusa la visita mi dirigo verso l’uscita quando passando di fianco ai distributori automatici vengo fermato da una giovane ragazza che mi chiede se ho da cambiare , le serve la moneta per il caffè . Io controllo e “ mi spiace deluderti ma sono senza , ti posso offrire qualcosa al bar dell’ospedale ? “ lei “ no grazie non si disturbi “ “ nessun disturbo , anzi mi forniresti la scusa per prendere un caffè , su accetta “ “ se la mette su questo piano ok “ Ci accomodiamo ad un tavolino del bar con le tazzine del caffè fumanti e iniziamo a scambiare qualche parola . “ Come mai in ospedale ? Una ragazza giovane e carina non dovrebbe mai dovere soggiornare in luoghi come questi “ “ grazie ma purtroppo è successo , però se non le spiace preferisco non parlarne , mi scusi “ “ nessuna scusa , è più che legittimo da parte tua che tu decida di tacerne il motivo . Non mi sono ancora presentato , perdona la mia maleducazione , il mio nome è Massimo e ti prego , dammi del tu “ “ lei sorridendo “ tranquillo , sei molto gentile , io sono Benedetta , piacere di conoscerti “ . Si chiacchiera per pochi minuti e… “ ora scusami ma ho degli impegni e bisogna che vada , ho qui ricoverata una mia zia che vengo a trovare quasi tutti i giorni , magari ci si rivede e se ti va ci prendiamo un altro caffè “ “ ok , volentieri , grazie “. Saluto Benedetta e mi dirigo all’uscita . Molto carina quella ragazza ma mi ha colpito il suo sguardo dal quale traspare molta tristezza . Mi piacerebbe conoscerla meglio .

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