I muratori tornano da me

I muratori tornano da me

Come vi ho raccontato nel capitolo precedente, i muratori della casa in costruzione di fronte alla mia abitazione, approfittando dell’assenza di mio marito, erano entrati in casa con la scusa di un caffè e mi avevano fatto ” la festa”.
Per me era stata la prima volta con più uomini e mi ero stupita della naturalezza con la quale mi ero lasciata trasportare in quel vortice di sesso a tratti anche violento.
Ho sempre avuto una predisposizione per il sesso ma non credevo di reggere bene anche 5 uomini in una volta sola.
I giorni successivi ero rimasta tutta dolorante e i capezzoli duri e doloranti anch essi ma mi ero divertita e ripensavo spesso a quella sera.
Nei mesi successivi i lavori continuarono e si dilungavano ma non ebbi più occasione di vedere i muratori perché in quel periodo mio marito era spesso a casa e perché ero molto impegnata col lavoro.
Trascorrevano i mesi e tornò l’estate.
Mio marito riprese i suoi viaggi di lavoro e io ricominciai a girare mezza nuda per casa….chissà stavolta che succede…pensavo maliziosamente…
Notai che i muratori erano parzialmente cambiati e anzi erano aumentati, forse per sveltire i lavori che, effettivamente, si protraevano da troppo tempo.
C’era quello più ardito, che credo fosse straniero, altri due che avevano partecipato alla gang mentre gli altri due non c’erano più.
Al loro posto c’erano due ragazzi di colore e altri due ragazzi italiani, invece che 5 erano diventati 7.
Mentre camminavo mezza nuda per casa pensavo: certo che se dovessero venire tutti e 7 povera me…
Un giorno, complice la finestra aperta, il muratore artefice della gang mi chiamo dal palazzo di fronte e disse: ciao signora, ti ricordi?
E io: certo, una serata memorabile, mi avete distrutta!
e lui: chissà magari un giorno ti facciamo un altra sorpresa signora.
E io: beh ora però siete un pò troppi e chissà quei due ragazzi neri che cazzi hanno….mi sventrerebbero…
e lui: eheheh mi sa di si….e ridendo se ne tornò al suo lavoro…
Passano i giorni e quando ormai non ci pensavo quasi più sento chiamarmi dalla finestra: Signoraaa signora…
Mi affaccio preoccupata e uno dei muratori mi dice…venga venga c’è Abdul che si è sentito male , porti la cassetta del pronto soccorso e poi da qui chiamiamo un ambulanza…
Io mi fidai e vestita come ero in casa, ovvero con un pantaloncino e una canotta senza reggiseno, presi la cassetta del pronto soccorso e corsi nella casa in costruzione.
Salii al primo piano e vidi sdraiato per terra esanime Abdul, uno dei ragazzi di colore.
Mi chino per ascoltare il cuore e mi accorgo della trappola.
Il ragazzo si alza e ridendo mi dice: hehe Signora questa volta sei venuta direttamente nella tana del lupo.
Io faccio per andarmene ma è tardi.
Il Ragazzo più alto, quello della prima volta, mi prende per un braccio e mi porta in una stanza in costruzione dove c’è un palo di cemento con un gancio.
Mi mettono del nastro adesivo sulla bocca e mi appendono con delle manette al gancio.
Ora sono appesa con le bracia per aria e la bocca chiusa e capisco che questa volta sarà più dura dei quella dell’anno prima.
Loro sono 7, due neri, il ragazzo grosso che credo sia albanese e 4 italiani .
Mi ronzano intorno divertiti e io li guardo impaurita senza poter dire una parola.
Si abbassano tutti i calzoni.
Hanno tutti dei cazzi enormi, i due neri sono abominevoli, non avevo mai nemmeno immaginato una cosa del genere.
Saranno stati entrambi 30 cm.
Il primo mi si avvicina e comincia ad accarezzarmi i seni da sopra la canotta…e dice…guardate la vacca che bei capezzolini già in tiro ha…
Non ha finito nemmeno la frase che da dietro arriva un altro che mi strappa la canotta e comincia a palparmi le tette da dietro…con forza…facendomi male.
Mentre quello mi palpa con violenza gli altri mi sfilano i pantaloncini e cminciano a infilarmi dita ovunque: culo, fica, cosce .
Sono già invasa dagli umori che quella situazione, indubbiamente eccitante e estrema, mi provoca.
ora sono nuda e li ho tutti di fronte.
Uno si avvicina e mi posiziona due morsetti con catenella al seno e dice: bene ora ti facciamo un pò male…ma vedrai poi come godrai brutta porca
Mi attacca i morsetti e tira forte per vedere che non si stacchino…vorrei urlare ma ho la bocca tappata…
uno dice: dai su liberiamola senno come ci divertiamo?
Mi slegano e mi stappano la bocca e mi posizionano girata a pecorina su un puf morbido.
sono stordita dal male e dalle loro dita che mi hanno esplorata ovunque e quindi li lascio fare senza opporre troppa resistenza.
uno di colore mi porge il cazzo enorme in bocca: è talmente grande che me ne entra solo metà….faccio fatica…lui spinge e mi fa male e continua senza pietà tenendomi anche la testa…
lo fa quasi con cattiveria e io sto per vomitare.
Il più grande , quello della prima volta, che devo ammettere mi piaceva anche un pò…gli dice: basta dai che la soffochi….
mi fa alzare e mi tira a se con la catenella e mi bacia alla francese con una voluttà pazzaesca….
mi piace quel bacio e mi fa sciogliere e addolcire un pò…
mi sussurra all’orecchio: ora ti faremo un pò male ma vedrai ti piacerà.
Mi portano in una stanza dove c’è un materasso per terra e già sdraiato Abdul, con un cazzo enorme in tiro….
Il ragazzo albanese, quello di cui sono invaghita mi dice….dai impalati sopra, vedrai godrai come una matta.
Io obbedisco…lo sento entrare…è devastante…mi apre come una mela…lo sento in pancia ma mi piace e comincio a muovermici sopra…mmmm ho il primo orgasmo quasi subito…
Intanto anche da dietro comincia la sfilata dei cazzi nel culo…ma quello che ho in figa è così grosso che gli altri non li sento nemmeno….
Continuano così per almeno mezz’ora…sarò venuta 10 volte…con spasmi…urla…e sempre con le catenelle ai capezzoli che ormai stanno per sanguinare…
ad un certo punto il ragazzo albanese, Jack, mi prende per mano e mi porta in un altra stanza, quest stanza è già finita…e c’è nel mezzo una vasca idromassaggio già in funzione.
Mi dice: scendi giù. togli i morsetti e aspettaci
Mi siedo nella vasca e tolgo i morsetti: i capezzoli sono viola…uno sanguina…
me lo bagno e brucia….mi sdraio e cerco di rilassarmi quando li vedo entrare…uno dice: noi per ora abbiamo avuto solo il culo….apri bene le cosce che ti prendiamo la fica uno per uno—-
iniziano a scoparmi in fica nella vasca….mentre uno dietro mi tiene per le spalle per non farmi muovere…
Godo come una vacca….il cazzo di abdul è una cosa pazzesca…produce più orgasmi lui che 100 uomini….
Sborrano tutti…chi in faccia…chi in bocca…chi sulle tette e io bevo tutto…
Ad un certo punto Jack si alza e dice…ok tutti fuori a lavorare ora voglio rimanere solo con lei…
Escono tutti e rimaniamo io e lui; si deve essere accorto che mi piace…si avvicina e mi dice: ora che ti ho fatta divertire e ti ho fatta aprire per bene che ne dici di diventare la mia puttana personale?
Io lo guardo e dico: oh si…mi piacerebbe tanto…
Mi promette di non farmi più scopare dagli altri e iniziamo a scopare io e lui, lì nella vasca…mi ciuccia i capezzoli sanguinanti….mi sfonda la fica e il culo …mi bacia…
Alla fine mi inonda di sperma e dice: da domani …ogni volta che non cè tuo marito sarai la mia puttana….
Da quel giorno io e jack scopiamo sempre, appena possibile, ovunque, per strada, in auto, nelle case in cui lavora….e io sono sempre appagata.

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