Lucy 16 – Allenamento 2

Lucy 16 – Allenamento 2

Allenamento 2

Sono qui, nel mio solito ufficio.
Ho addosso i –pochi- panni di Lucy e mi sto masturbando davanti ad un video porno, mentre il mio solito plug gioiello è ben infisso dentro di me, regalandomi sensazioni piacevoli ad ogni mio movimento.
Sulla scrivania, davanti a me, un pacchetto postale ricevuto quella stessa mattina. Lo apro, estraendone un altro, nuovo, plug di dimensioni maggiori del primo.
Mi alzo, lo lavo e poi piano piano estraggo dal mio ano il plug gioiello; sento con le dita l’ano che rimane dilatato e preparo il nuovo giocattolo all’introduzione.
Lo cospargo di lubrificante, lo appoggio sulla cassettiera e mi ci appoggio sopra, sentendo la sua punta che entra agevolmente nell’ano.
Provo a lasciarmi penetrare per intero, ma la cosa non è così agevole: la circonferenza è superiore a quella dell’altro plug a cui sono già abituato, e dilatare ulteriormente l’anello dell’ano mi provoca un po’ di dolore. Stringo i denti e spingo, e con un rumore liquido sento il mio sfintere che ingoia goloso il plug di silicone.
Lo tengo dentro per un po’, poi provo ad estrarlo e a rimetterlo, una, due volte… il dolore è sempre di meno, e l’oggetto scivola sempre più agevolmente da quel buco allargato. Mi risiedo sulla cassettiera e riesco a sentire un movimento anomalo là nel mio sfintere.
Non senza un po’ di timore, con le dita scopro che il mio ano ha “ingoiato” la piccola base in silicone del plug, ma inserendo due dita riesco abbastanza agevolmente a estrarre nuovamente l’oggetto, tirando un sospiro di sollievo. Non mi procurava dolore, ma sarebbe stato sconveniente presentarsi in ospedale per farsi estrarre una palla di gomma nera dal culo.
Sento con le dita l’anello di muscoli rilassato e cedevole, e decido di continuare il mio “allenamento anale”.
Prendo il fallo gonfiabile e me lo infilo senza fatica alcuna; tra la dilatazione del plug e l’abbondante lubrificante usato, che sta ancora colando sull’interno cosce dal mio buco aperto, scivola agevolmente dentro di me. Poi, senza azionare la valvola per sgonfiarlo, lo tengo dentro con un dito e fisso sul mobiletto il fallo a ventosa… mi ci accuccio sopra… lo sento entrare, spingere sulla parete dell’ano per guadagnare ancora qualche millimetro… fino a che scivola dentro di me strappandomi un mugolio.
Fatico a resistere ad un orgasmo che sta per sconvolgermi, sicuramente provocato dalla doppia penetrazione ma anche e soprattutto dal pensiero perverso di essere finalmente, davvero, una rotta in culo.
Mi sodomizzo lentamente ma a fondo su quel dildo, mentre quello gonfiabile rimane ben piantato nel mio intestino, chiedendo ai miei amanti immaginari di incularmi, di sfondarmi il culo, di riempirmi con la loro sborra.
Non sento quasi più il culo, ma decido di fare un ulteriore, ultimo passo: premo il pulsante che sgonfia il primo dildo, mantenendo il secondo ben dentro di me fino alla base. Afferro un altro dildo “adulto” dalla mia valigetta (non quello minuscolo che fu il mio primo “amante sintetico”) e lo cospargo di lubrificante.
Mi sollevo leggermente, per far uscire un po’ il fallo che è già dentro di me, e spingo rabbiosa il secondo dildo contro l’anello del mio sfintere.
Mi fa male. Un male fottuto. Ma non mi arrendo e scendo col bacino verso il nuovo fallo, che ora è appoggiato con l’altra estremità sul mobile, accanto alla ventosa del primo. Lo sento spingere mentre abbasso ancora il bacino, lo sento forzare l’ingresso fino a che, con una fitta, la cappella scivola in me.
La testa mi gira, l’ano mi duole da matti… ma continuo la mia discesa su quelle aste, la cui larghezza complessiva è di sicuro minore di quella delle due cappelle. Ma comunque maggiore di quella dei miei plug anali.
L’orgasmo mi coglie così, con due, tre, quattro schizzi di sperma che si spiaccicano sul pavimento, mentre le contrazioni anali spingono fuori i due falli di gomma da me, coperti di lubrificante e macchiati di sangue.
Porto le dita al mio povero buco maltrattato, trovandolo spalancato e dolente. E con un brivido penso che forse sì… finalmente è l’ora di osare… e di provare con due maschi in carne ed ossa.
Sentire i loro cazzi dentro di me, i loro corpi che schiacciano il mio in un sandwich, il loro sperma che mi riempie l’intestino, che gocciola fuori dal mio culo sfondatissimo…

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