Rebecca, 19 anni, scopata da suo padre perché voleva uscire e fare la troietta

Rebecca, 19 anni, scopata da suo padre perché voleva uscire e fare la troietta

Mi chiamo Rebecca, ho da poco compiuto 19 anni, sono figlia unica, i miei genitori mi hanno sempre viziata molto, qualsiasi cosa volessi me la davano e ne ho un po’ approfittato, lo ammetto.

Col tempo sono diventata capricciosa e questo a mio padre irritava, in realtà a lui irritava un po’ tutto da quando si era separata con mia madre. Lei è sempre stata una donna impegnata, un avvocato di successo, a casa non c’era mai, mio padre, invece, è un ingegnere, il suo lavoro rende abbastanza ma si è sempre sentito inferiore a mia madre.

Per questi ed altri motivi, tre anni fa hanno divorziato ed io sto alcuni giorni con lei e altri con lui, non mi è pesata questa situazione se devo dire la verità, lo vedevo che non erano felici, nell’ultimo periodo o discutevano troppo, oppure facevano in modo di non incontrarsi nemmeno.

Comunque, quello che vi voglio raccontare è successo una sera che stavo da mio padre, lui era appena rientrato da lavoro, non aveva avuto una bella giornata, si vedeva dall’espressione, sapevo che in quei casi era meglio non chiedere nulla ma avevo già deciso di uscire con delle amiche e fare tardi.

Non glielo chiesi, glielo comunicai e lui disse qualcosa che nemmeno ascoltai, ero già in camera a provarmi dei vestitini sexy corti, volevo rimorchiare qualcuno quella sera, non facevo sesso da diverse settimane e avevo voglia.

Mentre provavo uno dei miei vestiti, sentii la voce di mio padre alle spalle che mi disse che non sarei mai uscita con quello addosso, era troppo provocante, io feci una grossa risata e gli risposi che non poteva impedirmelo.

Credo non ci abbia visto più, si è avvicinato e mi ha iniziato a toccare, voleva togliermelo di dosso e alla fine ci riuscì, rimasi in intimo davanti a lui, restò a fissarmi per qualche secondo, che furono sufficienti per farglielo diventare duro nei pantaloni.

Me ne accorsi, lui si guardò tra le gambe, poi mi sorrise in modo strano, mi spinse sul letto, tirò fuori il cazzo, lo avvicinò alla mia bocca e mi impose di succhiarlo.

“Ti piace il cazzo di papà?” Dove credevi di andare in quel modo? A fare la troietta? Adesso te lo do io il cazzo”

Quelle parole mi fecero bagnare tutta la figa, mi sfilò le mutandine e me la leccò un po’, poi mi penetrò fino in fondo, era molto vigoroso e il suo modo di scoparmi così deciso mi fece eccitare troppo, tantissimo.

“Si papà così, dammi il cazzo…”

Lui si sentì gasato dalle mie parole e aumentò il ritmo, sbattendomelo dentro più veloce, finché non venni , poi lo tirò fuori giusto in tempo e mi schizzò lo sperma sulle tette. Che gran porco è il mio papà.

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