Il racconto di Lucia prosegue con una svolta inattesa.
” Non riuscimmo mai a fare un’orgia con tre con Vittoria. Quando lei ritornò a casa dopo esser stata dalla sorella, io tentai di sedurla, accarezzandola spesso e cercando di farmi vedere nuda. La sua reazione fu di stupore all’inizio, di fastidio in seguito. Un giorno mi disse che mi trovava cambiata e che le sembrava strano il modo in cui io e mio padre ci guardavamo. Mi sentii sprofondare e non ebbi il coraggio di replicare. Qualche tempo dopo ( era novembre e io mi ero già iscritta all’università) disse a mio padre che voleva separarsi da lui e che sarebbe andata a vivere da sua sorella. Io mio padre facemmo finta di essere dispiaciuti, ma in realtà si apriva davanti a noi la possibilità di goderci pienamente il nostro amore.
Rimanemmo da soli e scopammo regolarmente ogni giorno, come nella settimana in cui mia madre era stata via.
“Ormai viviamo more uxorio, babbo” dissi a mio padre.
“Che cosa significa, Lucia? “
“Come marito e moglie”
” Sei una ragazza istruita, devi scusarmi se non capisco certe parole”
” Chiavami bene babbino, ti voglio dentro”
” Andiamo a letto, figlia, che ti faccio godere”
Era una serata piovosa, la sera del mio diciannovesimo compleanno. Andammo in camera e ci spogliammo. Mio padre mi leccò le tette e vi pose in mezzo l’uccello facendolo scorrere su e giù fin quasi a venire. Glielo leccai e lui mi sborrò in bocca.
“Dove lo vuoi ora, figliola? “
” Nella passera”
” Te l’ho infilato tante volte, sei aperta quasi come tua madre, ormai”
” Vuoi il culo? “
” Fammi felice, Lucia. Quattro mesi fa ho preso la tua verginità vaginale, ora mi prendo quella del culo”
” Mi farai soffrire, babbino? “
” Se starai rilassata, no. Te lo spingo nelle budella senza problemi “
Mi fece mettere sul letto a pancia sotto, leccò avidamente il mio buchino e mi fece leccare il suo cazzo. Mi venne sopra e con la mano guidò la cappella sul buco del culo ancora chiuso. Spinse delicatamente e si ritrasse per molte volte, facendomi il solletico. Intanto il buchetto si era un po’ aperto e la cappella cominciò a insinuarsi; quando l’ebbe inserita per poco avvertivo già un bruciore inteso e gemevo.
“Stai calma, amore, non succederà sarà bello, figliola adorata”
Spinse sempre più forte, incurante delle mie grida, anzi, sembrava eccitarsi. Cominciò a muoversi su e giù, poi con un colpo più deciso entrò tutto. Lanciai un grido più acuto. Sentivo il suo ventre un po’ pingue e peloso sulla mia schiena; e i peli del suo pube sulle natiche, le palle di sbattevano tra le chiappe e la fica. Cominciò a pomparmi con vigore quando fui abituata alla sua presenza e presi a gemere di piacere.
“Te lo metto nel culo, Lucia… Lo prendi nel deretano dal babbo! Pensa che bello! Ti sono nell’intestino, vita mia, figlia adorata! “
” Inculami, inculami… ” dicevo con voce gutturale.
Il cazzo mi martellava nella pancia era stupendo. Mi allagò il ventre di sperma e di urina, ansimando e grugnendo.
” Ti amo, ti amo – mi disse non appena fu uscito dal mio culo- Grazia, tesoro, figlia fantastica, grazie del tuo amore”
“Grazie a te, babbo” risposi.
Amore di figlia 6
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Vorrei provarci anche io
Mi pare sia troppo troia questa ragazza. Bene sarebbe se si mostrasse un po pudica non credete?
Ieri ho trombato mia figlia di 16 anni, lei mi diceva sempre che ero frocio e lei mi guardava con occhi da sfida eravamo soli a casa e lei era in camera sua mi chiama frocio e vado da lei e la trovo in perizoma la non ho più retto e lo sfondata in fuga e culo e cazzi se mi è piaciuto posso dire che è una grande troia
Ho conosciuto una sola figlia che scopava con il padre. La madre lo sapeva e sembrava proprio fregarsene.
Come finisce questa relazione?